Nella Materialità Integrale

alessandra
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by alessandra »

:cry: Sò di essermi persa molto per non essere stata presente all'incontro collettivo di domenica ( ne parlo come se già vi conoscessi tutti, :lol: e come se io facessi già parte del vostro gruppo!! )
ma per una serie di questioni che ho spiegato ad Irina ( la distanza è comunque il motivo principale!) ho preferito rimandare ad un momento :? "migliore" ( dentro questa parola ci sarebbe molto di cui parlare )

Ho estratto quindi diversi brani da una documentazione di un seminario tenutosi qualche anno fa da http://www.kristallmensch.net/id-07-mal ... alute.htmlin preparazione del 2012
.....
Gli organi interiori

Ogni organo nacque da una specifica essenza Spirituale doppia e ospita una consapevolezza luce-oscurità. È responsabile di un servizio ben preciso della vostra vita corporea, avendo tutte le necessarie caratteristiche negative e positive. Ogni parte del vostro corpo, dei vostri pensieri e sentimenti ha una consapevolezza, un lavoro e una volontà propria. Non sottovalutate ciò. Ognuno si fa gli affari propri e non s’interessa di quello che fa l’altro. Ognuno agisce e reagisce secondo la sua natura. Sono connessi con, e dominati dal vostro sistema ormonale - almeno finché non lo fate da voi. Solamente un pensiero piccolo, un sentimento o una volontà inconsapevole, genera migliaia di azioni e reazioni nel vostro corpo. Finché non volete NIENTE, tutti quanti se la “godono” nella vecchia maniera e non cambia NIENTE.
....
Il polmone – l’organo dello Spirito
Il polmone vi collega con l’atmosfera della Terra e con il Cosmo. vive la connessione intima tra il principio umano e Divino – il pensiero per la sopravivenza e la leggerezza dell’essere. Se pensieri di controllo e di costrizione limitano il vostro Spirito nella sua libertà e leggerezza, sentimenti di colpa lo derubano dalla sua spensieratezza, anche i vostri polmoni subiscono una diminuzione di funzionalità. In quest’organo regnano, sia gli esseri oscuri: disprezzo, derisione, intolleranza, superbia e arroganza, sia quelli chiari: apprezzamento, umiltà, tolleranza e modestia. Qui regna il vostro Spirito Divino e le sue ali vi portano alla libertà. La fenice della vostra anima raggiunge ogni posto della vostra vita....

....CRISTALLIZZATE I VOSTRI PENSIERI
AMATE LA VOSTRA VOLONTÁ
VOGLIATE IL VOSTRO AMORE...

Infatti, noi siamo con voi.
St. Germain e Sabine.


...sperando che possa essere stato di gradimento..

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Irinushka
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Irinushka »

alessandra wrote: :cry: Sò di essermi persa molto per non essere stata presente all'incontro collettivo di domenica ( ne parlo come se già vi conoscessi tutti, :lol: e come se io facessi già parte del vostro gruppo!! )
ma per una serie di questioni che ho spiegato ad Irina ( la distanza è comunque il motivo principale!) ho preferito rimandare ad un momento :? "migliore" ( dentro questa parola ci sarebbe molto di cui parlare )
...
...sperando che possa essere stato di gradimento..
Grazie Alessandra e spero che si troverà un modo di conoscerci anche di persona... :)

Carino questo tuo accenno a proposito di un "momento migliore" :) ..., secondo me, ormai i nostri criteri per quello che sarebbe per noi "la scelta migliore" sono tutti sballottati, e siamo semplicemente presenti mentre la Vita cerca di scoprirli e di predisporli per noi, usando le forze sia della Terra che del Cosmo.

Ma siccome questa auto-localizzazione della Vita, del nuovo volume della Vita, è in uno stato "grezzo", ecco che noi sentiamo quello che sentiamo :roll: :mrgreen: , l'interpretabilità che è un'emozione pura, solo che non è del tutto umana e nemmeno del tutto leggibile...

