Il tempo sferico ed il canto del Sè

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Rita
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Rita »

mhhh...quanto mi piace questo argomento...! :D

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Irinushka
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Dalla mia specifica postazione risulta che oggi è diventata ufficiale la condizione della formazione di un contesto educativo integro e trasversale che ha lo scopo di fornire il sopporto pratico nell’aggancio dei singoli individui (dei potenziali sudditi della Nuova Terra e della Nuova realtà) al loro specifico sapere unico, autentico e conduttivo.
Il sapere, per come lo vede la nostra nuova gestione planetaria, non sarà più soltanto un sapere informativo e basta, ma prima di tutto sarà un organo oscillante e pensante della Forza (“Che la forza sia con te!” :) ), calibrata sulle corde interiori dell’individuo, sul suo specifico pensare - sentire.

Disporre di questo nuovo sapere vorrà dire avere dentro di sé un comando personalizzato (o, più precisamente, un sistema dei comandi) della forza universale, espresso nel linguaggio delle proprie armoniche primordiali, vorrà dire essere in possesso del proprio Sé che nello stesso tempo è un rappresentante e un organo operativo del Tutto.

Quindi scoprire come esattamente fare per aderire a questo nuovo sapere è attualmente il compito di primaria importanza, e infatti l’etere stamattina mi ha fatto capire che sarò molto impegnata nel servire questo regime del “learning a tutto campo” .

La parola “learning” (invece della parola “educazione” o “insegnamento”) non è stata scelta a caso, intanto, perché probabilmente, dal punto di vista dell’etere, ha dentro una carica energetica più potente (ogni tanto l'etere insiste ad usare con me le parole in inglese) e inoltre perché permette di fare questo simpatico gioco di parole:

Babylon - baby learn (educazione dei bambini, bambini in fase di apprendimento). :)

Un suggerimento acustico “fai da te” che mi si espande dentro in questo modo: Il “Babylon” che stiamo vivendo, come pionieri ed esploratori dello spazio vibrazionale vergine della Nuova realtà, ora potrebbe essere “acusticamente modificato” (ricostruito tramite alcuni suoni primordiali, alcuni punti di forza supplementari) ed essere trasformato in un contesto vibrazionale un po' diverso dove viene dato il via ad un massiccio insieme dei processi educativi e rieducativi di varia foggia e misura.

Quindi a questo punto siamo tutti dei “baby”, dei bambini che cominciano ad apprendere le basi propedeutiche della cultura della Nuova realtà, indipendentemente dal sapere che ognuno di noi poteva avere nella vecchia realtà, partiamo tutti da zero, facendo tutti la stessa domanda, rivolta alla Nuova Terra (alla nuova gestione planetaria): “Ti prego, aiutami a venire a sapere in che modo posso disporre dei miei specifici CONTANTI della Nuova realtà, in che modo Io posso convertire questa realtà planetaria NON ancora PERSONALIZZATA in contanti (nelle mie specifiche unità del pensare – agire che mi permetteranno di creare e di vivere la MIA particolare sezione, il mio particolare “film” di questa realtà planetaria!”) :).

A questo punto penso proprio che nel nostro prossimo incontro collettivo con la Nuova Terra (sarà o il 23 o il 30 gennaio, non abbiamo ancora deciso) possiamo e, anzi, dobbiamo, sollecitarla in tal senso, perché è ora che lei ci faccia avere qualche "know how", che attivi qualche nuovo regime dell'acquisizione del sapere pratico... :)
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Irinushka
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:Stanotte si è fatto vivo con me un interlocutore del tutto nuovo e io ci ho messo un po’ per capire chi fosse. :)

Ed era niente meno che il mio personale software esistenziale, il programma che gestisce tutto quello che mi sta succedendo in tutti gli spazi dove io sono in qualche modo presente.

Da quel che mi è stato spiegato in seguito, questo programma è un attributo relativamente nuovo ed è nato come una specie di “prolunga” e di organo operativo della mia colonna sonora primordiale nello spazio e nel tempo della Nuova Terra.

D’altra parte, non è nato stanotte, era in funzione già da un po’, però stanotte evidentemente ha sentito la necessità di concordare direttamente con me alcuni passi, alcune tarature, alcuni sensi, alcune prossime sequenze (.exe) del programma, mi ha descritto la successiva logica degli eventi, per come intendeva gestirla, e si è assicurato che io fossi completamente d’accordo e che avrei collaborato in pieno.
Qualche giorno fa mi è stato preannunciato che venerdì sarebbe avvenuto un ulteriore cambiamento di regime a livello globale, e infatti a partire da stanotte ne sto sentendo gli effetti.

Quel software esistenziale di cui ho parlato di recente, ora sta per assumere definitivamente la gestione mirata di tutta la mia realtà, che a sua volta rappresenta una particolare “sezione”, una particolare “inclinazione”, una particolare “irradiazione” della realtà planetaria globale.

E lo stesso succederà a quegli individui che dispongono già di un software esistenziale completamente formato; mentre in altri individui il software non è ancora del tutto operativo, si sta ancora sviluppando, sta ancora testando se stesso, in particolare, sta cercando di mettere a punto dei sottoprogrammi dell’autorieducazione energetica, perché senza questo componente fondamentale l’individuo non sarà in grado di “circolare in modo legittimo” nello spazio della Nuova Terra, non sarà in grado di convertire IN CONTANTI le sue specifiche linee di forza e le sue specifiche portanti della ragione.

Un riferimento che si è fatto vivo con me stamattina, è quello dei tanti cantieri edili individuali collegati insieme tramite specifici programmi software e impegnati “tutti insieme, ma ognuno per conto suo”, nel servire le esigenze del cantiere globale della Nuova Terra.

Ho anche sentito un’altra espressione: “presenza intelligente”; quella in cui ogni nostra azione viaggerà dotata da un sistema di regolazioni, di agganci e di tarature di stabilità a tutto campo, sarà un’azione matura e un’azione mirata, una chiara espressione della nostra autonomia originaria, anche se non è detto che potremo avere un accesso diretto a questo nostro spazio “a monte” (toccare da vicino le eccitazioni della nostra causalità primaria); secondo me, è più probabile che riusciremo ad inquadrarlo e a conoscerlo attraverso lo specchio degli eventi “intelligenti di nuovo tipo” che ci accadranno nei nostri cantieri individuali di edilizia energetica. :)
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Ci sono ancora un paio di riferimenti che prima ho esitato a mettere sul forum, perché non volevo che qualcuno potesse fraintendere il significato del messaggio. :)
Però adesso li metto lo stesso, basandomi sia sul mio sentire personale che sul sentire di alcune persone che seguo da vicino.

