Venerdì Andrew ha scritto nella chat:
"A proposito dell'espressione del Suo Volume all'esterno... questa notizia
http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/c ... etta-63857
mi da tanto l'impressione della piccola "e" che rimane sul tubo e tanto tanto altro di una Grandezza che proprio non é spiegabile."
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Quando ho aperto il link, mi è saltata all'occhio questa frase:
“Il giorno del Giudizio è arrivato.”
Adesso vorrei sollecitare un po’ questo argomento.
La credenza ufficiale sarebbe che ad un certo momento arriva Dio, accompagnato dal suono delle trombe, da un seguito imponente, chiama tutti, riunisce tutti e mette in scena una specie di esame finale, dove ognuno deve rendere conto di vari fatti e misfatti combinati… dopodiché o sarà promosso, o ***...
Mi sa però che lo scenario vero è assai diverso e parecchio più complesso, tanto per dire, la prima sequenza dell’”esame” rileva la capacità dei soggetti, delle presenze, dei volumi, delle energie varie di rilevare direttamente (ma seguendo le proprie specifiche modalità e path) la condizione che Lui esiste, che è QUI (“Ya zdes’”) e che adesso diventa decisamente e sempre più visibile ed “operativo”.
Senza però, che ci siano questi colpi di scena plateali, quei luoghi comuni mortali (e in gran parte già morti) della fede religiosa, questa insistente assegnazione a Dio dei codici comportamentali che non sono compatibili con la Sua vera natura… che IMHO

sono l’opposto del rispetto e dell’amore e della naturalezza e del senso del vivere e del gestire.
Quindi, se proprio vogliamo usare il termine “Giudizio”, prima di tutto va applicato alla capacità dei soggetti di giudicare, di valutare il loro correntemente percettibile, in modo da scoprire naturalmente ed empiricamente Dio, in mezzo a tutto ciò. Dio visibile, ma anche non visibile, tangibile e non tangibile, reale, ma diversamente reale (dove il grado della realtà di Lui è correlato con la capacità dei soggetti di essere fuori da se stessi come cittadini dell’average). E anche in continuo cambiamento, in continua evoluzione, quindi ogni approccio “statico” verso di lui è “condannato” a priori a non rendere…
E quello che verrà liberamente notato/scoperto/captato/fiutato/annusato, va messo in pratica, diventa l'ingrediente principale dell’uso della materia aperta, materia espansa, materia senza limiti.
Osservare il comportamento della materia adesso è fondamentale, ponendo la massima attenzione soprattutto alle sfumature (non alle inquadrature macro, più o meno immobili) con un atteggiamento aperto e non prevenuto, notando vari dettagli e coincidenze e sincronismi interessanti.
Per esempio, l’incidente di moto che si è verificato ieri durante la celebrazione in ricordo di Simoncelli, e che ha avuto una dinamica molto simile:
http://www.repubblica.it/sport/moto-gp/ ... ef=HREC1-1
Probabilmente, è una di quelle
induzioni forti a pieno schermo che suggeriscono, a chi vuole ascoltare

, di “mollare il passato”, di smettere di tirarlo dentro il presente, per appoggiarci sopra il presente, perché la Vita non vuol più essere violentata, immobilizzata, schiacciata, sfruttata in questo modo.
Non è una punizione, ma piuttosto un avvertimento, con questo sottinteso: cercate di apprendere da questo “modello consapevole”… invece di aspettare che delle demo molto convincenti

si verifichino nel vostro cortile…
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Adesso ho visto sul sito della Repubblica che l'attore Paul Walker è morto in un incidente:
Dopo aver raccontato per più di un decennio sul grande schermo la velocità e la passione per i motori l'attore Paul Walker, protagonista della serie cinematografica Fast & Furious, è stato tradito dall'alta velocità, mentre viaggiava con un amico su una Porsche Carrera Gt. Walker è morto a Valencia, a nord di Los Angeles, mentre stava andando ad un evento benefico organizzato dalla sua associazione, la Reach Out Worldwide, per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dal tifone Haiyan nelle Filippine. Aveva 40 anni.
http://www.repubblica.it/spettacoli/cin ... ef=HRERO-1
Interessante anche questa coincidenza… che suggerisce di rilanciare ancora di più l’espressione
IL COMPORTAMENTO DELLA MATERIA.
E, come ha notato/rilevato anche You-la,
“Dio è dato” (a partire dal 2013, per quel che riguarda gli attuali punti di vista del palcoscenico terrestre), però quello che è dato bisognerebbe ancora saperlo prendere, e disimballare, e servire, e mettere in pratica…
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Il criterio del consumo energetico, della convenienza del consumo energetico: in questo periodo diventa sempre più importante e anche sempre più obbligatorio (è questa la vera legge della stabilità).
Ora vorrei attirare l’attenzione su questo fatto.
È possibile che certe mancanze di energia apparentemente “inspiegabili” siano/saranno dovute alla differenza tra le distanze vere e le distanze date per scontate nell’average.
Per esempio, ci rivolgiamo ad una certa forma (presenza) che apparentemente ci risulta locale, e calcoliamo che questo “Call” ci costerà poco, perché, appunto, si tratta di una chiamata - interazione - contatto locale.
Invece è possibile che il vero destinatario della chiamata - interazione sia assente a livello locale (cioè, dove risiede, dove si presenta una forma dell’average apparentemente riconoscibile da noi), ma si trovi molto lontano, in un mondo diverso, in un sistema della conduttività diverso, e magari per raggiungerlo in modalità di
ColDiretti bisognerà spendere parecchio, in termini della nostra corrente “valuta locale” della Vita Spostamento e della Vita Trasformazione.
È come quando i bambini chiamano certi numeri di telefono che comportano un passaggio (o anche più passaggi) da una rete ad un’altra (perché non sanno, perché non ragionano in termini di costo) e poi i genitori cadono per terra svenuti quando arriva la bolletta.
Solo che nel nostro caso siamo sia coloro che stabiliscono con nonchalance e spesso per inerzia/abitudine/noia certe connessioni REMOTE (o anche nulle, che non portano da nessuna parte) sia coloro che svengono

… anche alla lettera, per le conseguenze energetiche di queste interazioni, di questi movimenti tutt'altro che locali.
Quindi…cerchiamo di stare attenti e di non farci confondere/sbilanciare dalle distanze…
E in tutti i casi qualsiasi distanza, se accanto non c’è la presenza dello spirito, difficilmente indicherà/avvicinerà, la Distanza Principale…
La Cordata “Noi – Lui”.