Andrea wrote:Irinushka wrote:Ieri sera Mio Dio mi ha detto: sì, tu sei materiale, ma PRIMA DI TUTTO sei primordiale e quindi...
Irinushka wrote:stanotte Mio Dio mi ha fatto sapere che ora devo imparare ad usare la tecnica/condizione della
rifrazione.
E ha gentilmente suggerito di allenarmi prima con gli eventi e le inquadrature vicine (non remote), giusto per prendere la mano...
E dopo questo super suggerimento ed il "salto" di ieri notte abbiamo ulteriori conferme che oltre che MATERIALE e PRIMORDIALE sei anche GLOBALE e ONDULARE
Questa immagine presa da Wikipedia che illustra molto bene la
rifrazione
Allora, stanotte ho chiesto a Lui di illuminarmi a proposito della rifrazione e questo è più o meno il concetto che è venuto, ad intermittenza, perché ogni tanto mi addormentavo e poi si proseguiva.
Provo a fare un riassunto, anche se devo dire che mi sento quasi a disagio a dire queste cose perché le sento molto esplosive, esplosive in modo irreversibile; d'altronde, se hanno cominciato a mettersi in mostra, non posso far finta di niente...
Prima di tutto, il concetto di questa dimensione nostrana che viene definita come "dimensione secondaria" (e cioè, non primordiale, non originale, non principale).
È una dimensione che è sempre stata un regime con un segno "meno", una dimensione "fallimentare e non redditizia", una specie di sottoprodotto dell'evoluzione degli altri piani,
in un certo senso, se altri piani avessero saputo gestire le proprie scelte evolutive in un modo più accurato e più responsabile, probabilmente, l'umanità come "stile di Vita" non sarebbe nemmeno nata, ma adesso c'è, "è successa", però è un prodotto sotto manifestato, poco vitale, non riscaldabile e molto poco felice.
È "sfigata per definizione", non ha nessuna prospettiva, è una causa persa, a meno che non cambi decisamente il proprio status.
Che invece di essere una narrativa, un'esposizione non originale, non primordiale, un "residuo solido" delle reazioni evolutive altrui, del movimento cellulare altrui, non sviluppi, grazie all'Overclocking, la capacità di riconfigurare le cellule della dimensione terrestre, di "captare" le cellule primordiali che si trovano al di là dell'orizzonte e non le incarichi di "comprendere e di riabilitare" questo piano della realtà, questo regime della consapevolezza della realtà.
Diventando in questo modo un incrocio tra dimensioni, uno spazio aperto del Tutto-ascolto, del Tutto-chiarimento, un catalizzatore dell'illuminazione per chiunque... Un posto dove possono nascere le equazioni di ogni cosa, per qualsiasi ambiente/mondo dell'Universo.
E come si fa a cambiare "da così a così" lo status del gioco, il campo del gioco?
Modificando completamente l'atteggiamento verso gli eventi: invece di usarli come trama di esposizione, attribuire loro la categoria dello
SFONDO attraverso il quale si fa vedere, entra nella messa a fuoco ciò che è veramente importante, per esempio, certe maniere del comportamento della Forza della Vita oppure il comportamento del Tempo o altro ancora...
Usando la forza sviluppatrice degli eventi, non i loro significati, i loro centri, i loro pensieri e le loro sovresposizioni (i codici interpretativi che vengono attribuiti loro dagli esseri umani).
Abolendo il concetto, il mostro sacro della Tutto-realtà degli eventi (che la Vita sulla Terra si mostra e si esprime attraverso gli eventi terrestri, attraverso la causalità della dimensione umana), di tutti gli eventi, personali o collettivi o planetari - non hanno importanza, non hanno forza, non hanno SCOPO, non hanno linee né programmi di output, sono solo delle scenografie locali più o meno fallimentari create a modo e somiglianza con...
Come se gli eventi fossero non la facciata, ma solo il rovescio, mentre la facciata, la vera facciata (non quella "media", una specie di "luogo comune falso" della presenza) dovrebbe ancora cristallizzarsi, dovrebbe ancora farsi vedere...
La rifrazione:
è una LINGUA, un linguaggio, una lingua che è arrivato il momento di capire, che è arrivato il momento di cominciare a parlare...
Una lingua sensibile alle nostre colonne sonore e alle nostre parole autentiche...