Allora, avete presente quella fase storica in cui la scimmia si raddrizza e si mette a camminare su due gambe, “comincia a diventare uomo nei movimenti” (e questo ancora prima di diventare uomo nel modo di pensare), attinge all’azione come ad un momento di forza per cambiare il proprio assetto esistenziale?

In questa fase la scimmia sa come fare la scimmia, e bene o male ci riesce, ma non sa assolutamente che cosa vuol dire fare l’uomo; nel suo dossier, nel suo data base individuale e collettivo non ci sono ancora le descrizioni di questo livello del sapere.

La scimmia semplicemente è presente mentre le accade questo salto evolutivo sconvolgente, osserva se stessa mentre le succede quello che le succede, ed impara empiricamente a comprendere la propria esistenza tramite i propri movimenti (i movimenti che, come ho scritto nel post precedente, nel nostro caso del salto dalla natura umana alla natura umano-divina, vengono compiuti come azione matura e azione mirata, nell’ambito della rete energetica della Nuova Terra).

Allora, usando ancora la metafora del passaggio dalla scimmia all’uomo, dobbiamo riconoscere questo fatto: che tutte le tecniche e terapie energetiche di cresciuta individuale di cui noi attualmente disponiamo, sono nate e concepite per servire la nostra condizione precedente, quella della scimmia, magari, l’aiutavano a mettere più ordine nella sua vita da scimmia, oppure l’aiutavano a muoversi più veloce, a potenziare il proprio senso del Sé, ad interagire meglio con i propri simili, però nessuna di queste tecniche è in grado di servire direttamente le esigenze della nostra nuova realtà, quella in cui la scimmia non è più la scimmia, anche se non sa ancora bene chi è e che cosa è in grado di gestire. :)

Questa mia considerazione non vuol dire che bisogna smettere di appellarsi a qualsiasi tecnica energetica presente nell'attuale “dossier” delle scimmie, ma piuttosto suggerisce di provare a ricalibrarle, a rilanciarle e ad espanderle, di guardare loro attraverso, di “rimapparle” secondo il proprio individuale sentire, di attribuire loro sensi/significati, compiti e maniere di esposizione che servono non più la scimmia, ma questo nuovo essere planetario che vive in una risoluzione esistenziale non accessibile alla scimmia né direttamente né per le vie traverse.

Bene, direi che per il momento mi fermo qui, nel senso che il secondo riferimento lo devo ancora rielaborare... :)
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krisha
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by krisha »

Buonaluce :D ! E non solo a mio dire la Luce più che buona qui è proprio scintillante, la metafora della scimmia mi calza a pennello, in quanto mi sento bloccata nella scimmia ma d'altro canto ho tolto la pelliccia (da animalista convinta!) ed ora attendo istruzioni per costruirmi questa nuova tuta spaziale. Leggendo quello che scrivi cara irina ritrovo me Stessa, il mio non sentirmi parte del meccanismo orrizontale è enormemente gratificato nel condividere quello che a livello d'Anima ho sempre sentito essermi vicino. Mi auguro di avere un sofware ben calibrato a di poter essere attivamente presente in questo meraviglioso inizio. :mrgreen:

Luca
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Luca »

il passagio ad un Nuovo modo di vivere,intendere, sentire è un salto importante.
Sottolineo che se sia vero che molte pratiche e tecniche non possano più trovare una piena corrispondenza alle nuove esigenze questo avviene , però, se si siano cristallizzate e se entri in gioco la rigidità dogmatica che impedisca il fluire di tale pratiche nel Nuovo.
Suggerisco, per amore dell'evoluzione e di ciò che l'Umanità, noi stessi, ci siamo donati in passato di comprendere e vedere come quelle che è stato sia da amare.
Quando si ama, tutto si trasforma e perchè non pensare che anche una veste fatta di un tessuto non più nuovo possa essere rinnovata e rendere uno splendido servizio anche in seguito?
Io non limiterei in nessun ambito la capacità Creativa degli Esseri Umani ed unirei alle note di Irina, con queste mie parole, amore per chi ci ha preceduto ed amore per ciò che è stato vissuto (io lo sottolineo, perchè so che lei lo fa). Questa è la chiave che permette di trasformare tutto, le nostre vite che si esprimono anche in pratiche :)
Va ribadito tutto questo per me perchè viviamo spesso un "buttare alle ortiche" le cose, come presi da una frenesia consumistica che vede il "vecchio oggetto" fuori moda e lo si pensa inservibile: questo schema potrebbe essere riprodotto anche in ambiti di evoluzione e percezione di ciò che noi stiamo vivendo come Nuovo.
Ma noi possiamo trasformare tutto :) e soprattutto possiamo co-operare in questo.
Io stesso sento come non più in sintonia con me delle pratiche che adoperavo in passato, ad esempio, ma non smetto mai di portare gratitudine e rispetto. Questo ingrediente è quello che serve per non fraintedere, come Irina ha giustamente percepito: molti potrebbero non vivere il senso di ciò che si sta cercando di trasmettere.
Quando interagiamo con le persone è importante ricordarsi che la Bellezza dell'essere umano è proprio nel suo complesso sistema che esige un sacro rispetto ed ammirazione, come quella che è rivolta alla massima espressione di Divinità.
Coloro che hanno creato sitemi di guarigione, di evoluzione, di interpretazione della realtà condividono con ognuno di noi la medesima Natura.
La co-operazione basata su questa consapevolezza può veicolare un cambiamento enorme, molto di più di un semplice "abbandonare senza percepire" (chiaramente non sto riferendomi ad Irina).
Sicuramente il rilascare dei freni e cose che realmente non si rivelano più adatte è una dinamica fondamentale ma altrettanto importante è il fluire della consapevolezza e del cambiamento in tutti gli ambiti e non generalizzare nessun approccio.
In questi giorni riflettevo come in molti potrebbe nascere un atteggiamento che porta a catalogare le persone come di serie A (evolute e Nuove,alcuni usano l'etichetta Indaco e Cristallo in modo inappropriato) e di serie B (vecchie, non aggiornate,...): l'ho visto già diffondersi in differenti forme ed è uno dei motivi per cui scrivo e sarà una parte, sento, importante nel mio stimolare gli altri in futuro.
Qui è insito un germe molto pericoloso che ha portato, in passato, tanto dolore all'umanità.
Un germe che può attecchire e svilupparsi senza quell'ingrediente amorevole che è il Ringraziamento.
La Gratitudine è l'energia d'Amore che può aiutare inanzitutto a capirci, gratitudine che si può esprimere in varie sfaccettature.
Ricordo a tutti come se ora noi viviamo ciò che possiamo definire un Miracolo è sicuramente grazie all'operato, ai pensieri, ai sentimenti e quindi all'Amore che altri esseri umani hanno creato prima (eravamo noi, incarnati in altre forme e quindi è un atto di amore verso noi stessi e parti di noi...non trovate?).
Se io oggi posso esprimermi è perchè altri (parti di me come ognuno di noi è parte del Tutto) ne ha creato il presupposto: l'Amore, il Rispetto e la Gratitudine sono quel canale di comunicazione che può offrire strumenti enormi a tutti di integrità personale ma anche a livello planetario.
Come detto dalla Nuova Terra, tramite Irina, la Nuova Realtà sosterrà persino chi vorrà perseverare in un modo limitato, seppur ricevendo stimoli più forti al cambiamento (non vorrei sbagliarmi ma mi pare di aver interpretato così il messagio, chiramente Irina potrà delucidarci in merito ;) ).
Questo lo vedo collegato a ciò che ho scritto: nulla viene distrutto in maniera fredda ma tutto ha un potenziale, ciò che si vive oggi è sicuramente un aumento degli stimoli perchè si è innalzato il ritmo.
Io non alimento, con un altro riferimento che sento di darvi, uno schema molto diffuso e molto pericoloso: i "buoni" verranno salvati e gli altri patiranno. Qui vi è il germe di cui parlavo prima, sentirsi gli "unici figli di Dio" (uso espressioni che provengono da altri ambiti che certamente non risuonano in me ma sono esempi che aiutano a capire).

