Probabilmente alcuni di voi in questi ultimi giorni si sono sentiti ancora più “strani” e “solleticati” del solito (un evidente indice dell’aumento della presenza di quelle famose “cose” per cui non siamo ancora riusciti a concepire dei nomi e con cui però dobbiamo fare i conti già adesso, perché sono già reali adesso

Io personalmente ho avuto l’esperienza di un forte blackout energetico che si è abbattuto su di me la notte tra il 26 e il 27 e da cui sono riuscita ad emergere gradualmente solo verso ieri sera, quando mi è tornato il normale uso del mio campo della trasmissività.
Questo blackout aveva a che fare con una pesante ristrutturazione dei regimi esistenziali del nostro mondo, è come se avessero di colpo cambiato la geometria di base della nostra presenza planetaria, è come se ci avessero immersi in uno spazio con un’eccitabilità diversa, descritto da un ordine dei numeri diverso, insomma, è subentrato un nuovo regime esistenziale, un assetto della presenza che possiamo chiamare “together on the road”. Tutti insieme sulla strada.
Probabilmente voi direte: Ma se siamo in viaggio già da alcuni anni! Allora qual è la novità di principio?
La novità di principio è che il Sistema si è ri-eccitato così tanto da non poter più usare alcuni dei vecchi meccanismi ed algoritmi gestionali che fino a pochissimo tempo fa era costretto ad alimentare, a tenere artificialmente in vita.
Per diverso tempo a livello del comando centrale esisteva, possiamo dire, una specie di “conflitto di interessi”, perché pur stimolando con una mano l’affermazione del Nuovo, bisognava usare l’altra mano per mantenere il Vecchio in uno stato relativamente coerente, altrimenti sarebbe subentrato il caos.
Ora, però, questi due diversi ordini dei numeri (che descrivono e determinano due diversi regimi della presenza nel mondo della Terra) sono diventati del tutto incompatibili tra di loro; una gestione mista, algebricamente parlando, non poteva più stare in piedi, e quindi di colpo (nel giro di pochi giorni) i vecchi algoritmi ed alcuni tipi di eccitazione “non nobilitabili” su cui prima si appoggiava il comportamento umano, sono stati “de-manifestati e ritirati dalla circolazione”.
Ovviamente, non posso descrivere adesso tutto lo spettro di conseguenze che questo atto, preso a livello “del quadro centrale dell’Onda Trasformativa”, potrebbe avere sulla nostra esistenza, ma una cosa devo dirvela subito.
Noi non siamo più noi, nemmeno quei noi che eravamo ancora alla vigilia di Natale.

Il Sistema nel frattempo si è pesantemente ricaricato, e in queste condizioni semplicemente non ci vede se noi continuiamo ad immaginare di vivere nella vecchia realtà tridimensionale. È come se noi provassimo a giocare ancora dentro il nostro vecchio recinto per bambini mentre quello di fatto è stato sostituito da un’enorme infrastruttura esistenziale multidimensionale per gli adulti.
Anche se gli adulti in questione ancora non sanno come usarla, e dovranno scoprirlo in modo empirico.
Intrecciando insieme “il gioco” e “la vita seria”, imparando a dipingere e a cantare la propria esistenza, facendola girare intorno a sé secondo i ritmi e i regimi voluti sia da noi che dalle nostre anime.
A questo punto, per rilevare la nostra presenza modificata e anche per suggerirci l’idea che il nostro “baricentro esistenziale” di fatto è cambiato, il Sistema lancia nell’aria un appello: “What is your name?”, “Dimmi come ti chiami!” , “Presentati!”, invitandoci ad amplificare la nostra vecchia autoidentificazione, il nostro vecchio “login”.
Per capire meglio questo concetto, prendiamo un nome, per esempio, Irina

Magari, il mio nome è diventato molto più esteso, magari ora è scritto su due righe invece che su una sola, magari ha anche integrato delle “new letters”, delle lettere dell’alfabeto e dei “pixel luminosi” che prima non esistevano.
E con questa ristrutturazione a tutto campo in che termini allora io devo pensare a me stessa? E come faccio a scoprire quali delle mie sillabe esistenziali ora sono sotto accento?
Penso proprio che lo scoprirò gradualmente, esattamente come voi, e che ora come ora io non posso ancora presentarmi al Sistema con il mio nuovo nome completo; con una bella targhetta di autoidentificazione, che contiene tutti i dati aggiornati del mio profilo esistenziale: predestinazione vitale, throughput energetico, obiettivi esistenziali, il mio specifico regime di eccitabilità ecc.
Però sarà sufficiente che io gli faccia in qualche modo sapere che io so che Esso sa che io non sono più quella di prima, che mi sono in qualche maniera riposizionata e che sto lavorando sulla mia nuova autoidentificazione e intanto però lo prego di accettarmi comunque per il momento come Irina, ma con la condizionale, in attesa che riesca a scoprire e a nominare questo particolare filone vocale che corrisponde al vero significato della mia presenza qui.
