Il tempo sferico ed il canto del Sè

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Irinushka
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Grazie, Massimo, per questa tua traduzione! :)
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Irinushka
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Rita wrote: … le persone sono sia il sistema hard sia l'operatore esterno.

E allora riformulo la domanda:
DA CHI O DA CHE COSA DIPENDE L'EFFETTIVA INSTALLAZIONE?

Probabilmente dipende da me. Anzi, dipende da me e da ME.
me ... è il mio corpo, funzionante con il mio sistema operativo attuale (la scimmia)
ME ... è la mia Forza, il mio Play superiore, la mia Fila acustica originale,
il progetto originale di me. (l'umano/divino)

Quindi, questa installazione del nuovo sembrerebbe una cosa facile, no?
Se dipende tutto da me/ME dovrebbe bastare desiderarlo, no?
Aggiungerei che nel quadro c’è anche un altro livello dell’operatore esterno, quel regime “dietro le quinte” che permette che il Nuovo SO diventi realmente INSTALLABILE sui singoli computer, non è una condizione di cui è facile parlare (perché se si enfatizza troppo questo aspetto del “Deux ex macchina”, i singoli utenti potrebbero contarci troppo, invece di potenziare la fiducia in se stessi, mentre se non se ne parla proprio, le persone tendono a scoraggiarsi, a generare pensieri tipo: “allora, c’è qualcosa che non va in me”; “io ci provo con tutte le mie forze, eppure…”).
Massimo wrote: 1. Ci sta dicendo che stiamo davvero cambiando “pelle”, che la realtà sta davvero cambiando in modo sostanziale, che nulla di quanto sta arrivando è mai stato presente prima sulla Terra, che dobbiamo davvero inventarci e/o scoprire un nuovo modo di esistere (e, per un essere umano sotto-manifestato che ha fatto della stabilità e della conservazione dello status quo nei millenni il suo credo fisso, è già una bella sfida accettare anche solo l’idea della possibilità che le cose stiano davvero così, quindi non c’è da stupirsi se ci piovono addosso tonnellate di quei messaggi “rassicuranti” (ma gioiosamente castranti! :mrgreen: ) che sostengono che basta l'amore, il rispetto e la gratitudine e tutto andrà a posto).

2. Ci sta dicendo che non è vero che eravamo perfetti :o , ci sta confermando quello che molti hanno sempre saputo: sia che ci mancavano personalmente delle parti importanti, sia che le condizioni al contorno rendevano “impossibile” per definizione una vera esistenza, nel vero senso della parola.
Infatti, è così, e secondo me, il messaggio “La nostra realtà è sempre stata questa, noi dovevamo solo svegliarci, aprire gli occhi e scoprire come stanno veramente le cose” che è piuttosto diffuso, è un messaggio fuorviante, perché fino a poco tempo fa non era tecnicamente possibile “aprire gli occhi" verso questo tipo di risoluzione esistenziale.

Quindi non dobbiamo gonfiarci troppo, attribuendoci anche i meriti che non sono nostri, in particolare, i meriti di quelle Forze dietro le quinte ed "addetti ai lavori" che hanno reso tecnicamente possibile questo nostro grande avanzamento planetario verso i nostri nuovi modi esistenziali.

E che fanno il loro lavoro splendidamente, pur rimanendo non inquadrabili non soltanto dagli esseri umani, ma anche dalle varie guide interdimensionali.
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krisha
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by krisha »

