Fatti di cronaca

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Irinushka
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Re: Fatti di cronaca

Post by Irinushka »

Irinushka wrote: Non so voi, ma io mi sento come se stessi aspettando qualcosa e quel qualcosa a sua volta dovrebbe "spostare tutto il mazzo di carte" su una diversa piattaforma della Vita, motivo per cui oggi faccio fatica a usare i miei familiari ".exe", sia quelli umani, sia quelli "espansi", è come se volessi rimandare ogni cosa, ogni impegno, a "più tardi", in attesa che... avvenga lo Spostamento.

A sua volta, la parola Spostamento mi si associa con la parola russa che vuol dire "Altezza stratosferica", insomma, lo Spostamento in questione riguarda qualcosa che succede lassù (nell'impensabile, nell'inesprimibile), il che a sua volta influenzerà tutte le nostre scale della fattibilità ambientate quaggiù, nel mondo...

E un'altra sensazione: volendo, noi possiamo(ognuno per conto suo) agevolare/avvicinare questo "Spostamento stratosferico dietro le quinte" salutandolo con la nostra ospitalità terrestre e il modo migliore per farlo è quello di concentrarci su ciò che in questo momento ci eccita più di qualsiasi altra cosa...

... Il volume del "manifestabile terrestre" si sta decisamente allargando, per fare spazio ai nuovi programmi, ai nuovi regimi dell'eccitabilità e alle nuove modalità di esprimere le nostre nuove condizioni umane.

Ho usato il plurale di proposito: "nuove condizioni umane", e non "nuova condizione umana" perché sento che è giusto così.

Lo Spostamento "fuori inquadratura" che percepivo ieri e che mi faceva sentire tutti i miei ".exe" familiari in uno stato di sospensione temporanea, in questo momento sta predisponendo diverse "aggiunte" (aggiunte a loro volta percepite sia come sostanza d'azione che come sostanza interpretativa) al mio modo di interagire con la Vita.

In questi giorni sento regolarmente dentro di me un "Io amo", a volte in italiano, più spesso in russo ("Ya lubliu" :) ), suona dentro di me come una chiave di accordatura, come un background continuo di tutti i miei pensieri e sensazioni, come un suolo super stabile per "calcolare" oppure "ricalcolare" questo o quel movimento o sequenza.

Questo "Io amo" è una portante, è uno stato più che un sentimento, ed è anche qualcosa che potrei definire come "un senso dell'ambiente" (dell'habitat), un attributo dell'appartenenza alla Nuova Terra, un nuovo organo dell'aderenza a tutto quanto l'attualmente manifestato e... tante altre cose ancora che però in questo momento non riesco a esprimere... :D

Probabilmente, ieri lo Spostamento in questione ha raggiunto il suo apice, ed è stato come se tutto lo spazio della terristricità venisse sottoposto alla trasfusione dell'Amore e della Consapevolezza superiore (dell'ordine superiore della realtà), e mentre veniva praticata questa trasfusione, i nostri vari file eseguibili, i ".exe" sono stati resi parzialmente inagibili e anche parzialmente non leggibili, per cui anche se abbiamo combinato qualcosa in questi ultimi giorni (di "buono" o di "pasticciato" :) ), quasi certamente questa istantanea del momento corrente non comporterà nessuna conseguenza pratica, a meno di riconfermare questa nostra scelta/sensazione di nuovo, appena verremmo riposizionati sul nostro rinnovato "manto stradale", sul nostro "Broad Way".

Dal mio punto di vista, la cosa migliore in questo momento è stare nello stato "Io amo", perché è l'unico stato che in questo momento è in grado di farci sentire aderenti alla terra e alla Forza della Vita... :)
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stefano
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Re: Fatti di cronaca

Post by stefano »

era ora...
che in te emergesse finalmente questa consapevolezza dell' "IO AMO" di cui parli.
questa potenza che è da fine agosto che preme per manifestarsi a tutti i livelli.

Un abbraccio e buon cammino

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Arcobaleno
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Re: Fatti di cronaca

Post by Arcobaleno »

Oggi per me è un giorno di inviti,
e spero che verrò scusata se sarò un po’ ripetitiva,
ma se non sarò scusata, cercherò di scusarmi con me stessa.

Invito ognuno di Noi a guardare dentro di sé
e a capire cosa si muove quando si ha l’istinto di ferire,
invece di dire una cosa che può aggiungere benessere al nostro campo
e a quello di chi ci circonda.

