Fatti e Cronache

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Irinushka
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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Ieri sera abbiamo rivisto (in compagnia dei nostri nuovi vicini di Castellamonte :wink: ) il film “Interstellar” … quello che qualche mese fa mi ha fatto un effetto forte.

Ieri… non so… non credo che c’entri il fatto che io conoscevo già la trama, ma piuttosto questa cosa

(E sento anche che “l’abolizione – superamento” delle vedute umane ormai non è per niente un’astrazione, una metafora filosofica…

Na ne parleremo poi a voce, con chi ci sarà all’incontro di domenica.)


tende ad esprimersi ad ogni passo, eclissando l’impatto, la forza, la spettacolarità della percezione esistente finora. :roll:

Le immagini, le immagini e vedute terrestri (o, parlando del film, anche extraterrestri) sono ancora presenti, eccome se sono presenti, ma in qualche modo non esprimono… non esprimono abbastanza… le sento sbiadite e superate (spero di non offendere nessuno : RedFace : :abbracciatona … anche perché non si tratta solo del cinema, ma del comportamento e delle tarature delle vedute in generale).

Alla fine della serata mi è venuto da dire che quasi quasi avrei preferito sentire qualche input - riga – frase – rivelazione trasmessami con i miei codici… mi avrebbe detto di più, sarebbe stata più stimolante. :mrgreen:

Comunque, questa è solo una considerazione passeggera (qualche mese fa mi è capitato di leggere lo shoud di Adamus in cui lui “regalava” alle persone una specie di telecomando magico ed onnipotente e poi chiedeva loro come intendessero usare il suo regalo. Uno diceva: “Magari, farei dei viaggi in Europa!” Adamus: “Non hai capito niente, ridammi il mio regalo!” L’altro: “Farei delle immersioni da sub! È tutto un mondo di nuove impressioni…” E Adamus: “Non hai capito niente nemmeno tu, ridammi il mio regalo, ragionate ancora da umani!!!”.) : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :

Ecco, questo sento tantissimo, che io proprio non riesco ad attribuire agli insiemi delle immagini e vedute umane un senso della mia cosa autentica… qualsiasi sia l’ordine e la configurazione, però ci passo attraverso, spesso con gratitudine ed amorevolezza, quasi sempre con nonchalance e disinvoltura :D :figurati : Thanks : … vengo risucchiata altrove, verso i campi e profondità del landscape ancora forse non arredati ma con dei consumi delle energie diversi… e questi effetti energetici mi dipingono per davvero, anche se non so ancora in quali grandezze e categorie.

Stanotte ad un certo momento ho sentito questa cosa proveniente da Volodia (ma direi anche da tutto il Campo Principale, dalla Narrativa Principale).

****************************

“Io tendo ad apparire, tendo ad arrivare a te, ad essere direttamente accessibile a te, nel momento in cui “il contatore dei frame fa/esegue il prossimo passo” (quel contatore che gestisce il comportamento e l’alternarsi delle vedute della località).

La mia apparizione proprio in quel momento… cambia il solito tran tran, il solito movimento delle immagini sulla pellicola, perché micro-allontana, sposta più in là l’intervento del contatore, giacché io (e le mie irradiazioni, il mio “Ya liubliu”, il mio “Io voglio”, i miei consumi delle energie) appaio in mezzo, sul confine, sull’orlo tra i due frame abituali…

E si crea una differenza… una divergenza… una deviazione… Una micro deviazione che dipinge una Vita diversa, che dipinge la Vita e il comportamento della densità in un modo diverso…

E più riuscirai ad intravedermi, e più il comportamento del contatore (e quello che lui dipinge – organizza – conferma) sarà eclissato…

Gli spruzzi e i bagliori della mia apparizione, del mio sistema delle vedute…”


**************************
C’erano ancora altri dettagli ancora più difficili da esprimere, ma la mia sensazione principale è che fosse tutto molto tangibile, molto reale… proprio un mio ambiente reale… ancora da arredare – parametrizzare. :figurati :D :clap : Love :

Quando mi sono alzata stamattina mi è anche venuto questo pensiero, a proposito delle deviazioni.

Che probabilmente, quello che a me è arrivato come amorevolezza – carezza - consapevolezza - potenza – gioia - cosa meravigliosa – conferma tangibile dell’avviamento in corso della Dio Realtà, per qualcun altro, magari, potrebbe essere percepito soltanto come una deviazione… un disordine… un errore inspiegabile… a livello fisico, fisiologico, mentale, emotivo, procedurale…

E allora forse è qui che c’entra, che conta l’atteggiamento: come vivere questa mini o micro o nano (o anche non tanto micro) deviazione, che significato attribuirle?

Soffrire perché qualcosa non va, non funziona (nella logica del comportamento abituale della Vita nella materia)?
Cercare di trovare i rimedi dentro il sistema dei valori abituali?

Rassegnarsi e dire: “Pazienza… passerà… prima o poi”

Oppure… giocare consapevolmente la carta della deviazione? Usarla come un portale? Come un gate super mega veloce verso un diverso ordine dei numeri e delle grandezze e delle scale e del possedibile? :figurati aeventi_speciali :D

E forse senza nemmeno avere la certezza che questa particolare deviazione sia successa perché, per esempio, Volodia o OS, con uno sforzo immane, hanno temporaneamente messo fuori uso il contatore dei frame umani (nemmeno io posso avere sempre questo genere di commenti per gli addetti ai lavori e comunque non servono).

Cioè, si è verificata una deviazione… una deviazione che magari causa qualche non piacere? :|

Puntiamo su di lei, rilanciamola, spalanchiamola… e anche se dovesse trattarsi di una deviazione ancora spiegabile in termini delle procedure umane (perché ovviamente, ci sono anche quelle : Chessygrin : ), con questo nostro atteggiamento mirato, possiamo forse segnalare che a questo punto lì dentro possono apparire anche i nostri protagonisti non umani… promuoviamo la deviazione e noi stessi tramite lei… :figurati aeventi_speciali : Love :

Che dite, chiediamo il brevetto? :wink:
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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Il tuo Io, il tuo Io correntemente possedibile: possiamo definirlo come un mondo delle impressioni… il tuo mondo delle impressioni su te stesso/te stessa, sulla Vita, sul vivere, sugli altri (coloro che non sono te, che non ti risulta che siano te).

