Amore

Post Reply
Andrew
Posts: 621
Joined: Mon Jan 18, 2010 11:24
Contact:

Re: Amore

Post by Andrew »

Rita wrote:
L'Amore è un tale stato di apertura che ci permette di fonderci energeticamente
con tutto quanto lo spazio o volume esistenziale...
Si, d'accordo, è una bella definizione, rende l'idea. Ma ci sono
delle occasioni in cui amore fa rima con ciccia, ossa, nervi,
parole, facce, terra.
Ci sono occasioni in cui l'amore esige dei comportamenti e
delle scelte estremamente concrete. Richiede di essere molto,
molto autentici.
Rita,
grazie per questa bellissima testimonianza pratica di vita vissuta.

Credo un po' a tutti piacerebbe (almeno a parole) sperimentare l'Amore verso il Tutto, salvo poi accorgersi che per riuscirci si devono toccare, scongelare, accettare, lasciar andare delle parti di noi stessi che non sospettavamo o che sono più radicate di quanto fossimo consapevoli.

Abbiamo una gran voglia di volare, fatto salvo lo scoprire (quando si prova veramente a volare) di soffrire di vertigini, e di dover lavorare anche su questo aspetto! :mrgreen:

Mi vien da dire: toccare e provare per credere e per sapere. Finché certe sfacettature di questa trasformazione non ci pungono nel vivo delle nostre emozioni non le possiamo conoscere veramente, e non sappiamo che effetti potrebbero avere su di noi. Ma anche questa é vita, più vita di quella che abbiamo conosciuto finora.

Questo "slancio d'amore" verso tuo fratello (che "strana" somiglianza con quanto ci ha riferito Metatron di recente :D ) é davvero un simbolo del compito che spetta proprio a noi esseri fisici: trovare il modo di metterlo a terra questo Amore, anche nel mezzo di condizioni apparentemente impossibili! E davvero non conta se non ci riusciamo subito, l'importante é provare e riprovare, seguendo altre strade, lasciando aperta la porta dell'ispirazione per poter percepire altri modi e punti di vista che ci potrebbero aiutare a farlo, permettendo altresì di conoscere meglio noi stessi.

L'abbracciare questo Amore verso il Tutto ha molte dirette implicazioni pratiche sul nostro attuale Status Quo che in questi giorni mi é dato percepire direttamente sulla mia pelle. Sento che c'é così tanto da fare che... ma chi se ne frega, da qualche parte bisogna pur cominciare, no? :D

Un abbraccio a tutti,
Andrea

rosric
Posts: 128
Joined: Thu Jan 14, 2010 11:22

Re: Amore

Post by rosric »

PER TUTTI NOI - da un testo sull'amore di cui non so più la fonte e che ho inoltrato ad alcuni di voi privatamente:

Compassione è ascoltare l’altro, certo senza giudicare,
è accettare l’altro nella sua totalità, con le sue debolezze, anche con la sua forza.
Compassione è amarlo per quello che è e amarlo anche per quello che non è.
Compassione è accettare tutte le proprie debolezze e le debolezze degli altri.
Compassione è aprire il proprio cuore senza paura.
Compassione è essere in ascolto del desiderio dell’altro,
è saper fare il gesto che fa piacere.
Compassione è il sorridere, compassione è la parola gentile.
La compassione si chiama Amore.
La compassione non si può acquisire che quando si ha fiducia nell’Amore,
quando lo si riconosce veramente.


Ciao a tutti vado a ballare e a cantare in mezzo al prato......

User avatar
Arcobaleno
Posts: 242
Joined: Sun May 23, 2010 15:48

Re: Amore

Post by Arcobaleno »

Mi accorgo di quanto il mio senso dell’Amore,
abbia sempre meno a che fare con l’amore come l’ho vissuto
fin’ora. Proverò a spiegare cosa sento.

Non sono una santa e non mi sento beata nel senso che
niente mi tocca. Anzi.
Sono contenta di avere ancora tanta strada davanti.
E confesso che spesso ancora mi chiedo dove sono
e domando alla Vita di avere parole più chiare con me,
perché non sempre la capisco.