Parlare della scimmia è molto pericoloso perchè offre il fianco ad essere frainteso ed essere incluso in questa onda di interpretazione e percezioni: le metafore possono rendere l'immagine ma è sempre una modalità a diverse "facce" perchè non sono mai pienamente aderenti al concetto originario e perchè possono essere manipolate.
Io nel mio punto di vista posso dire che da essere umani con alcune capacità atrofizzate stiamo operando un processo ri-attivazione, una parola a me cara, perchè intende che noi avevamo già queste capacità ma non erano in funzione per i più svariati motivi. Una immagine potrebbe essere quella della persona che nasce senza l'uso della vista e la recupera o senza l'uso della mano ed impara essa stessa a rianimarla ed interagirci o qualcuno funge da catalizzatore per questa "rianimazione".

In questo forum c'è un livello di consapevolezza ampio che sicuramente non creerà fraintendimenti ma sento di sottolineare come le parole che si scrivono e vengono diffuse hanno un'ampia platea, potenziale, di ascoltatori e lettori.
Tutti meritano di attingere ad "un sapere" ma potrebbero esserne allontanati da un fraintendimento come questo.
E' specifico compito del Comunicatore affinare la propria sensibilità per poter portare avanti il proprio Essere: è una sua Responsabilità che io sento importante.

Comunicare: mettere assieme, condividere.

Non trovate? Ho voluto aggiungere questa nota perchè è qualcosa che tutti possiamo aumentare ed amplificare, soprattutto coloro che si affacciano e si propongono come catalizzatori.
Qui si potrebbe aprire un interessante scambio in risposta alla domanda che rivolgo a noi tutti:
come percepisci, intendi, metti in opera il Ringraziamento verso il Passato nel tempo della rivoluzione interiore che stiamo vivendo?
:)
in questi giorni non sarò molto al PC ma spero che questo mio contributo possa essere di stimolo.

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Irinushka
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Grazie, Luca, infatti, ho esitato ad usare la metafora della scimmia proprio perché sentivo che potesse essere fraintesa; d’altra parte, conosco com’è fatto lo spazio magico di questo forum e quanto è bravo a trasformare dei riferimenti, magari, grezzi o non del tutto elaborati nei riferimenti solidi ed “indirizzati ad un pubblico vasto”, e quindi alla fine ho deciso di usarla. :)

Tornando al discorso delle tecniche energetiche e di crescita personale attualmente disponibili nel data base degli esseri umani sottomanifestati, ricordo che dopo l’ultimo incontro collettivo con la Nuova Terra, una delle partecipanti mi si è avvicinata e mi ha chiesto che cosa pensavo relativamente al lavoro con i cristalli: era diventato obsoleto?

E io ho risposto: “sì e no”; nel senso che, se usata alla vecchia maniera, questa tecnica, probabilmente, poteva chiudere, invece che aprire, le porte verso il Nuovo, ma che nello stesso tempo, poteva diventare anche uno strumento validissimo per esplorare il Nuovo, se la persona avesse attivato un altro regime della comunicazione, “rimappando”, appunto, tutto il sapere esistente, magari, “smontandolo fino alle radici”, per poi scoprire che i suoi singoli nodi ed armoniche erano tutt’altro che obsoleti, che erano molto vivi, e addirittura “silenziati” dalla vecchia cultura del sapere.

Tra l’altro, la mia “pietra filosofale”, la Labradorite, tempo fa mi ha spiegato molto bene la differenza tra le “pseudoalture” della cultura New Age e la piattaforma della Nuova realtà e della vera connessione con il Tutto :) :

http://it.irinushka.eu/?p=142" onclick="window.open(this.href);return false;

Probabilmente, possiamo usare il vecchio sapere dell’umanità come un insieme dei frammenti “Lego”, dei nodi conduttivi, dei piccoli e grandi tesori, che finora erano impegnati a servire la causalità sottomanifestata, ma che ora possono essere “riabilitati” e ritarati, possono mettersi al servizio della nostra causalità primaria, quella della legge dell’Amore, del libero ed incondizionato fluire delle nostre energie e della nostra vitalità. :D
AIRI-SON

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Rita
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Rita »

Ho riflettuto molto su questo argomento. Pensando, pensando e scrivendo, scrivendo,
sono venute fuori più domande che risposte, ma... è meglio avere le domande giuste
che le risposte sbagliate.