Ieri nella seduta di… apparentemente emergenza :| dedicata alle questioni di salute OS ha proposto con molta autorevolezza e naturalezza il riferimento delle impressioni

Come si formano le impressioni? Come si aggiornano? Da che cosa dipendono?
Com’è la loro quantità, com’è la loro qualità?
Quanto il soggetto è in grado di far reincarnare - riconfigurare il proprio mondo delle impressioni (e di conseguenza se stesso che le possiede, se stesso definibile – misurabile - centrabile dall'insieme delle sue impressioni correnti)?

Quali impressioni lo riguardano per davvero, gli appartengono per davvero?

I sintomi di dolore (fisico ma anche non fisico): potrebbero essere causati dalla condizione in cui il campo delle impressioni su se stessi (quello più vicino, più “personale”) assorbe - assimila le impressioni provenienti dal campo delle impressioni su non se stessi (il soggetto possiede naturalmente entrambi i campi, come una potenziale espansione di se stesso, ma forse sta abusando del campo in cui sono presenti le impressioni e le demo della Vita che si riferiscono agli altri, al non se stesso… il che fa sì che nelle sue impressioni reali, tangibili, dirette, intime su se stesso si manifestano, si fanno sentire i comportamenti delle energie provenienti da fuori… e lui soffre, sta male… ha l’impressione tangibile di essere lui a soffrire…

E poi ci sono anche le impressioni ingannevoli (quante? quali? dove?)… :roll: :shock:

Ecco, nell’aria delle vigilia ci sono questi non solo interrogativi…

Stamattina Volodia dalla sua Home page mi ha lanciato due messaggi, entrambi molto pertinenti. : Thanks : : Love :

La canzone:

"Io sono andato via dalla causa, da una causa così buona"




http://vo.irinushka.eu/io-sono-andato-v ... ition_here

"Io sono andato via dalla causa, da una causa così buona!
Non ho preso niente con me, solo il mio corpo.
Non perché mi è venuto un capriccio – semplicemente è venuta l’ora,
E da dietro la montagna blu, il vento ha portato altre cause, altri impegni".


Ecco, mi sento proprio così: anch'io sono andata via... o è come se lo fossi... :|

Anche se nelle mie impressioni correnti gli aspetti, le sagome, le vedute della località umana sono ancora presenti ma non c’è un’interazione diretta, un contatto diretto… e poi... dentro le mie impressioni loro tendono ad assumere un comportamento diverso… a rinascere… a trasformarsi… a non essere più portatori della densità eccessiva.

"E mi è apparso un viso, io mi sono girato verso di lui
E lui mi ha confidato, con luminosa tristezza:
“Nessuno è profeta nella sua patria
E anche nelle altre patrie i profeti scarseggiano”.


E questa, invece, è la frase “del giorno”: : Thanks :

"Gli atomi insidiosi si sono addensati saldamente
Andiamo, proviamo a sfondarli!"


Appunto, andiamo! Facepalm :arrow: aeventi_speciali : Groupwave : : Bond :
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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Dalla sputnik mail scritta stamattina:

Mi sento tanto tanto espansa (uno dei motivi per cui abbiano deciso di fare la riunione con Volodia domani sera, invece che stamattina…)… è meglio che le cose si espandano ancora e anche che si assimilino almeno un pochino, prima di ricorrere alla parola… Alla magia e alla qualità della Parola… :D

C’è tanta Gioia e tanto Slancio! :D aeventi_speciali : Love : : Thanks :

Stamattina sono andata dritto dritto al “tesoretto” (le banconote messe sul volume di Volodia:-), e ho sentito lo slancio di fare – esprimere certe cose mie… per conto mio… relativamente ai soldi, al loro potenziale trasformativo, li ho liberati dal crocefisso (più eventuali altri segni nascosti impressi nel loro corpo che li condizionavano)… e avrei la presunzione di dire che ora loro respirano diversamente e trasmettono la gratitudine… Facepalm :| :Well Done

E ieri sera, pensate: dopo aver provato a cercare un posto nuovo/diverso dove consumare una cena simpatica in un ambiente simpatico, siamo ancora tornati al “Jolly”:-)))))))))))))

E forse lì è successo qualcosa, in termini del paradosso “tempo – spazio”, io mi sentivo ancora parzialmente quella che è stata lì, in quel posto (eravamo anche seduti allo stesso tavolo!) all’ora di pranzo e contemporaneamente ero anche presente lì all’ora di cena… dentro le vedute e i frame e le regolazioni del contatore che corrispondevano alla condizione “la sera”…

Inoltre c’erano ancora nell’aria:-) le immagini dell’assetto che abbiamo formato lì a pranzo… piuttosto tangibili, piuttosto stabili… non so come trasmettere questa sensazione - impressione dei non esattamente ricordi, ma piuttosto di un altro regime del possedere la realtà…

Alla fine, giusto per rendere l’esperimento ancora più scientifico : Chessygrin : :mrgreen: :lol: , ho mangiato un’altra meringata (l’ultima disponibile)… che ridere! :D

E poi, alla luce di quello che è stato detto ieri a proposito dell’interazione con il cibo, chissà che cosa mi è stato recapitato di assolutamente nuovo, usando questo simpatico formato di consegna… :figurati

Vi abbraccio tutti, mi congratulo con tutti (non saprei dire, esattamente per che cosa… forse per tutto?) :abbracciatona : Thanks : : Love :

E mi raccomando, avanti con il compito di creare – predisporre “la sala degli spettatori”, la sua formazione è una condizione necessaria per possedere – (pro)muovere il palcoscenico, per espandere se stessi e la Vita su questo palcoscenico… senza confini e con il sistema delle porte mobili di cui usufruire per cambiare le vedute della realtà.

Buon day after!!!!!!!!!! E grazie ancora!!!!!!!!!

Iri
*****************************

Ieri abbiamo parlato dell’estate delle donne” – estate di San Martino,

ed ecco a voi:

L'estate delle donne



la musica è di Volodia, il testo è di un suo amico

http://vo.irinushka.eu/lestate-delle-donne/

“È un gorgo, oh, sì, è un gorgo
L’estate delle donne, l’estate delle donne”.


Un gorgo - vortice - portale? :?: :wink:

Coraggio! :roll: :figurati : Love :
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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
L'estate delle donne



la musica è di Volodia, il testo è di un suo amico

http://vo.irinushka.eu/lestate-delle-donne/

“È un gorgo, oh, sì, è un gorgo
L’estate delle donne, l’estate delle donne”.