Ma mi sono resa conto che l’Amore è “essere in me”,
è vivere dal mio stato di presenza
ciò che sta fuori e che è “diverso” da me.

Quando sono in me, e lo intendo come un “mi lascio essere,
senza giudizio, sentendo me stessa che vive”,
non posso che lasciare che il fuori sia,
e tutto ciò che do (fosse anche l'essere me stessa)
non è perso perché è qualcosa di dato anche a me
e non importa cosa torna indietro
e non nel senso che non gioisco di ciò che mi viene offerto,
ma piuttosto che il ricevere cessa di essere una condizione
sine qua non.

Sarebbe l’ennesimo calcio nei fondelli
che do a me stessa perché limiterei il mio esistere.

Dare è davvero come ricevere,
perché più diamo più ci espandiamo,
nel senso di essenza vitale,
la Vita stessa
si allarga
si diverte
cresce
crea.

E quello che torna,
non ha una misura
e non ha un prezzo
perché quello che torna
sono io
molto più grande, molto più viva.

Questa condizione non è qualcosa che devo/dobbiamo
lottare per avere,
anzi … direi che è proprio così che ogni giorno tenderà a sfuggirci,
e la ragione dal mio punto di vista
è perché torniamo, spesso meccanicamente,
a identificarci con la mente e i pensieri
che tendono a una vecchia maniera duale e distorta
della realtà.

E noi non siamo lì.

“Non dovrei provare questo,
cosa dico ora?,
perché non mi è dato quello?,
come mai sto così bene/male?”

Tornare in sé è quello che stiamo cercando di fare
tutti e tornare in sé è anche tornare all’Amore,
nel senso di smettere di pensare
IO staccato LA MIA VITA,
osservare le peripezie dell’ego
che ci racconta “che ci manca un po’ di qui
e un po’ di là e poi saremo
perfetti,
che dobbiamo fare questo e quello,
che per andare nella Nuova Terra
ancora è necessario che….”

E non tanto perché è un nemico,
ma perché davvero è quanto di meno
funzionale a noi stessi e alla Vita.

Non è affatto sbagliato
cercare la pace con le persone
lo diventa se pensiamo che gli altri
possano essere un tramite per la nostra pace.
Ecco, forse essere in me
è fare un passo indietro,
è sapere chi sono
nel momento in cui sono.

L’altro non è più una questione da risolvere,
o da esaltare,
ma un’occasione per tornare a noi stessi
e accoglierlo,
(Accogliere non nel senso
di “vieni, fammi qualunque cosa, e io ti accolgo,
ma piuttosto un “puoi essere e non togli niente al mio essere”)
tornare a quello spazio
in cui c’è davvero spazio
per chi siamo,
e in cui tutti stiamo facendo
del nostro meglio…
e anche se il meglio degli altri
può apparire
distorto,
e persino assurdo
è comunque il meglio che loro possono fare.

Come dire per me il meglio può essere
finalmente vivere nella gioia
e sentirmi responsabile della mia vita
e dell’Amore che provo,
sapere che sto cambiando
e sono fiera di cambiare,
sapere che sto dando e sono felice di dare,
per un'altra persona il meglio
può essere vivere
creandosi dei problemi da risolvere
ad ogni passo
o soccombendo alla rabbia
per non sentirsi mai soddisfatto di niente.

Ferisci me a fare così?
O piuttosto posso lasciare che tu sia
e non sentirmi parte del tuo dramma?
Senza l’ansia di aiutarti.
Senza l’ansia di non poterti aiutare.
Senza mettere in discussione me stessa.
Senza mettere in discussione te.
Fai giore me a fare così,
o piuttosto sono io che riesco a gioire di ciò che è dato
senza pretendere che sia dato?

Forse l’Amore è davvero questo.
Rispettare chi scegliamo di essere
e ciò che gli altri scelgono di essere.

E’ qualcosa che non ha niente di pancia,
E non ha niente di testa.
E non ha niente della rinuncia,
anzi semmai è una nascita alla
pienezza.