È come aprire dei file multidimensionali pasticciati, dove ogni tanto al posto dei codici corretti ed ordinati ci sono soltanto degli "Ah!" e "Oh!" dello spirito, dello spirito che non riesce a trattenere la propria meraviglia ... :)

A proposito delle scelte.

Un anno fa, durante il seminario ad Ororaro sull'amore per se stessi, c'è stato un rito con delle candeline, grazie al quale ognuno poteva esprimere un desiderio, e poi portare a casa la propria candelina "precaricata".

Come sapete bene, io non sono una grande amante dei riti :) , ma siccome la candelina era ancora qui in casa mia, e quindi in qualche modo conduceva qualcosa, faceva parte della mia "impresa energetica", allora domenica scorsa, esattamente un anno dopo (prima di partire per Milano per il nostro incontro collettivo) l'ho messa al centro della mia scrivania e le ho affidato questo compito: di andare a ricalcolare la versione precedente del mio super-desiderio (perché nel frattempo sono cambiate un sacco di cose, anzi, un sacco e una sporta di cose :lol: ), per poi cortesemente metterMI al corrente di come si presenta la versione aggiornata del MIO desiderio: così lo saprò anch'io e potrò stargli dietro felice e contenta... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Spero di non aver esagerato con questa mia idea strampalata, perché mi ha presa un certo vortice... :mrgreen: E anche se non mi ha ancora comunicato niente di preciso, so che il processo del ricalcolo, della risistemazione e spostamento dei vari accenti (di qua e di là e forse anche nell'aldilà :) ), sta andando a gonfie vele... :)
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Tornerò a sollecitare le vostre anime

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alessandra
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by alessandra »

Sono così contenta che ci sei.... :P !
Irinushka wrote:
Ma siccome questa auto-localizzazione della Vita, del nuovo volume della Vita, è in uno stato "grezzo", ecco che noi sentiamo quello che sentiamo :roll: :mrgreen: , l'interpretabilità che è un'emozione pura, solo che non è del tutto umana e nemmeno del tutto leggibile...
...è un po' come essere stati rinchiusi in un penitenziario per tantissimi anni, poi un bel giorno arriva il momento della propria scarcerazione il pesante portone della prigione si chiude cigolante dietro di te ma ci si accorge che di quella tanto attesa libertà non si sà cosa farne..dove andare...cosa fare..( sono troppo tragica?)..chi chiamare
ecco questo è un'altro mio nuovo inzio, ricomincio da questa opportunità che tu mi hai esteso,invitandomi a partecipare a questo forum
..rompo il mio silenzio dopo una vita "in solitaria" ( e chissà da quante altre..!) questa sollecitazione mi ha riacceso il desiderio di ri-unione in più sensi... fino a poco tempo fà volevo "farcela" da sola, volevo portarmi a casa il mio meritato premio personale, ( non è un caso se mio marito dice che sono autistica :roll: ) solo ora comprendo l'importanza della collettività
della compartecipazione.
sento forte e necessario questo richiamo.

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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Irinushka »

alessandra wrote:
..rompo il mio silenzio dopo una vita "in solitaria" ( e chissà da quante altre..!) questa sollecitazione mi ha riacceso il desiderio di ri-unione in più sensi... fino a poco tempo fà volevo "farcela" da sola, volevo portarmi a casa il mio meritato premio personale, ( non è un caso se mio marito dice che sono autistica :roll: ) solo ora comprendo l'importanza della collettività della compartecipazione.
sento forte e necessario questo richiamo.
In queste ultime 24 ore mi sono arrivati alcuni input e conferme incrociate importanti, e mi sento tanto emozionata e tanto grata e tanto dentro il mio servizio, pronta per ... quello che la Vita mi proporrà di esprimere e di manifestare... :roll: :D

