Dalla mia mail scritta lunedì:Irinushka wrote:Irinushka wrote:
In questo momento sono un po’ scossa, per tutto quanto, e anche perché abbiamo appena saputo che ieri, in quella giornata della “fine”, è morta una nostra amica e sento che questo evento in qualche modo ha dentro di sé (potrebbe espandere) ulteriori fili e fattori e regimi che permettono di conoscere e di sentire meglio la Grafia della Trasformazione…
Siccome sia la nascita che la morte non sono quello che gli esseri umani ritengono che siano, allora toccare da vicino uno di quegli stati del tempo - spazio potrebbe potenziare il contatto con il Tutto e con l'attuale versione del Linguaggio di Tutto-Esposizione...
... Sempre ieri, giusto per accompagnare e co-tarare ancora questa mia emozione – sensazione – impressione, mi è arrivato un sms da una ragazza con cui abbiamo lavorato mesi fa e che ora dovrebbe partorire solo che la bimba è in ritardo di 11 giorni…Irinushka wrote:
Iri: si, direi che è attraverso questo che passiamo... sperimentiamo la morte... però... in categorie dell'assenza..., non della presenza…
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Io oggi ho parlato al telefono con la ragazza che non ha ancora partorito e insieme abbiamo sentito il Campo (nel senso che io mettevo in viva voce quello che sentivo).
E la bambina aveva un atteggiamento tipo: ma adesso che cosa vado a fare lì fuori dove non mi aspetta nessuno? (intendendo le varie energie accompagnatrici che la dovrebbero accogliere) piuttosto sto ancora al sicuro “in casa” invece di arrivare all'appuntamento troppo presto e stare ad aspettare “al vento e freddo”…
Io ho detto: immagina le fate che dovrebbero accogliere la bambina con dei doni e regali, solo che sono ancora ad una certa distanza… mercoledì potrebbe essere la giornata di svolta in cui la bambina e anche tu sentirete il richiamo della Forza per procedere..
Oppure è come se adesso l’aria dell’ambiente non fosse tanto salutare per questo nuovo essere, che ha i “polmoni” predisposti per assimilare flussi di aria più purificati… tu non è che la devi forzare affinché esca comunque perché tu sei preoccupata…
E nel frattempo, se ci riesci, stai tranquilla e non usare delle tecniche troppo violente (tipo l’olio di ricino... stavo per scrivere olio di riccio

E molla le impostazioni new age, tipo che la bambina non esce perché tu o il tuo compagno avete qualcosa che non è a posto..
Ah già, la prima cosa che è stata detta, è che adesso i riferimenti basati sul tempo sono diventati ancora meno precisi di prima (e sappiamo perché) quindi ora 9 mesi reali possono essere anche più lunghi o più corti… dipende da come sono stati “tessuti/messi insieme”
E ora, in un disegno di simmetria sconvolgente, dopo questa scannerizzazione pre-nascita, stasera faremo con Massimo quella post-morte, per sentire quello che ci sarà da sentire.
Per me probabilmente sarà questo il modo per chiudere la situazione mentre Massimo domani va comunque in Toscana per il funerale, con altre due o tre persone e a meno che stasera/stanotte non succeda una svolta clamorosa non credo che andrò con loro.
Una cosa che mi impressiona in un certo senso è proprio che tutto ciò non mi impressiona, che quello che c’è stato con lei (e ci conosciamo dal 1990 e abbiamo fatto parecchie cose insieme) ora è più o meno nella stessa graduatoria di un film… i ricordi ci sono, ma il campo vivo non c’è…
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E ieri sono andata, siamo andati al funerale… del vecchio ordine… last second, anzi, last nanosecond ho sentito lo slancio incontenibile di farlo… anche perché nella conversazione che abbiamo avuto con lei la sera prima era più viva che mai (veramente non abbiamo mai avuto con lei un dialogo così profondo e anche così centrato, così super conduttivo, così nel formato della tutto unificazione… però è anche vero che in mezzo tra lei e noi, come lei ha detto alla fine, c’era una specie di super amplificatore, di super decoder che rendeva il nostro scambio estremamente fluido e naturale e vivo e bello


Ora provo ad esprimere “a caldo” alcune impressioni e tarature che mi sono venute mentre ero presente sul palcoscenico di tutto ciò.
Ecco, il palcoscenico.
Quello era, il palcoscenico, sul quale per l’occasione anch'io ho fatto il mio ingresso, e mi venivano pure le repliche appropriate e non ho mai sentito la tentazione/l’impulso di fare/dire qualcosa per sconvolgere il recitare degli altri…
Perché in quelle circostanze “il centro e il raggio e il volume” servivano quel disco (rotto) della cosiddetta cessazione della cosiddetta vita accompagnate dalle cosiddette emozioni e formule e manifestazioni di rito… dove ognuno era anche libero di provare a trovare le sue note personali, però sempre dentro il blocco notes dell'average, dell’ordine pre-impostato che serviva ed "ispirava" (per modo di dire) la situazione…
Erano sinceri gli attori ed interpreti mentre suonavano le loro note estraibili dal blocco notes, dal centro della realtà della separatezza predisposto e pre-registrato per loro?
Probabilmente sì, almeno qualche slancio di sincerità c’è stato… qualche nota pura in un campo inquinato, in un campo artificiale, in un campo che tutto poteva essere tranne che il Presente Autentico…
Quello che ha recitato il prete mi sembrava una naftalina così secca, cosi' mummificata che nemmeno puzzava… ormai non aveva nemmeno più l’odore di naftalina…