Io non so spiegarlo troppo bene a parole,
è una sorta di riconoscimento
di se stessi come un seme dell’eternità,
e per sua stessa natura non può
non comprendere Tutto, quindi anche l’altro.

E cara Rita quello che racconti con tuo fratello
mi tocca tanto, io di anni ne ho 34 (quasi :P )
ma ti posso assicurare che tanti ne ho passati
cercando di trovare pace tra me e mio fratello.
Ogni volta che provavo l’istinto di abbracciarlo
mi tornava indietro la sua faccia arrabbiata
per qualsiasi cosa e la sua intolleranza.
E ci stavo male, malissimo.
Mi sentivo anche di dover espiare chissà cosa
e mi chiedevo come potevo risolvere quel divario.
Guardavo fuori, e non guardavo me.
Poi un giorno non so perché
mi sono resa conto
che sentivo per lui qualcosa che non aveva niente
a che fare con il fatto che è mio fratello,
è della famiglia e dobbiamo volerci bene
perché siamo sangue dello stesso sangue,
eccetera eccetera eccetera
ma piuttosto riuscivo ad andare al di là
del suo vivere, del suo sguardo,
della nostra distanza,
e vedevo un uomo
che diverso da me
fa del suo meglio
per stare bene,
per essere felice.
Lo fa in un modo
che io non posso giudicare o criticare.
È il suo.

E l’Amore che provo nei suoi confronti
va molto al di là del trovare la pace
con lui o del poterlo abbracciare
(cosa che forse non faremo mai)
o del farmi piacere cose di lui
che di fatto non mi piacciono,
ma piuttosto è sentire nel profondo
che sta camminando esattamente come cammino
io e che ha tutto il diritto di fare le sue
scelte, fossero anche scelte come quello di creare dramma o
di cercare un nemico cui dare la colpa.

Amare non è, io credo, farci andare bene tutto
ma lasciare che l’altro sia esattamente
come noi stiamo imparando a lasciarci essere.

Se questo combacia con l’amare un altro essere umano
come amore anche umano,
se questa libertà infinita
coincide tra noi,
se posso essere chi sono insieme a te
e non doverti spiegare perché sono,
ma posso crescere con te mentre tu cresci, e farlo insieme
perché insieme è più bello, più grande, più magico,
più infinito
e voglio giocare con te,
allora…grazie Vita, grazie Dio, per questa occasione.

Ma se non anche questo non succede,
e se per di più incontriamo ancora conflitti
o densità, comunque è in noi
che sta germogliando questo
nuovo essere l’Amore,
e io credo che già questo sia un motivo
di festeggiare.


E non … non è facile….
ma come diceva mia nonna
“Mica nasciamo imparati”.
:P :P :P

Un abbraccio
Vale

rosric
Posts: 128
Joined: Thu Jan 14, 2010 11:22

Re: Amore

Post by rosric »

GRAZIE CARA VALENTINA,
come sempre molto lunga :? , ma le tue parole sono così autentiche, fresche e concrete, che è stato veramente un piacere leggerle e condivido su tutto.
Questo è il regalo per la mia danza liberatoria di ieri in mezzo al prato :lol:
Se è così vado a ballare ed a cantare ogni giorno, che ne dite?

User avatar
Arcobaleno
Posts: 242
Joined: Sun May 23, 2010 15:48

Re: Amore

Post by Arcobaleno »

Si… scusatemi per questo.

Ieri ho pubblicato il post senza rendermi
di quanto era lungo, poi quando ho visto tutte quelle parole
messe in fila mi sono sentita poco rispettosa
di questo spazio.

Anche questo la considero un po’ una
delle prove di volo.

Usare anche le parole
per comprendere
la Vita
e cosa siamo noi nella Vita
ma trovando in me una fluidità
coerente
tra "il silenzio dell’Amore"
e "l’esprimere l’Amore".

Buona giornata a tutti voi,
di scoperte e nuovi agganci.

