la felicità

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Irinushka
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Re: la felicità

Post by Irinushka »

Oggi, durante un lavoro individuale via Skype, ad un certo momento ho sentito un forte bisogno di suggerire alla persona con cui lavoravo di formulare questa domanda: “Qual è il mio modo giusto di esprimere l’amore? Visto che l’amore altro non è che un libero ed incondizionato fluire delle energie di cui dispongo, qual è il mio modo giusto di parlare la lingua dell’amore nella dimensione umana?”

E la risposta che è arrivata a questa sua domanda, è stata piuttosto concreta (piena di riferimenti e di suggerimenti concreti); e nel caso di un’altra persona indubbiamente sarebbe stata diversa.

Quindi propongo a tutti voi di formulare questa domanda (potete rivolgerla al Tutto, oppure alla Nuova Terra oppure a qualche altra Forza autorevole) e poi cercate di percepire la risposta, non necessariamente come un messaggio canalizzato, ma, magari, anche per vie traverse. :)
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rosric
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Re: la felicità

Post by rosric »

Questa mattina, appena sveglia, avevo la visione di due arcobaleni stupendi. Mi sono ricordata di quando li avevo visti realmente dietro casa mia, provando un senso di gioia immenso. Il 18.09.2007 in occasione del salto quantico, essendo sola (le mie figlie non c'erano e mio marito era al lavoro) avevo inviato in un forum un invito a passare quella giornata in mia compagnia. Sono arrivate 8 persone sconosciute, con me eravamo in 9 a festeggiare a casa mia. E' stato un pomeriggio strano: abbiamo vissuto ogni tipo di tempo atmosferico, dal freddo al caldo, dalla pioggia torrenziale al sole splendente, dal vento forte alla brezza delicata, dai colori cupi del grigio delle nuvole all'azzurro del cielo e al giallo, oro, rosso del tramonto, Insomma in un paio d'ore sembrava di aver vissuto una giornata intera. C'è stata condivisione e fratellanza. Poi mentre ci stavamo salutando ecco apparire i due arcobaleni, come a voler sigillare questo strano incontro. Per me è stato bellissimo, anche se poi tutte le persone incontrate sono sparite dalla mia vita: alcune subito altre un po' più tardi. Mi sono accorta dopo che tutte quelle persone rappresentavano aspetti di me, come l'aggressività, il controllo, l'ambizione, il pessimismo, l'insicurezza, la rabbia, la paura e la dipendenza ed erano venuti a trovarmi per essere accolti e poi rilasciati. Ogni volta che tentano ancora di ripresentarsi, mi vengono in mente gli arcobaleni e sorrido.
Grazie di avermi permesso di condividere con voi una mia sensazione di felicità e gioia. :lol:

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Irinushka
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Re: la felicità

Post by Irinushka »

stefano wrote: la felicità (io amo dire "serenità")...
A Riccione Fabio Marchesi ha concluso il suo intervento con un esempio che io personalmente ho trovato brillante.

Qualcuno gli aveva scritto un augurio "di un Natale sereno" e allora lui, per sottolineare un'enorme e sconvolgente differenza che esiste tra "la serenità" e "una felicità autentica", ha scritto di getto una sua versione di un augurio natalizio, ed è questa qua:
mio_augurio_.jpg
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Raramente sento il bisogno di citare le parole altrui (preferisco usare le mie), ma in questo caso mi sembrano decisamente appropriate... :)
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nadia
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Re: la felicità

Post by nadia »

Buon maggio tutti, un maggio profumato e tenero, un maggio morbido e luminoso un maggio di risveglio e di lento stropicciarsi al sole...sì la serenità ha che fare con tutto ciò.
Guardo il mio continuo sciogliermi e poi cristallizzarmi con più calma oggi come un inevitabile ciclo naturale, una possibilità che mi consente via via di mutare forma di plasmare me verso un risultato ancora non riconoscibie, ma il mutamento c'è ed è grande pur nella sua impercepibilità.
Così vado spesso incoraggiandomi da me,e qualche volta colgo nel sorriso degli altri come una muta conferma . :wink:

"Tra scilla e cariddi"... così mi ha detto un'amica qualche giorno fa parlando del mio stato d'animo ed io sorridendo non ho potuto fare a meno di pensare che era la stessa frase citata da Irina poco tempo prima :shock: . Sì è buffa la vita.

