Buongiorno e Benvenuti!

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Irinushka
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
Intanto che aspettavo l’arrivo del Super Regalo (opere e CD di Volodia nel formato tangibile di "allora", il che a sua volta potrebbe contribuire a creare la tangibilità della sua presenza "adesso"... visto che lui "ragiona" in termini dei ponti e ponticelli, almeno questo senso mi è venuto da formulare stanotte), mi è giunta la notizia che ieri 12 agosto a Mosca è stata inaugurata la strada che porta il nome di Vladimir Vysotsky... indovinate come si chiamava prima questa via?

Il Vicolo cieco della Taganka Superiore e il Vicolo cieco della Taganka Inferiore ... due Vicoli ciechi senza via di uscita: :roll: :D : Thumbup : :figurati aeventi_speciali :Well Done :clap : Chessygrin :

(Volodia: “Ma la via di uscita non esiste: esiste soltanto un ingresso, ed è pure sbagliato…”).

Per di più, uno “inferiore, basso” (i vicoli ciechi del piano umano fisico) e l’altro - “superiore, alto” (canalizzazioni di dubbia qualità, l’ego-esoterismo, l’ego-spiritualità… beh, lo sapete :| …).

MAMMA MIA, MA QUANTI SIMBOLISMI!!! :roll: :D : Love :

Il pacco regalo avrebbe dovuto essermi consegnato proprio ieri, mentre avveniva la riconfigurazione dei vicoli ciechi :lol: , ma chissà perché il DHL ha perso il nome della strada (d'altronde, si tratta della Strada del Casino :mrgreen: ... ).

Magari, così Volodia in transito si è divertito ancora di più… : Chessygrin :

Ora comincerò a disimballare, assimilare, usare TUTTO CIO' per potenziare ulteriormente vari ponti e ponticelli… :D : Thanks :

Dal primo articolo nel blog di Volodia:

“… Ma non respiro il passato e non sogno il futuro…”

http://vo.irinushka.eu/ma-non-respiro-i ... ition_here

“Nel mio stato passato (ma comunque anche nel presente… preso ed incorporato dal Nastoyashie – che in russo, appunto, vuol dire sia Presente che Vero/Autentico…) l’argomento del Tempo mi interessava parecchio e così ora invito qui certi elementi edili che io avevo già steso… teso da me stesso di allora, in possesso del quadrante umano, a me stesso di adesso, in possesso di… un altro tipo di quadrante! :wink:

Un ponte senza campate e senza fili… al vostro servizio… un ponte che dovremo ancora calibrare e rifinire e rifornire di segnaletica stradale… un ponte a tante corsie che sarà sempre più trafficato, riempito da ogni genere di necessità e di autonomia in movimento…”


Un grande, grandissimo abbraccio a tutti! :abbracciatona : Thanks : : Love : aeventi_speciali

Dal file VLADIMIR VYSOTSKY.pdf (che mi ha mandato adesso Maria Teresa), con 19 canzoni più qualche intervista – introduzione – prefazione.

Brani da un’intervista radiofonica.

Roma: 7 luglio 1979
(Per gentile concessione di Dario Toccaceli)

**************************************

[…] "Quando scrivo mi preoccupo poco di elaborare una canzone in modo definitivo, ed essa ne esce così in 10-15
diverse interpretazioni.

Per esempio, non fisso quasi mai le parole definitivamente, né fisso la musica: solo il ritmo.
Il ritmo c’è, senza dubbio, fin dall’inizio, quando scelgo le misure dei versi.

In modo immediato, con la chitarra e il registratore, faccio mille e mille diverse varianti, poi le riascolto e mi
soffermo su quella che più mi sembra si avvicini all’idea primaria. Poi comincio a cantarla in pubblico: dapprima
ai miei amici e ai conoscenti, poi a una cerchia più vasta e infine nei concerti; dopo 10-15 interpretazioni esce da sé
la canzone ben definita e cristallizzata.