Valentina

User avatar
Massimo
Posts: 211
Joined: Mon Aug 25, 2008 20:02

Re: Amore

Post by Massimo »

Arcobaleno wrote: Guardavo fuori, e non guardavo me.
Valentina, questo è stato un messaggio molto lungo, ma ti posso assicurare che appartiene senza ombra di dubbio alla famiglia dei messaggi molto, ma molto rispettosi di questo spazio. :)

Ogni frase che hai scritto è una pennellata necessaria e giusta al quadro, non c'è nulla di sprecato o di troppo...

Ho lasciato solo una frase, perché secondo me quella è la frase chiave, il primo passo e anche il motore ed il carburante per tutti i passi successivi... è anche il sottilissimo, ma infinito confine che separa chi desidera stare nel vecchio e chi ha deciso di andare oltre...

E tutto il resto che scrivi conferma, arricchisce, completa e colora questo nocciolo preziosissimo, dimostra non agli altri ma a te e al Tutto che ciò che hai scritto è Vero, non è un concetto mentale, razionale, una cosa imparata, ma è Vita tua, vissuta, cercata, scoperta, palpitante e direi quasi sorpresa di scoprirsi così... :D

User avatar
Arcobaleno
Posts: 242
Joined: Sun May 23, 2010 15:48

Re: Amore

Post by Arcobaleno »

Grazie, Massimo e Rosella, davvero.

Ve lo dico anche qui, e non solo per avermi
accolto, ma anche perché avete arricchito
la mie energia nel pensare
che tutto ciò che viviamo
ora, condiviso, possa essere un aiuto a noi stessi
per aprirci di più, com-prendere di più,
e un aiuto a chi è con noi
perché magari è proprio quella nota
che gli manca per suonare
tutta la sua complessa musica.

Viaggiare insieme:
Svuotarsi e riempirsi
nel medesimo istante.
Niente da insegnare,
ma tutto da mostrare.

E grazie a Chiara, (gli elementi di disturbo nella crescita personale)
per averci offerto così genuinamente le chiavi di lettura che Irina ha dato a te
ma che sono importanti per tutti noi.

Un abbraccio

User avatar
Irinushka
Site Admin
Posts: 7558
Joined: Sat Dec 22, 2007 1:14
Location: Italy, Piedmont
Contact:

Re: Amore

Post by Irinushka »

Grazie Vale per questa tua opera d'arte che hai tessuto con le vibrazioni così autentiche; è un post bellissimo ed emozionante e stai pure certa che andrà ad eccitare anche altri spazi oltre a quello del forum; e quel tocco finale "Mica nasciamo imparati" è davvero carino. :)

A proposito, stanotte, quando ho sentito che la condizione "Forward" aumentava ulteriormente i giri del motore, automaticamente è diventato chiaro, ancora più chiaro di prima, che è proprio quel "I give" ad essere il nostro unico appoggio esistenziale che non ci potrà mai tradire né diventare inaffidabile.
AIRI-SON

Tornerò a sollecitare le vostre anime

"Съешь же ещё этих мягких французских булок, да выпей чаю." :figurati : ... : : down :

User avatar
nadia
Posts: 319
Joined: Thu Apr 15, 2010 11:54

Re: Amore

Post by nadia »

...Basta un niente per essere felici
basta vivere come le cose che dici
...

NamoЯartista a servizio dello Spirito

User avatar
Arcobaleno
Posts: 242
Joined: Sun May 23, 2010 15:48

Re: Amore

Post by Arcobaleno »

Grazie Nadia

grazie di cuore.

A nome della mia vita,

che ama e che vuole vivere come dice.

Vale

User avatar
nadia
Posts: 319
Joined: Thu Apr 15, 2010 11:54

Re: Amore

Post by nadia »

Quello che resta dopo il dialogo con una amica dolcissima...

Come posso amarmi?
Come posso amarmi senza passare per la mente?
Come posso amarmi se la mente non me lo dice ed il cuore ancora non lo sa dire?
Come poso amarmi vedendo la mia vecchia figura riflessa nello specchio?
come posso amarmi se riflessi nello specchio vedo ora chiaramente, tutti i vizi, le parzialità, le incompletezze, le cativerie insomma le vecchie modalità di vivere e di soprovvivere?
Giusto e sbagliato non esistono più!