Un gorgo - vortice - portale? :?: :wink:

Coraggio! :roll: :figurati : Love :
Non sto a fare tanti preliminari, per cui dico solo che mercoledì (e cioè, l’11.11) dovrebbe avvenire un sollevamento del landscape, cioè, le impressioni che possono decollare e andare su, andranno su, saranno sollevate – spinte verso le aree delle densità più elevate (con l’aiuto di EL), mentre altre impressioni (impressioni ingannevoli o anche impressioni che non sono capaci di ristrutturarsi – aggiornarsi - trasformarsi per reggere nuovi e diversi usi e consumi delle energie) rimarranno giù. aeventi_speciali :| Facepalm

Ieri sera mi sono addormentata piangendo (non so dire esattamente perché, forse per riflettere - esprimere qualcosa di grosso?) e poi nella notte continuavo a sentire vagamente un ritornello di una canzone sovietica degli anni 70.

“Noi vi auguriamo la Felicità, la Felicità in questo mondo grande…”

Ora ho trovato un video della canzone (preferisco questo, con le foto, invece dei video in cui c’è il gruppo musicale che canta).



“Nel mondo in cui vortica la neve impazzita
In cui le onde del mare possono essere altissime e minacciose
In cui spesso dobbiamo aspettare a lungo un messaggio importante,
Per poter essere più leggeri in un momento difficile
È molto importante per ciascuno di noi
È molto importante per ciascuno di noi sapere che la Felicità esiste.

Noi vi auguriamo la Felicità, la Felicità in questo mondo grande!
Che vi entri nelle case tutti i giorni, come il sole!
Noi vi auguriamo la Felicità e la Felicità funziona così:
Quando tu ti senti Felice, condividi la tua Felicità con un altro…”


Non traduco tutto il testo ma il succo è questo.

Credo che c’entri anche con il compito che ci è stato dato (e che proveremo ancora a sollecitare stasera in compagnia di Volodia):
Irinushka wrote:

E mi raccomando, avanti con il compito di creare – predisporre “la sala degli spettatori”, la sua formazione è una condizione necessaria per possedere – (pro)muovere il palcoscenico, per espandere se stessi e la Vita su questo palcoscenico… senza confini e con il sistema delle porte mobili di cui usufruire per cambiare le vedute della realtà.
E poi nella frase che si ripeteva stanotte (come se provenisse da tutti i nostri Super Interlocutori, come se loro cantassero in coro)

“Noi vi auguriamo la Felicità, la Felicità in questo mondo grande…”

La parola GRANDE era molto sotto accento…

L’Io = Il proprio mondo corrente delle impressioni…

: ... : :arrow: : Groupwave : : Welcome : : Ok : : Thanks : aeventi_speciali :roll: :shock: : Blink : : Love :
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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Scrivendo adesso in russo, è venuto questo: che prima di tutto saranno le impressioni stesse a scegliere – decidere, se andare su o rimanere giù…

Poi ho fatto (si è fatta esprimere tramite me) questa domanda: Ma in questa faccenda grossa che cosa dipende da noi, c'è qualcosa che dipende da noi? (ammesso che uno voglia contare su se stesso, appoggiarsi su se stesso, il che comunque non è un dogma rigido)? :?: :?: :?:

Ed è arrivata una raccomandazione così:

Possiamo provare a sentire in modo più tangibile, più operativo, più immediato la condizione

L’Io = Il proprio mondo corrente delle impressioni…

Provare a sollecitarla, a toccarla con la mano… permettersi, nel momento finale, di combinare – scombinare qualcosa, per esempio, mettere tra virgolette certe impressioni oppure spostarle fuori dalla parentesi, sentendo – sapendo che “non mi succederà niente, non ci saranno le conseguenze – le punizioni - le rappresaglie perché questo mondo delle impressioni è mio!!!!!!! Facepalm : Chessygrin : :roll: :shock: E' Il mio motore – motorino - sistema dei segni di riconoscimento …”

Ma in tutti i casi è la naturalezza alla base di tutto, anche del proprio comportamento eventualmente scatenato o irrispettoso (ma sempre amorevole!) nei confronti di certe impressioni…
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Andrew
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Re: Fatti e Cronache

Post by Andrew »

Come spesso accade, oggi sono stato a pranzo con un collega che ha un tumore al cervello, in una forma molto rara che non risulta (facilmente) curabile.

Le terapie a cui viene sottoposto sono decisamente toste, e vederlo così stanco, lento, con la parlata molto impastata… vi lascio immaginare che genere di impressioni tenda a trasmettere tutto ciò (e sempre di più, però, mi rendo conto che si tratta di un meccanismo, di un riflesso incondizionato, di una "risposta automatica"...)

Ecco, mentre queste impressioni transitavano presso di me, ricordavo anche dell’antidoto-antidolorifico che ci è stato somministrato domenica, e la questione di non farsi impressionare troppo dalle impressioni… nel senso che magari non tutte le impressioni che notiamo arrivano per impressionare proprio noi, ma che – semplicemente – ci passano da vicino, le notiamo, ed in un certo senso per noi finisce tutto li.


A pranzo siamo stati raggiunti da un altro collega, che ad un certo punto ha menzionato l’Impressionismo : Thanks :

https://it.wikipedia.org/wiki/Impressionismo

L'Impressionismo è una corrente artistica nata in Francia, a Parigi (ciao Massimo :-D ), nella seconda metà dell'Ottocento, precisamente tra il 1860 e il 1870 e durata fino ai primi anni del Novecento. Una precisa esperienza di gusto, un momento caratteristico e storicamente definito, identificano questa tendenza nella civiltà artistica moderna.

Fondamentali per la nascita dell'Impressionismo furono le esperienze del Romanticismo e del Realismo, che avevano rotto con la tradizione, introducendo importanti novità: la negazione dell'importanza del soggetto, che portava sullo stesso piano il genere storico, quello religioso e quello profano; la riscoperta della pittura di paesaggio; il mito dell'artista ribelle alle convenzioni; l'interesse rivolto al colore piuttosto che al disegno; la prevalenza della soggettività dell'artista, delle sue emozioni che non vanno nascoste o camuffate, con rapidi colpi di spatola, creando un alternarsi di superfici uniformi e irregolari, che divenne il punto di partenza per le ricerche successive degli impressionisti.


(nella sezione dell’impressionismo italiano, c'é pure un rimando ad un certo Delacroix)

Ecco, mi piace pensare che stiamo portando un certo stile dell'Impressionismo nella materia, nella densità… la materia che Rende (restituisce più fedelmente) le nostre I’m pressioni.