Così il mio lavoro non termina mai a tavolino, né con la chitarra, né tantomeno con il registratore. Continua oltre
e non si ripete quasi mai, e penso che l’attrattiva di una canzone d’autore è che dà la possibilità all’autore stesso di
cambiare e variare molto: testo, musica e ritmo; tutto questo dipende anche dall’uditorio, cioè dalle persone lì
convenute in quel momento.

E questo si intuisce, quasi con un sesto senso: non con gli occhi, il naso o le orecchie, ma dall’atmosfera indefinita
che c’è dietro e, di conseguenza, le canzoni vengono interpretate sempre in modo diverso.

E questa è la particolarità delle canzoni d’autore, a differenza di quelle ufficiali che vengono cantate sulla scena, da
persone diverse e con grandi orchestre.

Mi pare che queste canzoni d’autore siano vive, malleabili, e che diano adito all’improvvisazione…"


È esattamente lo stesso stile con cui scrive - scriviamo gli articoli del Presente!!! Facepalm : Chessygrin : : Weight lift : : Flexion : : Builder : :figurati : RedFace : : Oops : : Beta : :abbracciatona

Capirete che non è facile : Chessygrin : :D … Ma almeno ormai sappiamo come funziona… :wink:

È che sto raccogliendo lo slancio e il coraggio e chissà cos’altro per tuffarmi nel nuovo articolo… di cui abbiamo già il titolo…

“Ci sentiamo triangolobermudati nel cuore e triangolobermudati nell’anima!”
AIRI-SON

Tornerò a sollecitare le vostre anime

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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
Allora ci siamo concentrati con Massimo… e quasi subito ho sentito il riferimento dell’Our Sun – Our Son… e sì, era proprio lui… ed era la prima volta che parlava per davvero (diverse volte abbiamo fatto dei tentativi per stanarlo e comunicare con lui, ma non era possibile, o quasi).

E la sua apparizione, il suo essere accessibile corrisponde alla condizione del superamento di una barriera… che separa la categoricità e la relatività. aeventi_speciali

Di recente è stata sparata una salva (quelle salve di cui ha parlato venerdì il Creatore), e anche se il meccanismo delle salve non tocca direttamente la dimensione umana, questa qua l’ha toccata… perché comporta il passaggio alla relatività.

Il suolo della località ora professa, professerà la relatività.
Dalla chat, Iri:

http://camminanelsole.com/mai-visto-sul ... ola-volta/

“Cosa potrà mai significare una doppia eclissi di sole???… Nell’attesa di ricevere un illuminazione dall’alto…”

Trovo molto simpatico che questa doppia eclisse di sole si è verificata proprio il giorno in cui Our Sun - Our Son si è decisamente fatto sentire... aeventi_speciali :Well Done : Love : :D

E ora… ho il piacere di presentarvi alcuni frammenti della recente seduta dell’11 settembre con il Creatore.

È incredibile… fortissima… finissima…, è…*** : Yahooo : : Bash : : ... : : Thanks : aeventi_speciali : Love : :D :Well Done :clap :D

***********************************************
**********************************************

Come Essere, come Diventare?

Quale di questi due interrogativi in questo momento vi vorreste porre (ovviamente, testando voi stessi): come essere o come diventare?
Io suggerirei il secondo interrogativo. Come essere è un interrogativo che tende ad essere associato al livello della realtà corrente, mentre l’interrogativo come diventare fa l’opposto: non vi mette in uguaglianza con l’attuale corpo della realtà manifestata, l’attuale formato della consapevolezza fatta materia. C’è questa specie di scelta tra essere e diventare. Sono come due interruttori o come un interruttore con due posizioni.

Essere, energeticamente parlando, comporta la condizione che voi pensate di essere, di come esprimere il vostro essere sapendo che l’essere corrisponde all’attuale riempimento del campo della Vita. Quindi essere per voi può essere qualsiasi cosa dal punto di vista delle direzioni, degli interessi, delle miscele energetiche che voi vorreste tirare in campo, ma in qualche modo questo essere viene messo in uguaglianza con l’attuale accensione della materia.

