Irinushka wrote:
Mi rendo conto che pubblicare questo estratto – approfondimento senza aver presentato prima le super- rivelazioni relative alla
densità eccessiva e al sistema dei corpi multipli non è esattamente logico, ma …nell’ottica dell’
Estrarre l’Inizio dalla Fine la logica a volte diventa strana, quasi irriconoscibile

, però c’è... a livello dello spirito c’è sempre e comunque.
Nei prossimi giorni mi occuperò della stesura del nuovo Articolo – Capitolo nel blog di EG

e l’argomento non potrà che essere la
densità eccessiva, userò i materiali dei lavori dell’8/9 novembre, ma nel frattempo, giusto per preparare meglio il terreno e ammirando incondizionatamente la logica della narrazione dello Spirito

, vi presento un frammento della seduta individuale di Cesi, del 24 ottobre del 2014.
Si parlava del palcoscenico esistenziale e del Soggetto come Direzione.
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… Ti ripeto questo: sarà un palcoscenico che in parte avrà dei connotati umani e in parte no, sarà un palcoscenico ampio e trasversale, sarà un palcoscenico a tuo favore, si configurerà intorno a ciò che tu sei come direzione.
Tu quale direzione vorresti/dovresti scegliere, come fai ad essere tu la direzione? Perché da come tu definisci questa cosa di te stessa come direzione, le energie si configurano, si raggruppano, quindi stanno aspettando che tu abbia scelto la tua direzione, con la mia partecipazione sì, però comunque sei tu la protagonista.
La direzione è la direzione della vita, è la direzione in cui avviare il tuo motore di ricerca, è la direzione in cui formare la tua realtà, il tuo intreccio-trama della realtà, la direzione da riempire con dei movimenti pratici ed è ovviamente la direzione di te stessa, la direzione che fa sì che tu ti veda sempre più nitida, ulteriormente messa a fuoco, che tu possieda sempre di più te stessa, che l’affermazione che tu sei un centro non sia una affermazione astratta, ma sempre più tangibile.
Qui bisogna indicare il riferimento del corpo, perché
il tuo corpo contiene già dentro di sé questa direzione, solo che è una forma zippata non espansa, però il corpo ce l’ha.
Possiamo descriverlo così:
la direzione è come la condizione in cui la condizione del tuo corpo, della tua corposità diventa sempre più dominante, la tua percezione di te stessa creata anche dal corpo diventa sempre più dominante rispetto ai criteri della realtà dell’ambiente esterno.
Il tuo corpo possiamo dire che è ciò che contiene la direzione, ma deve anche manifestare la direzione che contiene, è qualcosa che è codificato a livello delle tue cellule, dentro le tue mini unità del vivere, quindi il tuo corpo ti aiuterà a scegliere, a manifestare la tua direzione.
Anche lì
bisognerebbe andare oltre il concetto dell’attuale corpo umano perché se parliamo del corpo che definisce la direzione del vivere andiamo oltre i criteri umani del corpo fisico e della sua durata e del suo destino.
Adesso come tu percepisci il tuo corpo? Sappiamo che in parte contiene la vita e in parte no, non la contiene abbastanza, ma se tu dovessi indicare la percentuale come la indicheresti? Quanta vita il tuo corpo possiede adesso rispetto a quella che non possiede?
(dal 30 al 40 per cento).
La condizione di possedere la direzione, di essere la direzione, di possedere il corpo che è una fonte naturale da cui esce questa direzione dovrebbe permetterti di avere una percentuale molto più alta, magari non 100 per cento, ma tra l’80 e il 90 per cento.
E da che cosa arriverà questa differenza, questo potenziamento, come arriverà?
Arriverà grazie alle azioni, grazie ai movimenti. Praticamente le energie che arriveranno verso di te dall’ambiente esterno, da altri esecutori,
dovranno ridistribuirsi per essere le energie a tuo favore. Cioè la tua autonomia prende questo materiale grezzo, queste energie, questi flussi e poi li trasforma ed attribuisce loro i criteri, i segni tali per cui li potrà incorporare, potrà essere quella cosa lì, potrà assimilare le energie che prima erano apparentemente esterne e incorporarle, potrà potenziare se stessa, crescere.
Potenziare il corpo non vuol dire avere un corpo più grosso o più allenato, ma vuol dire potenziare il corpo come la forza che crea, definisce la realtà, vuol dire rendersi conto di quanto dipenda realmente dal corpo.
Adesso il corpo umano anche se è a posto, curato, non ha problemi di salute ecc., comunque non ha abbastanza questa forza della realtà, sente molto di più di essere dipendente dall'ambiente esterno e le conferme arrivano ogni giorno.
Giustamente tu senti che nelle condizioni in cui il corpo non è diventato super potente non ti conviene fare certe scelte azzardate, perché il corpo potrebbe non essere in grado di sostenerle.
Quindi
la differenza della qualità passa attraverso questo possedere il corpo che è la fonte della realtà, che con il suo stesso respiro esprime che è lui il gestore.
Questo corpo
sarà naturalmente più amorevole, avrà dentro i criteri della luce, della trasformazione, della realtà e dell’ordine che il corpo di adesso non possiede ancora, ma i criteri nuovi li potrà sviluppare solo quando avrà/svilupperà questo carburante energetico necessario a ri-definire la sua realtà.