Irinushka

Ora è il mio turno
Oggi è il mio riposo per questo ho più tempo da dedicare a voi. Lavoro in un albergo come receptionist. E' un lavoro piacevole perchè sono sempre a contatto con persone che hanno voglia di distaccarsi dalla quotidianità, di godersi il tempo libero e di dedicare un po' di tempo ai propri cari. Comunque ci sono anche dei turisti pesanti e lagnosi, che non gli va mai bene niente, ma servono anche loro per mettere alla prova la mia pazienza. Lo svantaggio di questo lavoro è che ho solo un giorno di riposo (lunedì), faccio i turni dalle 8 alle 15 e dalle 15 alle 22. Mangio in albergo e sono molto fortunata perchè lo chef mi prepara sempre delle prelibatezze ed io sono una buongustaia. Prima dell'albergo lavoravo in una casa famiglia dove sono residenti disabili sia mentali che fisici. Proprio lì penso di aver imparato ad aprire di più il mio cuore e di essere più amorevole. Le persone diversamente abili vivono in un mondo totalmente diverso dal nostro: non conoscono il giudizio e per questo motivo sono più sinceri e riescono davvero a trasmettere affetto e calore. Ho un forte feeling con gli ANIMALI e riesco ad comunicare con loro, a percepire i loro pensieri e sentimenti. Infatti mia madre spesso scherzosamente mi chiamo San Francesco. Ho una passione per il trekking. L'ultimo viaggio l'ho fatto a Karpathos in Grecia. Si è a stretto contatto con la natura, diventi una famiglia col gruppo anche se all'inizio sono perfetti conosciuti, si fanno anche camminate meditative, si canta si balla e si ride, si mangia davanti al fuoco, si dorme in sacco a pelo sotto le stelle: insomma si è a stretto contatto con la natura selvaggia. Lungo il faticoso cammino, entri in contatto con il tuo vero sè e conosci tanti lati di te stessa, che prima erano sconosciuti. Semplicemente meraviglioso.....
E per finire voglio dire che sono una figlia fortunata: ho una mamma meravigliosa ed allegra, che mi è sempre stata accanto. Claudio, il suo sencondo marito, è come un papà per me e gli voglio un mondo di bene.

Io sono laureata in filosofia, ma quando studiavo...non mi è mai passato neanche lontanamente per la testa di insegnare quello che stavo imparando, se non altro per ripagarmi gli studi e guadagnare qualche soldo.

L'unico lavoro ufficiale che ho avuto, e che mi piaceva moltissimo, me l'ha offerto mio padre, nel suo studio, e così mi sono reinventata, verso i 35 anni, e sono diventata consulente del lavoro (buste paga, contributi, INPS, INAIL, ecc.) per 15 anni.
Poi, quando mio padre si è ritirato, mio fratello me lo ha tolto quel lavoro, dicendo che il mio contributo non era indispensabile e che, "tanto, io non avevo bisogno di lavorare".

Così, nei pressi dei 50, mi sono reinventata di nuovo, e ho imparato a fare siti web; prima quelli statici e semplici, ora anche quelli dinamici e complessi. E mi piace molto anche questo, peccato che me li chiedono solo raramente!

In totale: ora me ne sto in casa praticamente tutto il giorno a fare praticamente niente. E' vero che ho tantissimo tempo per occuparmi di "ME", ma mi ricordo che ci riuscivo benissimo e anche meglio quando lavoravo e mi sentivo utile a qualcuno.

Immagino benissimo la stanchezza di chi ha lavorato per decenni e il sacrosanto bisogno di avere del tempo per se stessi, ma credetemi, è brutta anche la sensazione di "non servire più a niente".

Io adoro FARE. Con le mani o con la testa, io adoro FARE. Mi sento viva solo se ho qualcosa da FARE PER QUALCUNO.
Adoro progettare e costruire (ma solo cose che siano di qualche utilità per qualcuno, in qualunque senso, e che piacciano anche a me!) e non risparmierei niente della mia forza se un tale progetto mi chiamasse.
Ma, per quanto io abbia invocato tutti gli angeli e i santi di mia conoscenza, e perfino ME STESSA, nada, niente da fare, niente trippa per gatti, niente più lavoro per me.