...*...*...* :roll: :D

Ecco, uso gli asterischi e i puntini al posto delle indicazioni più esplicite. :)

Per quel che riguarda l'ipotesi (la diagnosi, il rimprovero) di "essere autistici", ne so qualcosa anch'io :mrgreen: ; e penso che questo parziale auto-isolamento dall'attualmente manifestato sia in un certo senso inevitabile, perché aiuta a percepire, ad accompagnare, a ricalcolare i codici e i programmi del manifestabile alternativo", a stare dietro alle sollecitazioni e alle onde dello spirito (trascurando di conseguenza, in una maniera più o meno goffa, i "normali" ".exe" umani :mrgreen: ), solo che, come ormai diventa sempre più chiaro, questi nostri spiriti e colonne sonore esistenziali devono collaborare, devono "spartire gli spartiti", nessuno spirito può farcela da solo, ad esprimere il suo "pedigree", il suo carattere, la sua sensualità, la sua grafia creativa, quindi siamo già interconnessi "di default".

La Luce vorrebbe vivere ed espandersi dentro un unico "nido", dentro un'unica "sfera della fattibilità", dentro un unico sistema rice-trasmittente, e la sfida enorme è: come farà l'umanità ad inserirsi in questa Scelta divina, in questa "Law-da-Dio", ad assecondare ed accompagnare questa "Grandiosità alata" con le proprie sequenze esistenziali terrestri temporali ed estemporali? :?:

In qualche modo ce la farà... Ma sarà un mondo dei nuovi inizi e dei nuovi principi, di una nuova eccitabilità; il mondo che conosciamo è più o meno andato...

You are welcome! :D (mi sa che questo saluto/invito arriva da dietro le porte chiuse, là dove in questo periodo stanno facendo dei lavori di ristrutturazione di una complessità inimmaginabile).
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alessandra
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by alessandra »

la definizione di "autistica" era esattamente un modo riassuntivo per esprimere proprio il concetto che tu hai esposto qui
Irinushka wrote:
Per quel che riguarda l'ipotesi (la diagnosi, il rimprovero) di "essere autistici", ne so qualcosa anch'io :mrgreen: ; e penso che questo parziale auto-isolamento dall'attualmente manifestato sia in un certo senso inevitabile, perché aiuta a percepire, ad accompagnare, a ricalcolare i codici e i programmi del manifestabile alternativo", a stare dietro alle sollecitazioni e alle onde dello spirito (trascurando di conseguenza, in una maniera più o meno goffa, i "normali" ".exe" umani :mrgreen: )
e poi hai scritto
La Luce vorrebbe vivere ed espandersi dentro un unico "nido", dentro un'unica "sfera della fattibilità", dentro un unico sistema rice-trasmittente, e la sfida enorme è: come farà l'umanità ad inserirsi in questa Scelta divina, in questa "Law-da-Dio", ad assecondare ed accompagnare questa "Grandiosità alata" con le proprie sequenze esistenziali terrestri temporali ed estemporali? :?:
ed io nel post precedente volevo scrivere più o meno così
integrare troppa luce fa male è bruciante ...perchè :?:
perchè è fatta per essere diffusa al di fuori del proprio contenitore
...poi lei saprà cosa fare se noi smettiamo di occuparci dei dettagli ...
ricordo di un certo personaggio che ho incrociato nelle mie tante avventure lavorative che diceva..i particolari sono del diavolo :twisted:

ciaooo :P :P :P

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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Irinushka »

alessandra wrote:ed io nel post precedente volevo scrivere più o meno così
integrare troppa luce fa male è bruciante ...perchè :?:
perchè è fatta per essere diffusa al di fuori del proprio contenitore
...poi lei saprà cosa fare se noi smettiamo di occuparci dei dettagli ...
ricordo di un certo personaggio che ho incrociato nelle mie tante avventure lavorative che diceva..i particolari sono del diavolo :twisted:

ciaooo :P :P :P
In qualche modo gira tutto intorno alla formazione di questa benedetta "anima collettiva", un processo senza precedenti, davvero...