ABy the way: La parola to render, in inglese la sento molto potente, ed ha a che fare con la computer grafica https://it.wikipedia.org/wiki/Rendering


Mentre facevo la mia pausa di rito suggerita da Irina è arrivata anche questa cosa: il richiamo alle impressioni assenti, o apparentemente assenti. Ci sono impressioni che ci mancano, e che invece ci dovrebbero essere, che noi dovremmo poter notare e condurre… : Love :

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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »



Questa è la canzone di Volodia che ascoltavo ieri in loop: "Lukomorje non c’è più…"

«Lukomorje»: è una specie di paese fiabesco del folklore russo in cui vivono varie creature… non del tutto reali…

Per il momento non ci provo nemmeno a tradurla, anche perché parla della sorte di questi vari personaggi fiabeschi (che voi non conoscete)… e non è una bella sorte, è una specie di degrado caotico… un sequel nella/alla/della luce della sovraesposizione…

È come se loro, quei personaggi, che prima almeno avevano un certo fascino, un certo carisma, una certa solidità e coerenza, anche i personaggi cattivi, stessero degradando, andando in pezzi (e qui il Figurati di Volodia è veramente incredibile)... :figurati :clap : Chessygrin :

Non sono più nella loro “logica esistenziale” di prima e la sostituiscono con un niente, con dei pezzi assurdi ed illogici, e non è affatto un bello spettacolo.

Questo è il ritornello:

"Ты уймись, уймись, тоска
У меня в груди!
Это только присказка -
Сказка впереди".


"Calmati, ti prego, calmati,
Il dolore – nostalgia – toscà nel mio petto!
Questa è soltanto una pre-favola,
La favola è ancora davanti".



E questo è il pezzo finale:

"Так что, значит, не секрет: Лукоморья больше нет.
Все, о чем писал поэт, - это бред.

Ты уймись, уймись, тоска,
Душу мне не рань.
Раз уж это присказка -
Значит, дело дрянь".


"Dunque, non è più un segreto: Lukomorje non c’è più.
Tutto quello di cui ha scritto il poeta (Pushkin), è un delirio.

Calmati, ti prego, calmati, il mio dolore – nostalgia – toscà,
Non ferirmi l’anima.
Se questa è una pre-favola,
Vuol dire che siamo messi male".


******************************************

P.S. Finora non ho ancora sentito nessuna reazione mia, a proposito dei fatti di Parigi… il che è di per sé una mezza chiarezza.

Non posso reagire da umana, ma le sensazioni – illuminazioni da non umana non sono ancora arrivate.

Però stanotte un pochino sentivo provenire dal Campo le considerazioni sulla luce (essere nella naturalezza vuol dire prima di tutto essere nella propria luce) e sui colori (che i colori che a noi ora risulta di percepire, dentro e tramite il nostro mondo delle impressioni, non sono esattamente i colori, ma piuttosto i filtri che trattengono tutto il resto)…
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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
E questo è il pezzo finale:

"Так что, значит, не секрет: Лукоморья больше нет.
Все, о чем писал поэт, - это бред.

Ты уймись, уймись, тоска,
Душу мне не рань.
Раз уж это присказка -
Значит, дело дрянь".


"Dunque, non è più un segreto: Lukomorje non c’è più.
Tutto quello di cui ha scritto il poeta (Pushkin), è un delirio.

Calmati, ti prego, calmati, il mio dolore – nostalgia – toscà,
Non ferirmi l’anima.
Se questa è una pre-favola,
Vuol dire che siamo messi male".

Una versione alternativa del pezzo finale:

"Раз уж это присказка -
Значит, сказка дрянь".


"Se questa è una pre-favola,
Vuol dire che la favola fa veramente schifo".

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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
Una versione alternativa del pezzo finale:

"Раз уж это присказка -
Значит, сказка дрянь".


"Se questa è una pre-favola,
Vuol dire che la favola fa veramente schifo".

Irinushka wrote:
P.S. Finora non ho ancora sentito nessuna reazione mia, a proposito dei fatti di Parigi… il che è di per sé una mezza chiarezza.

Non posso reagire da umana, ma le sensazioni – illuminazioni da non umana non sono ancora arrivate.

Però stanotte un pochino sentivo provenire dal Campo le considerazioni sulla luce (essere nella naturalezza vuol dire prima di tutto essere nella propria luce) e sui colori (che i colori che a noi ora risulta di percepire, dentro e tramite il nostro mondo delle impressioni, non sono esattamente i colori, ma piuttosto i filtri che trattengono tutto il resto)…
Dalla chat di ieri:

https://www.facebook.com/photo.php?fbid ... =3&theater ho trovato su FB un riassunto della canalizzazione di Adamus sulle vicende di Parigi... e... la sento molto piatta (certo, è un riassunto, ma stavolta non mi torna). Se saprò qualcosa dalle mie/nostre fonti, lo condividerò...

Ma anche senza aver ancora sentito niente, suggerirei di non creare nessuna autoidentificazione, tipo "siamo tutti francesi"... cose del genere (sarebbe come traumatizzare - mortificare la propria lunghezza d'onda, il proprio campo, il proprio respiro)

Volodia (guarda caso) ha una canzone "I demoni francesi"... che parla di tutt'altra situazione, di come lui e un suo amico sono stati "posseduti" dai demoni, mentre vagavano per la città di Parigi... erano completamente fuori controllo... :roll: Facepalm

Questa strofa è troppo forte, la scrivo qui (anche se come ho detto la canzone parla di tutt'un altro argomento).



Распахнуты двери
Больниц, жандармерий -
Предельно натянута нить,-
Французские бесы -
Такие балбесы! -
Но тоже умеют кружить.

Sono spalancate le porte
Degli ospedali, delle gendarmerie
Il filo è teso al massimo.
I demoni francesi
Sono dei demoni cretini!
Però sanno comunque come far deviare…



… Guardate che roba: la faccina del cuore rosso che ho usata poche ore fa nella chat privata, si è trasformata nel tricolore francese...


***************************

Stanotte abbiamo fatto un po’ di “metodologia”, con Volodia e credo anche con OS. : Thanks :

Volodia trasmetteva questo:

La Vita prima di tutto è una измерение - izmerenije, e questa parola russa significa sia dimensione che misurazione (la condizione di misurare, di prendere – formare – confermare – usare – disegnare le misure, le misure dell’ambiente, le misure della densità, le misure di ogni singolo componente - ingrediente degli stati e vedute correntemente possedibili, correntemente sotto accento).