Invito ognuno di Noi a smetterla di giudicare gli altri,
ma soprattutto a smetterla di giudicare se stessi e
a darci la libertà di fare scelte differenti senza pensare che quelle degli altri
siano più giuste o più sbagliate.

Invito ognuno di Noi a non fare la parte della vittima né quella dell’aggressore
ma di andare al di là di queste etichette ed essere, con semplicità e in verità, ciò che si è senza aspettarsi che chi è intorno a noi capisca e condivida.

Invito ognuno di Noi a sentire l’Amore prima di tutto dentro se stessi,
per se stessi, verso se stessi, a perdonarsi ogni momento, non ogni giorno, ma ogni momento,
perché non c’è nessun altra chiave per andare avanti che non sia lasciar andare
ciò che crediamo ci abbiano fatto e ciò che crediamo di aver fatto.

Invito ognuno di Noi ad abbandonare il concetto di “quale sia la mia strada”
perché non c’è nessuna strada, ma solo il come si cammina.

I colori armoniosi
di questo tramonto
entrino in noi
in tutti noi.

Un abbraccio
Valentina

stefano
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Re: Fatti di cronaca

Post by stefano »

quel "come" di cui parli è racchiuso da sempre nelle parole "IO AMO"
solo l'AMORE è.
è lui che rende vive tutte le cose, le rende nuove, le rende magnifiche.
A volte si manifesta con il RIGORE che non è giudizio ma è un modo , per farti riprendere la strada (dell'AMORE) quando senza accorgertene te ne stai allontanando... a volte si manifesta con la GRAZIA quando da quell'onda ti fai trasportare, la segui e lui come un Amico ti batte sulla spalla come per dirti "bravo così si fa".
é perfettamente inutile negare questo, perchè è così che funziona.
E se ciascuno osserva la sua vita noterà che tutto si riconduce a quanto sopra.

duemila anni fa qualcuno parlò di AMORE e PERDONO e incarnando l'Amore disse "IO SONO la VIA, la VERITA', LA VITA"
duemila anni dopo solo pochi camminano in questo COME.
ma i tempi sono maturi per un'evoluzione più ampia dove del RIGORE potrà anche farsi a meno camminando costantemente nell'AMORE

Un abbraccio

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Massimo
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Re: Fatti di cronaca

Post by Massimo »

La Scelta

Come si cammina…
Come si danza…
Come si suona…
Come si canta…
Come si parla…
Come si scrive…
Come si dipinge…
Come si vive…

Ma anche…

Cosa si cammina…
Cosa si danza…
Cosa si suona…
Cosa si canta…
Cosa si parla…
Cosa si scrive…
Cosa si dipinge…
Cosa si vive…

È la riflessione inevitabile, inarrestabile, inconfutabile, intrattabile, ineludibile… di…

Come si è…
Cosa si è…
Chi si è…

E così si costruisce una strada a metà tra sogno e realtà
che si può riconoscere guardando indietro
anche se il passato non conta nulla
e si può intuire guardando avanti
anche se il futuro non c’è ancora…
ma che nel presente c’è, è lì che ci chiama, ci guida, ci accoglie, ci abbraccia, ci stimola, ci illumina…
e possiamo vederla e chiamarla consapevolezza… coscienza di sé… Amore…

Oppure guardare da un’altra parte… e fare un’altra strada… e anche questa dipenderà da…

Come si cammina…
Come si danza…
Come si suona…
Come si canta…
Come si parla…
Come si scrive…
Come si dipinge…
Come si vive…

Ma anche da…

Cosa si cammina…
Cosa si danza…
Cosa si suona…
Cosa si canta…
Cosa si parla…
Cosa si scrive…
Cosa si dipinge…
Cosa si vive…

E anche questa sarà la riflessione inevitabile, inarrestabile, inconfutabile, intrattabile, ineludibile… di…

come si è…
cosa si è…
chi si è…

però…

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nadia
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Re: Fatti di cronaca

Post by nadia »

E non chiamatelo fissità,
il luogo dove passato e futuro sono uniti.
Non movimento da né verso,
non ascesa, né declino.
Fuorchè per il punto, il punto fermo,
non ci sarebbe danza e c'è solo danza.
Posso solo dire là noi siamo stati:
ma non so dire dove.
E non so dire per quanto tempo,
perchè questo è collocarlo nel tempo.
[...]
Tempo passato e tempo futuro
consentono solo scarsa consapevolezza.
Essere consapevoli è non essere nel tempo
ma solo nel tempo il momento
nel giardino delle rose il momento nella chiesa
che l'aria attraversa quando il fumo ristagna
possono essere ricordari; mescolàti a passato e futuro.
Solo attraverso il tempo si conquista il tempo.
....
T.S. Eliot