DOMANDA:

come imparare a desiderare in modo nuovo, intenso ed efficace?
come incantare la Nuova Terra?
come creare la nostra realtà nella nuova terra?
come manifestare quello che siamo veramente?
come usufruire consapevolmente della nostra luminosità nel nostro fare quotidiano?
come rieccitare e riprogrammare la materia esistente a propria immagine e somiglianza?
come contattare la Forza che è in noi?
come convertire in contanti la nostra luce?
come tirar fuori un caccia da uno stagno con la Forza del pensiero?

qual'è il Metodo?


Secondo me, Landers ha ragione:
prima di tutto occorre chiarire a se stessi cosa desideriamo veramente!
Può sembrare una cosa ovvia, ma secondo me non lo è affatto: anzi, è PRIMARIA.

Mi domando quindi: qual'è il mio desiderio "di prima scelta", quello che voglio veramente?
Qual è il mio desiderio concepito in modo puro, privo dei limiti imposti dal vecchio SO,
ma tuttavia coerente con le coordinate esistenziali materiali della nuova terra?
Quali cose è possibile desiderare nella nuova terra con il nuovo SO?
Ci sono dei ragionevoli limiti ai nuovi desideri nella nuova terra, oppure no?
E se questi limiti ci sono, quali sono?

Lascio la domanda in sospeso, perché questo potrebbe costituire un argomento a parte,
ma so che è importante la risposta, perché solo il mio desiderio vero può coinvolgermi
abbastanza intensamente da indurmi a tentare autonomamente in tutti i modi di realizzarlo,
da indurmi ad alzarmi in tutta mia altezza e a prendere qualunque iniziativa.
E' il Desiderio che muove la Forza (secondo me).

Ma supponiamo che io conosca bene ciò che desidero.


Quando e come il mio desiderio potrà incantare la realtà materiale?


Beh, tecnicamente, quando il nuovo Sistema Operativo esistenziale sarà completamente
installato, quando il sistema hard sarà stato completamente informato con i nuovi codici.
Penso che, a quel punto, una persona si accorgerebbe da sé delle modifiche che gli sono occorse,
delle nuove funzionalità disponibili e imparerebbe autonomamente a muoversi nella nuova terra
in modo appropriato. Pian pianino. Come si fa quando si impara da soli a usare un computer
per la prima volta, senza alcuna istruzione.
Basterebbe solo un po' di attenzione e di passione.


Quindi tutte le domande di cui sopra si ridurrebbero a questa:

i nuovi Sistemi Operativi esistenziali sono già stati installati nei sistemi hard?
su quante persone? con quale grado di completezza?
DA CHI O DA CHE COSA DIPENDE L'EFFETTIVA INSTALLAZIONE?


Continuando con la metafora dei computer, devo osservare questo fatto:

non si è mai visto un sistema hard che autonomamente si spoglia del suo vecchio SO
e autonomamente indossa quello nuovo, disponibile sul mercato.

Con ogni evidenza, l'hard ha bisogno di un "operatore esterno" e probabilmente anche
di un "supporto esterno" tipo CD di installazione.
In questa metafora, dunque, l'hard, la macchina, ha un ruolo piuttosto passivo.

Da questo punto di vista, sembrerebbe lecita la scelta di rimanere seduti, in speranzosa
attesa dell'arrivo di un operatore e di un CD di installazione...

Io ho ben presente l'importanza dell'impegno personale, dell'autodeterminazione,
della piena disponibilità al nuovo, della iniziativa personale... ma, se resto in questa
metafora, mi sembra evidente che occorra anche l'intervento di una forza "esterna"
che ci "informi" e ci setti secondo le nuove modalità disponibili.





Ora, però, cominciamo a uscire un pochino dalla metafora, perché le persone non sono computer.

Le persone sono i creatori dei computer.
E dunque, da un certo punto di vista, ibrido ( metaforico/reale),
le persone sono sia il sistema hard sia l'operatore esterno.


E allora riformulo la domanda:
DA CHI O DA CHE COSA DIPENDE L'EFFETTIVA INSTALLAZIONE?

Probabilmente dipende da me. Anzi, dipende da me e da ME.
me ... è il mio corpo, funzionante con il mio sistema operativo attuale
ME ... è la mia Forza, il mio Play superiore, la mia Fila acustica originale,
il progetto originale di me.

Quindi, questa installazione del nuovo sembrerebbe una cosa facile, no?
Se dipende tutto da me/ME dovrebbe bastare desiderarlo, no?


No. C'è un problema.

Il problema (almeno per me) è che la distanza che c'è tra me e ME è pari a quella che
c'era tra me e il vecchio concetto di dio; tanto che questo ME mi sembra un operatore
esterno, imperscrutabile e inaccessibile tanto quanto lo era il vecchio concetto di dio.



Soluzioni intraviste?


Dovrei far accadere una magia.

Può succedere che "l'operatore esterno" (il mio Play superiore) bussi alla porta del mio
hard per iniziare il processo di installazione, ma...in quel momento il mio hard è fuori uso,
impolverato, stanco, cigolante, distratto, svogliato

Oppure può succedere l'opposto, che il mio hard sia in splendida forma, e che abbia una gran
voglia di rinnovamento, ma...l'operatore, il Play superiore, in quel momento, non ritiene opportuno
di iniziare


Il momento magico potrebbe essere quando la macchina è pronta, docile ai comandi, in
condizioni ottimali per funzionare, per acquisire le nuove istruzioni...e l'operatore ha deciso anche
lui che quello è proprio il momento giusto per avviare la procedura.


Tradotto in soldoni:
- chiarire il mio desiderio autentico
- cominciare a fare l'amore con l'oggetto del mio desiderio con tutta la passione di cui sono capace
- mantenere sempre in ottima forma il mio sistema hard, in tutti i modi che conosco
- e anche nei modi che non conosco ancora, ma che mi devo inventare
- mantenere sempre le "orecchie dritte" per captare le tracce del mio Play superiore e delle sue intenzioni
- avere tanta pazienza......... :mrgreen:
- continuare a credere nella magia del progetto originario dell'essere umano
- avere fiducia nel mio Play superiore, perché senza ombra di dubbio, gran parte del lavoro la deve fare lui!

krisha
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by krisha »