Posso amare chi non conosco?

Posso amare me se non ho ancora gli organi di senso preposti?

Posso amare se non ho ancora le parole per dirlo?

Non ho occhi nuovi per vedere, orecchie nuove per sentire, sento il vecchio si e come lo sento!

Nuovo dove sei?

Che lingua parli?

Che musica suoni?


Chi di voi amici miei sa mi parli e lo dico anche a chi, se mi ode è un po' più in alto....
NamoЯartista a servizio dello Spirito

silvana
Posts: 118
Joined: Wed Jun 09, 2010 16:44

Re: Amore

Post by silvana »

Carissima potrei provare ad esprimere ciò che sento alla domanda"Nuovo dove sei?" Direi :è già qui onnipresente, in ogni attimo,è un divenire ma nello stesso tempo "è" ,è come un impalpabile tappeto che ci trasporta e dal quale occorre lasciarci trasportare utilizzando un mezzo invisibile ma potente come la fiducia/fede,è uno sguardo nel mistero dell'inconoscibile ,uno sguardo anch'esso nuovo che si posa come una piuma dentro dentro dentro nel tuo profondo. "Che lingua parli?" Forse parole appropriate autentiche che sgorgano al di là di ogni ragionamento e nell'immediatezza,cariche di nuovi toni ,nuove sonorità e già queste sono una musica...Un abbraccio Silvana

User avatar
Irinushka
Site Admin
Posts: 7558
Joined: Sat Dec 22, 2007 1:14
Location: Italy, Piedmont
Contact:

Amare se stessi

Post by Irinushka »

È da un po' di giorni che avevo voglia di toccare quell'argomento dell'amore per se stessi, per cercare di fare insieme un po' di chiarezza.

Ci sono attualmente in circolazione dei continui richiami ad "Amare se stessi", "Innamorarsi di se stessi" (compresi quelli provenienti dalle canalizzazioni) che percepisco come parzialmente stonati, oppure, forse, i richiami di per sé non sono stonati, ma la loro interpretazione da parte delle persone lo è.

Secondo me, molti percepiscono questo richiamo in senso assoluto e allora che cosa succede? Intanto succede che altri sensi e significati potenzialmente presenti in una certa situazione educativa vengono artificialmente appiattiti e livellati, distorti, anche ignorati, perché magari, hanno da dire o da mostrare qualcosa di diverso dal quadretto della propria bellezza e perfezione e importanza divina che ormai viene usato come un riferimento più o meno assiomatico per spiegare qualsiasi cosa, per sostituire qualsiasi legge di causa effetto.

Ecco, secondo me, qui è intrinseca una certa tendenza all'esagerazione, al darsi troppe arie, al prendersi troppo sul serio, a diventare una specie di "presenza gonfiata ed inventata" (gonfiata ed inventata perché pensata ed "eseguita" sulle frequenze di sé che spesso non sono collegate con il proprio effettivo volume terrestre, quello in cui ad ognuno di noi E' DATO vivere e svolgere il nostro servizio).

E poi questo amore per se stessi diventa quasi una specie di "business" :lol: , un darsi da fare continuo e meticoloso per scovare questa condizione dell'amore per sé, per raddrizzarla, per correggerla, per misurarla, per renderla tangibile, un impegno e un obiettivo fisso quasi in grado di oscurare la luce del giorno e della ragione.

E alla fin fine diventa una cosa artificiale e stressante, anche perché la realtà, soprattutto questa Nuova Realtà multidimensionale che ora abbiamo di fronte, magari, vorrebbe farci usare qualche altro criterio della realtà e dei nostri motori di ricerca, oltre a quello di "amare se stessi", e allora forse potrebbe sorgere qualche problemino di comprensione reciproca con la Vita. "Un telefono rotto", come si dice in russo.

