Irinushka wrote:
Stanotte un pochino (molto pochino) L’ho sentito

, abbastanza comunque per rendermi conto che Lui mi sta usando (ovviamente, con il mio totale ed incondizionato “
Sì, lo voglio!”) come un Suo portone d’ingresso principale… E quindi tutto ciò che mi succede o succederà, va visto in questa ottica…
... E ricordo soprattutto questa considerazione: che
BISOGNERA’ DARE LA CACCIA AI SENSI E SIGNIFICATI… perché quelli vecchi e familiari saranno sempre meno usabili e perché…***
Molti anni fa ho fatto un sogno in cui stavo guidando un pullman, in una località pazzesca, tutta sotto-sopra, tutta in rifacimento, e in ogni momento il paesaggio cambiava, di colpo poteva venire a mancare un pezzo della strada oppure guardandosi indietro, non si vedevano più le sagome lasciate alle spalle un attimo prima, e la scelta della strada da percorrere era un’impresa indescrivibile, era un continuo: “allora, ricalcolo”

…
E ovviamente il mio “saper guidare empirico” aveva molto poco a che fare con un “guidare regolare di un pullman regolare”, con le sue tabelle e tabelline delle regole comprese le sanzioni per eventuali infrazioni.
Ieri Lui ci ha parlato dello Slancio e di come ora il nostro impegno principale dovrebbe essere quello di non spegnere, di non frenare, di non compromettere lo Slancio, ricalcolando o mollando o illuminando in modo diverso (in un modo appena ricalcolato) tutto il resto, comprese le nostre nozioni relative al paesaggio e alla paesaggistica del Vivere, dell’Essere Presenti, del comprendere le cose.
Allora, stanotte lo Slancio (Suo – mio – nostro) era al centro di ogni cosa, lo Slancio e l’Amore, e lo Slancio vuol dire la velocità, vuol dire l’alta produttività, vuol dire tradire anche il classico (e forse malriposto – al momento

) bisogno di comprendere, se la sequenza del comprendere rischia di frenare e/o di spegnere lo Slancio, di metterlo in dubbio, di ridurre questa perfetta Divina Calligrafia ad un insieme dei singoli pezzi apparentemente riconoscibili e apparentemente catalogabili.
Sento sempre di più che tutta la mia lealtà è nei confronti dello Slancio, nelle forme e nei contenuti che Esso dinamicamente assume, e questa condizione non può essere eclissata né compromessa da niente e da nessuno.
Quindi, tornando alla metafora del pullman che io sto guidando nel paesaggio in risveglio e in movimento ad alta velocità che non sta né in cielo né in terra, che è una specie di terra e di materia scoperchiata, non è il caso di osservare continuamente il mio comportamento per cercare eventuali errori, per rinfacciarmi che forse una certa mia manovra unificatrice non è stata abbastanza dolce e abbastanza “rispettosa” (che non ne ho chiarito bene il senso ai passeggeri), che i passeggeri del pullman hanno rischiato di perdere l’equilibrio oppure perché sto percorrendo le strade che non erano segnate sulla mappa preliminare che i passeggeri credono di avere in tasca.
Io guido come posso, cercando comunque di migliorare continuamente il mio guidare, ma non è nemmeno il mio guidare personale, è la Forza che guida e che mi suggerisce “just in time” le manovre da fare, che mi indica i passaggi, le entrate e le uscite del landscape correntemente disponibili, e io rispondo "Roger! Ora eseguo!", e la tensione è enorme, la sfida è enorme, la posta in gioco è enorme, quindi pregherei gentilmente i passeggeri, attuali e futuri, di non rendere il mio compito ancora più difficile, sottoponendomi regolarmente alle osservazioni critiche, relative al mio modo di guidare.
Anche perché spesso io non ho nemmeno l’energia e la capacità per rispondere, perché sono concentrata a respirare la località in trasformazione, per capire in quale flusso/galleria terra – aria sta per entrare il pullman. Devo ascoltare il Movimento e il Vortice Primordiale, ricalcolando dinamicamente le sue ripercussioni sulla qualità corrente della strada… Devo…***
Quindi, chiederei con molta gentilezza ma anche con molta fermezza, a tutti coloro che stanno usufruendo del servizio del pullman e vorrebbero continuare a farlo, di non esigere, di non pretendere, di non cercare di distrarmi né di cogliermi in fallo, perché questo rischia di compromettere tutto il movimento complessivo o di renderlo più faticoso a tutti, anche alle strade stesse, perché loro si regolano a seconda di quello che proviene dal pullman, dal suo corrente stato di movimento e di auto riconoscimento, e di auto riconoscimento nel movimento.
Se non basta la fiducia e lo slancio verso lo Slancio, per stare a bordo del pullman, è sempre possibile scendere e proseguire il viaggio a piedi oppure cercare altri mezzi di passaggio, meno
ESPONENZIALI, ma se uno vuole continuare il viaggio dentro il pullman, costi quel che costi, allora deve accettare tutto il pacchetto, compreso il mio "insolito"

modo di guidare e di spiegare il movimento.
Come faccio io con Lui: non mi sognerei mai di pretendere da Lui le spiegazioni, però il mio “Non capisco, non so niente, mi sembra di sapere/capire sempre meno

” non è per niente incompatibile con lo Slancio di Amore e di Fiducia, e con il mio modo intrinseco di girare intorno a Lui, di tendere a Lui, qualsiasi cosa succeda. Anzi...
Quando Lui improvvisamente “scompare” dai miei precedenti radar della leggibilità, io semplicemente rinuncio a quei radar (li mollo, li butto via, perché se non mi sono più utili per sentirmi connessa con Lui, a che cosa mi servono?

) e faccio la bussola in stato di autoaggiornamento, faccio il giraSole, vado a cercare il Sole dove il Sole sta in quel momento, nell’assetto che ha assunto in quel momento.
E quello che scopro, cerco di tradurlo in parole… cerco di illuminarlo e anche di illuminarLo con le parole… cerco di usare le parole come un ponte corrente (corrente, ma non eterno, però, e forse nemmeno di lunga durata!

) verso di Lui… e pazienza se le attuali tabelle del sapere umano si sentono agitate perché secondo loro, non è questo il modo.
Non me ne frega niente, della loro agitazione…
Buon Slancio a tutti! 
, come ha scritto poco fa Danila nella sputnik-chat
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P.S. Ovviamente, in quello che ho scritto non c'è niente di personale, anche perché io stessa non mi considero una persona

e quindi non potrei nemmeno trattare gli altri come tali.
Piuttosto, quello che mi premeva di trasmettere e di espirare, è la Scala dell'Azione, la Carica della Scala dell'Azione che ormai sta saturando, sta riempiendo la nostra realtà immediata/prossima...