Forse la domanda può anche essere

Chi cammina…
Chi danza…
Chi suona…
Chi canta…
Chi parla…
Chi scrive…
Chi dipinge…
Chi vive
é tutto questo e forse è un collocare le domande nel tempo
il tempo dell'essere ed il tempo del non essere
il tempo del rivendicare e il tempo del sorridere
il tempo dell'aggredire e il tempo del tacere
il tempo del gioco, del sogno, della gioia a dispetto del tempo del "buon senso" che diventa finalmente il tempo del "senso buono"
ed ancora il tempo dello spirito che si fa corpo
il tempo della pregiera che si fa vita
il tempo della grazia che si fa esperienza
ed allora il luogo luminoso e quieto da dove partono i cammini, le danze, la musica, le parole, la scrittura, la pittura ,la vita sarà semplicemente vero.
"solo attraverso il tempo si conquista il tempo"
che sia tempo vero amici miei, finalmente.
NamoЯartista a servizio dello Spirito

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Irinushka
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Re: Fatti di cronaca

Post by Irinushka »

Irinushka wrote: Probabilmente, ieri lo Spostamento in questione ha raggiunto il suo apice, ed è stato come se tutto lo spazio della terristricità venisse sottoposto alla trasfusione dell'Amore e della Consapevolezza superiore (dell'ordine superiore della realtà), e mentre veniva praticata questa trasfusione, i nostri vari file eseguibili, i ".exe" sono stati resi parzialmente inagibili e anche parzialmente non leggibili, per cui anche se abbiamo combinato qualcosa in questi ultimi giorni (di "buono" o di "pasticciato" :) ), quasi certamente questa istantanea del momento corrente non comporterà nessuna conseguenza pratica, a meno di riconfermare questa nostra scelta/sensazione di nuovo, appena verremmo riposizionati sul nostro rinnovato "manto stradale", sul nostro "Broad Way".

Dal mio punto di vista, la cosa migliore in questo momento è stare nello stato "Io amo", perché è l'unico stato che in questo momento è in grado di farci sentire aderenti alla terra e alla Forza della Vita... :)
Grazie, Nadia, per questo spunto sul tempo, ne volevo giusto parlare. :)

Che cosa sta succedendo? Sta succedendo che "i nostri tempi, i tempi giusti di ognuno di noi stanno arrivando alla spicciolata" e sono i tempi a loro volta concordati con i nostri giusti "habitat esistenziali", "spazi delle scelte", "scale della fattibilità" ecc.

Il nuovo manto stradale (è da circa una settimana che durano questi lavori di emergenza del rifacimento e dell'allargamento del suolo terrestre) sta per entrare in funzione ed è sì una specie di "Broad Way", un'autostrada dove camminare tutti insieme, però questo "Broad Way" è formato da tanti singoli "way" - manti stradali ed ognuno di noi deve centrare il proprio, per poter vivere nella modalità "My Way".

Io personalmente con ogni giorno e con ogni notte che passa mi sento sempre più connessa con questo mio specifico "manto stradale" e "spazio delle scelte", e vengo regolarmente informata sullo stato dei lavori in corso; stanotte, per esempio, sono stata proprio preavvertita che "il palcoscenico (della mia realtà, della mia Vita multidimensionale) è stato definitivamente formato e che tra poco si va in scena", e sono pronta a servire questo regime, questo mio spazio delle scelte con tutta me stessa; anche se il volume del sapere e dell'attualmente esprimibile è decisamente più basso rispetto al volume del non sapere e dell'attualmente non esprimibile, non importa, sento che sta arrivando il momento giusto per entrare in gioco. :D

Dalla mia postazione riesco ad intravedere anche i vostri rispettivi palcoscenici e spazi delle scelte, e uno dei compiti che fa parte del mio servizio è proprio quello di agevolare agli altri il posizionamento dentro i loro rispettivi "limiti illimitati della nuova condizione umana" (ovviamente, se loro stessi decidono di attivare questo regime della presenza multidimensionale).