:roll: Buonaluce ho letto con passione ogni riga soprascritta, ed ho condotto gran parte della mia esistenza ignorando scritti, tecniche meditative e sentieri preconcetti, per cui il dono dell'Energia quale messaggera del nostro interiore divino è arrivato nella mia vita inaspettato e sconosciuto. Nel corso degli anni ho imparato a conoscermi profondamente e a gioire del nostro Essere, ringrazio giornalmente il Tutto per questa magica possibilità e mi diverto un sacco "to improve myself" in maniere sempre nuove, caratterialmente quando scopro qualcosa mi ci immergo fino ad averla assimilita e poi vado avanti, arricchita di una nuova "esperienza e lezione" che cerco di condividere con chi mi sta a fianco. Nella mia esistenza mi sono sentita maria maddalena, cristo, strega, fata, angelo e diavolo, ma ad ogni "travestimento" della mia Anima ho dato tutta me stessa ed una volta superata questa "fase" ho rilasciato l'archetipo che lo teneva vivo ed ho trattenuto la lezione che vi si trovava. Il mio punto di "sentita" ovviamente è diverso da qualunque altro, ma sentirmi in "onda" con i concetti che ognuno ha riportato in questo topic mi fa ritenere che ci sia una corrente comune che seppur con modalità ad personam ci incanala nella medesima direzione, che magari disterà centinaia di km dalla mia ma sarà governata da un comune intento. Un buon proseguimento a Tutti :D

Rita
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Rita »

Aggiungerei che nel quadro c’è anche un altro livello dell’operatore esterno, quel regime “dietro le quinte” che permette che il Nuovo SO diventi realmente INSTALLABILE sui singoli computer, non è una condizione di cui è facile parlare (perché se si enfatizza troppo questo aspetto del “Deux ex macchina”, i singoli utenti potrebbero contarci troppo, invece di potenziare la fiducia in se stessi, mentre se non se ne parla proprio, le persone tendono a scoraggiarsi, a generare pensieri tipo: “allora, c’è qualcosa che non va in me”; “io ci provo con tutte le mie forze, eppure…”).
Irina, comprendo perfettamente la tua prudenza e la responsabilità che senti a questo proposito.

Ma credo che le persone che arrivano a leggere le tue parole in questo spazio siano proprio quelle in grado di "comprenderne" il senso senza fraintendere.
Francamente, non vedo tutti questi rischi di fraintendimenti, a proposito di scimmie, di vecchie tecniche o altro...

Perciò, quando hai notizie fresche del "regime dietro le quinte", per favore parlacene!!! E' importante. Tu sai come dirlo con le parole giuste, non ti preoccupare.

krisha
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by krisha »

:D Grazie rita sei riuscita ad esprimere quello che sentivo nei riguardi dei messaggi di irina, ritengo infatti non vi possano essere fraintendimenti su quanto esprime in quanto ognuno ne assimila la parte a cui è pronto. Quindi mi associo con tutta Me stessa all'invito di Rita: Non tralasciare niente, per favore condividi con noi il tuo Nuovo sapere :shock: siamo tutt'orecchi occhi e buona volontà!!!!
Spero comunque di poter aggiungere qualcosa di personale non appena il mio software sarà sul play giusto.
Un abbraccio

Lalla
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Lalla »

Come al solito, mi incantate tutti i lunedì mattina (vi ricordo che io partendo ogni venerdì sera non apro mai il computer fino al mattino di lunedì). Mi incantate perché senza spiegazioni voi mettete in atto quello che io vedo/sperimento/sento nel weekend, nessuno di voi può sapere quello che io faccio, non lo so neanche io in anticipo... Bella questa "collaborazione", bella questa "comunicazione" :D

Io, Irina e Massimo siamo da un bel po' di tempo amici ed abitiamo abbastanza vicini, ma nonostante ciò ci vediamo raramente ed è un onore ogni volta che ci vediamo o scambiamo dei pareri o informazioni. La bellezza di questa amicizia è quella che ognuno fa la sua parte senza disturbare l'altro, anzi lo completa e lo accetta quando se la sente, e soprattutto è bella questa amicizia perché semplicemente è molto onesta.

Non a caso vi parlo di questa bella amicizia... Vorrei sottolineare che è davvero molto importante l'onestà, le parole vere, dette dal profondo del cuore, così come Massimo ha spiegato benissimo. :mrgreen:

Vorrei dire che anche a me il paragone con la scimmia mi sta da Dio. Questo sabato (mentre voi parlavate :D ) io ho avuto un'altra visione, un'altra esperienza extracorporea.

