Una delle cose che ho/abbiamo sentito ieri durante quella seduta e che credo possa essere utile a tutti, è questa: al posto del soggetto che nota e patisce ed "accusa" e combatte e cerca di "risolvere e sistemare" le CONTRADDIZIONI esistenziali varie ed innumerevoli, cercare di diventare un soggetto che le contraddizioni sì, le nota, se e quando è il caso e conformemente al suo specifico "osservabile", magari le conduce e le esegue anche,
ma non ne viene allarmato, non si agita, non fa scattare in automatico una sirena rossa lampeggiante dentro di sé: "Attenzione, una contraddizione!"...
L'atteggiamento verso le contraddizioni: potrebbe essere come una cartina al tornasole che rileva lo stato di trasformazione in progress.
Raggiungendo lo stato in cui le contraddizioni stanno per conto loro e uno per conto suo, non sentendosi affatto vincolato né afflitto dalle contraddizioni interiori ed esterne che arrivano a lui.
Sapeste quanta energia si libererà per poter essere usata ai fini pacifici/trasformativi... Quante barriere e tastatori attualmente "al servizio delle contraddizioni" si dissolveranno senza lasciare traccia, anzi, liberando una grossa quantità dell'energia del benessere e della ricerca libera ed incondizionata..
Quante nuove (di zecca) espressioni e risoluzioni della Forza ci potremo permettere...
Andrea wrote:Con l’aiuto di un interlocutore molto qualificato

questa notte abbiamo ricevuto il riferimento
Kick-Off, il
calcio d’inizio del nuovo gioco, del nuovo Play.
Nella gestione dei progetti, il
Kick-Off è anche l’azione formale che da l’avvio all’esecuzione vera e propria di un progetto dopo le fasi (di concepimento) preliminari...
Confermo che stanotte c'è stato uno slancio molto forte del quale però non posso ancora mettere a verbale un commento audio.
Però, in attesa di chiarire che cosa esattamente è cominciato

, condivido queste tre cosette.
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La prima. Dalle mie parti, quando ero bambina/adolescente, giocavamo spesso al gioco chiamato
"Il telefono guasto".
I giocatori si mettevano seduti in cerchio, ognuno con un foglietto di carta e una penna, e poi si trattava di rispondere alle domande: chi, in compagnia di chi, che cosa facevano, dove, quando, perché, in che modo... ecc.
Solo che ad ogni domanda successiva i foglietti venivano arrotolati e poi scambiati tra i giocatori seguendo la rotazione in senso orario, per cui uno si trovava a continuare un racconto iniziato da qualcun altro (e senza poter leggere le righe precedenti), e alla fine ... si srotolavano i foglietti e si leggevano ad alta voce i raccontini "pasticciati", che a volte erano così divertenti che ci rotolavamo dal ridere...
Ecco, mi è venuto questo riferimento stanotte e sapevo che il giorno dopo l'avrei messo sul forum...
Un'altra cosa è un input che ho sentito nel sogno, ed era più o meno così.
Prima uno creava i confini tra se stesso e gli altri per difendersi dalle cose aliene, dalle cose (invasive) non sue (magari, appunto, dell'essere umano generico oppure dei propri famigliari e parenti

), mentre adesso l'accento viene posto sulle proprie cose "sacre" o sui parametri che servono l'alta produttività della Vita, l'alta espressività della Vita.
E quindi i confini dell'ordine esistenziale attualmente in funzione potrebbero essere aboliti da un momento all'altro (e forse è già qualcosa che cominciava a succedere stanotte).
Non so se riesco a rendere l'idea, ma so che è importante, magari, poi riusciremo ad esprimere meglio questo nuovo assetto della forza e della produttività.
Forse c'è anche questa sfumatura: che se uno non si occupa di qualcosa di autentico (che comporta l'uso delle frequenze autentiche, d'autore e non riproducibili), "non merita" di avere l'attributo dei confini, perché i confini (una certa tensione della forza) messi intorno al "vuoto" e alla non produttività è semplicemente un abuso energetico, un abuso energetico enorme e che nella realtà del Creatore non può essere tollerato.
E l'ultima considerazione è questa.
A volte durante la notte mi si blocca o quasi la circolazione nelle mani, senza dolori né crampi, però le mani diventano irrigidite.
Stamattina le mani erano "a posto" e mi è venuto da collegare questa condizione allo slancio fortissimo sentito per tutta la notte..., è come se tra me e Lui esistesse il regime dei "vasi comunicanti", e quando arriva la roba, tanta roba, dal suo vaso dentro il mio, gli effetti si sentono anche a livello fisico/fisiologico...