Così buon maggio sereno e amorevole a tutti
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rosric
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Re: la felicità

Post by rosric »

nadia wrote:"Tra scilla e cariddi"... così mi ha detto un'amica qualche giorno fa parlando del mio stato d'animo ed io sorridendo non ho potuto fare a meno di pensare che era la stessa frase citata da Irina poco tempo prima :shock: . Sì è buffa la vita.

Così buon maggio sereno e amorevole a tutti
Sì, la vita sta diventando sempre più ricca e piena di coincidenze "strane" che fanno trasalire per la loro bellezza. La settimana passata è stata molto ricca di queste sincronicità: pensieri miei che poi leggevo da qualche parte, date spostate per rendere il tutto più accessibile, regali inaspettati, visite piene di condivisione, testi arrivati al momento giusto come quello che condivido con voi di seguito. Infatti mi stavo proprio chiedendo, dopo aver letto i vostri post, che cosa fosse per me la felicità autentica quando mi è arrivata questa storiella:
Questa è la storia di un uomo che io definirei un Cercatore. Un cercatore è qualcuno che cerca. Non necessariamente è qualcuno che trova: Tantomeno è qualcuno che sà cosa sta cercando. E' semplicemente qualcuno per il quale la sua stessa vita è una ricerca.
Un giorno il nostro cercatore sentì che doveva andare fino alla città di Kammir. Egli aveva appreso a fare rigorosamente caso a quelle sensazioni che venivano da un luogo sconosciuto di sè stesso, cosicchè lasciò tutto e partì. Dopo due giorni di cammino lungo i polverosi sentieri, avvistò Kammir da lontano, però un poco prima di arrivare al villaggio, una collina alla destra del sentiero richiamò la sua attenzione. Era tappezzata da un verde meraviglioso e aveva una quantità di alberi, uccelli e fiori incantevoli. Era completamente circondata da una specie di piccola staccionata di legno lucidato, e una porticina di bronzo lo invitava ad entrare. Improvvisamente sentì che dimenticava il villaggio e cedette alla tentazione di riposare per un momento in quel luogo.
Il Cercatore oltrepassò l'ingresso ed iniziò a camminare lentamente tra le pietre bianche che stavano distribuite come per caso tra gli alberi. Lasciò che i suoi occhi, che erano quelli di un Cercatore, vagassero per il luogo ... e forse per quello scoprì, sopra una delle pietre, quella iscrizione: “Abhdul Tareh, visse 8 anni, 6 mesi, 2 settimane e 3 giorni". Si spaventò un poco nel rendersi conto che quella pietra non era semplicemente una pietra. Era una lapide, e provò pena al pensare che un bambino di tanto tenera età era sepolto in quel luogo.
Guardandosi intorno, l'uomo si rese conto che anche la pietra a lato recava un'iscrizione . Nell'avvicinarsi per leggerla, decifrò: “Lamar Kalib, visse 5 anni, 8 mesi e 3 settimane”. Il Cercatore si sentì terribilmente commosso. Questo bellissimo luogo era un cimitero e ogni pietra una lapide. Tutte avevano iscrizioni simili: un nome e la durata della vita esatta del morto, però quello che lo connesse all'orrore, fù constatare che quello che aveva vissuto più a lungo, oltrepassava appena gli 11 anni. Pervaso da un dolore terribile, si sedette e si mise a piangere.
Il custode del cimitero passava da lì e si avvicinò, lo guardò piangere per un momento in silenzio e poi gli domandò se piangeva per qualche familiare.
- No, nessun familiare – disse il Cercatore - Però... Cosa succede in questo villaggio? Cosa tanto terribile vi è in questa città? Perchè tanti bambini morti sepolti in questo luogo Qual'è l'orribile maledizione che pesa sopra questa gente, che l'ha obbligata a costruire un cimitero di bambini
L'anziano custode sorrise e disse:
"Voi potete rasserenarVi, non esiste tale maledizione, cio che avviene è che quì abbiamo un'antica usanza. Le racconterò...Quando un giovane compie quindici anni, i suoi genitori gli regalano un taccuino, come questo che tengo quì, appeso al collo, ed è tradizione tra di noi che, a partire da allora, ogni volta che uno gode intensamente di qualcosa, apre il taccuino e annota in esso: a sinistra, quale fu il momento piecevole ... a destra, quanto tempo durò questo godimento. Conobbe la sua fidanzata e si innamorò di lei? Quanto tempo durò questa passione enorme e il piacere di consocerla? Una settimana, due? Tre settimane e mezza? E dopo ... l'emozione del primo bacio, quanto durò? Il minuto e mezzo del bacio? Due giorni? Una settimana?
E la gravidanza o la nascita del primo figlio? E il matrimonio degli amici? Il viaggio più desiderato? E l'incontro con il fratello che ritorna da un paese lontano? Quanto durò il piacere di queste situazioni? Ore? Giorni?
Cosí andiamo annotando nel taccuino ogni momento, ogni piacere, ogni sentimento pieno e intenso ... e quando qualcuno muore, è nostra usanza aprire il suo taccuino e sommare il tempo del piacere, per scrivelro sopra la sua tomba. Perchè quello è, per noi, l'unico e vero tempo vissuto."