Di solito non ne parlo fino a quando non elaboro quello che mi succede e fino a quando non mi consiglio con i miei amici... adesso farò un eccezione e lascerò a voi il perché...

Ad un certo momento, sabato, ho iniziato a non stare bene, a soffocare, a non stare più dentro di me. Ho cercato di stare calma e di capire che cos'ho... Mettendomi la mano sulla mia faccia mi sono resa conto che io non sono io e che il corpo che toccavo all'improvviso per me era un corpo estraneo... non mio :mrgreen: Mi sono resa conto che io ero troppo grande(come entità eterica) per questo piccolo corpo, mi sembrava assurdo tornare dentro, mi tenevo per intera in un palmo, come i gattini appena nati. Mi piacevo come corpo, ma non mi pareva più il caso di rientrare e... ho avuto un momento di panico, di confusione... Mi sono domandata come potrei gestire da dentro quel picolo corpo tutto quello che io posso fare :shock:

Vedete, ognuno di noi ha il suo modo di esplorare, cercare, imparare, andare avanti... ma vedete che la sostanza è la stessa? Leggendo voi stamattina, io ho avuto la mia risposta.... GRAZIE A TUTTI

krisha
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by krisha »

Buonaluce :) quante volte leggendo le vostre storie ho provato un desiderio interiore di viverle, non dico invidia, ma proprio il desiderio impellente di avere cose così magiche da sperimentare. Poi per un attimo mi sono fermata ed ho dato un'ampia "guardata" al mio trascorso e come sono sicura "non vi è magia più magica della magia della Realtà", nella mia esistenza ho sempre creato nel bene e nel male il disegno che più mi aggradava riuscendo poi a trasformarlo nel tempo, la mia è una vita felice anche se in questo momento mi sto prendendo una pausa (involontaria al mio umano) seduta sulla riva di una spiaggia ed all'orizzonte vedo la sagoma dell'Arca di irina, vorrei raggiungerla a nuoto ma la distanza è troppa per la mia "paura" dell'acqua alta e degli squali. Cerco di centrarmi in Me stessa ma il pensiero di ciò mi porta a galleggiare nel niente pieno di pensieri inutili. Da quando mi sono risvegliata all'Anima avrei sempre voluto avere una spalla su cui piangere, da cui imparare e farmi proteggere, invece mi sono sempre ritrovata sola a sperimentarmi in prima persona per esser poi ripagata con conferme tangibili. Sento però adesso il bisogno quasi impellente di ri-conoscere e mettere in pratica i doni che mi appartengono e che in tutti questi anni di apprendistato ho preferito accantonare per dedicarmi al mio ruolo di mamma, nonostante a piccole dosi li ho resi naturali nel quotidiano familiare. Ora ho proprio bisogno di un Aiuto perchè non so da che parte voltarmi, ho mille sfaccettature della stessa medaglia che mi illuminano ma mi manca il bottone del play e nonostante sono consapevole della Realtà in cui sono immersa non riesco a sentirla interiormente.
Non sono abituata a chiedere probabilmente perchè mi è sempre stato concesso senza farlo, ma penso che essere onesta anche con me stessa fino in fondo :oops: possa darmi una spinta a salire questo step. Un abbraccio di Cuore

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Irinushka
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Rita wrote: Sento che tutto questo è connesso anche con l'argomento del "desiderare"
Non solo "in che modo desidero", ma anche "cosa desidero".
(qual'è il mio desiderio di prima scelta?).

Sto elaborando...
Ieri ho scritto una lunga lettera ad una mia amica russa (membro del nostro forum ormai da circa 8 anni) che mi ha espresso i suoi vari dubbi e perplessità sul perché dev’essere così mostruosamente difficile trovare la propria realtà individuale.