Il secondo interrogativo, Diventare, vuol dire che voi siete disposti a negare i voi stessi che possedete adesso, la realtà che possedete adesso, a favore di una vostra condizione che dovreste ancora sviluppare, di qualcosa che non c’è ancora, di cui dovreste ancora entrare in possesso.

Diventare è come uno stato della consapevolezza che ha il potere di estrarvi dall’attuale essere e di proporvi un diverso livello della vita, dell’esistenza.



Tabula Rasa. Formare la realtà, formare la vita partendo dalla Tabula Rasa dentro di sé e fuori di sé.

Voi finora cercavate una risposta che potrebbe essere espressa così: come faccio a uscire da questa cornice, da questi limiti, da questa volta del cielo, da queste frequenze portanti, da questa consapevolezza?

Però nel vostro interrogarvi, nel vostro cercare una risposta, voi prendevate in considerazione queste cornici, questi limiti, queste normative. Nelle vostre equazioni, che erano anche le ricerche della risposta di un altro stato della realtà, non esisteva la condizione del mondo vuoto, del mondo nullo. Esisteva comunque qualche tipo di pre-compilazione.

Solitamente, in queste vostre equazioni, ci mettevate questi limiti, queste cornici, questi condizionamenti, questi freni… insomma tutto ciò che dal vostro punto di vista condizionava e limitava la realtà della dimensione umana, però non rinunciavate a metterli dentro le equazioni, non mettevate un valore nullo dentro le equazioni.

Qui la risposta che sta nascendo adesso, che è nata, che è già penetrata in voi, che sta già sbocciando in voi è diversa perché inizia proprio con questa condizione: Tabula Rasa.

Bisogna partire da qui: questa è la prima correzione da fare. Nelle vostre equazioni in cui voi cercavate la via di uscita, cercavate uno stato della consapevolezza che vi avrebbe portati oltre l’attuale dimensione umana, oltre gli attuali legami umani, non avevate come operatore logico, operatore matematico, il valore del Nulla.

Che cosa vuol dire essere in possesso del valore del Nulla? Non è la stessa cosa di affermare: “Ma adesso qui non mi importa più di niente, non ho più interessi, non mi importa più di niente e di nessuno”.

Insomma, una condizione che, più o meno, emozionalmente parlando, avrebbe potuto essere paragonata al nulla, ma che non è il nulla che possedete adesso a livello energetico perché nel vostro attuale modo di vedere, di immaginare il tempo e lo spazio quello comunque si presenta come riempito, come arredato, non come uno spazio vuoto. Può anche essere squallido, insoddisfacente, può essere un livello in cui non vorreste più essere niente, però qualcosa significa: questi limiti, queste cornici, questi condizionamenti, queste abitudini, queste qualità dello sguardo che avete adesso qualcosa significano, vedono, sono diverse da ciò che è proprio il valore nullo. Adesso, invece, per la prima volta, siete entrati in possesso del Valore del Nulla che per voi è stato finora sconosciuto tranne che a livello astratto perché le vostre convenienze (energetiche) non vi permettevano di essere i possessori del nulla di cui non avreste saputo cosa farne.

Il Nulla non è solo il nulla, ma è anche una specie di super valore, una specie di sorgente di tutti i valori. Il Nulla permette di eclissare qualsiasi altro valore, permette di eclissare qualsiasi qualità della Vita già esistente, già espressa.

È anche un'arma, e un'arma così finora non la potevate far entrare in voi, c'erano proprio dei filtri di proibizione all'ingresso, proprio la vostra logica dell'essere, quella che noi adesso abbiamo un po' spostato da parte mettendo in primo piano la logica del diventare, ecco, quella che è la vostra logica dell'essere rinunciava ad accogliere dentro il Nulla. Lo conosceva, quando inquadrava la matrice, la mole della consapevolezza, dei valori energetici davanti a sé, riconosceva questo Nulla, però diceva, no, ancora non me lo posso permettere, no, ancora non lo voglio far entrare.