Buonaluce :D !ho letto con gran piacere i post di luca e di rita ma vorrei ritornare alla scimmia e lasciarla scivolare via, in quanto a mio avviso rappresenta unicamente il sogno dell'essere umano. Nel momento in cui l'essere umano si risveglia al suo Essere divino, gran parte delle illusioni di cui era vissuto si frantumano e dalle macerie il suo Io più profondo si ricompone come essere di Luce, è' un momento in cui i sensi si acuiscono e lasciano intravedere gran parte delle potenzialità fino ad allora dormienti. L'Umiltà e l'Amore con cui si affronta questo cambiamento sono le fondamenta del "Nuovo Essere".
Posso parlare del dolore con cui ho affrontato questo passaggio, nel momento preciso in cui mi sono sentita diversa dalle persone con cui condividevo il quotidiano.C'è stato un momento in cui ho pensato che coloro che non avevano ancora capito sarebbero rimasti sulla sponda opposta e questo mi ha fatto sentire tanto sola e disperata da desiderare quasi quasi di ritornare dall'altra parte, ma in quel momento ho sentito una spinta interiore a non mollare perchè ancora non riuscivo a vedere bene. Ora lentamente sto riassemblando varie parti del mio Essere che avevo lasciato lungo il cammino e nonostante vivo quotidianamente in dimensioni parallele e distinte, sento una comunione maggiore con l'Energia che ci circonda e per cui nutro un enorme Rispetto. La mia Anima si sente pronta a prendersi le responsabilità che mi saranno affidate, sia quelle grandi sia quelle piccole quotidiane che con tanto Amore cerco sempre di portare a termine. Mi sento un'Anima antica in un'abito moderno e con il rigore che mi contraddistingue vorrei finalmente potermi godere questo presente così ricco d'Amore e di magiche possibilità :mrgreen:

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Massimo
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Massimo »

I punti chiave reali su cui secondo me sarebbe meglio meditare (e probabilmente “soffrire”) del messaggio metaforico della scimmia ed in generale di questo processo dell’installazione del nuovo SO sono molteplici:
  • 1. Ci sta dicendo che stiamo davvero cambiando “pelle”, che la realtà sta davvero cambiando in modo sostanziale, che nulla di quanto sta arrivando è mai stato presente prima sulla Terra, che dobbiamo davvero inventarci e/o scoprire un nuovo modo di esistere (e, per un essere umano sotto-manifestato che ha fatto della stabilità e della conservazione dello status quo nei millenni il suo credo fisso, è già una bella sfida accettare anche solo l’idea della possibilità che le cose stiano davvero così, quindi non c’è da stupirsi se ci piovono addosso tonnellate di quei messaggi “rassicuranti” (ma gioiosamente castranti! :mrgreen: ) che sostengono che basta l'amore, il rispetto e la gratitudine e tutto andrà a posto).

    2. Ci sta dicendo che non è vero che eravamo perfetti :o , ci sta confermando quello che molti hanno sempre saputo: sia che ci mancavano personalmente delle parti importanti, sia che le condizioni al contorno rendevano “impossibile” per definizione una vera esistenza, nel vero senso della parola.

    3. Ci sta dicendo, tra le righe, ma non per questo meno chiaramente, che sta a noi scoprire, lavorandoci sopra con impegno, quali sono queste parti nostre e della Terra che stanno arrivando e come fare ad utilizzarle e per cosa utilizzarle.

    4. Ci sta dicendo che i risultati ottenuti dipenderanno dal nosto impegno, da quanto saremo stati efficaci nel creare i nostri NUOVI sensi e significati e che l’amore (quello vecchio, quello fondamentalmente indefinibile e che poteva essere stiracchiato a piacere per coprire qualunque incoerenza) non basterà a salvarci. Sì, è vero, nessuno verrà “fatto fuori” o “lasciato indietro”, ma è altrettanto vero che a seconda di quanto pienamente si parteciperà all’Esistenza, cambierà il livello di “gioia” della propria esistenza e negare (o glissare con nonchalance su) questo fatto serve spesso a giustificare la propria riluttanza (e/o paura) ad entrare nel Nuovo Gioco.

    5. Ci sta dicendo che le Parole sono trasmissive solo se davvero provengono direttamente dal proprio profondo, dalla propria reale esperienza, dove per reale esperienza si intende qualcosa che ci ha cambiato, e se si occupano di argomenti che ci riguardano direttamente e che riguardano coloro ai quali stiamo parlando. In questo senso, il post di Rita è da manuale, non c’è una sola virgola fuori posto, lei sta PARLANDO di ciò che LEI sente, di come LEI lo sente e lo vive, sta parlando di come fare ad evolvere, ad agganciarsi al Nuovo, come riconoscerlo, e sta scambiando con noi le SUE scoperte, i SUOI dubbi. La SUA trasmissività è all’opera in pieno ed è acqua fresca e frizzante sotto il solleone o, visto il momento, un caminetto scoppiettante in una casa sotto un metro di neve che ti scalda il cuore più di cento ripetizioni delle parole amore che fa sempre rima con cuore :mrgreen: , rispetto, gratitudine...

    6. Ci sta dicendo che l’Amore (quello vero) è uno stato energetico profondo che ci permette di fluire in modo libero, incondizionato e non condizionante. E che sulla base di questo Amore dobbiamo costruire i nostri sensi e significati nell’azione e nello scambio con gli altri.

    7. Ci sta dicendo, con il concetto del raggio della trasmissività, che i risultati ottenuti e, prima ancora, le cose che ha senso desiderare e di cui ha senso occuparsi, dipenderanno per ciascuno di noi dal tipo e dalla costituzione della nostra struttura energetica, dalle nostre caratteristiche di “impianti energetici fatti persona”. E ci sta dicendo che queste caratteristiche sono molto diverse da persona a persona e che non c’è nulla di male in questo, perché è così che funziona l’Universo.

    8. Ci sta dicendo che il concetto “Io sono Dio” è assolutamente vero per ognuno di noi, ma solo se lo si concepisce all’interno di una comprensione limpida, cristallina e assolutamente distaccata, che i limiti della trasmissività di ciascuno possono essere molto, ma molto diversi e che l’unico modo per “sentirsi da Dio” sarà quello di “sentire” correttamente qual è il proprio raggio della trasmissività e supportarlo con le proprie azioni, i propri sensi ed i propri significati.

