Amore
Re: Amore
Grazie Rita dal profondo del mio cuore per aver espresso a parole quello che io non sarei mai stata capace di esprimere, ma che rispecchia in pieno quello che io sento. Grazie per la tua onestà, per la tua autenticità e per la lezione di vita vera e concreta che ci hai dato.
Rosella
Rosella
Re: Amore
Rita, la tua testimonianza è commovente, toccante, piena di vita e di cose vere e certamente non ti si può non ringraziare per averla condivisa, per aver raccontato in modo così preciso e sincero il tuo cammino, i tuoi sforzi, le tue difficoltà, i tuoi dubbi.Rita wrote:
Si, nel caso si presenti questo miracolo, diventa possibile accogliere questa
splendida sfida per lanciarsi con tutto il proprio essere verso i volumi stellari...
alla faccia delle logiche dell'impossibile e dell'improbabile.
Ed è un'avventura sublime, lo posso dire in prima persona. Davvero ti fa
crescere.
(ci potrei tenere un seminario)
Ma per quanto ne so io, non si tratta di roba nuova. Sfide come questa sono state
accettate e vinte da tante persone, da sempre... da quando il cuore umano ha
preso a funzionare. Magari, nei tempi attuali, si potrà arrivare anche un po' più
in profondità dentro i volumi stellari/multidimensionali... ma i pionieri di questo
genere d'impresa, quelli di questa generazione, hanno già i capelli bianchi ...
prima di questi, ci sono tutti quelli delle generazioni passate, che hanno osato
investire su un amore "impossibile", pur sapendo di non poterlo vivere
completamente, eppure riuscendo a innalzare il senso della propria vita e di se
stessi proprio facendo leva su di esso...
Certamente questa apertura di cui parla Irina ha alcune somiglianze con le esperienze di illuminazione che un certo numero di persone ha vissuto nel passato, e anche, secondo me, con ciò che certe suore e sante hanno provato e provano nei confronti di Dio o di Gesù, però ci sono delle differenze molto importanti.
Fino a poco tempo fa, la nostra parte spirituale (anima, Io superiore, Entità, spirito divino, qualunque nome le vogliamo dare) era oggettivamente separata dalla nostra parte umana e quindi quell’esperienza mistica di illuminazione era quasi sempre un abbandono totale del proprio ego, una completa rinuncia a se stessi, se vogliamo anche una negazione della propria parte umana, a favore di un Tutto col quale però era quasi del tutto impossibile interagire proprio perché, da un lato, la personalità umana era annichilita e dall’altro la parte superiore restava separata dalla vita qui sulla Terra.
Ed infatti, in moltissimi casi, gli illuminati conducevano una vita quasi esclusivamente contemplativa: avevano raggiunto la pace assoluta, però per forza di cose statica, immobile.
Certamente avevano superato i limiti della normale esistenza umana, compreso quanto fossero illusori, quanto la vera Vita fosse altrove, ma la soluzione proposta, anche da Gesù e dalla religione cristiana, ma anche da quella musulmana e peggio ancora da quelle orientali, era, a ben vedere, un rimando a dopo la morte, a quando finalmente ci si sarebbe ricongiunti con il proprio spirito, e per il resto, con differenze anche enormi tra le diverse religioni, cercare di comportarsi in modo da essere degni di esistere nell’aldilà o semplicemente sbattersene di tutto, tanto tutto qui è pura illusione.
Insomma, l'idea era, se vuoi veramente vivere, aspetta di essere morto!

Ciò che invece sta avvenendo adesso è un ricongiungimento delle due parti qui sulla Terra, sulla Nuova Terra, senza negare la parte umana, senza annichilirla, ma facendole vedere dove sta la Vita, ma qui, sulla Terra, non dopo la morte.
E siccome la parte umana e quella divina si trovano insieme qui, allora la Vita è attiva, vera, piena, non è pura contemplazione (quella non scompare, ma non resta l’unico ingrediente), è azione, è mettere a terra i propri doni profondi, sentendosi parte del Tutto, sentendosi uno strumento del Tutto, ma uno strumento creativo, vitale, allegro.
E mentre questi cambiamenti si stanno verificando adesso, stanno anche rendendosi disponibili, per chi si mette al servizio del Tutto e dell’Amore, nuovi modi mai esistiti prima di esistere, di fare, di vivere la fisicità ed è questo il compito meraviglioso e sconfinato che ci si apre davanti, scoprire questi nuovi modi, richiederli al Tutto, inventarli e diffonderli.
Quindi mentre in pratica l’illuminazione di prima era un punto di arrivo perché oggettivamente non si poteva andare oltre, ciò che succede adesso è un punto di partenza, perché oggettivamente tutto è da scoprire e da vivere.

Mentre in un certo senso l'illuminazione era la negazione assoluta dell'esistenza sulla Terra, ciò che dobbiamo cercare di vivere adesso è la celebrazione assoluta dell'esistenza piena sulla Terra... e non sono differenze da poco!

Re: Amore
Tu parli di sfide, difficili, magari poco interessanti, assolutamente tremende…Rita wrote: Quello che voglio dire è che ci sono altre sfide che l'amore può proporre, molto
più difficili, assolutamente tremende.
E solo chi è riuscito a vincerle potrebbe venirci a raccontare quale ne è la
"ricompensa" (mi viene in mente Highlander). Come diventi, chi diventi, chi
sei, dopo che hai vinto questa sfida?
Su questo non potrei tenere un seminario, nemmeno un piccolo corso di
mezz'ora; sono in piena fase di apprendimento io stessa e non sono per
niente sicura di aver vinto nemmeno una di queste diverse sfide.
Quali sono?
Partiamo dalla solita parola, amore, anzi Amore.
L’Amore, con la A maiuscola, quello di cui parla Irina, è uno stato dell’esistenza, non è un sentimento, né personale, né collettivo, è uno stato energetico del tutto personale che esiste direi quasi a prescindere da tutto il resto dell’Universo, ma che allo stesso tempo è il tessuto connettivo del Tutto.
Si è dentro l’Amore, oppure si è fuori dall’Amore. È come dire: sono nell'acqua e galleggio oppure sono fuori e non galleggio affatto, se ci sono galleggio comunque, che io sia da solo o con 1000 persone, se non ci sono, non galleggio, anche se 1000 persone mi dicono quanto si galleggia bene tutti insieme...

