Cherchez le mot...

Andrew
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Re: Cherchez le mot...

Post by Andrew »

Irinushka wrote:"Almost every Oracle database has had an account called SCOTT with password TIGER. It is named after Bruce Scott (one of the original Oracle employees) and the password is the name of his daughter's cat."

http://wiki.oracle.com/page/scott%2Ftiger" onclick="window.open(this.href);return false;
Avendo un collega specializzato nei database Oracle gli ho chiesto "disinteressatamente" lumi su Scott Tiger :wink:

Mi ha detto che la base dati denominata Scott é quella solitamente utilizzata per le demo e gli esempi, e pur avendo pochissimi dati contiene in se tutti i casi d'uso del database Oracle.

Tutti i manuali tecnici di Oracle fanno quindi sempre riferimento a Scott per spiegare "come si fa".

Questi nuovi elementi mi sembrano molto interessanti e significativi... :D

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Irinushka
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Re: Cherchez le mot...

Post by Irinushka »

Belle anche queste nuove sfumature :) ; sento molto questa parentela, questo "accoppiamento obbligatorio" di un utente umano, della consapevolezza umana con qualcosa (con un regime/flusso della consapevolezza) che non è umano (ma semplicemente terrestre), anzi, quasi quasi mi spingo a dire che la "password" necessaria per esprimere meglio le nostre inclinazioni "umane" (per modo di dire :lol: ) è in qualche modo nascosta/codificata dentro la materia, e quindi la dobbiamo percepire, inquadrare ed attivare, ovviamente, se vogliamo essere questo meraviglioso "Scott" che sa "come si fa" ed è anche in grado di insegnarlo/mostrarlo agli altri... :)
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Andrew
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Re: Cherchez le mot...

Post by Andrew »

In una risposta che Metatron mi ha dato durante un Laboratorio della Parola sono stato invitato ad usare la parola corpo in modi originali, inusuali e fuori dalle regole.

Stanotte, nell'ambito di un'esperienza in cui imparavo alcuni aspetti della gestione/interazione con la materia, ho sentito una formula che condivido per s-catenare qualche altro motore di ricerca: il corpo della parola.

Andrew
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Re: Cherchez le mot...

Post by Andrew »

Qualche giorno fa ho sentito nell'aria la parola composta "domesticoglobale".

La nostra dimensione domestica e mortale, ovvero l'orma, direttamente collegata a quella globale ed immortale, cioé l'ORIGINALE. L'essere immersi nella nostra dimensione domestica che ci aiuta a servire la dimensione globale e la convenienza superiore.

Perché proprio la parola "domestico/a" per indicare la condizione esistenziale più prossima a noi? Forse perché la vita ci dovrà in qualche modo addomesticare? :wink:

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Re: Cherchez le mot...

Post by Chiara »

andrea wrote: addomesticare? :wink:
Ho sentito che aveva bisogno di essere rivitalizzato ...
Mi girava in testa questo a dome stic
e guarda caso a dome steek
in africano vuol dire "una cupola trasversale"

Una cupola trasversale globale

Buona gioia a tutti/Tutto
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Andrew
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Re: Cherchez le mot...

Post by Andrew »

Una parola che si é fatta viva spesso in questi giorni é concepibile, soprattutto nella sua variante inconcepibile.

Una cosa inconcepibile: ciò che non può essere sostenuto dalla Ragione e dalla Vita, che non si può riprodurre ritenendolo concepibile e quindi degno di nascere ed esistere.

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Re: Cherchez le mot...

Post by Irinushka »

andrea wrote:Una parola che si é fatta viva spesso in questi giorni é concepibile, soprattutto nella sua variante inconcepibile.

Una cosa inconcepibile: ciò che non può essere sostenuto dalla Ragione e dalla Vita, che non si può riprodurre ritenendolo concepibile e quindi degno di nascere ed esistere.
Allora provo a fare un esempio di Una cosa inconcepibile (basandomi su alcuni chiarimenti arrivati ieri sera durante un colloquio con il Nuovo SO in persona):

Nel nuovo ordine terrestre è inconcepibile il concetto e la condizione della NON autonomia; la NON autonomia non può essere espressa né sostenuta, come un qualcosa di alieno e di incompatibile con questa nuova terrestricità e con il suo motore di ricerca.

E altro in questo momento non posso dire, non posso proprio, ma mi raccomando, ascoltate le vostre frequenze portanti, seguite le vostre frequenze portanti, state dietro alle vostre frequenze portanti e lasciate perdere qualsiasi altro criterio della scelta, perlomeno in questi prossimi giorni, e poi si vedrà...
:roll: :)
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Chiara
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Re: Cherchez le mot...