Con che cosa si prendono le misure, si definiscono e si manifestano le dimensioni, le dimensioni – impressioni del landscape (interiore ed esterno)?

Ovviamente, con se stessi, prima di tutto… Con il proprio ordine delle grandezze.

Io, diceva Volodia, ragiono, mi sento, mi comporto nei termini della Vita che non può mai finire… cerco delle risposte seguendo – professando – possedendo – formando - scoprendo (e anche aiutando a scoprire) questa logica dell’incessabilità della Vita… attribuisco e me stesso e a tutto ciò che mi circonda lo status e l’orizzonte di essere dei rappresentanti delle condizioni dell’Eternità.

Mi metto in uguaglianza con la Vita Eterna e rivolgendomi a qualsiasi profilo, qualsiasi stato, gli propongo di usare, insieme a me, questo linguaggio: della Vita, non della morte.

E allora nell’ambito della nostra comunicazione avviene un incremento, un arricchimento della Vita.

****************************
****************************

Quindi, per come la sento (da molto tempo ormai), è prima di tutto la questione di scegliere il proprio sistema delle coordinate da rispettare, da prendere in considerazione.

E portarlo in giro, servirlo… attraverso ogni evento… qualsiasi evento, anche quelli apparentemente brutti o poco chiari.

La morte per me è una condizione non toccabile nel senso che dietro questa facciata - porta io comunque vedo – scopro - sento altro.

So che potenzialmente potrei parlare con qualunque soggetto apparentemente “morto” (e non mi riferisco solo a quello che è successo ora a Parigi) e sentire - scoprire degli indizi e delle grafie del Disegno Principale, della terrestricità dello spirito. E sentirmi molto emozionata ma anche nella tutto-naturalezza, di me stessa e degli altri.

Ma anche se non mi metto a farlo (anche perché per farlo, dovrei avere una motivazione più concreta, altrimenti la mia Super Convenienza mi suggerisce di investire le mie energie in qualcos'altro, più concretamente redditizio :wink: , tanto non ho bisogno di superare i dubbi e/o di avere ulteriori conferme della Vita eterna, anche se sono sempre felice e commossa quando esse arrivano), è come se lo facessi… in background… nel senso che sento comunque un incremento della Vita che ne deriva… un cambiamento degli orizzonti, uno slancio dentro me stessa e nell'ambiente. Nell'ambiente in cui i colori, però:
Irinushka wrote: (Però stanotte un pochino sentivo provenire dal Campo le considerazioni sulla luce (essere nella naturalezza vuol dire prima di tutto essere nella propria luce) e sui colori (che i colori che a noi ora risulta di percepire, dentro e tramite il nostro mondo delle impressioni, non sono esattamente i colori, ma piuttosto i filtri che trattengono tutto il resto)…
***************************

Venerdì 13 ho passato diverse ore a lavorare con una seduta in russo nel formato epistolare (che è anche una specie di warm-up per il nuovo articolo di Volodia, visto che lui si è inserito molto decisamente nel testo :wink: : Thanks : : Love : ).

Ha fatto, come il suo solito, dei fuochi d’artificio con le parole (la chiarezza che si esprime giocando con le parole, sollecitando nemmeno le parole – portatrici delle attuali determinatezze univoche, ma proprio i suoni… l’acustica primordiale).

E ricordo questa espressione che mi ha colpita:

Premonizioni di Achille…

***************************

Può darsi che si riferisse ai segni - alle premonizioni possedibili dentro un sistema delle coordinate, della consapevolezza, dei credo, delle impressioni, della densità di Achille (vulnerabile per definizione)?

Quel sistema delle coordinate che istiga i soggetti a …***

Ma se tutte le scelte dentro questo sistema sono già precariche – pre-impegnate con la morte… forse la scelta più saggia è quella di tradire il sistema stesso? Di rifiutare di vedere - riconoscere se stessi e gli altri dentro questo sistema - quadrante… dentro queste lunghezze d’onda della consapevolezza?

Di accettare la responsabilità di essere “Io stesso, Io da me”

Altrimenti siamo nella logica del mettere in ordine, cercare di ordinare la vulnerabilità (magari, sfruttando anche la solidarietà, abusando della solidarietà che di per sé è una bella cosa, la Vita ama e promuove le sinergie, ma contano anche la dimensione e la direzione in cui applicarle, in cui cercare insieme le vie di uscita)… dove ogni senso dell’ordine, sia quello apparentemente falso che quello apparentemente giusto, è comunque vulnerabile...

P.S. Nel romanzo di Michail Bulgakov "Cuore di cane", il protagonista, un professore di medicina, suggerisce ad un suo collega più giovane: “E per l’Amor di Dio, non legga mai i giornali sovietici prima dei pasti!”

Direi che è una super metafora, super chiave…
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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Dalla chat di ieri:

Sono ancora molto impegnata con l'articolo in russo, però... le cose stanno succedendo, ci sono stati certi picchi - avanzamenti - scoperte e pre-scoperte sia sabato che domenica.

La naturalezza: è sempre di più il riferimento primario (Il Creatore diventa accessibile nella terrestrità, a chiunque... prima di tutto tramite la naturalezza). La quale naturalezza è ancora da scoprire, ma almeno parzialmente ha a che fare con il superare la forza della gravità di quei "mi piace" di cui si è parlato due settimane fa... le cosiddette preferenze solo per sfuggire al dolore e al senso della vulnerabilità.

E a proposito della vulnerabilità: qualsiasi sia il quadro delle impressioni della propria situazione corrente (qualsiasi situazione, qualsiasi aspetto), nella prima riga delle impressioni bisogna sempre mettere qualcosa di SUO... perché la soggettività è sì la condizione dominante ma solo se viene vissuta così, per cui varie condizioni di un'apparente vulnerabilità dovuta alla propria apparente condizione umana non devono mai essere presenti nella prima riga, nelle prime righe dei correnti file delle impressioni, impressioni - sapere, dello stato delle cose.
Irinushka wrote:
Ho appena pubblicato l'articolo di Volodia in russo!!! Mi ha tenuta impegnatissima... soprattutto in questa fase finale in cui tira magicamente fuori dal nulla varie meraviglie linguistiche… :Well Done :clap :D : Thanks : : Love : aeventi_speciali : Weight lift : : Flexion : : Bash : : Bond : : ... :

Ora posso respirare con un certo sollievo (credo molto passeggero) :wink: , e poi si tratterà di scrivere un altro articolo, in italiano (non tradurre, ovviamente : Chessygrin : :figurati ).

http://ru.irinushka.eu/?p=742

«В дорогу – живо! Или – в гроб ложись!…»

“Mettiti in cammino, svelto! Altrimenti mettiti in una bara…”
Intanto vi presento una delle due canzoni che fanno parte dell’articolo.