In particolare, si parlava del suo interesse verso certe “tecnologie della nuova umanità” ampiamente diffuse nei circoli esoterici russi, apparentemente molto serie ed elaborate, che si appoggiano sulla teoria quantistica e altre discipline scientifiche o quasi scientifiche, che promettono tante belle cose, eppure io fiuto lì dentro una sconvolgente MANCANZA DELLA CAUSALITA' PRIMARIA e delle frequenze superiori, un enorme bug strutturale, che percepisco come l’assenza della scintilla divina, come una direzione di ricerca che porta in un vicolo cieco, come se tutto quello bel daffare fosse privo della linfa vitale e del vero sapere.

Mi è anche venuta questa metafora, a proposito del capostipite di queste dottrine: un apprendista che, appunto, ha imparato diverse cose tecniche e che, approfittando dell’assenza temporanea del Maestro, finge di essere lui il Maestro (con se stesso e con gli altri), però gli manca “l’ingrediente segreto”, gli manca la fluidità e la magia dello spirito, gli manca un sistema delle coordinate diverso da quello tradizionale, in cui il successo personale dell’essere umano viene usato come riferimento di primo piano.

Non è facile da spiegare, perché, da una parte, il successo personale è senz'altro importante e la Nuova Realtà ci vuole tutti felicemente indaffarati ed autorealizzati nel modo più completo possibile, mentre d’altra parte, la grandezza personale può essere veramente percepita e manifestata soltanto nella condizione della fusione con il Tutto, e quindi il proprio “play” individuale avrà veramente senso solo se riuscirà ad ottenere anche l’accompagnamento di tutta l’orchestra globale e, per poterlo fare, bisogna andare oltre la propria personalità, non usarla come uno “scudo” o come un "tappo" che impedisce alla persona di fluire veramente ed incondizionatamente.

Tornando al discorso dei desideri, direi che il desiderio “di prima scelta” potrebbe essere espresso in vari modi (magari, appunto, usando anche degli asterischi e dei puntini, in assenza di una sufficiente chiarezza), però non dovrebbe essere espresso in un modo “normale” e “piatto” e lineare.

Dovrebbe essere un desiderio trascendentale e fluente fin dall’inizio, dovrebbe avere delle ampie “tolleranze”, dovrebbe essere convertibile nelle codifiche della Nuova Realtà, e, probabilmente, dovrebbe essere espresso nei termini di un nuovo “io non so”, piuttosto che di un vecchio “io so”. :)

Dovrebbe essere un desiderio in cui la persona fin dall’inizio accetta di mettere in gioco tutta se stessa, senza se e senza ma, invece di marcare certe parti di sé, certi regimi della propria causalità come “zone intoccabili” (in cui il pensiero libero ha divieto di transito).
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Rita
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Rita »

bisogna andare oltre la propria personalità, non usarla come uno “scudo”
o come un "tappo" che impedisce alla persona di fluire veramente ed incondizionatamente.
Questo non l'ho capito, scusa, ma...per tutta la settimana ho avuto immagini mentali di tappi,
ho contemplato tappi a occhi aperti, ora tu parli di tappi...devo proprio avere un tappo da qualche
parte, oibò!
Chissa se riuscirò a scoprire dove ce l'ho?! :shock:


Ora, non credo di andare fuori tema se aggiungo al mio ultimo post, sulla materialità, la sua
conclusione, perché mancava:

Quella modalità di funzionamento, in cui sono intrecciare la prospettiva orizzontale con quella verticale,
per me è prima di tutto:

- una manovra salvavita nei peggiori momenti di malessere emozionale.
L'ho usata già alcune volte e mi ha sempre aiutato a capire (a vedere) che essere serena o depressa
dipende quasi sempre dal modo in cui interpreto la mia situazione esistenziale.
E' l' interpretazione che produce i significati. E spesso, fare quella capriola percettiva, tornare a
sintonizzarsi sulla Terra e sul fatto di respirare, mi ha fatto capire che proprio nel momento
peggiore era già presente la possibilità di sentirmi bene e di stare serena.
Si trattava solo di farla emergere dal calderone delle varie possibilità interpretative.