Post by Chiara »

Irinushka wrote: [...]
Skynew wrote: A questo punto è evidente che un'esposizione puramente verbale che pretende di trasmettere attraverso le parole le informazioni di tali volumi e finezza è decisamente impossibile. E allora ci rimangono le forme di esposizione non verbali che useranno le parole come dei "marcatori esterni, delle espressioni simboliche e degli indicatori per i flussi e i pacchetti informativi".
[...]
lunedì notte ho sognato che qualcosa si doveva separare anzi, doveva essere separato.

per “ parare” e “ parato”, questi sono i miei sensi ed un significati

parare, nei miei sensi e significati, porta con sé l’azione del portiere che deve “prendere al volo” il pallone, per non farlo entrare in porta (ed è una garanzia prenderlo al volo perché respingendolo soltanto potrebbe ancora essere fatto goal) … e vedo bene il pallone come “se stessi” e come “cambiamento”.

parato, invece porta con sé anche l’azione del riparare e del distinguere, quasi come un essere “posto innanzi”, il “paramento sacro” anche portato in processione in prima fila, oltre a rendere riconoscibile e proteggerne il contenuto … qui il “sé” posto “innanzi tutto” ...

... un "frammento" della propria autonomia.
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Re: Cherchez le mot...

Post by Irinushka »

Ivano Fossati La Decadenza



Lunedì pomeriggio, dopo una bella passeggiata con Chiara e Massimo, siamo saliti in auto, abbiamo acceso la radio e abbiamo sentito questa frase: "È proprio una faccenda inquietante".

Ed era decisamente azzeccata, perché durante la passeggiata abbiamo infatti parlato a lungo di una certa "faccenda inquietante". :roll: :mrgreen:

E adesso che Chiara mi ha mandato il testo completo della canzone (e anche il nome del cantautore), ci ho trovato anche qualche altro riscontro piuttosto interessante, ma ovviamente, interpreto tutto ciò dentro il mio sistema delle coordinate, dentro il mio specifico regime educativo (ottimistico e vincente al di là di ogni ragionevole dubbio :) ).

Non posso dire che la canzone mi piaccia in modo particolare, ma in un certo senso ha "ottenuto il diritto" di essere piazzata sul forum... :)

E la metto intenzionalmente nel topic dedicato alla Parola, per invertire il messaggio principale

"In piena decadenza
Le parole non hanno chance "...

Invece la chance ce l'hanno eccome, anzi, sono il nostro strumento principale tramite cui gestire la decadenza e varie "faccende inquietanti", solo che dobbiamo usarle in modo diverso, in modo alternativo... :)
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alessandra
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Re: Cherchez le mot...

Post by alessandra »

ciao a tutti !!
Io sono Alessandra
grazie all'invito di Irina.. entro in questo luogo! E' una nuova condizione per me, poichè mi si viene chiesto di usare la parola ( che non è proprio il mio cavallo di battaglia !!) ma in questo tempo di intensi cambiamenti c'è la necessità di equilibrio,
ed io ho necessità di equilibrare quest'aspetto da troppo tempo trascurato, infatti questo disequilibrio mi ha condotto ad una percezione di me molto offuscata e forse anche annoiata che ha bisogno di aria fresca!!
Così...per non esagerare esordisco subito con le parole di qualcun'altro...


Se la lontananza è come il vento
Nel tepore apatico di questa passione
Non sorprenderanno più fiamme inattese
Sotto la cenere alcun sogno combustibile.

Dal punto più alto di questo monte inquieto
Il blu festoso delloceano strappa alle mie labbra un sorriso.

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
Tra il dolore ed il piacere,
la paura ed il bisogno di ferire
son certa che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto
e ritrovata serenità.

Se la lontananza è come il vento
Su trame morbide di vele spiegate
Soffierà in direzione contraria a ogni dove
Oltre ogni logica di navigazione.

Dal punto più alto di questo monte inquieto
Il blu festoso delloceano strappa alle mie labbra un segreto.

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
Tra il dolore ed il piacere,
la paura ed il bisogno di ferire.
Son certa che un giorno chiameremo tutto questo

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
tra il dolore e il piacere,
la paura e il bisogno di ferire.

Son certa che un giorno chiameremo tutto questo
Col nome giusto
E ritrovata serenità.

Carmen Consoli
Col Nome Giusto


Buona giornata!!

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Re: Cherchez le mot...

Post by Irinushka »

Ciao Alessandra e benvenuta in questo magico spazio! :)

La Parola: con ogni nuovo rilancio del "gioco" la sua importanza continua ad aumentare, e anche adesso, nella "realtà di cortesia", conta parecchio...

Una sensazione latente che ogni tanto capto in questi giorni: l'importanza del sonoro tedesco, dell'onda acustica tedesca, l'etere sembra voler dirmi qualcosa in tedesco (che io non conosco).

Forse si tratta delle oscillazioni che sono più facilmente esprimibili attraverso la lingua (la musicalità) tedesca? :roll:
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alessandra
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Re: Cherchez le mot...