Ma l'ordine con cui avviene questo riposizionamento non dipende da me, ma viene determinato dalla Vita stessa, è la Vita a decidere come organizzare le sue immense risorse multidimensionali per sincronizzare, concordare, intrecciare ed agganciare tutto quanto.

E a proposito degli intrecci ed agganci.

Qualcuno di voi, osservando se stesso e i propri fili del destino, magari aggrovigliati e in disordine, potrebbe sentire una forte tentazione di "tagliare", di far fuori qualche pezzo della propria personalità che in questo frangente non sa come usare, anzi, pensa che possa addirittura ostacolare il regime di un'aderenza diretta all'esistenza e delle scelte mature, gioiose e consapevoli.

Il mio consiglio è quello di evitare di eliminare (o anche solo di provarci perché poi non è detto che sono eliminabili :) ) i fili che non vi piacciono perché potrebbero invece essere dei fili molto molto importanti e anche molto consapevoli solo che o non sono ancora sotto corrente oppure non sono ancora espansi oppure deve ancora succedere qualcosa nel mondo esterno, prima che questi vostri fili siano autorizzati a far transitare "un certo carico utile". :)

E quindi non dubitate di voi, della vostra condizione di essere giusti: magari, il posto giusto e il momento giusto devono ancora arrivare (quei tempi individuali, quei corridoi della densità individuali che stanno arrivando alla spicciolata) ma questo non è affatto un motivo per dubitare di sé.


Frank Sinatra, My Way


http://www.youtube.com/watch?v=6E2hYDIF ... re=related" onclick="window.open(this.href);return false;

La vogliamo ascoltare insieme a Metatron? :)
AIRI-SON

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Re: Fatti di cronaca

Post by Arcobaleno »

Se ne va la burrasca
porta via le lacrime
porta via i non so
disegna confini nuovi
che non sono più confini

se ne va la pioggia
ha lavato ciò che era pulito
ma appariva impolverato

se ne va una fine
con i suoi spostamenti
impercettibili
e grandiosi

torna la voglia di ballare
di giocare
di rischiare
di amare come sappiamo fare
sentendo una musica che non esiste ancora
ma è viva e pulsante dentro di noi.

Oggi so che valiamo tantissimo
e al tempo stesso siamo gratis,
per noi e per gli altri.

Grazie per questa canzone Irina,
ogni volta che la sento mi viene
voglia di cantarla al pubblico
delle mie domande,
dei miei silenzi
e delle mie burrasche.

Un grande abbraccio
e io sono qui…
… con le mie navicelle, :P ,
ma soprattutto con la mia casa
madre, che scoprirà un giorno
il suo posto e il suo momento.

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Irinushka
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Re: Fatti di cronaca

Post by Irinushka »

Arcobaleno wrote:Grazie per questa canzone Irina,
ogni volta che la sento mi viene
voglia di cantarla al pubblico
delle mie domande,
dei miei silenzi
e delle mie burrasche.
Mi emoziona tantissimo, tutte le volte che l'ascolto, e poi... l'ascolto sempre in compagnia... :D
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Re: Fatti di cronaca

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
Che cosa sta succedendo? Sta succedendo che "i nostri tempi, i tempi giusti di ognuno di noi stanno arrivando alla spicciolata" e sono i tempi a loro volta concordati con i nostri giusti "habitat esistenziali", "spazi delle scelte", "scale della fattibilità" ecc.

Il nuovo manto stradale (è da circa una settimana che durano questi lavori di emergenza del rifacimento e dell'allargamento del suolo terrestre) sta per entrare in funzione ed è sì una specie di "Broad Way", un'autostrada dove camminare tutti insieme, però questo "Broad Way" è formato da tanti singoli "way" - manti stradali ed ognuno di noi deve centrare il proprio, per poter vivere nella modalità "My Way".
Venerdì scorso una persona mi ha chiesto: "Senti, ma secondo te questo nostro riposizionamento sul manto stradale rifatto sarà abbastanza dolce?"

E io ho risposto qualcosa del genere: "Si tratta di aderire alla materia, alla materialità, secondo un regime mai sperimentato prima, quindi questo momento del riaggancio potrebbe anche essere un po' turbolento, sia dal punto di vista interpretativo (cercare e non trovare più se stessi immersi nella materia perché la materia non è più quella di prima e noi neppure), sia dal punto di vista delle varie procedure pratiche della presenza nella Vita".