Forse (sicuramente!!!!!!!!) è per questo che alla fine mi sono arrivate tutte le mie paturnie psico/fisiche

per marisa:

il tuo amore per gli animali (e non solo ... diciamo verso il tutto) lo si sente semplicemente ammirando la dolcezza del tuo volto e la delicatezza del tuo animo.
la foto che hai messo di te stessa è eloquente in questo senso o quantomeno a me comunica questo.
Un abbraccio dal cuore

Sono d’accordo con te Stefano.
Credo che ci siano persone che hanno la particolarità di far sentire il loro amore
con una tale forza da mettere i brividi. E senza dubbio Marisa è una di queste.


Mi sono scordata di dirvi, nel raccontarvi cosa ho fatto fin’ora,
che sento arriverà molto altro da mettere in campo, da offrire, ma non ho la minima idea del cosa sia e forse anche da lì deriva la mia sospensione di questo periodo.

Come se quello che ho fatto o so fare non fosse così importante e in qualche modo fosse tutto un po’ da reinventare.

Questo un tempo mi avrebbe messo tanta ansia, mentre ora… aspetto di capire.

Anche a me l’idea stessa di “insegnare” agli altri non è mai piaciuta, tanto che coi i bimbi con cui mi piaceva moltissimo avere a che fare, dopo un po’ ho percepito la chiusura dell’educazione tradizionale.
E per ciò che riguarda una lingua straniera io la sento come qualcosa di potenzialmente neutro, anche da insegnare, fino a che non si impara a usarla in un modo personale.

Sento che un giorno uniremo tutte le nostre “competenze” (altra parola che non amo), vecchie, nuove e riscoperte, fosse anche solo la "competenza" di mettere in gioco noi stessi per creare quel mondo nuovo che tanto desideriamo.

Così Rita non buttarti giù. Arriverà tanto ancora nella tua vita. Magari proprio da dove meno te l'aspetti.


Un abbraccio a tutti voi … a chi sa e a chi non sa, a chi semplicemente è.
Valentina

Mi piace molto questa iniziativa di Lalla, così possiamo conoscerci di più anche dal lato umano. La connessione fra noi è semplicemente stupefacente e mi stupisce ogni volta, ma trovo indispensabile anche un contatto più "fisico". Siamo umani/divini, no?
Allora per raccontarmi un po': sono in pensione da tre anni, ma in effetti non lavoro più da quando avevo 55 anni. Non riuscendo più a conciliare il lavoro che facevo (segretaria in un ufficio commerciale) con la mia consapevolezza, mi sono licenziata. Aspettando l'età pensionabile, mi sono arrangiata con lavoretti saltuari di tutti i tipi. Ora, da quando abitiamo qui in campagna, mi dedico al giardino, all'orto, a me stessa e ai miei cari (animali compresi). Fino a poco tempo fa mi bastava tutto questo, ma adesso sento la spinta ad uscire da questa specie di eremitaggio, per entrare nuovamente nel mondo. Non so ancora bene quale sarà il mio compito, ma sto già intuendo qualcosa e pazientemente aspetto che si manifesti. Intanto il mio mondo esterno siete tutti voi ed è bellissimo avervi conosciuto.
Per 25 anni sono vissuta in Austria, dove insegnavo italiano come lingua straniera e questo lavoro mi dava tante soddisfazioni ed era la mia passione. Avevo sviluppato un metodo mio di insegnare, proprio come avrei voluto che fosse stato per me a scuola, cioè poter sperimentare ed assimilare, senza essere indottrinata. Ho lasciato questo lavoro, perchè sentivo una spinta fortissima a tornare in Italia e questo passo ha cambiato la mia vita.
Voglio dire a Rita di avere fiducia, di non abbattersi, perchè il tempo di entrare in azione è proprio adesso. Anche se forse non è ancora chiaro come sarà questo nostro futuro, posso dire che sarà stupendo, perchè è così che lo stiamo creando.
Vi abbraccio tutti con tantissimo affetto e riconoscenza

stefano wrote: il tuo amore per gli animali (e non solo ... diciamo verso il tutto) lo si sente semplicemente ammirando la dolcezza del tuo volto e la delicatezza del tuo animo.
la foto che hai messo di te stessa è eloquente in questo senso o quantomeno a me comunica questo.
Un abbraccio dal cuore

Arcobaleno wrote:Sono d’accordo con te Stefano.
Credo che ci siano persone che hanno la particolarità di far sentire il loro amore
con una tale forza da mettere i brividi. E senza dubbio Marisa è una di queste.