Insomma, l'amore per se stessi va sicuramente bene, ma non dovrebbe essere così esageratamente sbandierato in primo piano, anche perché l'amore è uno stato naturale, una condizione naturale e proprio perché è naturale non ha nessun bisogno di essere continuamente fissato, rifissato, mostrato, aggiustato, misurato, discusso ecc.

Parlando di me: direi che amo e ammiro moltissimo il mio servizio e il mio disegno esistenziale e la mia realtà multidimensionale (e tutto ciò che ne fa parte) :D , mi sento una protagonista emozionata, privilegiata e felice di un "play" molto molto più grande di me, ma non ho, diciamo, questa specie di "ossessione" per me, non "sto abusando energeticamente di me e della mia personalità", cercando di collegare per forza ogni mio "starnuto" a qualcosa di grande.

Accetto quello che sono, sono felice di essere quello che sono, mi diverte molto essere quello che sono e spesso mi prendo in giro per quello che sono e per il mio modo di fare l'essere terrestre. :)

Comunque alla fine è proprio il senso della propria unicità ad essere la chiave di tutto, e noi queste dimostrazioni della nostra unicità (del nostro attuale esprimibile - inesprimibile) le abbiamo davanti agli occhi 24 ore su 24, sempre se le vorremo accettare ed ammirare per quello che sono e, magari, non prenderle troppo sul serio, per non oscurare la libera fluidità della Vita che c'è in noi e fuori di noi.
AIRI-SON

Tornerò a sollecitare le vostre anime

"Съешь же ещё этих мягких французских булок, да выпей чаю." :figurati : ... : : down :

Andrew
Posts: 621
Joined: Mon Jan 18, 2010 11:24
Contact:

Re: Amare se stessi

Post by Andrew »

Irinushka wrote:...

Ecco, secondo me, qui è intrinseca una certa tendenza all'esagerazione, al darsi troppe arie, al prendersi troppo sul serio, a diventare una specie di "presenza gonfiata ed inventata" [...]

E alla fin fine diventa una cosa artificiale e stressante [...]

Insomma, l'amore per se stessi va sicuramente bene, ma non dovrebbe essere così esageratamente sbandierato in primo piano, anche perché l'amore è uno stato naturale, una condizione naturale e proprio perché è naturale non ha nessun bisogno di essere continuamente fissato, rifissato, mostrato, aggiustato, misurato, discusso ecc.
Sto forse cercando di dimostrare a me stesso che mi amo?
Se si, in quale misura?


Se mi amo... mi amo e basta, e non ho bisogno di dimostrarmi nulla! :D


Ecco, questo é la mia linea guida... :wink:

User avatar
Arcobaleno
Posts: 242
Joined: Sun May 23, 2010 15:48

Re: Amore

Post by Arcobaleno »

Cara Irina, cari amici, credo che abbiamo toccato un tassello importante
e credo anche che sarebbe bello fare un seminario sull’Amore di Sé, che alla fine per come la vedo io non è affatto distaccato dall’Amore per gli altri, anzi in fondo credo che vadano di pari passo, se amarsi è sapersi liberi, in fondo amare davvero gli altri è dar loro la libertà di essere come sono. Ma amici, mentre lo dico qualcosa in me si chiede appunto: vivi come il dire?

Ciò che auspico ad ognuno di noi è proprio quel modo di essere di cui hai parlato, Irina, e che ti rappresenta davvero bene, anche per come ti sento e ti vedo io: amarsi e rispettarsi per quello che si è, con la sana curiosità di evolversi ed evolvere insieme alla Vita. Vedendo se stessi come uno specchio della Vita, o meglio come una sorta di abitacolo in cui la Vita passa, la Vita tutta, non solo la Vita che NOI consideriamo giusta, bella, buona. Avere cari i proprio doni ma non farne un motivo per sentirsi superiori.

Ma distanti anni luce da questo, ci sono due atteggiamenti, o modi di essere, che in fin dei conti sono quasi equivalenti, non fosse che sono estremi. E credo che in parte ognuno di noi abbia reminiscenze (più o meno lontane) dell’uno e dell’altro. Vissute o viste. Cambia?