Finora avevamo parlato con molta disinvoltura e anche molta ingenuità della condizione di poter vivere "in un tempo e in uno spazio diversi" ("che bello, la fantascienza diventa realtà, l'incantesimo che ha imprigionato il nostro mondo miracolosamente si dissolve!" :) - cioè, è vero che siamo un po' come dei bambini in attesa dei regali, ma forse non dobbiamo essere dei bambini troppo infantili, non dobbiamo abusare di questa condizione di essere dei bambini, perché di fatto siamo anche altro e quindi abbiamo delle responsabilità, delle responsabilità assai importanti davanti al Tutto ), dove poter formare ed arredare il proprio specifico "stile di Vita", ma adesso che questa nostra metamorfosi, questo riposizionamento delle nostre portanti esistenziali nel tempo e nello spazio diventa del tutto reale, cominciamo forse a patire qualche effetto collaterale, che io esprimerei come "l'inesprimibilità di un contatto decisamente non più familiare con il proprio habitat".

Stanno spuntando dentro di noi nuove "unità di presenza sulla terra", nuove "unità di autofissaggio alla materia", dei bulloni e dadi primordiali per aiutare la nostra natura profonda ad espandersi dentro l'attualmente manifestabile, e noi siamo contemporaneamente coloro che fissano e coloro che vengono fissati e coloro che osservano (più o meno distaccati) tutto questo "apparente disordine" (tutto questo non più ordine e non più senso) della realtà, e anche coloro che imparano empiricamente a riorganizzare se stessi posizionati su questi nuovi bulloni, dentro i propri argini del vivibile e dell'esprimibile, e coloro che sanno e che percepiscono (tutto quanto) in modo diverso, ma non hanno ancora "le parole giuste" per dirlo. :)

Il mondo sta oscillando e noi stiamo oscillando insieme a lui, disimballando empiricamente la nostra Grandezza e sottoponendo ogni singolo pin della nostra connessione alla materia ad una
specie di "rieducazione totale".

Nei miei riposizionamenti ed esplorazioni di stanotte ho captato il riferimento "Airbag" che ha chiaramente a che fare con tutta questa espansione, ma in questo momento non so offrire un'interpretazione più dettagliata.

Posso solo dirvi che ci stiamo allontanando (tutti insieme e ognuno per conto suo) a passi lunghi e ben distesi dalla vecchia condizione umana... :)
AIRI-SON

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Re: Fatti di cronaca

Post by Irinushka »

Irinushka wrote: Finora avevamo parlato con molta disinvoltura e anche molta ingenuità della condizione di poter vivere "in un tempo e in uno spazio diversi" ("che bello, la fantascienza diventa realtà, l'incantesimo che ha imprigionato il nostro mondo miracolosamente si dissolve!" :) - cioè, è vero che siamo un po' come dei bambini in attesa dei regali, ma forse non dobbiamo essere dei bambini troppo infantili, non dobbiamo abusare di questa condizione di essere dei bambini, perché di fatto siamo anche altro e quindi abbiamo delle responsabilità, delle responsabilità assai importanti davanti al Tutto ), dove poter formare ed arredare il proprio specifico "stile di Vita", ma adesso che questa nostra metamorfosi, questo riposizionamento delle nostre portanti esistenziali nel tempo e nello spazio diventa del tutto reale, cominciamo forse a patire qualche effetto collaterale, che io esprimerei come "l'inesprimibilità di un contatto decisamente non più familiare con il proprio habitat".

Stanno spuntando dentro di noi nuove "unità di presenza sulla terra", nuove "unità di autofissaggio alla materia", dei bulloni e dadi primordiali per aiutare la nostra natura profonda ad espandersi dentro l'attualmente manifestabile, e noi siamo contemporaneamente coloro che fissano e coloro che vengono fissati e coloro che osservano (più o meno distaccati) tutto questo "apparente disordine" (tutto questo non più ordine e non più senso) della realtà, e anche coloro che imparano empiricamente a riorganizzare se stessi posizionati su questi nuovi bulloni, dentro i propri argini del vivibile e dell'esprimibile, e coloro che sanno e che percepiscono (tutto quanto) in modo diverso, ma non hanno ancora "le parole giuste" per dirlo. :)

Il mondo sta oscillando e noi stiamo oscillando insieme a lui, disimballando empiricamente la nostra Grandezza e sottoponendo ogni singolo pin della nostra connessione alla materia ad una
specie di "rieducazione totale".
Condivido con voi un sintomo che sento molto forte in questi giorni: una difficoltà acuta e a volte quasi ridicola di scegliere una cosa precisa tra varie possibili soluzioni, che, secondo me, riflette proprio un cambiamento in progress della nostra presenza dentro lo spazio alla materia, insieme ad una certa ingovernabilità della nostra nuova Vita, alla condizione di non sapere ancora come interagire con questa nuova materia "sovrumana", e in particolare, di non sapere quali componenti della scelta sono effettivamente quelli tangibili (immediati) e quali invece remoti (come dei vettori e regolatori e chiavi di accordatura del traffico degli elementi della Vita).