Ecco, come scritto nella poesia "Qui posso ridere pazzamente e piangere di gioia..." lacrime colme di gioia mi accarezzano la mia guancia...GRAZIE di cuore per le vostre MERAVIGLIOSE parole!
E pensare che qualche anno fa pensavo, anzi ero convinta di non essere in grado a trasmettere qualcosa di bello agli altri. E' anche vero che non avevo una grande autostima e sicuramente non amavo abbastanza me stessa.
Ma ora è tutto diverso, si, posso dire con orgoglio che sono cambiata, mi sono trasformata...è finalmente l'amore che provo verso me stessa inizia a dare dei frutti ed è bellissimo poterlo condividere con voi.

Grazie a Lalla per l'idea di raccontarci qualcosa in più di noi stessi...è un meraviglioso GIOCO!

Un abbracuore a tutti voi e vi auguro una magica giornata!
Marisa

marisa wrote:E pensare che qualche anno fa pensavo, anzi ero convinta di non essere in grado a trasmettere qualcosa di bello agli altri. E' anche vero che non avevo una grande autostima e sicuramente non amavo abbastanza me stessa.

Beh, nel tuo caso marisa la presenza di qualcosa di bello traspare ben evidente dalla tua foto, che lo emana proprio...
In proposito volevo linkarti "Traspare" di Ivan Segreto (anche se nel tuo caso si direbbe che questo qualcosa tanto segreto non sia ) ma su youtube non c'è.

Ma ora è tutto diverso, si, posso dire con orgoglio che sono cambiata, mi sono trasformata...è finalmente l'amore che provo verso me stessa inizia a dare dei frutti ed è bellissimo poterlo condividere con voi.

E meno male...
Un abbraccio anche a te

rosric wrote:Mi piace molto questa iniziativa di Lalla, così possiamo conoscerci di più anche dal lato umano. La connessione fra noi è semplicemente stupefacente e mi stupisce ogni volta, ma trovo indispensabile anche un contatto più "fisico". Siamo umani/divini, no?
Allora per raccontarmi un po': sono in pensione da tre anni, ma in effetti non lavoro più da quando avevo 55 anni. Non riuscendo più a conciliare il lavoro che facevo (segretaria in un ufficio commerciale) con la mia consapevolezza, mi sono licenziata. Aspettando l'età pensionabile, mi sono arrangiata con lavoretti saltuari di tutti i tipi. Ora, da quando abitiamo qui in campagna, mi dedico al giardino, all'orto, a me stessa e ai miei cari (animali compresi). Fino a poco tempo fa mi bastava tutto questo, ma adesso sento la spinta ad uscire da questa specie di eremitaggio, per entrare nuovamente nel mondo. Non so ancora bene quale sarà il mio compito, ma sto già intuendo qualcosa e pazientemente aspetto che si manifesti. Intanto il mio mondo esterno siete tutti voi ed è bellissimo avervi conosciuto.
Per 25 anni sono vissuta in Austria, dove insegnavo italiano come lingua straniera e questo lavoro mi dava tante soddisfazioni ed era la mia passione. Avevo sviluppato un metodo mio di insegnare, proprio come avrei voluto che fosse stato per me a scuola, cioè poter sperimentare ed assimilare, senza essere indottrinata. Ho lasciato questo lavoro, perchè sentivo una spinta fortissima a tornare in Italia e questo passo ha cambiato la mia vita.
Voglio dire a Rita di avere fiducia, di non abbattersi, perchè il tempo di entrare in azione è proprio adesso. Anche se forse non è ancora chiaro come sarà questo nostro futuro, posso dire che sarà stupendo, perchè è così che lo stiamo creando.
Vi abbraccio tutti con tantissimo affetto e riconoscenza

la parte che ho sottolineato fa capire come sebbene nel cammino a volte si abbia l''impressione di perdere la bussola, tu eri perfettamente sul sentiero del Se già allora