Uno è quello di idolatrarsi e pensare che amarsi significa credersi migliore degli altri o avere una tale considerazione di sé da fregarsene di tutto quello che succede perché in fondo il solo vero rapporto di Amore è con se stessi. E se anche vero che ognuno di noi è Divino, come credo fermamente, Dio non si idolatra e non se ne frega, ma anzi è a tal punto innamorato della Vita da sapere che Lui stesso cambia insieme a Noi e tutto proprio tutto è motivo del suo interesse e della sua gioia. .

L’altro è non amarsi per niente, non riconoscersi, non avere fiducia in sé stessi, non proteggersi, portare all’esterno la propria rabbia e il proprio dolore perché non sempre si riesce a guardare dentro di sé e accogliere anche i sentimenti che noi esseri umani purtroppo riteniamo negativi a priori, e non per colpa ma per semplificazione, sempre purtroppo.

Tra i due ci sono vari piani intermedi e forse in uno di questi piani intermedi stiamo io e Nadia.

Le domande di Nadia nascono da un desiderio intrinseco in molti di noi, io credo, che forse ancora non hanno raggiunto tale stadio di armonia (o forse l’hanno raggiunto, ma ancora non lo sanno) e ciò sentire col cuore e non con la testa di amarsi e rispettarsi per ciò che si è, tutto ciò che si è e non permettere agli eventi esterni di mettere in dubbio la nostra libertà o la nostra bellezza. Io non credo affatto sia semplice, ho passato una Vita intera a farmi del male, e non ho smesso perché mi amavo e volevo proteggermi, ho smesso perché non ero arrivata da nessuna parte a fare così, anzi mi allontanavo ancora di più dalla mia Verità.

Ma… quando ho iniziato ad amare davvero le persone che avevo intorno senza voler limitare la loro libertà, quando ho visto che mi era più semplice e più utile imparare a non giudicare ma a lasciare che gli altri fossero, anche quando non era affatto in linea con ciò che sentivo io, qualcosa in me è scattato e da lì sono ripartita, anche con me, proprio perché non mi vedo affatto staccata da ciò che sono gli altri. Ma per ciò che mi riguarda è un viaggio, amici miei, non un arrivo. E i biglietti del “treno” li tengo ancora fra le mani.

Però . . . e qui mi ricollego alle domande di Nadia.

Perché, ancora, ci è più semplice amare e rispettare gli altri e le loro diverse visioni della Vita, piuttosto che amare noi stessi e aver fiducia in ciò che siamo?

Perché spesso è più semplice non sentirsi degni piuttosto che sentirsi degni?

Perché anche se non siamo affatto cultori del ricatto estetico, se ci guardiamo allo specchio non sempre riusciamo a essere fieri e gioiosi di noi?

Perché infine a volte è più semplice dirsi “io non sono pronta” piuttosto che “grazie Nuova Terra, ti accolgo e cresco insieme a te?”

Sono flash, sono piccole sensazioni che poi con la forza che è in noi (e che conosciamo bene) possiamo allontanare, ma…mi chiedo … perché ancora a volte affiorano?

E perché amore è ancora un termine così viziato, stravolto, venduto, comprato, osannato, distorto….non sarà che equivale esattamente a ciò che è Dio?

Io lo so chi è Dio/Vita per me, o almeno so ciò che mi auguro con tutto il cuore che sia, ma non ho le parole per spiegarlo e non credo affatto di averlo raggiunto e direi…che forse anche per l’Amore di Me/Altri è proprio la stessa cosa.

E ora Nadia, amica mia, la Principessa “Ti Amo, perché no?” vuole dirti due parole: Signorina Nadia, potrebbe per favore guardarsi con i miei occhi e amarsi come la amo io, che apprezzo tutto di Lei, quello che vedo e quello che non vedo ma so, in un tempo che è senza tempo e in un momento che è sempre ora?
Grazie, mi renderebbe proprio felice, mi renderebbe proprio felice sapere che Lei si ama, perché potrei amare un pezzetto in più di me, che si chiama Lei.

Un abbraccio a tutti.
Amore in viaggio compreso.

Post Reply