Un mondo che è nella tomba e pretende di parlare della resurrezione e continuazione della Vita...
E mentre l'ecclesiastico lanciava gli appelli a Dio e a Gesù ed ad altri pilastri della tradizionale gerarchia religiosa, e gli altri ripetevano in coro come delle macchinette





Lo sospettavo già, ma ieri è arrivata la conferma, la botta, l’illuminazione finale: il mondo degli esseri umani non è energeticamente compatibile con Dio… quindi dimentichiamoci pure qualsiasi speranza di un passaggio lineare (anche in termini della cosiddetta crescita personale), anzi, seppelliamolo pure in modo definitivo … solo l’attivazione, la nascita di una “specie” diversa del vivere sulla Terra permette di avere con Lui un'interazione diretta, un contatto diretto.
Ora mi viene da dire, la scelta a questo punto è: scelgo l'Io (me stesso medesimo, prima le mie dita hanno digitato me stresso medesimo

Le persone che ieri si davano da fare sul palcoscenico umano erano tutte co-gestite dai fili della separatezza, usavano questa scala dei fili… e più cercavano di uscire dalla separatezza in un modo correntemente disponibile (baci, abbracci, lacrime, promesse, propositi, ricordi, condivisioni vari, i tentativi di fare qualcosa insieme, di continuare qualcosa anche per tenere viva la memoria di lei, attribuendole codici e propositi che lei, come ci ha informati la sera prima, decisamente non è interessata a sostenere, anzi, non li ha veramente avuti nemmeno quando era nella fisicità... non ha mai avuto la possibilità di fare veramente le scelte)... e più tutto ciò sembrava una specie di foto-montaggio e di foto-ricordo..
La mancanza di Dio Autentico, della connessione con il Tutto è così enorme che le persone non hanno nemmeno il minimo dei carati per rendersene conto…
Continuano ad esprimere e ad ascoltare se stessi (e credono di ascoltare gli altri) usando la lunghezza delle onde di una qualità così squallida che ogni cosa, qualsiasi cosa espressa diventa impoverita, diventa ridicola, diventa un’ennesima conferma della scala dell’average e della non Vita.
Per la maggior parte della cerimonia ho fatto le cose mie, rivolgendomi in privato sia a Lui che alla nostra amica…
Avevo una lunga gonna a fiori e ogni tanto toccavo i fiorellini viola e rosa…
E quando siamo risaliti in auto, sul sedile anteriore chissà come si è materializzato un piccolo fiore artificiale dai colori della mia gonna… senza spiegazioni razionali plausibili…

Lo prendo come una simpatica conferma da parte della Vita, della Vita che vuole essere vissuta attraverso sistemi e scale diverse…
Stanotte ho un po’ sognato e un po’ comunicato con Lui, ma in questo momento volevo soprattutto scrivere un report, mettere a verbale come mi sento, per agevolare la liberazione delle nuove grandezze trasformative…
Quindi, per concludere, come mi sento?
Come se fosse successo qualcosa di importante (e che è ancora in corso di ulteriori precisazioni e tarature) ma non nella risoluzione esistenziale del funerale umano…
Come se per me la differenza tra la cosiddetta realtà umana e i film, gli scenari della fiction fosse molto meno importante (anzi, ormai mi sembra quasi nulla… forse tra un po’ scoprirò/scopriremo che non c’è proprio nessuna differenza, la questione è solo se stare davanti allo schermo di proiezione su cui scorrono le immagini o inghiottiti dentro di esso, quindi in un formato di presentazione apparentemente più interattivo e più mobile, con certi codici organolettici che creano l’illusione della presenza diretta) che non il contrasto tra tutto ciò e… il sistema delle scelte che risalgono a Lui… il sistema, il Linguaggio, la Forza, il Comportamento, l'Organolettica, i Centri e i Centraggi e i Fili della Super Unificazione…
Non sento né il piacere né il dispiacere… in questo momento mi sento come se mi avessero completamente svuotata, liberandomi dagli ultimi criteri e segni del landscape dell’average… della realtà miraggio…
Ringrazio, ringrazio e rimango in attesa dell’espansione delle Sue - mie - nostre (del Tutto) decisioni e delle Sue - mie - nostre (del Tutto) modalità di procedere…