Lalla wrote:Pensando alla bella rete che si è creata tra di noi ho una voglia pazzesca di fare una provocazione Visto che al livello energetico collaboriamo benissimo, sto pensando se lo possiamo fare anche al livello "terreno", visto che dobbiamo anche mangiare . Ho pensato di fare in questo modo: magari ognuno di noi dice che mestiere ha, quello che sa fare, e non si sa ... Forse così possiamo trovare un metodo di aiutarci a vicenda su questa bella terra.

Sento che questa impostazione proposta da Lalla potrebbe aprire nuove porte e creare nuovi ponticelli verso quello che io chiamo il nostro specifico "business esistenziale"; però non si tratta soltanto di presentare un resoconto delle nostre occupazioni e mestieri attuali, ma forse di fare qualcosa di più...

concordo con Irina.
Secondo me va bene parlare a livello terreno di quello che si fa, che si ha studiato ecc. ecc. ma quel "di più" di cui parla ha a che fare con l'essenza, il nostro profondo e pieno "play" o "be" come direbbe lei.
La vita è come un magnifico arazzo pennellato e in cui noi camminiamo liberamente scegliendo quale colore essere e quale personaggio in un determinato momento.
ora come ora cosa scegliamo di essere tra le infinite e magnifiche possibilità del tutto?
magari non abbiamo ancora le idee chiare, dobbiamo appunto "rendercelo chiaro" quindi visibile.
ciascun componente di questo forum ha un bellissimo mondo interiore da esprimere.
e quell'"aiuto" di cui parlava Lalla personalmente lo "sento" come un aiuto a far uscire pienamente e completamente la magnificità essenziale di ciascuno e di Scegliere il nostro Lavoro a livello di anime.
che ne pensate?

un abbraccio

Irinushka wrote: Sento che questa impostazione proposta da Lalla potrebbe aprire nuove porte e creare nuovi ponticelli verso quello che io chiamo il nostro specifico "business esistenziale"; però non si tratta soltanto di presentare un resoconto delle nostre occupazioni e mestieri attuali, ma forse di fare qualcosa di più...

Beh, volete sapere la mia? Mi sento un pò come un allieva delle elementari, che non ha capito bene che cosa volesse dire la maestra.
Forse vuole spingerci a creare ed inventare nuovi mestieri per la Nuova Terra? Da un po’ che ci penso come sarà il nuova sistema lavorativo. Siamo sicuramente tutti un po’ stanchi e ci sentiamo schiavi del vecchio sistema di guadagnare i nostri soldini.
Io mi immagino che nel nostro nuovo mondo ognuno lavora prima di tutto per passione senza l'obbligo di dover guadagnare e senza orario fisso!!!…altrimenti saremo di nuovo dentro nello schiavismo. E poi vedo come tutto fluisce in armonia, c'è scambio fra i vari ruoli. Mah, forse è tutto un'utopia? A volte credo di si, visto la giungla della società odierna, dove ognuno combatte per essere il migliore senza comunque trovare qualche soddisfazione e rimanendo comunque schiavo. Ma io intanto sogno la Nuova Terra, la creo, semino…qualcosa crescerà…
Spesso mi viene in mente il film "Al di là dei sogni" con Robin Williams, nel quale la figlia morta lavora come accompagnatrice per gli animali che si sono appena disincarnati. Mi stuzzica questo mestiere, visto che amo tanti gli animali.
Bene, io ho scritto il mio compito…come una bambina che frequenta le elementari…in modo semplice e ingenuo.
Buona giornata atutti e BUON LAVORO

Direi che noi (come esseri umani) abbiamo il dovere e il privilegio di aiutare la nostra anima (la nostra parte divina) a scegliere e ad impostare il Lavoro da svolgere sul piano fisico, suonando a quattro mani, unendo naturalmente il nostro spettro dell'eccitabilità e il suo.