L'atteggiamento verso i dettagli: dipende, perché da una parte niente ci appartiene veramente (tranne la nostra colonna sonora primordiale), mentre dall'altra parte è proprio attraverso i singoli dettagli che si fa vedere il Tutto - "il mio Tutto" , e allora i dettagli possono diventare importantissimi, possono davvero coprire tutto l'orizzonte (dell'attualmente manifestato, intendo).

Magari, al posto dei dettagli possiamo parlare dei singoli grumi dell'eccitabilità, delle singole unità di... ecco, qui ho sentito una parola in russo, "развёрткa", è un termine tecnico che in italiano viene tradotto come "Sviluppo piano di un poliedro" e in inglese come Net (polyhedron):

http://en.wikipedia.org/wiki/Net_(polyhedron" onclick="window.open(this.href);return false;)

Mi sembra un suggerimento assai interessante...

Un'altra cosa: vorrei riproporre un post che avevo scritto qualche mese fa, perché mi sembra molto in sintonia con il momento corrente...
Irinushka wrote:
"Io amo": è l'unica cosa sensata :) che mi viene da dire, da mostrare, da eseguire, da condurre, mentre tutto il resto (il mio manifestabile terrestre) deve ancora arrivare...

E si aggancia benissimo al concetto del "Protagonismo, ma senza i protagonisti"...

... stamattina ho sentito che la condizione "IO AMO" ora sta per sostituire la condizione "IO HO", che lo vogliamo accettare oppure no, perché la nuova atmosfera terrestre è fatta così, "ragiona" così, si regola così.

E a proposito dell'"IO HO", sapete che in russo, a differenza delle altre lingue (almeno di quelle che conosco), per indicare questa condizione si usa la formula "Presso di me c'è" (У меня есть)? :)

Anni fa ci scherzavamo sopra, dicendo che era un'espressione particolarmente adatta per descrivere lo stato delle cose nel regime socialista: "Adesso presso di me c'è questo e quell'altro, e un attimo dopo presso di me queste cose non ci sono più..." :mrgreen:

"Presso di me c'è": sottolinea la condizione della fluidità, di uno spazio aperto, del non possesso, non è vero?

E sposta l'accento dal soggetto alla sua conduttività, dal protagonista al protagonismo... :)
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silvana
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by silvana »

...e questo è un bellissimo regalo di Natale, una "messa a punto " di ulteriore chiarezza, di nuova luce ancora. GRAZIE. Silvana

Andrew
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Andrew »

Irinushka wrote:L'atteggiamento verso i dettagli: dipende, perché da una parte niente ci appartiene veramente (tranne la nostra colonna sonora primordiale), mentre dall'altra parte è proprio attraverso i singoli dettagli che si fa vedere il Tutto - "il mio Tutto" , e allora i dettagli possono diventare importantissimi, possono davvero coprire tutto l'orizzonte (dell'attualmente manifestato, intendo).

Magari, al posto dei dettagli possiamo parlare dei singoli grumi dell'eccitabilità, delle singole unità di... ecco, qui ho sentito una parola in russo, "развёрткa", è un termine tecnico che in italiano viene tradotto come "Sviluppo piano di un poliedro" e in inglese come Net (polyhedron):

http://en.wikipedia.org/wiki/Net_(polyhedron)

Mi sembra un suggerimento assai interessante...
Questa é una dritta assolutamente formidabile :!: :shock: :D

Se ad esempio prendiamo un cubo e ne facciamo lo sviluppo piano otteniamo una serie di quadrati collegati tra di loro (vedi http://brunella-beato.blogspot.com/2011 ... -cubo.html)
I quadrati sono le facce del cubo.

Facendo lo sviluppo piano di un ipercubo (un cubo in 4 dimensioni anziché 3) otteniamo una serie di cubi collegati tra di loro (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Ipercubo)
I cubi sono le facce dell'ipercubo.