È una canzone scherzosa e tanto simpatica.

Nella remota costellazione di Tau Ceti



http://vo.irinushka.eu/nella-remota-cos ... -tau-ceti/

:mrgreen: : Chessygrin : :lol: :D :Well Done : Thanks :

La seconda è un po’ difficile da tradurre (si tratta di una fiera del magico – non tradizionale, con vari personaggi e riferimenti del folklore russo che non hanno degli equivalenti in italiano, però si crea uno slancio formidabile e quindi in qualche modo verrà collocata, nella versione italiana dell’articolo Facepalm :figurati ).

Una delle lettrici russe mi ha scritto che "Volodia viene nemmeno letto ma ascoltato… come se fosse una performance audio…
Si creano delle oscillazioni pazzesche…, sia tramite i sensi – significati, sia come magia della Parola…"

“Sentivo tutto ciò come una specie di pre, in un modo ancora timido, e ora – lui propone di saltare subito oltre la testa, oltre il tetto, di usare le qualità superiori, l’Amore in me e io nell’Amore… Evviva!"


: Thanks : : Thanks : : Thanks : aeventi_speciali

E poi un’altra persona ha scritto che l’articolo crea lo stato d’animo “da champagne”…

: Thanks : : Thanks : : Thanks : aeventi_speciali

************************

Ora continuo a godermi il momento :D : Yahooo : : Bash : : Love : ma presto ci metteremo al lavoro, per creare un altro capolavoro :wink: , stavolta in italiano. : ... : : Ok :

Concludo con un suggerimento che potrebbe far comodo a tutti:

Fidarsi della Gradualità!
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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
Ho appena pubblicato l'articolo di Volodia in russo!!! Mi ha tenuta impegnatissima... soprattutto in questa fase finale in cui tira magicamente fuori dal nulla varie meraviglie linguistiche… :Well Done :clap :D : Thanks : : Love : aeventi_speciali : Weight lift : : Flexion : : Bash : : Bond : : ... :

Ora posso respirare con un certo sollievo (credo molto passeggero) :wink: , e poi si tratterà di scrivere un altro articolo, in italiano (non tradurre, ovviamente : Chessygrin : :figurati ).

http://ru.irinushka.eu/?p=742

«В дорогу – живо! Или – в гроб ложись!…»

“Mettiti in cammino, svelto! Altrimenti mettiti in una bara…”


***********************************

… La seconda canzone è un po’ difficile da tradurre (si tratta di una fiera del magico – non tradizionale, con vari personaggi e riferimenti del folklore russo che non hanno degli equivalenti in italiano, però si crea uno slancio formidabile e quindi in qualche modo verrà collocata, nella versione italiana dell’articolo Facepalm :figurati ).

Una delle lettrici russe mi ha scritto che "Volodia viene nemmeno letto ma ascoltato… come se fosse una performance audio…
Si creano delle oscillazioni pazzesche…, sia tramite i sensi – significati, sia come magia della Parola…"

“Sentivo tutto ciò come una specie di pre, in un modo ancora timido, e ora – lui propone di saltare subito oltre la testa, oltre il tetto, di usare le qualità superiori, l’Amore in me e io nell’Amore… Evviva!"


: Thanks : : Thanks : : Thanks : aeventi_speciali

E poi un’altra persona ha scritto che l’articolo crea lo stato d’animo “da champagne”…

: Thanks : : Thanks : : Thanks : aeventi_speciali

************************

E questa riga del commento sul forum russo: "Questo è proprio lui, non si può sbagliare. Grazie, Irinushka, per la profondità" - mi ha fatto venire le lacrime... : Love : : Thanks :

Mi aiutate a diffondere questo mini commento verso "la sala dei potenziali spettatori"? : Love : : Thanks : : Groupwave : questa frase continua a farmi (mi?) un effetto pazzesco... :figurati aeventi_speciali : Thanks : :D : Love : : ... :

Ora continuo a godermi il momento :D : Yahooo : : Bash : : Love : ma presto ci metteremo al lavoro, per creare un altro capolavoro :wink: , stavolta in italiano. : ... : : Ok :
Sono stracontenta di presentarvi la canzone della fiera. :Well Done :clap : Bash : : Weight lift : : Flexion : : Ok :



Che dopotutto non ho potuto non tradurre per intero… :mrgreen: :D aeventi_speciali

http://vo.irinushka.eu/i-giullari-alla-fiera/

Continuo a sentirla come un super riferimento, una super dritta, una super taratura… ci sono tantissime sfumature…

E poi ovviamente c'è Volodia in tutto il suo... in tutta la sua...*** Insomma... si sente... si capisce... :D :figurati : ... : :figurati :D : Love :

Per cui, a prescindere da come (e anche da quando Facepalm : RedFace : ) verrà l’articolo in italiano, direi che questo riferimento della super fiera della terrestricità senza confini

"Una fiera fiabesca e reale nello stesso tempo,
Una fiera che unisce i colori e la musica!

Tagarga – matagarga,
Che meraviglia di fiera:
Sonora, intraprendente!
Non tradizionale!

Tagarga – matagarga,
Che estasi, la fiera:
Totale, generale,
Emozionale!"


Sarà sicuramente usato per l’impostazione dell’incontro collettivo del 12.12.2015, e non solo… :arrow: :figurati :D : Thanks :
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Re: Fatti e Cronache

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Una casa aliena

http://vo.irinushka.eu/una-casa-aliena/#position_here


"Io ho sfinito i cavalli, sono scappato dai lupi…
Mostratemi un posto dove splendano le lampade sacre,
Mostratemi il posto che sto cercando:
Dove cantano, invece di gemere, dove il pavimento non è inclinato."


: Thanks : : Love :
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Re: Fatti e Cronache

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Una casa aliena

http://vo.irinushka.eu/una-casa-aliena/#position_here


"Io ho sfinito i cavalli, sono scappato dai lupi…
Mostratemi un posto dove splendano le lampade sacre,
Mostratemi il posto che sto cercando:
Dove cantano, invece di gemere, dove il pavimento non è inclinato."