Quindi, tanto per dire, il cibo da scegliere (un argomento che mi sta molto a cuore :) ) non è più soltanto cibo, ma fa parte di quel sistema di fissaggio e di autofissaggio multidimensionale (dei bulloni e dei dadi), aiuta a mettere a terra le mie nuove unità di misura del Tutto, il mio nuovo "dominio energetico", solo che non ho ancora sviluppato "l'orecchio" che mi permetterà di percepire il cibo prima di tutto come un volume dello spazio, un volume della Vita e non come una certa forma precisa dell'attualmente manifestato.

E allora mi comporto come un asino di Buridano multidimensionale :mrgreen: , che, quindi non deve scegliere solo tra andare a destra o andare a sinistra, ma ha un bel mucchio di opzioni, alcune delle quali per di più non sono nemmeno espresse o esprimibili attraverso le forme della materia esistenti. Quindi sono come delle frequenze pure, delle frequenze primordiali che attirano e richiamano, sganciano e riagganciano, anche se queste loro performance non sono abbinabili a nessuna delle forme della stabilità e della determinatezza ufficialmente disponibili "nel catalogo della Vita umana".

Mamma mia, quante cose dovremmo ancora imparare! :roll: :)

E direi anche è arrivato decisamente il momento di crescere, di diventare maturi, perché c'è un sacco di lavoro da fare, e come dicevo ieri non dobbiamo abusare di questa condizione di sentirci come dei bambini in attesa della magia che arriva da se, perlomeno, se vogliamo avere un dialogo autentico e paritetico con l'Esistenza.

Non possiamo più permetterci di fare i bambini (nemmeno i bambini gioiosi e sorridenti e molto compiaciuti di se stessi e dei propri correnti punti di vista), altrimenti lo choc (di quello che potremmo scoprire, di quello che verrà) potrebbe essere troppo grande...
AIRI-SON

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Arcobaleno
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Re: Fatti di cronaca

Post by Arcobaleno »

Sono giorni strani
giorni in cui la mente non capisce
giorni in cui il cuore batte forte
giorni in cui sento i miei lamenti,
ma qualcosa in me sa.


Vorrei potermi sentire piccola
Vorrei potermi sentire fragile
ma non sono piccola
e non sono fragile

Vorrei sapere cosa devo fare
vorrei sapere cosa posso fare
ma tutto questo fare
mi porta lontano dal vedere,
vedere me, vedere noi,
anche se dentro
ciò che non conosco affatto.

Sembra più semplice in mezzo al caos
dubitare di se stessi, ma no grazie
ho dubitato troppo a lungo
e anche se ancora ho molto da dis-imparare
non dubito che dis-imparerò.

Sento il mondo dentro di me,
tutto il mondo,
il mondo vecchio e il mondo nuovo
ma è il mondo nuovo
che si sta svegliando
e il mondo vecchio
ha tanto sonno.

Ho cercato tra le reazioni a me note,
ho spulciato il passato per riconoscermi in qualcosa
ho cercato una tregua al mio volermi destare
perchè questo destarmi sembrava più grande di me
ma...

tornavo bambina e non mi riconoscevo più.

Tornavo la bambina di qualche tempo fa.

E' stato un viaggio piuttosto scombussolato,
mi sono vista Alice che beve la pozione,
diventa così piccola che non arriva al tavolo dove sta la chiave
poi diventa così grande che la stanza quasi non la contiene.

E' questo che vuoi?
Vuoi sentirti troppo grande
ma continuare a stare in una stanza piccina?

No, questo no.

Vuoi credere di essere ancora piccola
per non scegliere di vivere in un luogo
che non hai idea di come descrivere?

No, nemmeno questo.

Voglio stare qui,
e voglio essere grande.