- ma è anche l'ambiente interiore nel quale mi aspetto che venga a trovarmi la Nuova Terra;
rappresenta, per me, tutto quello che posso fare per invitare la Nuova Terra e le Nuove modalità,
rappresenta il fare la mia parte, esercitare la mia autodeterminazione, tenere le orecchie dritte,
stare in ascolto, stare pronta a decollare...qualora ciò si rendesse possibile...in qualche modo.
So bene che una tecnica non è mai La Soluzione, che non è La Meta... ma quello è il luogo più bello
che conosco di me.
Di più, al momento, non so fare. Quello è il mio salotto buono e lì devo sedermi, in attesa che
anche il mio Play Superiore (o magari anche qualche Innominabile Essere) faccia la loro parte.
...certe “tecnologie della nuova umanità” ampiamente diffuse nei circoli esoterici russi, apparentemente
molto serie ed elaborate, che si appoggiano sulla teoria quantistica e altre discipline scientifiche o quasi
scientifiche, che promettono tante belle cose, eppure io fiuto lì dentro una sconvolgente
MANCANZA DELLA CAUSALITA' PRIMARIA e delle frequenze superiori, un enorme bug strutturale...
Non conosco queste tecniche di cui parli, ma a me la fisica quantistica piace molto.
Sono d'accordo che nessuna tecnica possa portarmi alla meta se non aggiungo l'ingrediente segreto.
Tuttavia, può essere comunque di qualche utilità contemplare, all'occorrenza, qualche meravigliosa balla
spaziale (tipo Star Wars) o qualche meravigliosa immagine presa in prestito dalla fisica quantistica
(penso alla teoria dei campi radianti e a quella dell'interconnessione di tutte le cose).
Per me, serve a sostenere, ad amplificare quelle rare intuizioni, vere e personali, del sublime.
Serve a ricordare, evocare e sostenere quella fugace sensazione che siano possibili un' Altra Terra
e un Altro Modo per viverci.
L'importante è saper distinguere sempre ciò che si sente da ciò che si sa. Ma mischiare ciò che si sente
con ciò che si sa, a volte, può risultare un cocktail salutare.
Sai, quando cadi in una pozza di fango, afferri qualunque appiglio per venirne fuori! :mrgreen:

Quanto ai desideri,
qui ti metto solo alcuni spunti di riflessione che mi sono venuti.

- c'è un desiderare che nasce dalla mancanza, dal non avere o dal non essere questo o quello

- forse c'è anche un desiderare che nasce dalla pienezza, anzi, dallo straboccamento della gioia?

- chissà perché quell'ipotetico Primo Essere Innominabile è uscito fuori dalla beatitudine della sua
Unicità e ha creato il Due? per mancanza o per straboccamento di beatitudine?

- il desiderio muove la forza: questo era/è vero nella vecchia realtà
ti manca qualcosa...ti viene il desiderio...mobiliti la forza per ottenerlo

- ma nella nuova modalità esistenziale?
Mi chiedo: se "giri naturalmente in ambiente Gioia" avrebbe ancora
senso parlare di desideri?

- dalle sensazioni splendide che a volte ho provato, esercitando una semplice capriola percettiva,
mi è venuta questa intuizione:

e se ci fosse una modalità esistenziale totalmente diversa da questa? :D
Una modalità esistenziale in cui la nota di fondo naturale è :Gioia, appagamento, serenità?
Una modalità esistenziale in cui, per essere felici e appagati, può essere sufficiente il solo fatto
di Esserci e di respirare e di stare in piedi su questo remoto pianeta alla periferia della galassia?
Non si potrebbe neanche più parlare di desideri, non avrebbe senso... ma si potrebbe parlare di
trovare nuovi modi per espandersi e per condividere la propria pienezza.
Creare sarebbe la parola giusta


- Forse sarebbe il caso di aspettare ancora un po' e vedere un po' meglio cos'è e come è fatta
e come funziona questa Nuova Terra, prima di pensare a cosa desiderare.