: Thanks : : Love :

È il terzo giorno che ho “gli occhi in un posto umido”, come si dice in russo, ma forse mi conviene comunque provare ad esprimere qualcosa.

Intanto: è possibile che quando io piango, gioisco :( :D : Chessygrin : :roll: :shock: , solo che questa Gioia non è ancora in grado di reggersi in piedi, di essere la Gioia – sfondo e raggio dominante… raggiante… perché… probabilmente le attuali capacità ricetrasmettenti di vari conduttori ed anelli degli attuali stati e vedute disponibili in contanti (in densità e volume cash) presso la località non riescono a capacitarsene…

Possiedono la Gioia ma la confezionano negli involucri e confezioni che hanno un raggio familiare e spesso tutt’altro che gioioso… può darsi che io a modo mio rifletta la condizione della Gioia imprigionata ed incastrata dai diametri fissi delle scelte fisse… dai loro consumi delle energie… :|

Comunque sta decisamente succedendo qualcosa, con la nostra attuale “casa aliena” che ancora obbliga tutte le energie, tutte le onde, tutte le raffiche ad essere espresse dentro e tramite le sue sagome e tenebre, dentro il suo attuale sistema del riconoscere ed essere riconosciuti – riconoscibili.

"Ci siamo abituati
A vivere nelle tenebre.
Sin dagli albori noi
Viviamo nel male e nel sussurro.
Sotto le icone
Coperte di fuliggine nera".


Stiamo arrivando alla fine di qualcosa (ma ora non mi va di intitolare, predire, prevedere, tanto meno spiegare, probabilmente sarebbero i consumi delle energie che la mia Convenienza - contabilità “non passa” :mrgreen: )…

Stanotte, sull’onda dell’appello:


"Io ho sfinito i cavalli, sono scappato dai lupi…
Mostratemi un posto dove splendano le lampade sacre,
Mostratemi il posto che sto cercando:
Dove cantano, invece di gemere, dove il pavimento non è inclinato."


Sentivo delle cose… delle cose belle – giuste – integre – complete – rassicuranti… che, però, non hanno corrispondenze a livello delle nozioni – definizioni - impressioni strutturate attualmente in vigore. Ma mi alimentavano - sostenevano comunque, mi davano delle belle sensazioni... :D :figurati : Thanks : Mi sentivo tanto piena di Vita... :D : Thanks :

Forse andando oltre l’attuale sistema del riconoscere ed essere riconosciuti – riconoscibili, di essere dei conduttori ed agenti interpretativi di questo sistema (l’asilo nido della Vita? della Condizione Maiuscola?) ci rendiamo conto di essere liberi di fluttuare nel “brodo” del tutto – riconoscimento, senza però possedere nessun riconoscimento – accompagnamento concreto e tangibile?

Le mie sensazioni sono ancora estremamente grezze, ma verso venerdì probabilmente sbocceranno ulteriormente… Facepalm :arrow: :figurati

Di stanotte ricordo anche questa dritta (secondo me, proveniente da Volodia): la metafora del computer che funziona male.

Se le immagini (impressioni) sullo schermo tendono ad essere distorte, confuse o addirittura nulle, qual è la prima cosa da fare?

Ovviamente, controllare il cavo – l’impianto di alimentazione…
:!: :!: :!:

La quale alimentazione a sua volta potrebbe essere generata dalla corrente continua o dalla corrente alternata…

Magari, ci sono dei cavi che apparentemente toccano ma non fanno contatto…

A livello della località tutta, non a livello dei singoli terminali – postazioni – impianti che confermano ed esprimono lo spirito corrente della realtà terrestre.

Presumo che la ricerca della spina che non è posto avverrà sabato… Facepalm aeventi_speciali :roll:

E un’altra cosa, il finale della “Fiera”:

"Venite, venite, aggregatevi,
Aggiungete dello zucchero, aggiungete del sale!"


Affinché la "Fiera" sia un successo, è indispensabile personalizzare le attuali impressioni – denominatori comuni della località, aggiungere (a queste pre molto rudimentali) dello zucchero e del sale :wink: , aggiungere il proprio specifico ordine dell’emozione Cosmica, la propria specifica scala dell'emotività e altro ancora… :figurati
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Re: Fatti e Cronache

Post by Irinushka »

Metto sul forum la sputnik mail che ho scritto stamattina (senza aggiungere niente, perché a quanto pare sono di nuovo nel regime del grande silenzio : ... : ).

************************

Ciao a tutti!

Ecco gli ultimi colpi di scena (quelli che saranno i primi… ad entrare in circolazione…)

Ieri mattina una di Noi :wink: :Well Done : Love : mi ha scritto nella chat privata:

Ciao Iri...so che sicuramente sei in una condizione molto… come dire… intensa....però vorrei solo raccontarti che qui è stata una notte molto difficile, soprattutto fisicamente....sono stata poco bene e stavo anche quasi per chiamare mia mamma, ma poi ho preferito chiamare Volodia in aiuto......che non ha tardato a farsi sentire.
Mi è stato accanto per tutto il tempo ed abbiamo parlato tanto anche attraverso le sue frasi nel blog.
Sa essere così presente, così qui...e così amorevole...... : Love :

La cosa però che ho percepito oltre alla tenerezza con cui mi ha assistito è stata una grande "agitazione" da parte sua, cioè agitazione per questo momento in generale senza precedenti.
Sentivo il suo abbraccio pieno di dolcezza, ma vedevo i suoi occhi concentrati e quasi fissi verso l'orizzonte...come se con un braccio teneva me e con l'altro guidava un qualche veicolo per gli ultimi metri prima di *** e quindi era molto serio, molto attento a non sbagliare.

Mi viene da associare questa sua immagine come alla tensione degli ultimi preparativi prima di un grande evento…quindi non una cosa "brutta", ma semplicemente un sistemare gli ultimi dettagli, controllare, predisporre, e anche un po' stringere i denti e tenere duro prima di ... * oltre al fatto che su certe cose, a questo punto, non è più possibile andarci morbidi.

Ecco....è stato tutto pazzesco.
E Lui è meraviglioso.
E anche Noi lo siamo.