Jorge Bucay


Sono giunta alla conclusione che la felicità autentica per me è come dice Fabio Marchesi nel testo riportato da Irina che la nostra vita dovrebbe essere piena di AMORE, ARMONIA, ENTUSIASMO, PASSIONE, OTTIMISMO, MERAVIGLIA, GRATITUDINE E BELLEZZA. Quindi non più solo attimi sparsi qua e là durante la vita, ma un'abitudine. La felicità è contagiosa, così come l'infelicità. Ed allora perchè non scegliere la prima?
Buon maggio a tutti voi :lol: :lol:

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nadia
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Re: la felicità

Post by nadia »

[youtube]<object width="480" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/1QGLRXGhc28&hl ... ram><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/1QGLRXGhc28&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="480" height="385"></embed></object>[/youtube]
Per nutrire i nostri sensi e le nostre domande che quando rimangono tali sono piene di potenzialità.
Forse la felicità ha molto in comune con il bisogno di fare domande :shock: .
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stefano
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Re: la felicità

Post by stefano »

Per quanto mi riguarda sicuramente la felicità ha a che fare con la continua "piena" scelta di Armonia, pace, meraviglia e silenzio interiore

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Irinushka
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Re: la felicità

Post by Irinushka »

Ieri, durante un lavoro individuale, è arrivato uno spunto molto bello che voglio condividere con tutti voi.

Ad un certo momento, verso la fine della seduta, al'improvviso si è fatto viva con noi una condizione che si è presentata come "un regime della felicità" (di questa ragazza). Ha detto che attualmente non poteva proprio essere svegliato, ha chiesto esplicitamente di non cercare di forzare il suo risveglio (perché stava completando il suo assetto cristallino), ma che ci teneva a farci notare il fatto stesso della sua presenza, e ci ha anche anticipato alcune delle sue caratteristiche (per esempio, che dentro di lui c'è molta tenerezza e molta dolcezza che avrebbero successivamente influito in modo significativo su ogni manifestazione della vitalità di questa persona).

E poi è venuto fuori anche questo suggerimento: di percepire questo regime della felicità che le si sta sviluppando dentro come un bambino nell'utero materno, una presenza del tutto reale anche se ancora in una dimensione tutta sua, e, magari, stabilire con lui le modalità di un'interazione "prenatale", proprio come potrebbe fare una donna in stato di gravidanza.

Questa voce della felicità ancora dormiente, eppure forte ed integra e consapevole, mi ha davvero commossa... :)
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Daniele
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Re: la felicità

Post by Daniele »

Irinushka wrote:Ad un certo momento, verso la fine della seduta, al'improvviso si è fatto viva con noi una condizione che si è presentata come "un regime della felicità" (di questa ragazza).

E poi è venuto fuori anche questo suggerimento: di percepire questo regime della felicità che le si sta sviluppando dentro come un bambino nell'utero materno, una presenza del tutto reale anche se ancora in una dimensione tutta sua, e, magari, stabilire con lui le modalità di un'interazione "prenatale", proprio come potrebbe fare una donna in stato di gravidanza.
Sai che stamattina ho sentito proprio questa cosa ?
A parte che pochi giorni fa sentivo come la necessità di chiudermi dentro una buca/caverna come fosse un utero, stamattina ho sentito delle energie sottopelle, nel corpo, e come per accompagnarne la diffusione nel fisico mi sono sentito di dover agitare le braccia nel letto proprio come fanno i bambini piccoli che si muovono tutti nella culla.
Che dici, è felicità ? E' grave ? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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nadia
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Re: la felicità