Se prendiamo una realtà multidimensionale e ne facciamo lo sviluppo piano otteniamo una serie di realtà individuali collegate tra di loro (vedi quello che ci ha detto Metatron domenica :mrgreen: )
Le nostre realtà individuali sono le facce della realtà multidimensionale.

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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Irinushka »

andrea wrote:
Irinushka wrote:L'atteggiamento verso i dettagli: dipende, perché da una parte niente ci appartiene veramente (tranne la nostra colonna sonora primordiale), mentre dall'altra parte è proprio attraverso i singoli dettagli che si fa vedere il Tutto - "il mio Tutto" , e allora i dettagli possono diventare importantissimi, possono davvero coprire tutto l'orizzonte (dell'attualmente manifestato, intendo).

Magari, al posto dei dettagli possiamo parlare dei singoli grumi dell'eccitabilità, delle singole unità di... ecco, qui ho sentito una parola in russo, "развёрткa", è un termine tecnico che in italiano viene tradotto come "Sviluppo piano di un poliedro" e in inglese come Net (polyhedron):

http://en.wikipedia.org/wiki/Net_(polyhedron)

Mi sembra un suggerimento assai interessante...
Questa é una dritta assolutamente formidabile :!: :shock: :D

Se ad esempio prendiamo un cubo e ne facciamo lo sviluppo piano otteniamo una serie di quadrati collegati tra di loro (vedi http://brunella-beato.blogspot.com/2011 ... -cubo.html)
I quadrati sono le facce del cubo.

Facendo lo sviluppo piano di un ipercubo (un cubo in 4 dimensioni anziché 3) otteniamo una serie di cubi collegati tra di loro (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Ipercubo)
I cubi sono le facce dell'ipercubo.

Se prendiamo una realtà multidimensionale e ne facciamo lo sviluppo piano otteniamo una serie di realtà individuali collegate tra di loro (vedi quello che ci ha detto Metatron domenica :mrgreen: )
Le nostre realtà individuali sono le facce della realtà multidimensionale.
Sì, anch'io ho sentito un'eccitazione per aver beccato qualcosa di importante... :)

E poi, però, c'è anche una tendenza opposta - quella di portare certe nostre azioni e stati esistenziali al quadrato o al cubo o all'ennesima potenza...

L'altro giorno ho dato ad una mia amica russa che mi chiedeva delle dritte per una serata di festeggiamenti dove ci sarebbe stato un suo "quasi ex" questo suggerimento.

******************************
Hai presente la potenza, elevare a potenza come termine matematico?: come due all'ennesima potenza, tre all'ennesima potenza, e qui invece prendiamo come "base" una certa azione, una certa oscillazione della ragione che viene re-inclinata e portata ad una certa potenza, si ricalcola, raggiunge delle curvature e delle molle alternative dello spazio...

Una cosa intuitiva, cioè, si tratta di prendere spunto da una certa azione concreta e tangibile ed attualmente pensabile e poi questa azione acquisisce una "bobinaggine" :lol: supplementare, si propaga dove serve, ci collega sia con la terra che con il cosmo.

Prova a cominciare con l'elevamento alla seconda potenza (al quadrato) e poi vedremo...

Non te lo so spiegare in modo scientifico :mrgreen: (non lo capisco ancora nemmeno io), ma prova ad immaginare te stessa come Julia che è la manifestatrice e la portatrice della potenza dell'azione...