Se si è dentro, si vive l’Amore anche da soli nel deserto, se si è fuori, anche quando si è circondati da 1000 “amici” si sta solo vivendo un’illusione, una delle tante della vecchia realtà, probabilmente la più importante, ma non meno illusoria…
Lo stato dell’Amore è lo stato in cui ci si sente uniti con il Tutto, ci si sente parte del Tutto, lo si ama, Tutto!, e si fluisce liberamente senza condizionare né se stessi né gli altri, come si diceva, in modo incondizionante ed incondizionato.
In questo stato di Amore, si desidera solo servire il Tutto, Irina in un seminario ha usato la formula I give! ed io ho sentito molto chiaramente quanta espansione mi dava questo modo di pormi nei confronti del Tutto.
In quell’I give c’erano insieme dare e ricevere, si sentiva che erano esattamente la stessa cosa, anche se il punto di partenza era dare, prima dare.
Non per una questione etica, ma per una questione fisica, il dare è il modo di aprire la porta, è la password, è la presentazione della propria unique primary key, è il dire OK, Io ci Sono! affinché il ricevere possa funzionare.
Se uno parte dal ricevere, la porta se ne sta chiusa e uno può passare anche l’eternità in attesa…

Si è quel che si è e lo si accetta, ma allo stesso tempo, bada bene, si accetta, senza sforzo o sofferenza alcuno!!!, che gli altri siano quello che sono perché si sente in tutto se stessi che, pur nella loro individualità e con tutte le loro differenze, sono parte del Tutto esattamente come noi.
Come miglior aiuto possibile, ma anche come modo fondamentale di esprimere se stessi, quindi di esistere, gli si offre proprio l’esempio del proprio modo di esistere, del proprio modo di prendere la vita, di dare e ricevere, di gioire e di partecipare e di condividere e di scoprire.
Un esempio offerto, ma non imposto, che si può prendere o rifiutare, in toto o in parte, che può venir condiviso e capito oppure no… l’esempio però rimane, la propria esistenza ha esattamente la stessa identica validità, che sia capita da 1 miliardo di persone o da nessuna…
Tu parli della difficoltà di fare la pace con un tuo nemico, di avere compassione di chi ti ha ferito, ne parli appunto come di sfide tremende… e parli di ricompense se uno ce la fa...
Sono illusioni, e te lo dico perché le cose di cui parli le sentivo anch’io e volendo nemmeno tanto tempo fa, e adesso non le sento più: l’ostilità di Stefano o a suo tempo di Fabio, non mi hanno toccato perché io non sono più lì, vedo il loro gioco, I see you play, lo capisco, comprendo le loro ragioni, le loro difficoltà, ma NON POSSO fisicamente rimettermi nei panni di colui che prende sul serio le illusioni di un altro.
Non li giudico, non li condanno, non devo sforzarmi di amarli, li Amo nel senso dell’Amore con la A maiuscola, hanno tutto il mio appoggio e sono pronto ad aiutarli in qualunque momento: quello che non posso fare, nemmeno se per assurdo lo volessi, è fare mie le loro illusioni per farli sentire meno soli o più capiti.
Per di più questo non sarebbe un aiuto vero, sarebbe una trappola, terribile, sarebbe un’illusione di amore (con la a molto ma molto minuscola).
Certo, se il tuo supposto “nemico” non condivide nulla della tua esistenza, del tuo modo di essere, di ciò che tu sei nel profondo, molto probabilmente le possibilità di interazione saranno piuttosto scarse, ma non ci sarà sofferenza da parte tua per questo, perché fa parte dell’esistenza, del fatto che, pur facendo tutti parte del Tutto, ognuno di noi è unico ed individuale, ha la sua unique primary key da usare e non è detto che debba sempre trovare una serratura in cui infilarla proprio con tutti, nessuno escluso…

E non c'è bisogno di alcuna ricompensa, perché quando si vive (si galleggia!

La nostra unica e vera ricompensa siamo NOI, ciascuno di noi è la propria massima ricompensa...