    9. Ci sta dicendo che non importerà, dal punto di vista della gioia e della possibilità di “sentirsi da Dio” e del quanto ci si sentirà completamente manifestati e realizzati, se ci si occuperà di gestire un impero da 100 miliardi di euro o un orticello da 100 mq, l’unica cosa che conterà, ai fini della gioia vera e della vera autorealizzazione, sarà capire se si ha il compito di gestire l’impero da 100 miliardi di euro e poi farlo invece di coltivare un orticello da 100 mq e, viceversa, capire che il proprio raggio della trasmissività è strutturato per occuparsi dell’orticello e quindi che cercare di gestire un impero da 100 miliardi di euro sarebbe del tutto fuori luogo.
Capire ed accettare davvero i punti di cui sopra (e probabilmente altri che si scopriranno strada facendo) è la base di quella che io chiamo la Nuova Maturità, il nuovo modo adulto (o quasi-completamente manifestato) che apre le porte REALI verso il Nuovo.

È del tutto evidente che nessuno dei punti di cui sopra implica che alcuna tecnica esoterica o spirituale, ma nemmeno alcuna filosofia sociale o tecnica commerciale o ideologia politica o qualunque altra cosa, sia automaticamente e per definizione da buttare alle ortiche.

È del tutto evidente perché ciò di cui parlano quei punti sta a monte di tutto il resto, è la chiave con la quale interpretare tutto il resto e la propria interazione con tutto il resto, che si tratti di un approccio spirituale o un corso di Programmazione Neuro Linguistica per vendere 100 enciclopedie al giorno invece di 10.

Chi capisce veramente, o almeno intuisce, annusa, di quale tipo di Nuovo stiamo parlando, sa bene come e a quali livelli le cose del passato vanno superate, amandole e ringraziandole per tutto ciò che ci hanno dato e anzi continuando ad usarle in tutti i modi in cui possono ancora (e addirittura più di prima) esserci utili.

La risposta da offrire a chi invece queste cose ancora non le percepisce con chiarezza e potrebbe equivocare, non può essere la riproposizione di altro vecchiume, sterile decenni fa, figuriamoci ora :mrgreen: , ma può e deve essere la proposizione del Nuovo, della Nuova Maturità, di una nuova visione globale che offra davvero non solo lo spunto per il superamento armonioso del passato (superamento che sarà automaticamente una specie di sottoprodotto del processo di crescita nel Nuovo), ma la chiave d'ingresso per un futuro che è sempre più il nostro presente, se accettiamo di viverlo davvero.

Concluderei invitando ed incitando tutti noi, nessuno escluso, ad impegnarci davvero non a combattere e ad occuparci del vecchio (il che non significa affatto, ripeto, smettere immediatamente qualunque pratica conosciuta, sarebbe una cosa non solo evidentemente impossibile, ma ancora più assurda del continuare a fare e concepire tutto come prima), ma a coltivare attivamente questi nuovi approcci, perché questo è l’unico modo reale per procedere nel Nuovo (e, già anche “solo” incominciare a farlo non è cosa da poco, anzi! :D ).

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Massimo
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Massimo »

Ecco, lo sapevo che i punti dovevano essere 10, sono sempre stati 10 dall'inizio dei tempi, perché adesso dovrebbero essere solo 9??? :mrgreen:

OK, il punto 10 è:
  • 10. Ci sta dicendo che dobbiamo essere capaci di lasciar andare le cose che sentiamo ormai obsolete (naturalmente solo se e quando lo sentiamo veramente), certamente senza colpevolizzarle, ma ringraziandole per tutto quanto hanno fatto per noi. Ma poi lasciarle andare davvero, senza cercare scuse, senza sotterfugi, non facendole uscire dalla porta per farle rientrare un minuto dopo dalla finestra. :D
In cima a e a coprire questo bel decalogo :D infatti secondo me troneggia poi l'espressione "onestà con se stessi": molto meglio confessarsi sinceramente di non essere ancora in grado di accettare una certa impostazione o di abbandonarne un'altra che continua ad aiutarci a mantenere l'equilibrio, che mentirsi spudoratamente e poi inventarsi complicatissimi ragionamenti per negare (e/o giustificare come Nuovo) il proprio attaccamento al vecchio.

Il Nuovo è anche questo: non ci deve essere costrizione, i tempi devono essere stabiliti da ciascuno di noi, a seconda delle nostre sensazioni, questa è una parte fondamentale del processo di ricerca e costruzione dei propri sensi e significati, ma è fondamentale (per stare bene, mica per altro) essere il più onesti possibile con se stessi, altrimenti va a finire che si scopriranno i significati di un altro e purtroppo difficilmente ci saranno di qualche utilità... :mrgreen: :D

fabio
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by fabio »

Massimo scrive:
In cima a e a coprire questo bel decalogo infatti secondo me troneggia poi l'espressione "onestà con se stessi": molto meglio confessarsi sinceramente di non essere ancora in grado di accettare una certa impostazione o di abbandonarne un'altra che continua ad aiutarci a mantenere l'equilibrio, che mentirsi spudoratamente e poi inventarsi complicatissimi ragionamenti per negare (e/o giustificare come Nuovo) il proprio attaccamento al vecchio.

Il Nuovo è anche questo: non ci deve essere costrizione, i tempi devono essere stabiliti da ciascuno di noi, a seconda delle nostre sensazioni, questa è una parte fondamentale del processo di ricerca e costruzione dei propri sensi e significati, ma è fondamentale (per stare bene, mica per altro) essere il più onesti possibile con se stessi, altrimenti va a finire che si scopriranno i significati di un altro e purtroppo difficilmente ci saranno di qualche utilità... Massimo

Ecco mi è piaciuto quello che hai scritto, perchè non sapevo proprio come dirlo, ma io tutto quello che a voi il SO dice, io non lo sento.
Ne parlano tutti, è vero, e posso crederci, ma da lì a "sentirlo" il passo è lungo.
Io nella mia vita non sento niente di cambiato, anzi piuttosto mi vedo retrocedere e come detto in un altro post, ora faccio come s.Tommaso, quando qualcosa si smuoverà, quando qualcosa comincerò a sentirlo pure io, allora, forse, vedrò il da farsi, ma ora come ora, tutto questo gran parlare di ascensione, terra nuova, nuova energia, ne ho le tasche piene e inizio a dubitarne anche.
Io ho sempre ascoltato il mio "sentire" e il mio sentire ora mi dice di lasciar perdere tutto e ascoltarmi dentro.
Fare le cose perchè lo dicono gli altri o perchè lo fanno tutti, non è mai stato nel mio stile, io sono un ribelle di natura, ci ho sempre rimesso, però ho sempre seguito quello che io sentivo.
Come dissi tempo fa, voi percorrete la vostra autostrada, ma io devo percorrere il mio sentiero, il mio viottolo, però sarà la mia di strada, non quella degli altri.
Mi sento in un tunnel molto profondo e forse non ce la farò a risalire, ma io seguirò sempre il mio sentire, a costo di arrivare all'inferno.
In conclusione, come giustamente tu fai presente, io farò la mia strada solitaria, non so dove mi porterà, però penso sia la cosa più giusta ed onesta sia per voi che per me, d'altronde ho sempre detto che non riuscivo a capire Irina, lei sente molto dentro di sè, ma io non lo sento, perciò inutile seguirla da parte mia.
Un caro saluto a tutti voi, vi voglio bene!

