Una decina di giorni fa ho avuto un'esperienza molto interessante: ho fatto una seduta individuale con una persona che prende molto sul serio la faccenda degli extraterrestri e degli "intraterrestri" (la Terra Cava); ho percepito questa occasione anche come una mia personale prova di maturità; ero comunque sicura che la Nuova Terra avrebbe trovato un approccio giusto per tessere nuove sfumature della comprensione per agganciare tra loro le cose apparentemente contraddittorie, e infatti, così è stato...
Però per il momento il regime di un "play" condiviso è stato generato a livello di questa particolare persona e anzi, non è ancora nemmeno un "play" vero e proprio; casomai, "un'accordatura metodologica" iniziale.
A sua volta, questa persona è un riferimento per molte altre persone che stanno aspettando un imminente sbarco degli ET che verranno a salvare l'umanità dalle "forze dell'oscurità". (Ho digitato "Sheldan Nidle" nel Google e ho scoperto l'esistenza di questo sito:
http://www.costanza2003.org/" onclick="window.open(this.href);return false; ; basta leggere un paio di messaggi per farsi un'idea su questa "corrente del pensiero").
Due giorni fa di slancio ho scritto una lettera a quella persona con cui avevo lavorato e che percepisco come abbastanza aperta, anche se per niente disposta a rinunciare alle sue convinzioni attuali.
"... non è che tu per caso vorresti proporre ad alcune persone del tuo giro di conoscenze di riunirsi il magico giorno del Solstizio per sentire insieme come stanno le cose, usando la piattaforma e l'integrità della Nuova Terra, ed eccitando "tutti insieme, appassionatamente", gli spazi del pensiero che solitamente vengono associati agli extraterrestri e agli intraterrestri? Quegli spazi "che irradiano" certe tarature luminose, ma anche un certo sapere approssimativo (di cui abbiamo parlato durante la seduta individuale con te).
Cioè, ho in mente un incontro collettivo con la Nuova Terra, però fatto con delle modalità diverse e con il coinvolgimento delle frequenze diverse (rispetto al mio "solito" modo di lavorare); secondo il mio sentire, si potrebbe creare un "ponte" tra diversi spazi del pensiero che ci aiuterà tutti a mettere in chiaro parecchie cose.
E non mi riferisco soltanto allo spazio del pensiero terrestre: credo che potrei sintonizzarmi (con degli adattatori e gli amplificatori predisposti dalla Nuova Terra) sulle onde e le frequenze da cui provengono queste notizie sugli atterraggi delle astronavi, su una prossima evacuazione e altro ancora e, magari,
aiutare LORO ad attingere al NOSTRO sapere autentico terrestre (che, anche se è ancora in via di formazione, costituisce comunque già una realtà con cui fare i conti); insomma, si tratta di invertire la tendenza e di riconfigurare/rieccitare lo spazio complessivo del "Pensiero della luce", non so se mi spiego...
Non si tratta di rinunciare al proprio credo, ma piuttosto di ridargli una nuova profondità e una nuova prospettiva, e, magari, nuovi simboli della fede.
E' una grande sfida, ma sento che la posso e la devo proporre, nel senso che sono sicura di poter fare bene la mia parte del "programma"; il resto dipende dagli altri partecipanti, sia umani che non umani.
Tanto per essere chiari: non voglio che le persone arrivino a questo incontro motivate dall'aspettativa che in occasione del Solstizio possa scendere sul vostro prato una bella astronave (anche se non si può mai dire

), ma vorrei che fossero spinte dalla necessità di acquisire nuovi punti di vista su questo "mega-happening". E, come si dice in russo, "di separare le polpette dalle mosche"...
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Sinceramente, non so che cosa potrebbe venirne fuori, ma sento che per me era importante fare questa proposta/richiesta; e ora lascio che sia la Nuova Terra a decidere come regolarsi...
