Pubblico quì alcune osservazioni piuttosto tecniche.
Dal topic dei “numeri magici”
Numero 9
Adesso ti risponderei così. Questo nove permette di scoprire le unità di azione, le unità di misura e le unità di azione. È come un super ridistributore. Stimola a fare l'inventariato. Uno attraverso il nove si sente stimolato a vedere di quale unità di azione dispone, che cosa gli manca e poi usare questi per espanderli nella causalità esterna. È un numero che mobilita, che inventa a fare l'ispezione, l'auto espansione, l'introspezione, l'inventariato, che tende a educare l'arte di una buona gestione. Di nuovo, ognuno deve avere le unità di azioni giuste, appropriate, come usare le energie, come usarle, dove indirizzarle e dentro, in un certo senso, c'è tutto il riferimento dell'economia della luce. Possiamo dire che il nove è un puntatore verso l'economia della luce che può essere anche un puntatore personalizzato, personalizzabile. Aiuta a calcolare il proprio ordine del fare, il proprio modo di fare, quali sono le proprie porzioni dell'azione da usare e come usare, come dosare, eccetera. È un numero che è molto educativo ed anche collegato con il pratico.
Il 5 può esprimere la qualità, la qualità che però ancora non è per niente espressa nella dimensione terrestre. Diciamo che il 5 ha delle curvature molto promettenti e molto di alta qualità, però non ha ancora le possibilità pratiche per usarle, come se fossero un po’ scollegate da lui stesso. Il numero 5 nell’Eternità è un numero ad altissima produttività, mentre nella dimensione terrestre è ancora zoppicante, sta zoppicando perché non ha ancora un modo di esprimere la sua vera qualità, la qualità di essere conduttore dell’Alta Qualità.
Sicuramente bisognerebbe offrirgli delle chanches, e quando senti questo 5 che ti sta addosso vuol dire che è un suggerimento per trasformare il landscape, per puntare su questo numero che a sua volta potrebbe - sbloccando se stesso - sbloccare anche il landscape e magari formare un’Alta Qualità dell’Azione dove prima c’era un’azione molto zoppicante, a singhiozzo.
Però bisognerebbe investire nel 5, sostenerlo, dargli fiducia, perché adesso come adesso ha le possibilità di esprimersi piuttosto scarse, però ripeto è molto molto promettente.
Ieri sera questi due numeri sono “sfociati” nella formula
Windows 95
http://it.wikipedia.org/wiki/Windows_95
Microsoft Windows 95 (nome in codice Chicago), comunemente conosciuto come Windows 95, è un sistema operativo proprietario della Microsoft Corporation appartenente alla famiglia Microsoft Windows e dedicato ai PC IBM e compatibili con processore Intel 80386 o superiore.[2] È il successore di MicrosoftWindows 3.x ed è stato poi sostituito dal suo successore Windows 98.
Rilasciato il 24 agosto 1995 e commercializzato fino al 2001, Windows 95 è il primo sistema operativo ibrido16/32 bit[3] a interfaccia grafica della famiglia Windows 4.x.
Il lancio sul mercato di Windows 95 fu accompagnato da un'enorme campagna pubblicitaria che in televisione aveva come accompagnamento musicale la canzone dei Rolling Stones Start Me Up, canzone che alludeva alla nuovissima funzionalità del software: il menu "Start".
Allora, intanto questo "Chicago" mi ha molto impressionato perché mi ha ricordato subito qualcosa
Irinushka wrote:
“La mappa della località non è la località stessa medesima. La mappa è soltanto una descrizione di alcuni aspetti morfologici che caratterizzano un territorio. È una teoria, una spiegazione oppure un modello di qualcosa.
Supponiamo che voi abbiate bisogno di arrivare in un certo posto al centro di Chicago e per farlo vi farebbe molto comodo avere una mappa della città.
Supponiamo, però, che voi abbiate una mappa sbagliata, una mappa di Detroit su cui erroneamente è scritto Chicago.
Potete immaginarvi il rancore che vi assale quando tutti i vostri tentativi di arrivare a destinazione falliscono uno dopo l’altro.
Voi potete lavorare sul vostro comportamento: impegnarvi di più, agire più velocemente, cercare di organizzarvi meglio. Con il risultato che vi troverete nel posto sbagliato ancora più in fretta.
Voi potete lavorare sul vostro atteggiamento, sulle vostre impostazioni, cercare di pensare in modo più positivo.
Ma non riuscirete lo stesso a raggiungere il posto che vi serve.
Però, probabilmente, non ne sarete nemmeno dispiaciuti, perché la vostra impostazione sarà così positiva che vi troverete bene ovunque.
Il succo della faccenda, però, è che voi vi sarete smarriti ed è un problema che non c’entra né con il vostro comportamento né con le vostre impostazioni. Il problema è che voi avete la mappa sbagliata”.
E poi, cosa aveva di speciale Windows 95 che i Windows precedenti non avevano? Cosa introduceva di sostanzialmente nuovo?