E allora non temere,
non tornare,
basta un salto,
non lo senti che la Vita
è in fermento?

Lo sento, ma...

ma non ho più parole,
non conosco i suoni,
non vedo i miei colori
non trovo lo spazio dove stare!

E se dimenticassi
ogni parola
i suoni
i colori
gli spazi,
che succederebbe?

Cambierebbe l'amore che sento
cambierebbe la voglia che nasce
cambierebbe la gioia che esiste
dentro una cellula che non ha nome?

No, non cambierebbe,
anzi forse ...
potrebbe essere
molto più mia,
molto più nostra.

Grazie alle parole che ho usato
e che ora non servono più.

Grazie alle parole che userò
ma che ancora non conosco.

E si parla tanto della parte ombra,
e c'è e la vedo e la ascolto
ma non è mia, non è tua,
è di tutti noi...
non "appartiene a"
ma "ha bisogno di"

ha bisogno di credere
che tutto questo sia un gioco
e lei potrà tornare a fare il suo

Scalcia e piange e ha tanta paura

Chi glielo dirà che il suo gioco è finito,
se non quella bambina che ora è adulta
e che invece di escluderla dice "vieni, non dai nessun fastidio
ma non urlare perchè qui si è tutti insieme,
e ognuno sta imparando a dis-imparare."

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Re: Fatti di cronaca

Post by Irinushka »

Stavo per pubblicare questo mio post quando ho visto il post di Valentina; a questo punto aggiungo ancora una cosa: che da un paio d'ore circa mi è arrivato un fortissimo senso di allegria, di gioia e di beatitudine, come se fosse avvenuto un importante "click" multidimensionale; un qualcosa che rende ufficiale e definitivo "un avanzamento senza precedenti" (un'attivazione di un nuovo regime di gestione a livello planetario) avvenuto in questi ultimi giorni... :D

******************************************************

Oggi pomeriggio, mentre cercavo di riassestarmi nel mio nuovo volume esistenziale (so che ieri c'è stato un grosso, potrei addirittura dire, un enorme, riavviamento a livello globale), ho percepito da Metatron questo breve suggerimento: focalizzarsi sulla domanda "Come essere?, In che modo essere?", invece che sulla domanda "Chi essere?".

Quest'ultimo approccio comporta una creazione continua delle equazioni molto approssimative sul tema "Chi sono e perché sono qui?" :roll: con dei parametri di base spesso distorti e non autentici, mentre nel primo caso veniamo semplicemente e senza tante storie orientati ad usare ogni giorno, ogni momento, ogni secondo il nostro "sacrosanto diritto della scelta" il che a sua volta ci aiuta ad entrare in contatto con la nostra specifica sezione del Tutto terrestre (del Tutto sviluppabile e vivibile dentro la terristricità), con il nostro specifico volume delle eccitazioni, dei suoni, dei colori e anche della "corposità", insomma, con la nostra vera realtà degli esseri adulti. :)
AIRI-SON

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Re: Fatti di cronaca

Post by Irinushka »

Stamattina ho provato a scrivere un post sul momento corrente, però non mi veniva liscio, allora ho fatto una pausa per sintonizzarmi sulle Fonti e ne sono uscita con più o meno zero informazioni ma con la sensazione che io questo post lo devo scrivere comunque perché è un compito che mi spetta. :)

Allora ho cancellato quello che ho scritto prima e riprovo da capo.

Il motivo dominante è la gioia: quella gioia che provavo ieri sera, che provavo anche stamattina, che provo anche adesso, è la gioia "overglad" e "Gaudeamus Igitur", ed è collegata ad un sapere viscerale che sta succedendo qualcosa di molto grosso a livello del nostro spazio terrestre. È uscita fuori "una certa Forza Maggiore", e anche bella grossa, e quando subentra la Forza Maggiore, tante cose "cadono" o vengono abolite o diventano non più vincolanti.

Quindi tanti riferimenti, e modi di parlare, e le modalità di cercare e di trovare (oppure, più probabilmente, di non trovare) se stessi e tante altre cose ancora vengono come naturalmente svalutati e bypassati dopo l'impatto con questa Forza della Vita e con le sue portanti educative e "non del tutto terrestri".

"Portanti": questa è una parola chiave e che cosa portano, che cosa comportano queste nuove portanti?

Portano il Tutto, il Tutto che potrà essere messo in contanti tramite i nostri mezzi espressivi terrestri...