Re: Amore
Mentre Massimo scriveva questi due post nel forum italiano con cui mi sento molto in sintonia (sapete, qualche notte fa ho fatto un sogno in cui noi due eravamo dentro un labirinto, una specie di miniera, e ad un certo punto siamo arrivati ad un bivio, e c'erano due strade, con questi due cartelli stradali: sul primo c'erano delle indicazioni topografiche, e un'insegna di un distributore di benzina e altre indicazioni ancora, tutte utili per fare un viaggio comodo, mentre sull'altro era scritto soltanto qualcosa tipo "I love". E Massimo senza dubitare nemmeno per un attimo della scelta da fare svoltava deciso nella seconda strada, e pochi minuti dopo sbucavamo all'aperto, e si apriva davanti a noi un paesaggio di montagna meraviglioso
), io ne ho scritto uno nella sezione russa e ora ve lo voglio riassumere.
Rispondevo a questo messaggio di Joconde:
"Non mi va di sentire più tutti questi discorsi su come siamo immaturi e sotto-manifestati, è una specie di programmazione. Come mai, da una parte mi chiedono di amare, e dall'altra mi condizionano con questi discorsi su come io non sono ancora a posto, così mi fanno credere che non mi amo abbastanza, che non mi accetto abbastanza.
Invece, ho capito da un bel po' come stanno le cose, e vivo secondo i principi dell'amore e della felicità e, Dio mi sia testimone, vorrei andare avanti.
Ma non voglio più vivere in questo stato di un'attesa continua che come si sa non porta da nessuna parte".
Io: L'Amore, come lo sento adesso, è prima di tutto una Forza dell'Apertura energetica, è uno tale stato, un tale slancio del nostro essere che ci rende in grado di fonderci con tutto quanto lo spazio vitale che ci è oggettivamente accessibile, di entrarvi dentro, nella profondità, nell'entroterra, di farlo transitare attraverso di noi e poi usare questo suolo della propria dissoluzione nel Tutto per manifestare la nostra unicità e la nostra Forza della Vita tramite una certa grafia concreta, certe forme concrete.
L'Amore verso se stessi è un componente importantissimo, però molte persone lo usano come un fattore statico, come un'autoriabilitazione e un'autoassoluzione all'interno del volume della realtà sotto manifestata (ecco, io sono così, sono nato/nata così, con questi doni/caratteristiche, la vita mi ha fatto diventare così e ora devo soltanto accettare me stesso così come sono e andrà tutto a meraviglia) e così facendo portano l'acqua al mulino di questa stessa realtà sotto manifestata e in via di estensione.
Durante il recente seminario a Genova Metatron ci ha proposto di "espandere le nostre ali dell'Amore" e di usarle per trasformare la realtà terrestre attualmente manifestata, ci ha proposto di concentrarci sui nostri individuali campi dell'Amore e di sentire la nostra responsabilità per la loro espansione nella dimensione umana; insomma, l'Amore di cui sto parlando io, è un Amore con la A maiuscola, è un Amore che sa, che vede, che illumina, che gestisce, è un Amore integro e dinamico ed estremamente educativo, questo Amore è praticamente in grado di sostituire con se stesso tutti gli altri riferimenti ed appoggi esistenziali (compreso il sapere ormai sbiadito, compresi i modus operanti che ci sono familiari), questo Amore non cerca di nobilitare e di abbellire quello che (apparentemente) c'è (il nostro attuale quadro esistenziale) nello stile New Age (pensare positivo), ma al contrario ci dà il coraggio e la forza (e anche i comandi concreti, gli accordi concreti, i ".exe" concreti al servizio del Tutto) per destrutturare questo quadro esistenziale familiare sia dentro di noi che fuori di noi.
La vecchia realtà è una specie di ipnosi, è una violenza (nei confronti nella natura umana autentica), è come vivere da drogati, e allora o uno strappa se stesso da questa condizione (o, più precisamente, comincia a strappare se stesso da questa condizione, passo dopo passo, giorno dopo giorno, prima di tutto tramite un'osservazione attentissima, onesta e non prevenuta di ogni parte del proprio essere), oppure rimane lì dentro, mantiene se stesso lì dentro, cerca di conoscere e di consolare se stesso, stando lì dentro, vive dentro l'ipnosi (cioè, dentro un regime falso, dentro un regime della NON esistenza), cerca di evolvere e di crescere dentro l'ipnosi, magari, usando anche tanta buona volontà e tutta l'umanità che sente di avere nelle vene.
Prendere le distanze da uno sfondo esistenziale falso, da una pellicola esistenziale distorta (e su cui qualsiasi foto non potrà che venire distorta, nonostante tutta la maestria del fotografo) - è questo il punto, e in questo processo rivoluzionario ognuno di noi deve trovare i propri fari e i propri appoggi, conformemente alla propria natura, a quello che "gli è dato" e vi posso assicurare che ci sarà tanto da lavorare, da lavorare senza tregua, per me come per tutti gli altri, anzi, forse per me ancora di più, anche se non posso non concordare con l'osservazione sul "miele e dolcetti".
(qui mi riferivo a questa osservazione fatta da Lu-tochka:
"Non aspettate da Irinushka delle ricette concrete, perché queste non esistono. La trasformazione totale di se stessi inizia proprio dall'amore verso se stessi e dall'accettazione di se stessi, di qualsiasi cosa possiamo avere dentro. A questo punto la tua vera essenza comincia a fidarsi di te e a mostrarti la tua verità e allora tu stessa cominci a vedere i vari riferimenti falsi, appoggi fittizi, motivazioni illusorie ecc. E così ogni giorno. Inquadrare, ascoltare, esaminare, studiare se stessi come un unico oggetto veramente importante e che merita di essere studiato. E, una cosa sorprendente, ciò che non è reale, entra da solo nel mirino e poi si spelacchia, si stacca, si disperde. E su questa strada TUTTO è possibile. Nel caso di Irinushka, per come è fatta lei, il palato sente il gusto del miele e dei dolcetti, mentre il mio sente l'amaro, sente le cose pungenti, insomma, per il momento i gusti sono quelli che sono, e ognuno ne ha un suo set personale.)