Dal mio punto di vista, ciò allora che mi eccitava parecchio sapendo del suo imminente arrivo era la disponibilità (finalmente) del
Multi Tasking di tipo
Preemptive, o di
Prelazione o ancora di
Pre-Rilascio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Multitasking
In informatica, un sistema operativo con supporto per il multitasking (multiprocessualità) permette di eseguire più programmi contemporaneamente: se ad esempio viene chiesto al sistema di eseguire contemporaneamente due processi A e B, la CPU eseguirà per qualche istante di tempo il processo A, poi per qualche istante successivo il processo B, poi tornerà a eseguire il processo A e così via.
Il Multitasking può essere fondamentalmente di 2 tipi: cooperativo (senza prelazione) o con prelazione.
Multitasking senza prelazione (cooperative)
Da Wikipedia: Detto anche multitasking cooperative, in questo caso i programmi cedono volontariamente il controllo al sistema operativo una volta finita l'operazione in corso: è il caso di Mac OS fino alla versione 9, o di Windows 3.0 e 3.1. Il vantaggio maggiore di questo metodo è che non ha bisogno di supporto hardware e si può implementare su ogni tipo di architettura.
Il grave svantaggio è che un singolo programma che si rifiuta di cedere il controllo, o che si ferma per qualche errore, può bloccare l'intero computer, in quanto il sistema operativo non ha modo di riprendere il controllo da solo.
Da me, come programmatore / utente: scrivere un programma che funzioni bene usando solo il multitasking cooperativo può essere veramente un’impresa, in modo particolare nel caso di pesanti necessità di elaborazione. Cedere volontariamente il controllo al sistema operativo, per permettere alle altre applicazioni di andare avanti, richiede parecchio sforzo di programmazione, ed al tempo stesso le prestazioni dell’applicazione degradano drasticamente.
Una sola applicazione “fatta male” potrebbe far percepire l’intero sistema come “fatto male”, poco fluido e “scattoso”.
Multitasking con prelazione (preemptive)
Da Wikipedia: La prelazione (o rilascio anticipato) è l'atto di interrompere un programma a prescindere dalla volontà del programma stesso, ciò avviene grazie a delle particolari
strutture hardware integrate nel microprocessore. Il processo interrotto viene in genere ripristinato una volta che quello a priorità maggiore ha terminato il suo lavoro, a meno che non ci siano ancora altri processi a priorità più alta, nel qual caso il meccanismo si ripete.
Da me, come programmatore / utente: sapendo che il sistema userà la prelazione, la scrittura di programmi più efficienti diventa molto più semplice, snella, e “naturale”, anche se comunque servono degli accorgimenti, per non rischiare di sovraccaricare il sistema operativo sottostante-sovrastante (queste considerazioni valgono in modo particolare per i processi che girano in “background”, sullo “sfondo”, mentre apparentemente il protagonista è l’utente che sta usando l’interfaccia grafica del computer

)
La fluidità di un sistema che usa questo meccanismo è di molto superiore rispetto al caso precedente, e la qualità complessiva si alza parecchio.
Sostanzialmente, il multitasking con prelazione consente “alle applicazioni di fare le applicazioni”, ed “al Sistema Operativo di fare il Sistema Operativo”, di garantire la continuità-integrità di utilizzo dell’intero sistema (a prescindere dal fatto che una singola applicazione impazzisca o abusi delle risorse disponibili sul computer), e di prioritizzare in modo ottimale ciò che viene eseguito.
Tutto ciò usando il suo Sacrosanto diritto-potere di
Prelazione:
La prelazione è quel diritto, in capo ad un medesimo soggetto, ad essere preferito, rispetto ad un altro a parità di condizioni, nella costituzione di un negozio giuridico. La prelazione può essere volontaria, oppure legale.[1] La prelazione non è altro che la preferenza di un soggetto rispetto a un altro.
La prelazione volontaria ha come fonte l'accordo delle parti. Oggetto di tale accordo è l'impegno, in capo ad una parte, a concedere un diritto di prelazione alla controparte. Questo in ossequio alla libertà contrattuale disciplinata dall'art. 1322 c.c. La prelazione volontaria non è opponibile ai terzi.
La prelazione legale si caratterizza per avere come fonte la legge stessa.
In effetti, nella “realtà dei fatti”, le applicazioni possono usare un misto di cooperazione e prelazione. Per esempio, quando un’applicazione sa di aver terminato una certa fase e deve attendere un certo evento (per esempio la pressione di un tasto) essa può cooperare col sistema, avvisandolo che può anticipare la prelazione ed abbinando la richiesta di essere risvegliata-attivata-eseguita non appena l'evento interessato si verificherà.
Non riesco a verbalizzare tutte le sensazioni che mi fanno queste considerazioni sentendole “applicabili” alla Gestione, al Tempo, alle Risorse (ai Soldi?), alle Azioni, alla Processione dei Corpi… e quindi concludo con una bella