Provo ad usare questo riferimento: un gene termico cosmico, quindi non individuale, che contiene una specie di "ordine superiore del potenzialmente esprimibile a livello terrestre", "un regolatore della realtà a livello universale" e altro ancora che adesso si sta espandendo esattamente dentro il volume terrestre, con delle conseguenze molto molto tangibili che... staremo a vedere. :)

Ecco, preferisco non aggiungere altro, perché a questo punto sento come ogni singola parola può fare differenza e per il momento mi sembra di aver già usato parecchie "parole forti"... E poi le cose ora devono assestarsi un po', perché questa improvvisa uscita allo scoperto della "Forza Maggiore" ha colto un po' tutti di sorpresa (compresa lei stessa, direi)... :)

Concludo con questo riferimento simpatico captato stanotte: "Love Top" :)

Un abbraccio fortissimo a tutti voi e anche al perimetro della Terra e buona realtà! :)
AIRI-SON

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Re: Fatti di cronaca

Post by Irinushka »

Come sapete, nelle mie verbalizzazioni non uso mai riferimenti che evocano l'idea di una battaglia, di un combattimento (tipo guerrieri della luce, spade scintillanti ecc.), però mi sa che stavolta devo fare un'eccezione.

Si preannuncia all'orizzonte (un orizzonte molto molto vicino, a partire da domani) una specie di "mega scontro vibrazionale" a livello dei componenti stessi che formano la realtà, che determinano la realtà e "il palcoscenico della Vita".

Potrei definirlo come uno scontro tra la scelta a favore del Vivere e la scelta a favore del Non Vivere, e anche tra le varie forme, movimenti ed eventi tramite cui queste due tipologie di scelta potrebbero manifestarsi.

Non ci sono i dubbi sull'esito di questo "scontro": ovviamente, sarà la Forza della Vita a trionfare, però la faccenda sarà piuttosto seria, e in questi due giorni io sono stata coinvolta in una specie di "sopralluogo energetico a tappeto" nei confronti delle forme della stabilità terrestre incompatibili con i nuovi regimi ottici e i nuovi codici sorgente della realtà in arrivo.

Evito di condividere con voi le considerazioni su come mi sento in questo momento :mrgreen: , nella fase della preparazione dell'evento, dico solo che mi è venuto di colpo un mal di denti (o di gengive? o di nervi? comunque non è di origine fisica) stranissimo che va e viene, come una specie di conferma del fatto che io in questo momento per ragioni di servizio sono entrata "in empatia" con certe frequenze non particolarmente luminose (o incapaci di far transitare la luce). Perlomeno è quello che mi hanno detto il mio corpo e anche Metatron.

Quindi sento di dovervi avvisare che da domani nello spazio del piano fisico verranno immerse certe grandezze e regolatori ottici che, conformemente al principio di Archimede, cominceranno a "far fuori" una parte del volume attualmente esistente.

Avrei anche una canzone russa da condividere con voi; è una canzone che parla di una battaglia militare, ma alcuni dei suoi riferimenti mi sembrano molto adatti anche a descrivere questa "battaglia ottica ed acustica" in arrivo.




Vi traduco queste righe:

In un parco cittadino autunnale
Le foglie delle betulle stanno danzando un valzer
Mentre noi stiamo stesi supini in attesa di scattare
E le foglie delle betulle ci hanno quasi del tutto coperti.

Ed ecco che la mente comincia a divagare,
A sognare un mese di maggio, allegro e spensierato
E tu hai così tanta voglia di chiudere gli occhi e di lasciarti andare
Ma non devi chiudere gli occhi.

"Non chiudere gli occhi!"
Te lo gridano i gracchi
Perché sta a te proteggere il tuo territorio,
La tua casa da una valanga di locuste in arrivo.

...

Ecco, finalmente la battaglia è finita
E tutti dicono: Alzati, Alzati..."
E tu hai così tanta voglia di chiudere gli occhi e di lasciarti andare
Ma non devi chiudere gli occhi.

"Non chiudere gli occhi!"
Te lo gridano i gracchi
"Dai, amato, fai uno sforzo, resisti",
Ed ecco che sopra di te ci sono le sagome dei medici
E qualcuno dice: "E' vivo".



Ecco, il punto fondamentale è che non dobbiamo chiudere gli occhi, non dobbiamo lasciarci andare, dobbiamo essere presenti, anche se potrebbe non essere particolarmente piacevole.
AIRI-SON

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