Rispondevo a questo messaggio di Joconde:
"Non mi va di sentire più tutti questi discorsi su come siamo immaturi e sotto-manifestati, è una specie di programmazione. Come mai, da una parte mi chiedono di amare, e dall'altra mi condizionano con questi discorsi su come io non sono ancora a posto, così mi fanno credere che non mi amo abbastanza, che non mi accetto abbastanza.
Invece, ho capito da un bel po' come stanno le cose, e vivo secondo i principi dell'amore e della felicità e, Dio mi sia testimone, vorrei andare avanti.
Ma non voglio più vivere in questo stato di un'attesa continua che come si sa non porta da nessuna parte".
Io: L'Amore, come lo sento adesso, è prima di tutto una Forza dell'Apertura energetica, è uno tale stato, un tale slancio del nostro essere che ci rende in grado di fonderci con tutto quanto lo spazio vitale che ci è oggettivamente accessibile, di entrarvi dentro, nella profondità, nell'entroterra, di farlo transitare attraverso di noi e poi usare questo suolo della propria dissoluzione nel Tutto per manifestare la nostra unicità e la nostra Forza della Vita tramite una certa grafia concreta, certe forme concrete.
L'Amore verso se stessi è un componente importantissimo, però molte persone lo usano come un fattore statico, come un'autoriabilitazione e un'autoassoluzione all'interno del volume della realtà sotto manifestata (ecco, io sono così, sono nato/nata così, con questi doni/caratteristiche, la vita mi ha fatto diventare così e ora devo soltanto accettare me stesso così come sono e andrà tutto a meraviglia) e così facendo portano l'acqua al mulino di questa stessa realtà sotto manifestata e in via di estensione.
Durante il recente seminario a Genova Metatron ci ha proposto di "espandere le nostre ali dell'Amore" e di usarle per trasformare la realtà terrestre attualmente manifestata, ci ha proposto di concentrarci sui nostri individuali campi dell'Amore e di sentire la nostra responsabilità per la loro espansione nella dimensione umana; insomma, l'Amore di cui sto parlando io, è un Amore con la A maiuscola, è un Amore che sa, che vede, che illumina, che gestisce, è un Amore integro e dinamico ed estremamente educativo, questo Amore è praticamente in grado di sostituire con se stesso tutti gli altri riferimenti ed appoggi esistenziali (compreso il sapere ormai sbiadito, compresi i modus operanti che ci sono familiari), questo Amore non cerca di nobilitare e di abbellire quello che (apparentemente) c'è (il nostro attuale quadro esistenziale) nello stile New Age (pensare positivo), ma al contrario ci dà il coraggio e la forza (e anche i comandi concreti, gli accordi concreti, i ".exe" concreti al servizio del Tutto) per destrutturare questo quadro esistenziale familiare sia dentro di noi che fuori di noi.
La vecchia realtà è una specie di ipnosi, è una violenza (nei confronti nella natura umana autentica), è come vivere da drogati, e allora o uno strappa se stesso da questa condizione (o, più precisamente, comincia a strappare se stesso da questa condizione, passo dopo passo, giorno dopo giorno, prima di tutto tramite un'osservazione attentissima, onesta e non prevenuta di ogni parte del proprio essere), oppure rimane lì dentro, mantiene se stesso lì dentro, cerca di conoscere e di consolare se stesso, stando lì dentro, vive dentro l'ipnosi (cioè, dentro un regime falso, dentro un regime della NON esistenza), cerca di evolvere e di crescere dentro l'ipnosi, magari, usando anche tanta buona volontà e tutta l'umanità che sente di avere nelle vene.
Prendere le distanze da uno sfondo esistenziale falso, da una pellicola esistenziale distorta (e su cui qualsiasi foto non potrà che venire distorta, nonostante tutta la maestria del fotografo) - è questo il punto, e in questo processo rivoluzionario ognuno di noi deve trovare i propri fari e i propri appoggi, conformemente alla propria natura, a quello che "gli è dato" e vi posso assicurare che ci sarà tanto da lavorare, da lavorare senza tregua, per me come per tutti gli altri, anzi, forse per me ancora di più, anche se non posso non concordare con l'osservazione sul "miele e dolcetti".

(qui mi riferivo a questa osservazione fatta da Lu-tochka:
"Non aspettate da Irinushka delle ricette concrete, perché queste non esistono. La trasformazione totale di se stessi inizia proprio dall'amore verso se stessi e dall'accettazione di se stessi, di qualsiasi cosa possiamo avere dentro. A questo punto la tua vera essenza comincia a fidarsi di te e a mostrarti la tua verità e allora tu stessa cominci a vedere i vari riferimenti falsi, appoggi fittizi, motivazioni illusorie ecc. E così ogni giorno. Inquadrare, ascoltare, esaminare, studiare se stessi come un unico oggetto veramente importante e che merita di essere studiato. E, una cosa sorprendente, ciò che non è reale, entra da solo nel mirino e poi si spelacchia, si stacca, si disperde. E su questa strada TUTTO è possibile. Nel caso di Irinushka, per come è fatta lei, il palato sente il gusto del miele e dei dolcetti, mentre il mio sente l'amaro, sente le cose pungenti, insomma, per il momento i gusti sono quelli che sono, e ognuno ne ha un suo set personale.)
AIRI-SON
Tornerò a sollecitare le vostre anime
"Съешь же ещё этих мягких французских булок, да выпей чаю."

Tornerò a sollecitare le vostre anime
"Съешь же ещё этих мягких французских булок, да выпей чаю."



Re: Amore
Massimo wrote:
Lo stato dell’Amore è lo stato in cui ci si sente uniti con il Tutto, ci si sente parte del Tutto, lo si ama, Tutto!, e si fluisce liberamente senza condizionare né se stessi né gli altri, come si diceva, in modo incondizionante ed incondizionato.
Si è quel che si è e lo si accetta, ma allo stesso tempo, bada bene, si accetta, senza sforzo o sofferenza alcuno!!!, che gli altri siano quello che sono perché si sente in tutto se stessi che, pur nella loro individualità e con tutte le loro differenze, sono parte del Tutto esattamente come noi.
Un esempio offerto, ma non imposto, che si può prendere o rifiutare, in toto o in parte, che può venir condiviso e capito oppure no… l’esempio però rimane, la propria esistenza ha esattamente la stessa identica validità, che sia capita da 1 miliardo di persone o da nessuna…
E non c'è bisogno di alcuna ricompensa, perché quando si vive (si galleggia!) in questo Amore, si sente la ricompensa in ogni istante dell'esistenza, a prescindere da ciò che si fa o non si fa... si Ama, cioè si Vive, semplicemente perché si è nati per fare questo e gioirne...
La nostra unica e vera ricompensa siamo NOI, ciascuno di noi è la propria massima ricompensa...e agendo, creando, costruendo, mettendo a terra i nostri doni (come direbbe Irina) la possiamo assaporare ogni minuto che passa... la ricompensa siamo noi e mentre esistiamo la viviamo, la godiamo e la offriamo al Tutto e quindi anche a tutti coloro che desiderano gioirne con noi!... e non c'è dono più grande che possiamo dare, né cosa più appassionante che possiamo fare, né ricompensa più enorme che possiamo ricevere!
Collegando quanto detto nel mio post precedente alla questione dell'élite dell'altro giorno (e adesso vedo che in sincronia anche Irina stava scrivendo ancora su questo cammino), vorrei precisare, a scanso di equivoci, che per far parte di questa supposta élite non bisogna essere arrivati a sentire pienamente l'Amore, quello stato dell'esistenza come l'ho abbozzato sopra appunto.
Quello è uno stato che si conquista passo-passo e, probabilmente, non si smette mai di conquistare perché ogni volta che si raggiunge una tappa, si scopre che ce n'è una nuova, più profonda, più complessa, più ricca... lo stesso Metatron ci ha parlato di quanto continui a cambiare per lui la sua esistenza, di quanto si stia arricchendo con l'interazione con la Nuova Terra, gli esseri umani e, a modo suo, la fisicità.
Per far parte di questa supposta élite basta semplicemente aver davvero voglia di indagare quella strada, condividere la possibilità che quella strada esista davvero perché si sente che sarebbe una strada bellissima da percorrere e da sperimentare ed essere pronti a provare a lasciar andare ciò che, a mano a mano, si sente come evidentemente incompatibile con una strada di quel genere... non fosse altro per vedere l'effetto che fa!