2000 anni fa la gente aveva delle aspettative sbagliate. L'Evento tanto atteso arrivò, ma in molti ne
rimasero delusi, perché si aspettavano tutto un altro genere di cose...
Noi oggi cosa dobbiamo/possiamo aspettarci, realisticamente?

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Irinushka
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Rita wrote: Noi oggi cosa dobbiamo/possiamo aspettarci, realisticamente?
Bella domanda, Rita, il suo potenziale mi affascina proprio… :)

Tanto per cominciare, la nostra nuova realtà si sta ancora cristallizzando, e alcune sue sfaccettature non sono ancora del tutto leggibili (non sono ancora uscite dal “grembo primordiale”, non si trovano ancora DENTRO il regime della realtà).

Quel Nuovo dove ci toccherà vivere e manifestare la nostra CAUSALITA’ PRIMARIA è ancora privo di certe linee (o componenti) di forza, di certi “binari della stabilità” che formano un basamento che alimenta la nostra capacità terrestre di muoversi, di comprendere, di intendere e di volere.

Dunque, queste linee di forza ancora in via di costruzione hanno lo scopo di far transitare l’ordine dei numeri superiori direttamente nella materia, nello spazio vibrazionale del piano fisico, di trasformarli “in contanti”, e potrebbero anche essere definite come “le curvature educative della consapevolezza superiore”. E anche come le filettature del nuovo sapere personalizzato.

Quando un essere umano accetta di far parte della Nuova Realtà, di fatto si autoposiziona sui suoi specifici binari educativi e rieducativi e la condizione sine qua non, per poter scivolare lungo questi binari, è quella di rinunciare a "vincolare" il Tutto con la propria personalità umana attualmente esistente, attribuendole dei poteri che lei non ha.

Attenzione: con questo “rinunciare” non voglio dire cancellare o sradicare (rinnegare se stesso): queste tecniche della lotta all’ultimo sangue con il proprio ego non portano da nessuna parte, anche perché combattono un bersaglio illusorio :) ).

Si tratta, invece, di cambiare gli accenti, di percepire se stessi come una condizione (un regime, uno status) che è (con tutto se stesso, con tutto quello che è) al servizio della causalità primaria, uno status al quale è oggettivamente dato di fare questo o quello, di condurre questo o quel particolare “materiale edile” lungo i propri binari, ma che, però, non ha il potere di modificare tali binari, di cambiarne la densità, l'asse portante e il regime dell'aderenza al suolo.

Si può mettere in contanti soltanto quello che si ha, e per riconoscere quello che si ha (la propria trasmissività energetica, le proprie specifiche linee di forza, i propri specifici supporti di guida) bisognerebbe smettere di bloccare a sé stesso la visuale attraverso cui scorgere tali supporti, coprendo con la propria personalità umana (e la sua attuale stabilità o, meglio, instabilità) tutto quanto lo spazio dello schermo.

Per quel che mi riguarda personalmente, ormai conosco le mie linee di forza, i miei specifici binari della stabilità piuttosto bene, e già solo il fatto di conoscerli, di toccarli e di usarli è felicità allo stato puro, e mentre viaggio lungo questi miei binari, il servire e il desiderare diventano una cosa sola, sono due modi diversi per esprimere le mie inclinazioni naturali e la mia causalità primaria (quella che mi è codificata dentro e che dovrà ancora espandersi parecchio, perché siamo soltanto all’inizio).