Post by nadia »

Irinushka wrote:
E poi è venuto fuori anche questo suggerimento: di percepire questo regime della felicità che le si sta sviluppando dentro come un bambino nell'utero materno, una presenza del tutto reale anche se ancora in una dimensione tutta sua, e, magari, stabilire con lui le modalità di un'interazione "prenatale"
Sì, sento sfere di felicità che ci circondano ed aspettano che non ci saltiamo dentro :roll:
Li avete visti i cieli di questi giorni? cieli straordinari, altissimi, dai colori sorprendenti ed in continuo ed indescrivibile mutamento. Son cieli pieni di un'energia straordinaria, pulita, nuova, forse sono molto vicini alla felicità, una felicità potente che noi forse ancora non comprendiamo....
...La risposta è nel vento....Cantava qualcuno tanto tempo fa. :P
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stefano
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Re: la felicità

Post by stefano »

diciamo che dopo un temporale è più percepibile e captabile "l'orgone" di cui l'atmosfera è intrisa.
(maggiore energia "universale")

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nadia
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Re: la felicità

Post by nadia »

[youtube]<object width="480" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/rookQ91ClQU&hl ... ram><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/rookQ91ClQU&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="480" height="385"></embed></object>[/youtube]

....se bella vuoi diventare un po' devi soffrire... così sussurava mia mamma mentre cercava di districarmi i capelli da bambina. Cosi sono cresciuta con la segreta convinzione che più soffrivo più diventavo bella. :cry:

Una sorta di koan personale- esistenziale, la bellezza- felicità stava lontano da me nei libri, nei film, nelle vita degli altri...perchè?

poi d'improvviso il sole che squarcia le nubi, la chiave che trova finalmente la sua serratura: ma se sono già bella che utilità ha il soffrire! :idea:

"...ed ogni ciccatrice è un 'autografo di Dio...siamo come il sole a mezzanotte baby, senza più nessuna ombra intorno, baby..."


Allora la felicità diventa ballare per il sole, cantare per le nubi, con la spensieratezza e la gioia di un bambino.


Se questa gioia finalmente vista l'accudisco e la curo diventerà contagiosa ed irrimediabilmente incontenibile? :D
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krisha
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Re: la felicità

Post by krisha »

In questi giorni nel mio cielo brilla una Stella Nuova molto molto Speciale :mrgreen: e la mia Felicità zampilla come una fontana di acqua di sorgente. Grazie di Cuore magica rosella del prato divino :wink:

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Irinushka
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Re: la felicità

Post by Irinushka »

nadia wrote: ....se bella vuoi diventare un po' devi soffrire... così sussurava mia mamma mentre cercava di districarmi i capelli da bambina. Cosi sono cresciuta con la segreta convinzione che più soffrivo più diventavo bella. :cry:
Nadia, pensa che la mia mamma me lo diceva addirittura in francese: "Pour être belle il faut souffrir", probabilmente, per prendere due piccioni con una fava e insegnarmi anche il francese, giacché c'era, perché è sempre stata estremamente pragmatica. :)

Invece se qualcuno mi avesse insegnato l'arte di " être", di essere... :roll: :)

Comunque, non ho mai sofferto (né per essere bella né per crescere spiritualmente né per altro ancora); probabilmente, perché semplicemente per moltissimi anni "non c'ero", non ero presente sulla Terra...

Qualche giorno fa quella ragazza molto particolare di cui ho parlato di recente nel topic dei "Disturbi" mi ha chiesto: "Sei mai stata male?" E io ho detto "No".

E lei è uscita fuori con questa replica: "Sono molto contenta di aver conosciuto una persona che non è mai stata male, ma che però non è una stronza"... :mrgreen:

E, secondo me, è un'osservazione molto profonda...
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rosric
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Re: la felicità

Post by rosric »

Grazie Krisha, grazie Nadia, grazie Irina, grazie a tutti: siamo tutti fiori di una grande prato. Ognuno diverso dall'altro, ma tutti stupendi.
E lasciamo andare tutti questi programmi che ci hanno inflitto da piccole e che ci hanno condizionato così tanto e per troppo tempo. Beata Irina, che non ne è stata toccata e che così non ha dovuto "sta male" per riconoscerli e per lasciarli andare. Ora li vedo volare via, uno ad uno, verso il sole e mi sento libera, finalmente!! :lol:

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