*****************************
Mentre io stessa ieri pomeriggio in un tête-à-tête con Metatron ad un certo momento ho sentito l'impulso di portare me stessa, nella mia autodefinizione di un "posto morbido planetario", al cubo... :wink:

Fuochino - fuocherello...? :)

Oggi siamo usciti con Massimo a fare una passeggiata nonostante un vento fortissimo e mentre camminavamo parlavamo di tutto e di più, in particolare, di quel fenomeno senza precedenti che io per il momento continuo a chiamare "anima collettiva terrestre", ed uso pure le virgolette quindi non è assolutamente da intendere come la fusione tra le nostre rispettive anime ed entità, ma che cos'é? Non lo sappiamo davvero, ma forse queste ultime dritte ci aiutano a percepire meglio ciò che ci sta succedendo...

Lo svolgimento molleggiato dello spazio? (che c'entra con la bobinaggine)... :)

Si preannuncia assai interessante questo Natale, altro che un rito trito e ritrito... :)
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Irinushka »

La notte di Natale: per me è stata sobria, ma anche molto potente, la superpotenza che va dritto al sodo, d'altra parte, però, non esiterei a definire questa sobrietà e questa cristallinità come "effetti speciali", solo che sono gli effetti speciali molto snelli, aerodinamici e del tutto liberi dal superfluo... :D

La fede che succede...

Non una persona, non un evento, ma la fede/fiducia: è lui/lei la protagonista che genera i ".exe", le varie correnti esecutive ed applicative della realtà...

Un unico tessuto unificatore, un unico spazio unificatore degli eventi, un tessuto divino, ma anche umano, una forza pura che porta contemporaneamente in tante direzioni, ma anche in una sola direzione, che ha tanti calibri e "metri" e valute di scambio, ma che è anche un regime accordato all'unanimità per esprimere questo significato principale: ora a Dio è dato essere direttamente presente sulla Terra, può usare ed arredare la Terra come una sua dimora terrestre...

E prima, allora? Possibile che non fosse possibile questa condizione della sua presenza diretta? :roll:

Dunque forse non era del tutto onnipotente? :)

Sono sicura che avremo delle risposte a questa super-domanda, ma saranno le risposte non affatto teoriche, più che altro, avremo delle "demo", un sacco di "demo" di altissima razza di conduttività.., delle "demo" che mostrano e che spiegano e che raccontano e che pre-sentono...

E avremo la forza della sensualità che si scatenerà sul serio, e senza (più) usare i sentieri ausiliari... :)

Buon Natale, Buon Pre-Lancio :wink: , buona Vita e felici eventi a tutta la "troupe"!...

Che meraviglia... :D
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Irinushka »

La mia sensazione post-natalizia è che è stato un Natale "dismisurato", "senza misure" e senza "mezzi termini"; lo spazio terrestre vuole diventare, vuole condurre, vuole interpertare un "Love space", un "Love time", un "Love talk", un "Love concert", un "Love action", solo che tutta questa immensità e grandiosità dello spirito ancora non è esattamente agganciata alle nostre scenografie esistenziali concrete, o, più precisamente, direi che tutto questo "Love" alato è presente al centro del palcoscenico, mentre le nostre scenografie familiari sono state retrocesse verso il fondo del palcoscenico e quindi non hanno ancora un contatto diretto con il "Love", con la super-eccitabilità e la super-sensualità e il super-suono, e inoltre il nostro attuale habitat energetico "è piegato male", è piegato in modo distorto, è piegato nella configurazione di un "posto innaturale e dimenticato da Dio".

E quello che si preannuncia, quello che si intravede all'orizzonte, è la prospettiva di correggere queste pieghe e curvature ed inclinazioni innaturali e sbagliate del tempo e dello spazio, favorendo così un ricalcolo totale e trasversale di tutta la terrestricità.
Irinushka wrote:
Una cosa intuitiva, cioè, si tratta di prendere spunto da una certa azione concreta e tangibile ed attualmente pensabile e poi questa azione acquisisce una "bobinaggine" :lol: supplementare, si propaga dove serve, ci collega sia con la terra che con il cosmo.