Mentre la mia causalità umana si mette totalmente al servizio di questa mia causalità primaria, non posso né voglio usarla come una cosa a sé stante, ha importanza soltanto nella misura in cui mi permette di interpretare, di condurre e di manifestare l'ordine superiore della realtà.
AIRI-SON

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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Ve lo ricordate il discorso delle “magiche celluline luce-trasmittenti”? Ne ho parlato, in particolare, nel mio articolo sul 2012:
http://it.irinushka.eu/?p=355" onclick="window.open(this.href);return false;

Stanotte mi sono giunti ulteriori momenti di chiarezza al riguardo, e praticamente l’impostazione è questa.
Per autoposizionarsi correttamente nello spazio della Nuova Realtà, bisognerebbe accettare se stessi come portatori e “titolari di un’impresa energetica di un certo profilo”; questa impresa, oppure questo “latifondo” (che ci è dato gestire), è un insieme di tante celluline luce-trasmittenti "super-intelligenti" :) che sanno naturalmente come fare, per formare un volume della realtà consono alle nostre inclinazioni naturali profonde, alla nostra causalità primaria.

Il nostro compito consiste semplicemente nel permettere a queste nostre celluline di “succedere”, senza ostacolare il loro libero fluire, la loro naturale potenza d’azione con le codifiche ed impostazioni dei nostri individuali motori di ricerca che abbiamo ereditato dalla nostra precedente esistenza sottomanifestata.

Ora sentiremo certe oscillazioni interiori, certi "inviti", una certa naturale attrazione verso l’azione (quella particolare azione “trasversale”, quel particolare regime del servizio della causalità primaria che ci sono già codificati dentro) e la potremo assecondare e “mettere in contanti” a livello della nostra causalità umana, se sceglieremo di farlo.

La scelta, secondo me, non deve essere necessariamente espressa in termini chiari (scelgo di fare questo o quello), mentre ciò che, invece, dovrebbe essere messo in chiaro, è il nostro intento di "autorieducarci dalla A alla Z", di dire per sempre addio ai modus vivendi fabbricati nell’ambito dell’esistenza sottomanifestata.

Stanotte mi è successa anche un’altra esperienza di cui, però, non posso parlare, e non perché è una cosa segreta (i segreti non esistono :) ), ma perché si è trattato di una condizione del “riaddensamento dello spazio della materia”, della formazione di un campo di forza che non saprei nemmeno come descrivere, tranne dire che per me questa esperienza significa senza ombra di dubbio L’INIZIO del mio nuovo “play” multidimensionale, della mia grandissima super-avventura planetaria... :D
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rosric
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by rosric »

Questa mattina appena sveglia, c'eri tu.Irina, nei miei pensieri. Mi sono un po' mweravigliata, perchè non ti conosco personalmente, però poi ho compreso che probabilmente c'è stato un incontro notturno fra noi in un'altra dimensione.
Sono andata a leggere il testo sulle "celluline" e la parte che segue è quella che mi è rimasta impressa e che riflette quello che sto provando ora:
"Qual è il modo migliore in cui io posso servire il processo della mia trasformazione individuale, servendo nello stesso tempo l’opera della trasformazione planetaria?”
Che cosa si aspetta da noi la Nuova Terra?
Sostanzialmente sarà lei stessa a farci sapere in che modo vorrebbe coinvolgerci, ad aiutarci a scoprire il modo ottimale in cui possiamo essere coinvolti.
Lei conosce i nostri potenziali meglio di quanto li conosciamo noi stessi (per lo meno, in questa fase), lei vuole coinvolgerci al massimo delle nostre possibilità (aiutandoci a configurare i nostri specifici formati del “Dare –Ricevere” secondo i valori più alti e in maggiore equilibrio con ogni cosa), lei è sempre in ascolto delle nostre esigenze, e quindi se lei ci manda un certo stimolo, avrà sicuramente dei validi motivi per farlo, anche se noi stessi possiamo ancora esserne all’oscuro."
Ho terminato l'anno 2009 con un lungo pianto che proveniva dal profondo sconquassandomi. Tutte le lacrime versate mi hanno purificata ed ho iniziato il nuovo anno con la consapevolezza di essere leggera e libera da tanta zavorra che ancora era presente in me. Ecco ora sono pronta per accogliere i segnali ed a metterli in pratica, sono pronta ad essere coinvolta al massimo nell'opera di trasformazione.