Ecco una metafora: se la direzione di cui stiamo parlando è quella che va verso il Sole, basta muoversi almeno un po' verso l'alto, anche di 1 cm alla volta, anche partendo da sottoterra, non importa se ci si trova a Torino o a Katmandu, se si sale in mongolfiera o con una scala a pioli, salendo sulle spalle di un amico o sbattendo vorticosamente le orecchie



Ma resta una scelta del tutto personale e libera, non ci sono esami da superare o cose da dimostrare di sapere o di saper fare... in questo senso, appunto, continuo a parlare di supposta élite...
Re: Amore
accidenti caro Massimo, non ho parole, grazie
.
me ne stavo semplicemente a riflettere su quella vocina che mi diceva ora provo a scrivere "Cara Rita, care Marisa e Rosella, amiche mie" ..."e se non fosse così...se avessimo finalmente nuove chanches al posto del perdonare, ricongiungersi, far pace, per amare? Questo lo conosciamo l'abbiamo fatto per tanto e tanto tempo e ci siamo sentiti in colpa o abbiamo ferito, una volta di quà e un'altra di là, e se finalmente ora fosse facile, non semplice, ma facile vivere, non sarebbe meraviglioso?
Le storie di tutti sono storie incredibili quasi mai facili, spesso dure ma se finalmente diventassero semplicemente storie e la smettessimo di rileggecercele l'un l'altro?
Voglio vivere amiche mie in modo così completo e gioioso da perdermici dentro, si va?
Ci tocca allenarci però...
Poi ho letto il post di Massimo e ho detto si, così

me ne stavo semplicemente a riflettere su quella vocina che mi diceva ora provo a scrivere "Cara Rita, care Marisa e Rosella, amiche mie" ..."e se non fosse così...se avessimo finalmente nuove chanches al posto del perdonare, ricongiungersi, far pace, per amare? Questo lo conosciamo l'abbiamo fatto per tanto e tanto tempo e ci siamo sentiti in colpa o abbiamo ferito, una volta di quà e un'altra di là, e se finalmente ora fosse facile, non semplice, ma facile vivere, non sarebbe meraviglioso?
Le storie di tutti sono storie incredibili quasi mai facili, spesso dure ma se finalmente diventassero semplicemente storie e la smettessimo di rileggecercele l'un l'altro?
Voglio vivere amiche mie in modo così completo e gioioso da perdermici dentro, si va?
Ci tocca allenarci però...

Poi ho letto il post di Massimo e ho detto si, così

NamoЯartista a servizio dello Spirito
Re: Amore
nadia wrote:accidenti caro Massimo, non ho parole, grazie.
Poi ho letto il post di Massimo e ho detto si, così
Carissima Nadia posso solo risponderti con la frase che più volte ci è stata rivolta dalla Nuova Terra e da Metatron e anche dalle nostre fonti:
YOU ARE WELCOME!