Post by alessandra »

Ultimamente ho focalizzato molto l'attenzione sulle parole che iniziano con pre
in particolare ieri pomeriggio mentre "viaggiavo" in auto ( l'automobile sollecita molto i sensi ) con mio marito, è apparsa una affermazione non ti preoccupare
Riflettendo così sulla composizione della parola nonstante non avessi dubbi sul suo significato etimologico ho verificato su Wikizionario:
dal latino prae ,prima e occupare (occupare), cioè "occupare prima"

Ho così realizzato che il mio stato dell'essere ora ha delle caratteristiche molto diverse,rispetto ad :roll: "un tempo" :shock:
...infatti nel vecchio mo(n)do il nostro corpo-mente ospitava ( era occupato) da pensieri fuorvianti che continuavano ad alimentare circostanze pesanti e spiacevoli negandoci la nostra vera essenza
ora che abbiamo imparato ad eliminare ciò che non serve stiamo ritornando "arcaicamente parlando"come prima
....Prima che noi creassimo questa bellissima distrazione :!:
oppure ...
per primo non metto più questo pensiero distortotipico dell'uomo
ma lascio fluire la naturalezza tipica ( seppure un pò instabile ) del divino-umano

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Re: Cherchez le mot...

Post by Irinushka »

E c'è anche questa sfumatura: se "occupiamo prima" un certo spazio (quello in cui in seguito dovranno succedere certe sequenze, transitare certe eccitazioni, suonare certi "play"), con le nostre attuali frecce ed indicazioni stradali, rischiamo di impedirgli di inspirare e di accogliere in sé quello che gli arriverà sul momento... E anche di "fare manovra" (ved. il mio post odierno nei "Fatti di cronaca"...) :)

Cominciamo a sviluppare empiricamente una nuova cultura esistenziale che è basata sulla percezione diretta e personalizzata dello spazio come interlocutore principale...

La libertà di avere un rapporto a tu per tu con lo spazio, senza innumerevoli interfacce e vari "Reader's Digest", senza i significati predisposti per noi da qualcun altro... :)

E' una cosa fattibile, però richiede il coraggio in quanto bisognerà "sciogliere gli eventuali organigrammi"; darsi il permesso di non leggere più, di non riconoscere più le "confezioni" e i "demo" in cui è attualmente "imballato" lo spirito dell'esprimibile terrestre...

Però, se vogliamo essere veramente noi stessi...
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Re: Cherchez le mot...

Post by Irinushka »

Voglio parcheggiare qui un paio di riferimenti ancora grezzi e che servono per altre accordature in corso :) :

In realtà...

Andare in onda...
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Re: Cherchez le mot...

Post by Irinushka »

Irinushka wrote: Una sensazione latente che ogni tanto capto in questi giorni: l'importanza del sonoro tedesco, dell'onda acustica tedesca, l'etere sembra voler dirmi qualcosa in tedesco (che io non conosco).

Forse si tratta delle oscillazioni che sono più facilmente esprimibili attraverso la lingua (la musicalità) tedesca? :roll:
È da un po' che convivo con una parola tedesca che suona più o meno così: Zetz

Il Google mi ha fornito questo suggerimento:

"Zetz" is a Yiddish word meaning a strike or hit.

http://wesclark.com/am/zetz.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Che sarebbe una specie di "colpo magistrale"
(Nel bowling, colpo che abbatte tutti i birilli al lancio).

D'altra parte, però questa parola/suono che sento potrebbe anche essere "Sechs", e cioè, il numero 6, sempre in tedesco.

Sono andata a documentarmi anche su "6":

Il sei è un numero mistico e ambivalente nel suo significato, in quanto è il numero dell’equilibrio e dell’ordine perfetto, può ben predisporre all’unione con il divino, ma allo stesso tempo può generare confusione, turbamento e illusione. La sua ambivalenza è rappresentata graficamente dalla stella a sei punte (Sigillo di Salomone) che permette di comprendere la contraddizione insita nel numero sei. La stella a sei punte è formata dall’unione di due triangoli: quello con la punta verso il basso, indica la materialità; quello con la punto verso l’alto, invece la spiritualità.

http://www.mitiemisteri.it/esoterismo/numeri/sei.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Da parte mia, sento che questo suono ha certe eccitazioni ed armoniche "imponenti" (le eccitazioni che impongono... che cosa?)...

Per il momento mi limito a mettere a verbale queste scintille, lasciando che lo spazio del forum faccia quello che deve fare... :wink:

(A proposito, se non mi sono ancora espressa in prima persona nel topic dedicato al forum, è perché in questo momento la sua capacità di co-creare dei miracoli e vari ".exe" della Nuova Era sta crescendo in una maniera vertiginosa, e allora bisogna stare attenti all'equilibrio, all'equilibrio complessivo del Sistema, della Rice-Trasmissività del Volume unificato)...
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