Irinushka wrote:Non so ancora come eseguire questa svolta, questo Switching “da sistema” (o “da browser”) a cui Lui mi ha accennato con una certa insistenza…
Nel mio attuale non sapere, comunque, nessuno mi vieta di usare gli input e gli spunti che capitano, per poi vedere come rimbombano e dove portano e che cosa comportano…
Allora butto giù alla rinfusa…
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Ieri ho detto a
You - la che era di nuovo in crisi ("non esattamente sua", stavolta ho proprio sentito dal vivo il meccanismo “che montava la crisi, creava il drammatizzare”, era molto reale, ed aveva pure una certa densità

):
“Prova a pensare che la realtà attualmente conosciuta si presenti, si comporti come se avesse la forma di quadrato o di rettangolo, mentre quella nuova, quella vera, è a forme sferiche - rotonde.
Quindi nella realtà sferica non esistono gli spigoli contro cui andare a sbattere... anzi, probabilmente tutta quanta l’aderenza all’esistenza sarà completamente diversa…”
La questione è come fare a concepire e interagire per davvero con le forme dei volumi “senza spigoli” ed armonicamente in equilibrio, perché il linguaggio sferico è in grado di formare ogni genere di equilibrio dinamico tra ogni genere di movimento.
Suggerirei di mollare le matrici degli spigoli di cui disponiamo (quindi di tutto ciò che comporta, nel nostro valutare – vedere – prevedere, un segnale di pericolo di urto e di eventuali lesioni dovute all'urto... mamma mia. adesso mentre lo scrivo mi sembra di toccare direttamente le risorse e gli approvvigionamenti dell'autonomia NON DIRETTA, dell'autonomia inventata che come è stata fornita potrebbe anche essere tolta... quindi... va difesa a testa bassa... ).
Non dico proprio di buttarli fuori (gli spigoli, la spigolosità), ma almeno evitare di confermarli con se stessi: “oh Sì, ma che brutto spigolo, quanto mi fa male…”
Perché… ho sempre di più la sensazione che sia tutta una grande montatura… questo attuale
mondo-visore (parola sentita un paio di ore fa).
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Tre notti fa ho fatto un sogno molto strano che forse adesso provo a far uscire dentro questo Magico Spazio.
Nel sogno si riunivano in grandissima segretezza certi soggetti, dei super agenti, ognuno dei quali era specializzato in qualcosa di “pazzesco”…
L’associazione che mi è venuta al risveglio è quella di una squadra speciale, una Task Force, che viene messa insieme per svolgere un certo Progetto, una certa Mission Impossible e dove ognuno è un professionista unico ed insostituibile, nel suo ramo di attività.
Nel sogno venivo contattata da una donna che aveva tutta l’aria di essere una super-super agente-super-super operativa (si intuiva che potesse compiere delle imprese miracolose sul Campo

) e poi, in tutta segretezza, venivo accompagnata in una specie di Hotel appartato dove si svolgeva la riunione.
I partecipanti erano una quindicina, e mentre sostavamo nell’atrio, si alzava un tizio che diceva:
“Allora, cominciamo con le presentazioni. Io sono il Responsabile delle sceneggiature… avete presente? Qualcuno magari dice o fa qualcosa di non previsto (dal copione originale) e allora bisogna risistemare subito il copione…”
E intanto ci distribuiva i voucher del soggiorno, ricordo che sopra era scritto con caratteri verdi: “spesa illimitata” e la data era dal 12 o 16 al 22 (forse del mese 11, ma non ci giurerei).
Il sogno finiva così e devo dire che la Figura dello Sceneggiatore mi ha impressionata non poco: sarebbe il Responsabile della coerenza del tessuto e del comportamento dei vari fili della realtà… però...
Mi viene da chiedere: ma si tratta della coerenza della realtà della pseudo unificazione oppure della realtà autentica?
E i soggetti che si sono riuniti (che secondo me rappresentavano diversi aspetti della Gestione, del Sistema Gestionale) intendevano difendere e mandare avanti lo Show dell’Average oppure erano quelli che avevano le chiavi di accesso alle linee conduttive della realtà "senza fregature"?
E io come vi partecipavo? Forse ero sotto copertura, forse trovavo un modo di intrufolarmi in questo raduno - riunione per scoprire da vicino in che modo, con quali risorse, tramite quali meccanismi, veniva tenuto in piedi l’attuale sistema di
reality emission?
Non ho risposte, ma sicuramente in questo periodo mi occupo parecchio delle “falde nascoste”…sia della trasformazione che dell’average…
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In questi giorni sento ogni tanto
NE Coldiretti,
Coldiretti: ho scoperto solo ieri che cosa significava questa espressione

, ma io la sentivo come l’opposto del Collegamento diretto e anche del Call diretto, con questo
Ne in russo
(No) che lo precede...
Quindi è la condizione in cui i collegamenti non sono diretti, le chiamate non sono dirette… non c'è un'aderenza diretta...né alle persone né alle cose...
A questo punto butto giù anche la parola
cortocircuitare: la prima interpretazione è magari quella dei fili messi in modo sbagliato e dei fusibili che saltano e del sistema che va in tilt

,
ma se la interpretassimo alla lettera? Cortocircuitare come un metodo per accorciare, per tagliare fuori, per eliminare vari fili e strati e condutture non produttivi?
Magari, con una certa mossa decisa…?
P.S. Voglio rilanciare
il numero 3… so che in questo momento è parecchio coinvolto, vi prego, usatelo... coinvolgetelo... fatelo girare...