Re: Amore
Io credo che come individui dovremmo sempre tendere verso il potenziale piu' alto, a prescindere da cio' che ci circonda o che succede attorno a noi. Credo che sia questo lo scopo dell'uomo, della sua evoluzione.
Io so, perchè lo sto sperimentando in questo periodo, che si puo' vivere la vita di tutti i giorni eppure essere nello stesso tempo in una esperienza diversa, in una dimensione differente da quella delle persone che ci circondano.
Voglio dire che è possibile vivere in paradiso anche se altri vivono nell'inferno, perchè è una scelta personale, che ha a che fare col nostro stato vibratorio.
Detta così puo' sembrare un'affermazione mostruosa o di grande egoismo ma è proprio l'esatto contrario.
E' l'arte del permettere, del lasciare che gli altri siano come hanno scelto di essere, è permettere che facciano il loror percorso con o senza di noi, con i loro tempi, i loro travagli.
Fino a qualche mese fa la pensavo come Rita e volevo riappacificarmi con quelli con cui i rapporti si erano deteriorati, volevo ricucire le cose. Ora no. Non serve nè a me, nè a loro.
Anche perchè ho sperimentato che nel momento in cui cambiamo vibrazione, viene da sè che incontreremo persone con le nostre vibrazioni, viene da sè che se avremo a che fare con persone che non esprimono qualità elevate, ci sarà molto piu' facile trattare con loro.
E a volte forzare le cose puo' essere controproducente.
Attualmente lascio che sia, sono sicura che tutto tornerà a posto nel migliore dei modi.
Io so, perchè lo sto sperimentando in questo periodo, che si puo' vivere la vita di tutti i giorni eppure essere nello stesso tempo in una esperienza diversa, in una dimensione differente da quella delle persone che ci circondano.
Voglio dire che è possibile vivere in paradiso anche se altri vivono nell'inferno, perchè è una scelta personale, che ha a che fare col nostro stato vibratorio.
Detta così puo' sembrare un'affermazione mostruosa o di grande egoismo ma è proprio l'esatto contrario.
E' l'arte del permettere, del lasciare che gli altri siano come hanno scelto di essere, è permettere che facciano il loror percorso con o senza di noi, con i loro tempi, i loro travagli.
Fino a qualche mese fa la pensavo come Rita e volevo riappacificarmi con quelli con cui i rapporti si erano deteriorati, volevo ricucire le cose. Ora no. Non serve nè a me, nè a loro.
Anche perchè ho sperimentato che nel momento in cui cambiamo vibrazione, viene da sè che incontreremo persone con le nostre vibrazioni, viene da sè che se avremo a che fare con persone che non esprimono qualità elevate, ci sarà molto piu' facile trattare con loro.
E a volte forzare le cose puo' essere controproducente.
Attualmente lascio che sia, sono sicura che tutto tornerà a posto nel migliore dei modi.
Re: Amore
Sono illusioni, e te lo dico perché le cose di cui parli le sentivo anch’io e volendo nemmeno tanto tempo fa, e adesso non le sento più: l’ostilità di Stefano o a suo tempo di Fabio, non mi hanno toccato perché io non sono più lì, vedo il loro gioco, I see you play, lo capisco, comprendo le loro ragioni, le loro difficoltà, ma NON POSSO fisicamente rimettermi nei panni di colui che prende sul serio le illusioni di un altro.
sinceramente non hai nemmeno capito che non sono ostilità:) ne illusioni.
per il resto fai la tua strada, ti auguro con Amore di raggiungere tutti i tuoi obiettivi.
DI nuovo ciao.
sinceramente non hai nemmeno capito che non sono ostilità:) ne illusioni.
per il resto fai la tua strada, ti auguro con Amore di raggiungere tutti i tuoi obiettivi.
DI nuovo ciao.
Re: Amore
Cara Nadia,
ti rigrazio della tua osservazione e di spronarmi a crescere.
Comunque nel mio caso non si tratta di PERDOo, ma molto di più: ACCETTAZIONE TOTALE...se per anni ho visto nel mio padre un MOSTRO ora vedo che in realtà è stato un grande MAESTRO di VITA...eccome faccio non essere riconoscente di ciò???
ti rigrazio della tua osservazione e di spronarmi a crescere.
Comunque nel mio caso non si tratta di PERDOo, ma molto di più: ACCETTAZIONE TOTALE...se per anni ho visto nel mio padre un MOSTRO ora vedo che in realtà è stato un grande MAESTRO di VITA...eccome faccio non essere riconoscente di ciò???
Re: Amore
Sì, esatto, cara Nadia, sto già danzando, amando, ridendo e le mie storie sono diventate perle di saggezza che porto al collo con grande gioia e fierezza e che mi aiutteranno ad entrare nella Nuova Terra con leggerezza e semplicità, seguendo il mio cuore con totale fiducia ed accettazione.nadia wrote:Le storie di tutti sono storie incredibili quasi mai facili, spesso dure ma se finalmente diventassero semplicemente storie e la smettessimo di rileggecercele l'un l'altro?
Voglio vivere amiche mie in modo così completo e gioioso da perdermici dentro, si va?
Ci tocca allenarci però...
Re: Amore
cara Marisa e cara Rosella,
com'è difficile non cadere nella trappola del grillo parlante, quello che crede di sapere tutto e poi non riesce ad evitare che una ciabettata lo schiacci sulla parete
. Io parlo e scrivo a voi oa chi legge ma parlo in primo luogo a me e tento di chiarimi.
Sto sperimentando, andando a tentoni, spesso al buio, ma in questo mio andare riconosco se sono attenta il vecchio, inteso come vecchia modalità di pensiero, una sorta di circuito mentale che porta a ripertere un ciclo di azioni e reazioni già viste e sperimentate.
Allora in questi casi, mica sempre ma sempre di più, mi trovo a chiedermi cosa potrei fare, dire, (baciare
) ,che non ho mai fatto?
WoW quì comincia l'avventura
Anche il tema dell'accettazione ,del mostro-maestro è un po' obsoleto in quest'ottica no?
Pensarsi come una vettura che ha il serbatoio pieno di carburante, un carburante fatto di elementi sani, tossici, di scarto ecc.., ma che importa ora si può partire!
Dai partiamo per un viaggio che si farà passo passo, si va?
Un abbraccio molto sforte.
com'è difficile non cadere nella trappola del grillo parlante, quello che crede di sapere tutto e poi non riesce ad evitare che una ciabettata lo schiacci sulla parete

Sto sperimentando, andando a tentoni, spesso al buio, ma in questo mio andare riconosco se sono attenta il vecchio, inteso come vecchia modalità di pensiero, una sorta di circuito mentale che porta a ripertere un ciclo di azioni e reazioni già viste e sperimentate.
Allora in questi casi, mica sempre ma sempre di più, mi trovo a chiedermi cosa potrei fare, dire, (baciare

WoW quì comincia l'avventura

Anche il tema dell'accettazione ,del mostro-maestro è un po' obsoleto in quest'ottica no?
Pensarsi come una vettura che ha il serbatoio pieno di carburante, un carburante fatto di elementi sani, tossici, di scarto ecc.., ma che importa ora si può partire!

Dai partiamo per un viaggio che si farà passo passo, si va?
Un abbraccio molto sforte.
NamoЯartista a servizio dello Spirito
Re: Amore
Non so se è stato un errore di sbaglionadia wrote:Dai partiamo per un viaggio che si farà passo passo, si va?
Un abbraccio molto sforte.