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Irinushka
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Rita wrote: Secondo me, Landers ha ragione:
prima di tutto occorre chiarire a se stessi cosa desideriamo veramente!
Può sembrare una cosa ovvia, ma secondo me non lo è affatto: anzi, è PRIMARIA.

Mi domando quindi: qual'è il mio desiderio "di prima scelta", quello che voglio veramente?
Qual è il mio desiderio concepito in modo puro, privo dei limiti imposti dal vecchio SO, ma tuttavia coerente con le coordinate esistenziali materiali della nuova terra?
Quali cose è possibile desiderare nella nuova terra con il nuovo SO?
Ci sono dei ragionevoli limiti ai nuovi desideri nella nuova terra, oppure no?
E se questi limiti ci sono, quali sono?

Lascio la domanda in sospeso, perché questo potrebbe costituire un argomento a parte, ma so che è importante la risposta, perché solo il mio desiderio vero può coinvolgermi abbastanza intensamente da indurmi a tentare autonomamente in tutti i modi di realizzarlo, da indurmi ad alzarmi in tutta mia altezza e a prendere qualunque iniziativa.
E' il Desiderio che muove la Forza (secondo me).
Il mio “desiderio di prima scelta” mi è nato spontaneamente (diciamo pure che ho assistito, incredula e meravigliata, alla sua apparizione dentro di me e alla sua successiva espansione, è stato come se mi “avesse presa” in ogni parte del mio essere, facendomi anche scoprire le parti di me di cui fino a quel momento ignoravo l’esistenza) ormai più di due anni fa, nel novembre del 2007, quando ho vissuto la mia “magica trasformazione strutturale”, ed è sempre e ancora con me, è la mia chiave di accensione e il mio propulsore, la mia porta di apertura verso tutto quanto. :D

Ovviamente, non si possono fare i paragoni, ma forse potrebbero esservi d’aiuto queste due considerazioni.

La prima: fin dall’inizio questo mio desiderio, per come mi si formulava dentro, non coinvolgeva soltanto la dimensione umana, ma era “trasversale”, cioè, con una sua estremità si agganciava alla dimensione umana, mentre con l’altra si sporgeva nell’Infinito, e quindi anch’io, mentre lo percepivo e lo esprimevo dentro di me (e a questo punto, però, non ero più soltanto un giocatore umano, ma ero un DP, un “Doppio player” :) ), lo facevo nello stesso tempo in modo concreto e in modo “vago”, usando la tecnica degli “asterischi” e chiamando l’Universo intero ad essere un mio co-sceneggiatore.

E la seconda: ho percepito chiaramente fin da subito che questo mio desiderio, per come era nato dentro di me e mi stava eccitando, era una cosa impensabile per la vecchia realtà; è come se io avessi TRADITO l’ordine basilare della vecchia realtà, generando con il mio sentire-pensare qualcosa di inconcepibile, un volume della realtà diverso, una sezione della realtà diversa, una condizione tale per cui il mondo, come lo conoscevo, avrebbe dovuto essere riconfigurato e “rifatto” nelle sue fondamenta. :)

Praticamente stavo evocando la Nuova Terra, senza ancora saperlo, e ora che la Nuova Terra c'è, posso incominciare ad "arredare e a colorare" questa mia particolare sezione della realtà tramite l'azione, tramite i movimenti, ovviamente, stando in ascolto delle esigenze della Nuova Terra e della Convenienza superiore.

Come sapete bene, io non sono un normale utente, ma piuttosto un programma di debugging, perciò anche i miei desideri sono assai particolari e non riproducibili su larga scala, però magari questa mia condivisione vi stimolerà lo stesso. :)

E un’altra cosa relativamente ai desideri.

Secondo me, è possibile che ciò che desideriamo intensamente, rifletta prima di tutto la nostra stessa capacità di desiderare, rappresenti un diagramma corrente del modo in cui noi ci mettiamo ad oscillare, desiderando qualcosa, rappresenti un vettore e un regime della Forza, e non tanto la configurazione (la soluzione) finale.

Ricordo che non molto tempo fa ho scritto sul forum che, probabilmente, noi facciamo il login dentro il Sistema, usando il nostro regime di desiderare come una password, come un segno tangibile della nostra unicità, come un’impronta inequivocabile della nostra essenza profonda.

Probabilmente, non conta tanto l’esposizione precisa di quello che noi vogliamo ottenere o creare (di una certa “messa a terra” delle nostre energie), quanto il modo in cui ci eccitiamo, quello che ci sentiamo disposti a fare per creare questa particolare messa a terra (oppure quel particolare filo del destino), quanto siamo disposti a sfidare l’ordine esistente delle cose per sgombrare lo spazio per la nostra causalità, per i nostri sensi e significati, per la nostra onda vitale.
AIRI-SON

Tornerò a sollecitare le vostre anime

"Съешь же ещё этих мягких французских булок, да выпей чаю." :figurati : ... : : down :

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Massimo
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Massimo »

fabio wrote: Ecco mi è piaciuto quello che hai scritto, perchè non sapevo proprio come dirlo, ma io tutto quello che a voi il SO dice, io non lo sento.
Ne parlano tutti, è vero, e posso crederci, ma da lì a "sentirlo" il passo è lungo.
Io nella mia vita non sento niente di cambiato, anzi piuttosto mi vedo retrocedere e come detto in un altro post, ora faccio come s.Tommaso, quando qualcosa si smuoverà, quando qualcosa comincerò a sentirlo pure io, allora, forse, vedrò il da farsi, ma ora come ora, tutto questo gran parlare di ascensione, terra nuova, nuova energia, ne ho le tasche piene e inizio a dubitarne anche.
Fabio, inizio col dire: ottimo il tuo atteggiamento onesto, come ho già detto è molto meglio, molto più vicino al Nuovo, ammettere che una certa cosa non la si sente, che cercare di autoconvincersi a tutti i costi, e poi continuare come prima, ma dicendosi (e magari proclamando in giro) che si stanno facendo delle cose non solo nuove, ma anzi nuovissime.