... Lo svolgimento molleggiato dello spazio? (che c'entra con la bobinaggine)... :)

Si preannuncia assai interessante questo Natale, altro che un rito trito e ritrito... :)
Avete presente gli asciugami di stoffa nei bagni di certi locali pubblici, dove bisogna tirare giù il rotolo per arrivare ad una zona pulita? :lol:

In questi ultimi giorni ho la sensazione che le persone, a prescindere dalle loro intenzioni, in pratica stiano interagendo con questo "rotolo collettivo dei pensieri e delle emozioni", cercando di tirarlo verso di sé, per poter aver un po’ di spazio “proprio” :) , però se il rotolo collettivo è fatto male, è al servizio delle pieghe e curvature della Vita distorte e senza Luce, allora usufruire di questo rotolo non è tanto salutare, forse dopotutto è preferibile rimanere con "le mani bagnate", invece di usufruire di questo "subdolo" servizio...

Come possiamo regolarci, allora, per non alimentare, per non confermare ulteriormente "il rotolo" collettivo in fin di vita?

Possiamo NON riprodurre il tessuto familiare delle emozioni e dei pensieri?

Possiamo provare ad usare "la bobina cosmica" alternativa del sentire - pensare, invece dell'asciugamano "sporco" terrestre che tra l'altro di spazi "propri" non ne ha nessuno? E che ha decisamente superato ogni termine di scadenza dal punto di vista "igienico"? :mrgreen:

Ed è qui che entra in gioco la fede/fiducia... è lei che rende possibile la sostituzione della "persona-materia"...

Ricordiamoci solo che in questi giorni possiamo pre-sentire e pre-sapere molte cose, ma la reale *** per poter convertire la nostra consapevolezza in contanti dovrebbe maturare solo a metà gennaio.

Gli asterischi *** sostituiscono una parola molto parlante e di per sé neutra che ho sentito in russo (замах), e che potrebbe essere tradotta in italiano come: vigore, portata, spinta, bracciata, propulsione, tiro, battuta, scoppio, urto e altre sfumature ancora.

Insomma, una certa pre-azione, un "essere in posizione per..."

Oggi mi sa che dovrò stare dietro alle mie "mani bagnate", faccio molta fatica a convertire in parole quello che mi transita dentro... :)
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
Avete presente gli asciugami di stoffa nei bagni di certi locali pubblici, dove bisogna tirare giù il rotolo per arrivare ad una zona pulita? :lol:

In questi ultimi giorni ho la sensazione che le persone, a prescindere dalle loro intenzioni, in pratica stiano interagendo con questo "rotolo collettivo dei pensieri e delle emozioni", cercando di tirarlo verso di sé, per poter aver un po’ di spazio “proprio” :) , però se il rotolo collettivo è fatto male, è al servizio delle pieghe e curvature della Vita distorte e senza Luce, allora usufruire di questo rotolo non è tanto salutare, forse dopotutto è preferibile rimanere con "le mani bagnate", invece di usufruire di questo "subdolo" servizio...

... Oggi mi sa che dovrò stare dietro alle mie "mani bagnate", faccio molta fatica a convertire in parole quello che mi transita dentro... :)
Mi sa che la metafora di ieri, quella dell'asciugamano pubblico sporco, era ancora relativamente dolce :mrgreen: , perché stanotte, riprendendo la trama dell'esposizione dal punto dove mi sono fermata ieri, ho visto che le mie mani erano coperte di vesciche perché ho usato un detersivo (in polvere) piuttosto tossico.

E poi, mentre ho messo la scatola con il detersivo fuori dalla stanza (prima di decidere come farlo fuori), è arrivata mia madre, e ha sparso il detersivo sul pavimento del corridoio, e quando ho provato a protestare, mi ha liquidata con un "Che differenza vuoi che faccia, tanto dovrai pulire dappertutto lo stesso..."

C'era anche dell'altro, ma vi risparmio i particolari... :mrgreen:

OPEN SPACE: questa è la condizione in cui ci troviamo, e in questo momento non mi va di aggiungere altro...
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Andrew
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Andrew »

Ieri, mentre eravamo a pranzo da mia mamma, ho notato per la prima volta un piccolo dizionario di Italiano nel mobile porta TV.