Re: Amore
L'amore che richiede sforzo è un'illusione d'amore;
se provare amore per una persona richiede un
qualunque sforzo, ci si illude solo di provare amore.
Amare qualcuno non può essere percepito come
una sfida tremenda; se fosse così, sarebbe solo
un autoinganno.
Lo so.
Ma non mi sono espressa chiaramente prima e
vorrei farlo adesso. Tanto restiamo in tema.
Mia madre è morta il 7 agosto. Io e i miei due
fratelli ci siamo ritrovati nel bel mezzo delle
pratiche legali per la successione e per la
divisione dei beni immobiliari.
Questo è lo scenario pratico, i fatti esteriori.
Io avevo ormai deciso da tempo che non
avrei mai più parlato di persona con mio fratello,
a causa delle ignobili ingiustizie che avevo subito,
ma nella situazione suindicata, ahimé, è obbligatorio
incontrarsi di persona, tutti insieme davanti a un
qualche funzionario di un qualche Ufficio, per mettere
firme su firme e dichiarare di persona questo e
quell'altro. Non possiamo evitare di incontrarci di persona.
Ora, io, che avevo già deciso di nominare un
avvocato per rappresentarmi, sono rimasta
SBALORDITA, completamente SPIAZZATA,
quando mi sono sentita dentro un incontestabile
sentimento di ...affetto, chiamiamolo affetto.
Mi sono sorpresa a constatare, guardandolo
negli occhi, che nemmeno la sua vita deve essere
stata facile e felice; mi sono ritrovata immersa nella
compassione più lucida che si possa provare; mi
sono ritrovata in un lampo a sentire: vorrei tanto che,
ora, grazie a quello che ci hanno lasciato papà e mamma,
anche lui fosse contento.
E mi è nato dentro un abbraccio sincero per lui.
Solo dentro, non è uscito fuori.
WOW! CHE RAZZA DI CASINO!
Che cosa faccio adesso? Come può convivere
questo abbraccio sincero con le serpi che
covavo dentro?! Come faccio a conciliare il
mio genuino senso dell'ingiustizia subita, il
senso del mio orgoglio e della mia dignità feriti,
con questa assurda tenerezza che mi sta
crescendo dentro?
Beh, mi sono detta, farò così: in questa operazione
di divisione dei beni, eviterò di farmi calpestare di
nuovo, cercherò di ottenere un grado di giustizia
decoroso, ma non pedante, metterò una parte del
mio orgoglio ferito sotto le scarpe e resterò centrata
su questo Nuovo affetto. E' questa la mia scelta.
Roba da equilibristi.
Ecco, questa è solo una parte della sfida "tremenda".
Quelli che ci hanno messo sopra il carico, rendendola
difficile quasi oltre la soglia delle mie possibilità, sono altri
membri della mia famiglia, che, sprovvisti di qualunque
"tenerezza" nei confronti del mio antico "nemico", non fanno
che incitarmi ad una lotta all'ultimo sangue, sventolando
alto lo standardo della GIUSTIZIA, e cazziandomi malamente,
ogni qualvolta manifesto la volontà di procedere in modo
"equilibrato", conciliante, pacato.
E siccome il mio stress è arrivato veramente a livelli
stellari anche per altri motivi, che non sto qui a raccontare ...
questa cosa, che sta avvenendo proprio in questi giorni,
mi ha veramente STESO.
Se volete, potete proprio visualizzarmi stesa spalmata sul letto:
è lì che sono.
delle occasioni in cui amore fa rima con ciccia, ossa, nervi,
parole, facce, terra.
Ci sono occasioni in cui l'amore esige dei comportamenti e
delle scelte estremamente concrete. Richiede di essere molto,
molto autentici.
Passo.
se provare amore per una persona richiede un
qualunque sforzo, ci si illude solo di provare amore.
Amare qualcuno non può essere percepito come
una sfida tremenda; se fosse così, sarebbe solo
un autoinganno.
Lo so.
Ma non mi sono espressa chiaramente prima e
vorrei farlo adesso. Tanto restiamo in tema.
Mia madre è morta il 7 agosto. Io e i miei due
fratelli ci siamo ritrovati nel bel mezzo delle
pratiche legali per la successione e per la
divisione dei beni immobiliari.
Questo è lo scenario pratico, i fatti esteriori.
Io avevo ormai deciso da tempo che non
avrei mai più parlato di persona con mio fratello,
a causa delle ignobili ingiustizie che avevo subito,
ma nella situazione suindicata, ahimé, è obbligatorio
incontrarsi di persona, tutti insieme davanti a un
qualche funzionario di un qualche Ufficio, per mettere
firme su firme e dichiarare di persona questo e
quell'altro. Non possiamo evitare di incontrarci di persona.
Ora, io, che avevo già deciso di nominare un
avvocato per rappresentarmi, sono rimasta
SBALORDITA, completamente SPIAZZATA,
quando mi sono sentita dentro un incontestabile
sentimento di ...affetto, chiamiamolo affetto.
Mi sono sorpresa a constatare, guardandolo
negli occhi, che nemmeno la sua vita deve essere
stata facile e felice; mi sono ritrovata immersa nella
compassione più lucida che si possa provare; mi
sono ritrovata in un lampo a sentire: vorrei tanto che,
ora, grazie a quello che ci hanno lasciato papà e mamma,
anche lui fosse contento.
E mi è nato dentro un abbraccio sincero per lui.
Solo dentro, non è uscito fuori.
WOW! CHE RAZZA DI CASINO!
Che cosa faccio adesso? Come può convivere
questo abbraccio sincero con le serpi che
covavo dentro?! Come faccio a conciliare il
mio genuino senso dell'ingiustizia subita, il
senso del mio orgoglio e della mia dignità feriti,
con questa assurda tenerezza che mi sta
crescendo dentro?
Beh, mi sono detta, farò così: in questa operazione
di divisione dei beni, eviterò di farmi calpestare di
nuovo, cercherò di ottenere un grado di giustizia
decoroso, ma non pedante, metterò una parte del
mio orgoglio ferito sotto le scarpe e resterò centrata
su questo Nuovo affetto. E' questa la mia scelta.
Roba da equilibristi.
Ecco, questa è solo una parte della sfida "tremenda".
Quelli che ci hanno messo sopra il carico, rendendola
difficile quasi oltre la soglia delle mie possibilità, sono altri
membri della mia famiglia, che, sprovvisti di qualunque
"tenerezza" nei confronti del mio antico "nemico", non fanno
che incitarmi ad una lotta all'ultimo sangue, sventolando
alto lo standardo della GIUSTIZIA, e cazziandomi malamente,
ogni qualvolta manifesto la volontà di procedere in modo
"equilibrato", conciliante, pacato.
E siccome il mio stress è arrivato veramente a livelli
stellari anche per altri motivi, che non sto qui a raccontare ...
questa cosa, che sta avvenendo proprio in questi giorni,
mi ha veramente STESO.
Se volete, potete proprio visualizzarmi stesa spalmata sul letto:
è lì che sono.
Si, d'accordo, è una bella definizione, rende l'idea. Ma ci sonoL'Amore è un tale stato di apertura che ci permette di fonderci energeticamente
con tutto quanto lo spazio o volume esistenziale...
delle occasioni in cui amore fa rima con ciccia, ossa, nervi,
parole, facce, terra.
Ci sono occasioni in cui l'amore esige dei comportamenti e
delle scelte estremamente concrete. Richiede di essere molto,
molto autentici.
Passo.
Re: Amore
Rita, dal mio punto di vista tu ti stai aprendo, hai sinceramente riconosciuto tuo fratello per quel che era abbandonando i tuoi pregiudizi ed è una cosa che richiede una grande forza e appunto una grande onestà con se stessi: altri, e hai degli esempi vicini a te, avrebbero chiuso gli occhi, preferendo attenersi al loro quadretto precostituito che garantisce identificazione sicura e ottime scuse per continuare a soffrire e a far soffrire.
Tu no, hai incominciato a sospettare che forse tutte le colpe non stavano dalla sua parte, stai prendendo coscienza che anche lui ha fatto, come te, del suo meglio, che magari non è stato un granché, anzi, però che ci vuoi fare, così è stata la vita... ma ormai quello è passato... spassionatamente, posso solo consigliarti di continuare su questa strada, fare altri passi avanti ascoltando te stessa, indagando su te stessa, ammettendo con te stessa i tuoi "errori" del passato, senza assolutamente colpevolizzarti, ma per superarli, per passare oltre, per iniziare a vivere in un altro modo, molto più libero e gioioso.
Il passato non esiste più, lo so, è un concetto irrazionale e forse non del tutto accettabile per la mente umana, ma se incomincerai a sentire questa Verità, ti ritroverai immersa in un tale stato di beatitudine e di liberazione che ti verrà da ridere a crepapelle...
E cercherai le serpi che c'erano in te, il tuo "genuino" senso dell'ingiustizia subita, il senso dell'orgoglio e della dignità feriti e... non riuscirai più a trovarli... li cercherai dapprima con preoccupazione e poi con sempre più incredulità... e poi dovrai ammettere che non ci sono proprio più...
Questo non significa certo rinunciare ai tuoi diritti, ma piuttosto sapere che, comunque vadano le cose, tu sarai a posto... e, incredibilmente, quando si incomincia a credere (davvero però, non come idea puramente mentale, come autocondizionamento, come espediente di PNL o simili) in questo assurdo assioma, al buio, senza motivi razionali a sostegno, le cose incominciano davvero ad andare bene, ma in pratica, nel mondo reale, fisico, quello che per noi umani conta (giustamente) così tanto...
Tu dicevi che non facevi parte di questa élite e invece ne fai parte a pieno titolo, hai quei semplici requisiti di cui parlavo e lo dimostri in pratica, con i fatti... la strada non è facile per nessuno, tutti qui, come diceva Nadia, hanno storie più o meno terribili alle spalle e molti le stanno vivendo anche adesso e per tutti è facile continuare ad identificarsi nel passato e nel vecchio modo di vivere... in quel senso siamo tutti esattamente nella stessa barca... ma è questo l'importante, imbarcarsi in questa barca e partire davvero verso un Nuovo modo di vivere... sgommando, come dice Nadia!
Tu no, hai incominciato a sospettare che forse tutte le colpe non stavano dalla sua parte, stai prendendo coscienza che anche lui ha fatto, come te, del suo meglio, che magari non è stato un granché, anzi, però che ci vuoi fare, così è stata la vita... ma ormai quello è passato... spassionatamente, posso solo consigliarti di continuare su questa strada, fare altri passi avanti ascoltando te stessa, indagando su te stessa, ammettendo con te stessa i tuoi "errori" del passato, senza assolutamente colpevolizzarti, ma per superarli, per passare oltre, per iniziare a vivere in un altro modo, molto più libero e gioioso.
Il passato non esiste più, lo so, è un concetto irrazionale e forse non del tutto accettabile per la mente umana, ma se incomincerai a sentire questa Verità, ti ritroverai immersa in un tale stato di beatitudine e di liberazione che ti verrà da ridere a crepapelle...