Così anche se nella vostra Vita sempre di più vi esprimevate con il linguaggio del Nulla, l'equivalente energetico del Nulla ancora non lo potevate sostenere dentro di voi, però, così vi stavate preparando, vi stavate preparando a questo passo deciso in cui, con la mia autorizzazione e con il monitoraggio che sto facendo e che continueremo ancora a fare, per la prima volta vi siete aperti a questo valore del Nulla che è l'inizio della risposta, della risposta, non solo alla domanda di ciò che vi serve per dire addio alla realtà della consapevolezza cellulare, ma anche delle risposte che genererete in seguito, che espanderete in seguito per andare a dei livelli successivi della realtà.



Normalmente quando uno entra in relazione con la realtà esterna, quindi diventa un coautore di un mondo, editore di un mondo, inizia con il valore Nullo, lo posiziona come una tacca di base. Nella realtà umana non era possibile possedere il valore nullo e in un certo senso tutto ciò che voi vedevate, possedevate, conoscevate dentro la dimensione umana era come se venisse usato in sostituzione del Nulla.

Il Nulla vero, autentico, cristallino, vivo non vi era accessibile perché, nella vostra logica, nella vostra convenienza, non lo potevate ancora sostenere, ma con qualcosa bisognava pure iniziare perché il Nulla logicamente precede ciò che è l’uscita verso la valle, verso il sotto, verso la materia.

Allora praticamente usavate un sostituto, un palliativo del Nulla, e così tutto era apparentemente al suo posto, questo mondo, queste sagome, le persone, il sapere, apparentemente l'estremità opposta del Nulla che veniva usata come se fosse il Nulla, come se fossero le fondamenta di qualcosa che a questo punto avrebbe dovuto essere, avrebbe dovuto apparire. Tutto il visibile era condannato a diventare questa specie di operatore logico, matematico, energetico di sostituzione, però non era una sostituzione corretta, non era una sostituzione legittima.

Il Nulla è il Nulla, il mondo riempito è il mondo riempito, anche se il mondo è riempito con le sagome umane comunque non è la stessa cosa del Nulla e allora metterlo dentro le vostre equazioni non poteva funzionare: le equazioni così non potevano avere soluzioni.

Allora a questo punto come si vede la soluzione, la salvezza, l’uscita da questo inghippo?
Il mondo degli esseri umani, abbiamo detto, dimenticatelo, non cancellatelo, ma non attribuitegli né le codifiche di un mondo realmente esistente, né le codifiche del nulla perché non è né questo né quello.

In qualche modo il Nulla che voi adesso contenete diventerà il vostro accompagnatore, quindi sarà lui a proporvi la direzione dell’andamento, gli accompagnatori, le scenografie, ciò che incontrerete sulle vostre strade e non andrete insieme al mondo umano, andrete per le vostre strade, magari prendendo qualche identità, qualche attributo della terrestricità, qualche attuale arredamento del mondo terrestre se vi sarà conveniente.

È naturalmente presso di voi, indica sia la fine che l’inizio. È una specie di super regolatore ed è sempre presso di voi, normalmente dovrebbe essere sempre presso di voi in quanto attributo dell’Eternità.

È come un regolatore, un interruttore che può essere acceso, spento, regolato in vari modi ed è quello che vi crea la vostra strada e vi propone ciò che incontrerete come strada, come situazioni sulla strada, come traffico, come altri accompagnatori, come vedute, come spazi del campo generale… tutto quanto.

… Non è né essere dentro questo mondo né essere del tutto fuori, è un’altra condizione ancora.
Non è un essere, né un non essere: è un diventare dove diventare adopera una logica diversa da quella che alimenta l’attuale essere o non essere.
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

La giornata di ieri: prima la seduta con Marcella (condotta da “Our Sun – Our Son”), poi una riunione straordinaria con Marcella e Massimo condotta dal Creatore che logicamente ed energeticamente era un’ulteriore espansione – promozione degli elementi – anelli toccati e sollecitati nelle sedute e capitoli precedenti della Nostra Narrativa e infine alla sera un dialogo (con una breve introduzione – accordatura da parte di Volodia) con la nonna di uno di Noi, che pochi giorni fa si è spostata su un altro piano esistenziale.