Aprendolo "a caso" é comparsa la parola attrito, la cui definizione é:

1 {fisica} resistenza passiva che ostacola il movimento di un corpo su di un altro e provoca una dissipazione di energia

2 {in senso figurato} urto, contrasto di sentimenti o di idee; discordia


Ho sentito questo episodio collegarsi alla seguente condivisione che ho ricevuto qualche giorno fa in una lettera privata:

...e grazie perchè con te sono impossibili i malintesi: è come se parlassimo la stessa lingua, come se questa lingua pur avendo diversi modi di esprimersi fluisse dalla stessa sorgente.

Anni fa, durante una lezione di fisica, mi fu spiegato che senza l'attrito non sarebbe possibile il movimento controllato, perché altrimenti "tutto scivolerebbe via" come quando si cammina sul ghiaccio. Supersemplificando, questo fenomeno sarebbe direttamente collegato al modo in cui la materia "sembra" solida, per cui secondo il principio di esclusione di Pauli le particelle, denominate Fermioni, non possono occupare lo stesso spazio nello stesso momento.

Questa cosa dell'attrito mi lasciò in qualche modo sconvolto, alla pari di questa rivelazione di Irina di qualche tempo fa:
Irinushka wrote:Però qui nessuno aderisce direttamente a nessun'altro, non c'è contatto, non c'è comunicazione, non c'è nessun insieme, le persone semplicemente fanno attrito le une con le altre tramite gli involucri dei propri Io-Scafandri.
L'attrito vibrazionale/emozionale come la base del pseudo contatto tra i vari soggetti, che provoca un movimento controllato ma nella direzione sbagliata/non autentica. La dissipazione di energia come un impoveritore naturale che si annida e nasconde nell'interazione tra i soggetti (nella sua etimologia la parola attrito ha in se anche il "fregare", la fregatura come una condizione perdente a priori)

Man mano che il nostro Io-Scafando si sgretola e scopriamo le nostre frequenze portanti, cominciando a comunicare sulla base del nostro vero centro e della nostra autonomia, il modello di comunicazione cambia radicalmente al punto tale che non é più l'attrito a causare il movimento.

Stando nel proprio centro si possono percepire le frequenze altrui come naturalmente sintonizzate o comunque non opposte/ostili alle nostre, senza che questo percepire destabilizzi il nostro equilibrio ma anzi aumentando la stabilità complessiva del sistema dei soggetti interagenti. A questo livello si crea "magicamente" lo spazio vibrazionale/fisico(?) per tutti, senza la necessità usare una qualche forma di esclusione a priori ma stando anzi all'insegna della consapevole apertura.

Stiamo ricostruendo la realtà sulla base del principio di inclusione, del principio dell'Unificazione, e quindi possiamo aspettarci dei grandissimi colpi di scena anche da parte della materia stessa, le cui particelle non saranno più le fisse "Femioni" ma le mobili e attive "Mobilitoni - Mobili-toni", i toni e gli accenti che si spostano e ballando suonando in modo sempre diverso :D

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Irinushka
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Irinushka »

intanto metto a verbale che prima, quando ho scritto il post sul Denaro, ho aperto questo topic ma poi ho optato per il topic dell'Economia della Luce (più adatto all'argomento trattato), ma con la sensazione che non sarebbe male iniettare qui un po' di forza fresca... :wink:
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Andrew
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Re: La Materialità nella Nuova Realtà

Post by Andrew »

Condivido questo filmato che ho scoperto oggi su YouTube...



...il quale mi ha ricordato il lavoro che abbiamo fatto durante l'incontro di sabato scorso per trasformare le nostre case, dando loro l'energia delle alte velocità (tipo quelle di una moto) :wink: :D :mrgreen:

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