Poi una cosa di carattere più generale: anche nei punti che ho elencato sopra, e direi in tutto quello che dice Irina, non ci sono indicazioni da seguire, non ci sono “dogmi” a cui credere altrimenti si viene lasciati indietro o fatti fuori (come diceva Luca) o si finisce all'inferno (come dici tu), si tratta più che altro di indicazioni che dicono: guarda in quella direzione e prova a vedere cosa vedi.

Quindi non si tratta di “seguire Irina”, ma piuttosto di cercare la propria strada utilizzando le “tecniche di ricerca” indicate da Irina.

Insomma, usando una metafora, Irina (e anche quei 10 punti) ti dicono su quali siti web si possono acquistare i biglietti dei pullman, dei treni, degli aerei, delle navi, o, per chi lo desidera, dove acqustare una vettura o anche un jet personale nuovo, ma non ti dicono né che mezzo usare, né tanto meno verso quale località andare, né cosa andare a farci, né perché andarci, né quanto fermartici, né quali tappe seguire dopo. Sono tutte cose che ciascuno deve decidere con i suoi tempi e ascoltandosi.

Ti dicono: Guarda, adesso puoi smettere di andare sempre e solo a piedi, ci sono mezzi decisamente più efficienti che ti possono far raggiungere luoghi che a piedi non potresti mai raggiungere, nemmeno in cento anni, ma non solo, che ti possono far vivere esperienze di viaggio del tutto nuove, vedere le cose da prospettive prima impossibili... però TU devi scegliere se continuare ad andare a piedi o meno, TU devi scegliere l’eventuale mezzo o mezzi di locomozione e TU devi scegliere le destinazioni.

E, come nel post precedente, magari uno si prende il pullman ed è già contento di raggiungere il capoluogo di regione mai visto prima, un altro ha bisogno, per mettere a terra la sua trasmissività, di acquistarsi un jet personale e attraversare gli oceani due volte al giorno... magari uno inizia prendendo il pullman e dopo un po’ ci prende gusto e scopre che ha bisogno del jet e trova il modo per procurarselo...

Il problema poi con tutta questa storia del Nuovo SO e della scimmia e in pratica tutto il resto che dice Irina è che ci si trova sempre in bilico tra l’uovo e la gallina.

Cerco di spiegarmi: è vero che le cose uno le deve sentire e se non le sente non c’è nulla da fare, però è anche vero che uno deve provare davvero a sentirle, deve metterci del suo.

È un discorso molto “delicato”: da un lato non bisogna autoingannarsi, dall’altro non bisogna eccedere nell’atteggiamento opposto di derubricare qualunque segnale a “semplice coincidenza che non significa nulla”. I segnali, specialmente all’inizio, è più probabile che siano piccoli, direi quasi subliminali, che eclatanti, tipo astronave extratterestre che atterra in giardino... :mrgreen:

Si tratta di stare in questo equilibrio delicatissimo e continuamente mutevole tra lo “scetticismo” e la “fede”, tutto tra apici perché sono comunque parole imprecise, ma che servono a capire i due lati della stessa medaglia.

E, attenzione, non sto parlando di sensazioni extrasensoriali, di sviluppare capacità medianiche o sensitive, sto parlando di ascolto profondo di sé, tutto lì (tutto lì si fa per dire, questa è una delle tante cose semplici, ma non facili :D , però certamente alla portata di tutti, nessuno escluso).

Un altro aspetto fondamentale che la metafora del SO trasmette molto bene e che ho sottolineato nel punto 10. è che prima di poter acquisire qualcosa di nuovo bisogna liberare (ma liberare davvero!) lo spazio occupato da qualcosa di vecchio.

Cioè, prima si libera, poi si riceve, non viceversa, purtroppo. :roll:

Ecco perché stare ad aspettare che succeda qualcosa senza fare niente fino a quando non succederà, purtroppo ci condanna alla totale immobilità: non succederà mai nulla, si continuerà a restare esattamente sempre nella stessa condizione.

Precisando meglio, in realtà siccome le condizioni al contorno cambieranno e continueranno a cambiare a mano a mano che la situazione evolve, è più che possibile che ad un certo punto scatti la scintilla, che ad un certo punto si “senta” finalmente che si è aperto un varco, ma la dinamica sarà sempre quella: si sentirà di poter abbandonare qualcosa che prima era irrinunciabile e ci si metterà alla caccia del senso e significato che riempie il vuoto che si è venuto a creare.

Quindi, se uno vuole davvero provarci, la prima cosa da fare, anche adesso che non si sente nulla, è incominciare a liberare dello spazio, provare a vedere se c’è qualcosa che ormai si sente obsoleto, ma al quale per tante ragioni non si riesce ancora a rinunciare (paura, scetticismo, la mente che mente, abitudine, comodità, a volte desiderio più o meno inconscio di soffrire, di punirsi, etc. etc.) e vedere se non c’è invece un modo di provare a lasciarlo andare... e poi rimettersi in ascolto di sé...

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Massimo
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

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Irinushka wrote: Come sapete bene, io non sono un normale utente, ma piuttosto un programma di debugging, perciò anche i miei desideri sono assai particolari e non riproducibili su larga scala, però magari questa mia condivisione vi stimolerà lo stesso. :)
Traducendo o traslando le cose dagli "spazi fantascientifici" di Irina a quelli di noi miseri mortali :mrgreen: , direi che quando si cerca il proprio "vero desiderio" bisognerebbe cercare di mettersi nella condizione di sentire la propria appartenenza profonda al Tutto e di lì vedere quali desideri spiccano di più e quali invece perdono abbastanza di luminosità ed interesse...

Insomma, uno dovrebbe provare a oscillare con il Tutto e poi vedere cosa continua ad oscillare in sincronia e cosa va fuori fase e perde potenza...

Perché per forza il "vero desiderio", per essere tale, deve accordarsi con il Tutto: come dicevo già prima, se il proprio Tutto è l'orticello, continuare a desiderare i 100 miliardi di euro, anche usando tutte le tecniche del mondo, anche con l'aiuto di tutti i maghi e le streghe della terra, non porterà ad altro che ad una serie di delusioni e frustrazioni... e, peggio ancora, renderà impossibile sperimentare la vera gioia che in realtà era così vicina, così semplice (ma non facile! :mrgreen: ) da raggiungere...

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