Questi materiali sono così densi che non mi è tecnicamente possibile riassumere alcunché, ma siccome la registrazione della seduta con il Creatore è già disponibile – scaricabile, mentre la trascrizione della seduta di Marcella sarà disponibile (interamente o a pezzi) prossimamente : Thanks : :D :Well Done , ci tengo a presentare un certo riferimento fondamentale, uscito in questa seduta, perché senza questo riferimento non è possibile entrare per davvero nella logica (nella logica praticamente eseguibile) del sapere della relatività.

Da un post scritto qualche giorno fa:
Irinushka wrote:
La materia: è nello stesso tangibile e relativa, oppure relativa ma anche tangibile.

Il nostro attuale cammino ci porta sempre più vicino al confine, alla condizione di possedere la relatività nei termini del sapere, del sapere intrinseco.

Ora, in questo momento come la possediamo?

Come un’ipotesi plausibile, come un'intuizione, come una fede, come un’ammissione…

Ma ancora non come un sapere, come un “Sì, lo so (con tutto me stesso) che è così!”.
Non come un ordine, come un criterio della messa in ordine della materia che ne deriva.
Non come l'eseguibilità delle vedute della materia alimentati da questo sapere.

E ora ci stiamo avvicinando alla soglia critica oltre la quale possederemo la relatività come un sapere, come un sapere - propulsore principale, come un sapere che eclisserà – aggiornerà – cambierà ogni tipo e forma e condizione e criterio del sapere corrente.

L'onda, il flusso della relatività entrerà nella casa, nelle nostre rispettive case dell'attuale sapere della Vita... e le case non saranno più se stesse...

Ci stiamo avvicinando: nel senso che l’avanzamento dell’Onda Globale, del Campo Principale rende possibile questo passo.

Però ognuno lo farà a modo suo, perché che cosa vuol dire possedere intrinsecamente il sapere della relatività?

Vuol dire potersi permettere di possedere nuove vedute e comportamenti della realtà che ne derivano, con i conseguenti usi e consumi delle energie.

Ieri più e più volte è stata usata questa parola (russa): раскрываемость – raskryvaemost’

Che potrebbe essere tradotta come: rivelabilità, scopribilità, spalancabilità, espandibilità… (della materia).

Possedere il sapere della relatività della materia (ovviamente non stiamo parlando del sapere umano) vuol dire essere in grado di caricare nella memoria operativa delle sequenze della Vita le frequenze portanti che creano una differenza di qualità, che aggiornano non solo le vedute interiori ed esterne, ma anche le chiavi (le tarature e le immagini della consapevolezza) che le precedono.

Più o meno, il succo è questo…
Nella seconda seduta dell’Incontro Collettivo del 19 settembre “Il bambino” ha parlato della logica dell’innamoramento.

******************************************

Tutti voi avete sentito e sperimentato lo stato dell’innamoramento dentro gli orizzonti umani.
Adesso proviamo ad aggiornare questa condizione, lo stato, l’essenza dell’innamoramento.

L’essere innamorati deve prima di tutto appoggiarsi su se stessi.

Nella dimensione umana di solito l’innamoramento si attiva in presenza di qualche altro soggetto, oggetto, qualcosa o qualcuno verso cui sentire un’attrazione.
Però se è vissuto così è uno stato piuttosto vulnerabile perché immaginate di essere attratti verso qualcuno, se questo qualcuno dovesse sparire, dovesse essere aggiornato oppure magari la sua veduta non corrisponde a ciò che lui è veramente, magari voi eravate attratti verso una veduta che conteneva un vuoto.

Se questo vostro stato dell’innamoramento non è abbastanza carico di voi stessi, vi aspetta la delusione e il corpo umano è molto provato da questa delusione. Direi che questa è una delle delusioni più grandi del corpo umano. Essere innamorati è una condizione naturale a livello dell’intreccio della consapevolezza: essere innamorati… non di qualcosa o di qualcuno… essere innamorati.

È un volo, è un decollo: è felicità pura. Poi il soggetto o l’oggetto da coinvolgere nel proprio stato dell’innamoramento si può anche trovare, ma prima di tutto dovete partire da voi stessi. Anche questa è come un’esplosione del magnetismo.