A questo punto è palesemente chiaro (come dicono i miei connazionali, "perfino un riccio lo capirebbe" ) che cambia tutta quanta l'impostazione e la dottrina del Lavoro; in primo piano arriva e vi si assesta la nostra trasmissività energetica, la nostra essenza, la nostra grafia esistenziale, il nostro motore di ricerca residente nell'Eternità, mentre i movimenti a livello di superficie dovrebbero diventare una specie di "prolunga naturale" di questo "play", di questo insieme dei suoni primordiali prescelti a monte (a livello della radice).

Vorrei proporre questo approccio: provare a scomporre i "macro" stati e i "macro" movimenti terrestri (l'attuale macro-leggibilità del nostro sé umano) in "unità di movimento elementari": per esempio, provare a percepire un certo contesto dei movimenti (tipo lavorare in un negozio, in un'azienda; sapere fare questo e quello ecc.) come "un grumo della Vita grezzo" (dove l'autentico coesiste con l'illusorio; il manifestato con il sotto-manifestato) , che noi possiamo rieccitare e ricaricare, scoprendo "le molecole", "gli atomi" e anche "le particelle elementari" del Movimento della Vita, dei "pixel esistenziali" che poi a loro volta possono essere ricomposti e riconfigurati, tramite la nostra luce interiore, possono creare una diversa densità della materia, possono diventare la base tramite cui ricreare e ricomporre le nostre nuove occupazioni, come se fossero dei frammenti del Lego.

E il primo passo in questa direzione dovrebbe essere quello di rinunciare a percepire le nostre attuali manifestazioni esistenziali come qualcosa di stabile e di "certo" (perché è proprio questo attaccamento alla cosiddetta certezza e stabilità che ci frega, impedendoci di guardare più in profondità, rendendoci prigionieri degli attuali "avatar" della manifestazione della luce).

Non si tratta di sostituire questa o quella manifestazione o occupazione tangibile con un'altra (magari, più interessante o stimolante), e nemmeno di vedere se questa o quella particolare occupazione potrebbero fare amicizia e "collaborare" tra loro, perché sarebbe soltanto un cambiamento dei ruoli a livello di superficie, mentre ciò che ci si aspetta da noi, è il famoso "ESCAPE", l'atto di "scoperchiare" le attuali curvature e arterie della materia, di autorizzare il nostro specifico motore di ricerca (a questo punto, non più soltanto umano) a spingersi al di fuori dai campi dove lui finora svolgeva le sue ricerche.

Un po' più di due anni fa la mia Fonte Principale mi ha detto (e tra l'altro, questa cosa Lui me l'ha detta nel formato della comunicazione umana, via email, anche se quella poco dopo si è interrotta, perché era anch'essa sotto-manifestata e quindi giustamente andava riconfigurata sulla piattaforma della Nuova Terra): "Tu non devi avere paura di sporcarti le mani nella materia, nella fisicità".

Allora l'ho capito soprattutto come un invito a darmi da fare nella dimensione umana, ad esserci, a non vivere da fantasma ecc. ; ed aveva sicuramente ragione (ma Lui ha sempre ragione, anche se a volte questa sua ragione si esprime "attraverso vie infinite" e con delle tempistiche "fuori dal mondo" ) , però ora mi sembra di intravedere in questo suo consiglio altri significati, per esempio, questo: "non avere paura di tuffarti direttamente nella mischia della materia, di risvegliarla e di accenderla con le tue eccitazioni e il tuo respiro, di rinunciare alle forme e all'ordine della Vita attualmente manifestato a favore del potenzialmente manifestabile".