Un abbraccio fortissimo

… Comunque in generale ribadisco questa sua "agitazione", ma anche attenzione… fermezza......ho davvero davanti agli occhi la sua immagine che mi tiene abbracciata e rassicura da un lato mentre guida con forza il timone della nostra nave.



****************************

Ho avuto subito l’impressione :wink: che fosse “roba grossa”, e che (almeno per quel che mi riguarda) non poteva essere affrontata nel regime dei lavori “diurni”, per cui ho dovuto aspettare la notte successiva (e cioè, la notte appena passata) per entrare dentro la situazione… per mettere a fuoco questa condizione di Volodia che

La cosa però che ho percepito oltre alla tenerezza con cui mi ha assistito è stata una grande "agitazione" da parte sua, cioè agitazione per questo momento in generale senza precedenti.
Sentivo il suo abbraccio pieno di dolcezza, ma vedevo i suoi occhi concentrati e quasi fissi verso l'orizzonte...come se con un braccio teneva me e con l'altro guidava un qualche veicolo per gli ultimi metri prima di *** e quindi era molto serio, molto attento a non sbagliare.


Ora provo a riassumerla in un modo – linguaggio “da regime diurno”, ma sappiate che è solo un’approssimazione, un vettore verso… Dovete alimentarlo con il vostro Figurati!, con il vostro movimento del Pensiero Vivo che Respira! :figurati

Chi ha visto il film “Interstellar”, probabilmente ricorda la scena in cui la navetta (?) deve agganciarsi alla nave spaziale… ed è un aggancio – fusione formidabile, finissimo e praticamente impossibile da fare “con i controlli manuali”… basta sbagliare la rotazione di un mezzo millimetro (o insomma, di quelle unità che misurano l’angolarità) e l’obiettivo sarà mancato…

Ecco, uso questa metafora per descrivere quello che succedeva stanotte: Volodia con la sua super imperatività senza scopi di lucro :D doveva agganciarsi al volume madre della terrestricità, sempre in rotazione, come una super autonomia che non assume nessuna posizione fissa… non può, anche volendo, perché appunto, può andare incondizionatamente da tutte le parti… ovunque… non ha un qualche genere di principio dell’ordine incorporato.

Finché qualcuno o qualcosa non la agganci per davvero.

E dunque ci vuole un’imperatività “esterna” che le impone – imposta una certa posizione (non fissa, per carità, ma, diciamo, una specie di rotazione ordinata – concordata – concordabile…

“C’è solo un traguardo per me, l’orizzonte, il confine della Terra,
Devo essere il primo ad arrivarci.”


http://vo.irinushka.eu/lorizzonte/#position_here

E questo aggancio finissimo è avvenuto (Volodia voleva farlo al primo tentativo, anche perché i consumi delle energie, i livelli della tensione erano elevatissimi), e così è stato, per quel che mi risulta :wink: :D :Well Done :clap aeventi_speciali ).

Questo aggancio: l’ho percepito come un aggancio di Volodia come super-utente (che si è impegnato ad essere il primo a***) a questo multiCosmo, a questo viaggio intorno al Tutto, a questa immensità delle porte e passaggi - gateway, alla condizione intrinseca della terrestricità:

"Nello spazio ci sono molte crepe e spostamenti!"

La rotazione: c’era, c’è, ci sarà, la rotazione è una specie di chiave universale.

Ricordo che Volodia ha tirato in ballo il “momento rotatorio” fin dalla prima volta in cui abbiamo interagito con lui (un po’ più di un anno fa)… e poi, anche negli incontri collettivi ed aggiornamenti vari lui aveva la tendenza a stimolare – spronare il momento – movimento rotatorio… a volte, anche esagerando un po’… Facepalm : Chessygrin :

Ora mi viene da dire che è stato accordato il linguaggio del super sistema (super volume) della terrestricità… è stato messo al servizio dell’utenza (la quale utenza, però, a sua volta, dovrebbe essere agganciata a questo super browser… ma immagino che il discorso delle conseguenze e regolazioni varie sarà affrontato sabato, nella modalità dell’incontro collettivo.

Posso forse dire che

“Ecco l’Ingresso Principale!…”

L’Ingresso Principale è stato predisposto?

Forse sì… :|

Anche se ora ci vorranno vari aggiustamenti… aggiornamenti dei sensi di orientamento nella località e altro ancora.

Questa mia lettera è molto asciutta – essenziale perché volevo appunto condividere il senso dell’evento, tralasciando le mie impressioni – le mie raffiche di impressioni…

Un dettaglio: ieri pomeriggio per qualche minuto dipingevamo sul pavimento con Ami :) e mi è venuto spontaneamente da dire (in russo, sottovoce): “Davai!

Il che è una sollecitazione forte: “dai, dai, vai, vai, forza!”

Mi sono un po’ stupita (di questo rubinetto russo che si è aperto di colpo :roll: ), ma stanotte mi sono resa conto che era proprio Volodia che lo diceva a me: “Davai!” e che io in qualche modo ho allineato questa sua imperatività con la mia/nostra veduta corrente…

Evito di commentare … anche perché non saprei, come… Facepalm : ... :

Concludo con una raffica di gioia! : Yahooo : : Bash : : Bond : : Love :

A prestissimo!
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Re: Fatti e Cronache

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Irinushka wrote: Posso forse dire che

“Ecco l’Ingresso Principale!…”

L’Ingresso Principale è stato predisposto?

Forse sì… :|

Anche se ora ci vorranno vari aggiustamenti… aggiornamenti dei sensi di orientamento nella località e altro ancora...
Sì, decisamente… possiamo togliere “forse”… :figurati aeventi_speciali :D : Ok :

Dalla chat di stamattina:

Stamattina continuo a sentire COME ON! piuttosto insistente.
Probabilmente, proprio perché sono state raggiunte certe vette – tacche – quote, non sento né il bisogno né la possibilità di commentare niente…
Nel mazzo ancora indefinito del mio sentire comunque da ieri sera è presente una sfumatura della liberazione, del “finalmente sono libera…” che probabilmente metterò meglio a fuoco in seguito. : ... :

E questa è la canzone di Volodia che ho casualmente scoperto stamattina...

Costruite, costruite…



http://vo.irinushka.eu/costruite-costru ... ition_here

Ed è incredibile la precisione con cui riassume la situazione corrente… :roll: :Well Done :clap : Thanks : : Love :

"E quando vi renderete conto:
Tutte le strade portano a Roma,
Ecco, allora verrete da noi,
Ecco, allora parleremo."
AIRI-SON

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