E cercherai le serpi che c'erano in te, il tuo "genuino" senso dell'ingiustizia subita, il senso dell'orgoglio e della dignità feriti e... non riuscirai più a trovarli... li cercherai dapprima con preoccupazione e poi con sempre più incredulità... e poi dovrai ammettere che non ci sono proprio più...

Questo non significa certo rinunciare ai tuoi diritti, ma piuttosto sapere che, comunque vadano le cose, tu sarai a posto... e, incredibilmente, quando si incomincia a credere (davvero però, non come idea puramente mentale, come autocondizionamento, come espediente di PNL o simili) in questo assurdo assioma, al buio, senza motivi razionali a sostegno, le cose incominciano davvero ad andare bene, ma in pratica, nel mondo reale, fisico, quello che per noi umani conta (giustamente) così tanto...
Tu dicevi che non facevi parte di questa élite e invece ne fai parte a pieno titolo, hai quei semplici requisiti di cui parlavo e lo dimostri in pratica, con i fatti... la strada non è facile per nessuno, tutti qui, come diceva Nadia, hanno storie più o meno terribili alle spalle e molti le stanno vivendo anche adesso e per tutti è facile continuare ad identificarsi nel passato e nel vecchio modo di vivere... in quel senso siamo tutti esattamente nella stessa barca... ma è questo l'importante, imbarcarsi in questa barca e partire davvero verso un Nuovo modo di vivere... sgommando, come dice Nadia!