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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Irinushka »

Ieri Massimo ed io siamo stati da una nostra amica che da alcune settimane non sta affatto bene: è come se fosse rimasta senza corrente, non più alimentata dalla connessione con la terra; e quando ci siamo collegati con i nostri spazi informativi, sono venuti fuori diversi consigli e spiegazioni, ma il punto focale era questo: bisogna rinunciare a pensare a se stessi nelle categorie della causalità tipiche di un essere umano (sottomanifestato), perché questo regime ha intrinseco in sé una percentuale piuttosto alta della non realtà (della realtà illusoria, della realtà fittizia), e continuare ad alimentarlo equivale a sabotare la propria vitalità, ad impedirle di essere in contatto con la luce.

Le Fonti ci hanno anche suggerito di fare un intervento energetico guidato, diciamo, una specie di “trasloco”, dove lei, armi e bagagli, si spostava con il nostro aiuto dal suo spazio vibrazionale attuale (quello privo del contatto vitale con la terra) in uno spazio vibrazionale diverso, predisposto dal suo software esistenziale, e il requisito principale che le è stato chiesto per poter procedere, è stato quello di accettare il fatto che lei non ce la faceva proprio a risolvere la sua situazione disastrata nei termini della causalità umana tradizionale, e di cominciare ad inquadrare se stessa sotto una luce diversa (come un campo energetico, come un impianto energetico fatto persona, come un titolare delle celluline luce-trasmittenti, come un portatore della causalità primaria ecc.).

Ho deciso di scriverlo sul forum, perché conosco altre persone che non sanno come uscire dalle loro attuali situazioni difficili e disperate, mentre la via di uscita sta nell'aggiornare il proprio sapere per quel che riguarda il concetto stesso della realtà. Della realtà pensabile e della realtà eseguibile...

Se finora noi abbiamo stabilmente avuto a che fare con certe cose (con certi dossier del sapere, con certi regimi della causalità, con certi programmi d’azione, con certi stati della densità della materia), se siamo abituati a percepire noi stessi dentro certi quadri esistenziali più o meno realistici, questo non vuol affatto dire che siamo vissuti e che stiamo vivendo nello spazio della realtà autentica, e le Forze che ora cominciano a circolare liberamente nella nostra dimensione umana, ce lo fanno capire senza tante storie.

Uno può anche avere un motore di ricerca potentissimo, però se i dati di partenza sono impostati in modo sbagliato e/o distorto, difficilmente la ricerca potrebbe dare un esito soddisfacente, ed insistere a cercare se stesso e il proprio Sé facendo riferimento al data base dell’umanità attualmente esistente, vuol dire, appunto, autosabotare la propria ricerca.
AIRI-SON

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Olga
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Olga »

Grazie Irina, mooooolto interessante ... se è possibile vorrei chiedere anche a Massimo di esporre qualche riga a proposito... Grazie in anticipo, Massimo!

Rossella
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Re: Il tempo sferico ed il canto del Sè

Post by Rossella »

Grazie per questo tuo post, Irina. :)
Proprio ieri sera (ero particolarmente "disperata") ho chiesto di avere qualche risposta e stamane ho letto il tuo scritto e ti ho ringraziato dal profondo del cuore.
Una cosa però non capisco: io mi rendo conto che la realtà che sto vivendo è un'illusione, ma visto che non ne conosco altre non so assumere comportamenti e schemi diversi, perchè per quanto possa percepire che esiste la nuova realtà non ho gli strumenti per rapportarmi ad essa. Non so come fare praticamente per aggiornare il mio sapere, e così, pur riconoscendo che le cose stanno cambiando, io continuo a fare i soliti errori. Ormai ho compromesso tutti i miei rapporti, alcuni sarebbero caduti comunque, ma quelli familiari mi piacerebbe preservarli e recuperarli, e invece sembra che io faccia di tutto per rovinare anche quelli.
Sono in un vicolo cieco anche se so che prima o poi ne usciro'.
Grazie comunque delle tua parole. :)

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