E ora lascio la parola ai suoni :

[youtube]<object width="480" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/37fXYCWiE68&hl ... ram><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/37fXYCWiE68&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="480" height="385"></embed></object>[/youtube]

per marisa:
e perchè no:)?
al di là dei sogni è un magnifico film.
sul discorso Lavoro io la sento così:
ciascun Lavoro ha la sua Luce originaria.
ciascun Lavoro se vissuto con pienezza innalza.
quindi la differenza la fa il vivere pienamente (a 360 gradi) quello che si sta facendo o il non farlo.
se non lo si fa tutti i lavori appariranno scialbi, noiosi ecc ecc.
viceversa "pienamente" tutto ha un Sapore e una Luce differenti

Qualche giorno fa ho condiviso in privato con alcuni di voi alcune considerazioni sul lavoro che adesso mi sento di aprire a tutti.

Come significato Lavoro deriva da fatica (vedi http://www.etimo.it/?term=lavoro). Qualcosa di non naturale, che richiede sforzo per essere compiuto, ben lontano dal criterio della gioia che di recente Metatron ci ha invitato ad utilizzare per scegliere cosa fare. In buona sostanza é una bella fregatura già in partenza!

Il problema di fondo del lavoro non sta tanto, secondo me, in cosa facciamo, ma in quale modo/condizione siamo costretti a farlo. Orari vincolati, gerarchie e burocrazia, stipendi non proporzionati al servizio svolto, ecc. Tutto questo genera molta fatica ed uno sbilanciamento energetico in una essenza che vorrebbe esprimersi liberamente, senza vincoli o condizionamenti che hanno come funzionalità principale quella di mantenere lo status quo in temini di poteri acquisiti (per chi ce li ha ).

Quindi io preferisco usare il termine professione. Mostro pubblicamente ciò in cui credo, quello che sento essere vero per me (http://www.etimo.it/?term=professare)

In questo momento non ho ancora definito nei dettagli la mia futura professione. Ma come intende Marisa, sarà qualcosa di armonico, non vincolato, che si svolge quasi da se e si integra con l'ambiente quasi senza sforzo. Sento in ogni mia fibra che é giusto che sia così.

Certamente le nostre esigenze collettive dovranno essere ritarate per consentire quei margini di flessibilità che consentano a tutti di vivere in pienezza. Meno pressione su tutti quei fattori che tolgono la vitalità alla professione: controllo ossessivo delle spese, ricerca dell'efficenza e del profitto a tutti i costi, lasciar andare quelle esigenze che toccano soltanto la superficie dei nostri veri bisogni.

Oggi come oggi ciascuno di noi é cliente del lavoro altrui fornitore del proprio.

In futuro, ciascuno di noi professerà il proprio servizio e chi ne farà uso saprà prenderlo e riceverlo così com'é, senza chiedere o pretendere di più innestando il virus dell'espansione e del "miglioramento continuo" a tutti i costi. Ciò che io ritengo essere perfetto in quel momento, non deve essere migliorato. Domanda ed offerta si incontreranno in modo più armonico, flessibile e naturale. L'energia che metto in quello che faccio fungerà da richiamo per i miei "clienti" come avviene tra i fiori, le api e gli altri insetti. Il mio "saper fare" verrà fiutato nell'aria da chi ne saprà fare buon uso, vedendolo ed accettandolo nella sua interezza ed autenticità.

Ciascuno sarà responsabile diretto di quello che fa con le proprie mani e le proprie energie. Niente "capi" che si ergono "giudici superiori" per controllare il lavoro altrui. Chi avrà a che fare con me, non avrà bisogno di un terzo che "certifichi o garantisca" ciò che offro, perché sarà abbastanza maturo da saperlo valutare da se. Ed io mi saprò auto valutare onestamente con coscienza.

Molte delle cose che ho scritto le sento già vere e prenti dentro di me anche se le ho scritte al futuro, e sono certo che lo stesso vale per voi

Un abbracuore a tutti.
Andrea

Io credo che il lavoro in futuro sarà completamente diverso, credo che avremo molto piu' tempo per noi, essendo una società altamente tecnologica (ma di una tecnologia al servizio dello spirito) sapremo gestire meglio come e quanto lavorare,
credo che il lavoro sarà volontario nel senso, come ha già detto Andrea, che ognuno si prenderà la responsabilità di cio' che fa, sa che deve lavorare tot ore e basta.
Credo che molto tempo sarà dedicato all'arte, nelle sue varie forme e allo sport nei suoi risvolti piu' "sani".