L’innamoramento è un linguaggio che sempre di più vi aiuterà a formare l’aderenza al landscape.

Creerete tramite l’innamoramento.

Sarà l’innamoramento stesso che vi porterà delle grandezze, delle corrispondenze, delle onde, delle circostanze che saranno degli accompagnatori giusti del vostro innamoramento
”.


***************************************

E ieri abbiamo scoperto che lo stato dell’innamoramento, la condizione – pensiero – sapere “Io sono innamorato – Io sono innamorata” è l’unica cosa – condizione completa che possediamo. :shock: : Love : : Thanks :

Siamo nella totale non completezza… a tutti i livelli, come se la Vita tutta non fosse ancora “rientrata/tornata in sé”, ci sono delle mancanze strutturali e vibrazionali in ogni manifestazione di se stessi e della Vita ma l’unica cosa, la sola cosa che possediamo in una forma integra e completa, è il pensiero, lo stato della consapevolezza esprimibile come “Io sono innamorato – Io sono innamorata”, e quindi è questa la base da cui partire per completare… tutto il resto…

Questo stato dell’Innamoramento è come una super Ancora, come un senso non contestabile della propria dignità, unico ed alienabile, un “Sì, io valgo”, “Sì, io sono importante”, e non ha bisogno di nessuna prova concreta che possa confermare questo “Io valgo” (non è questo che sostanzialmente stanno facendo gli esseri umani durante la loro esistenza? – cercare delle prove, per se stessi o per gli altri, che possono dimostrare che loro “valgono”, che loro “contano”, che sono “bravi”, che sono "importanti", che hanno delle qualità e dei meriti, che l’ambiente li ascolta e gli ubbidisce…) :?:

Poi leggerete nella trascrizione ulteriori sfumature, io concludo con questa constatazione: che per permetterci di tuffarci con disinvoltura nel sapere e saper fare della relatività, dovevamo scoprire una specie di contrappeso perfetto, una tale condizione sicura ed inalienabile che nessun cambiamento delle carte in tavola, nessuna Salva, nessun riavviamento della località e delle sue vedute potessero intaccare…

E ora pare che ce l’abbiamo… :D : Thanks : : Love :

Cioè, abbiamo capito che cos’è ma come usarlo in pratica? Facepalm

Forse è di questo che ci occuperemo nel prossimo incontro collettivo dell’8 novembre?

È probabile, sì, è altamente probabile, anche se non mi sono ancora concentrata sul testo dell’Incontro... :figurati
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
Questo stato dell’Innamoramento è come una super Ancora, come un senso non contestabile della propria Dignità, unico ed alienabile, un “Sì, io valgo”, “Sì, io sono importante”, così totale e così onnipotente da non aver bisogno di alcuna prova concreta né da parte del soggetto stesso, né da parte di qualcun altro.

Bene, benissimo, mi viene da dire che i numeri vincenti sono usciti, sono usciti tutti, e ora si tratta di usarli nella pratica, di trasformare la pratica usando questi numeri.

Come fare esattamente?

Da dove iniziare?

Io inizio sentendomi felicemente innamorata di questo prossimo incontro, dei suoi partecipanti sia fisici che non fisici, del Campo del venire a sapere amorevolissimo e finissimo che si formerà dinamicamente in mia Presenza e di me stessa rifranta e allacciata con successo ;-) alle vedute e ai movimenti di cui si riempirà il palcoscenico. : Love : : Love : : Love : :D :D :D

Buon Innamoramento a tutti! :abbracciatona :figurati : Love :

Non solo Iri :-)

Per i dettagli sull'incontro dell’8 novembre, cliccate su questa pagina del sito:

http://it.irinushka.eu/?page_id=1552
E questa è la canzone di Volodia, il valzer bianco... dove l'Innamoramento è presente in modo tangibile



http://vo.irinushka.eu/il-valzer-bianco/#position_here

"I cuori battevano al ritmo del tre invece che del due".

"Se si canta senza anima – dalla bocca esce un suono bianco.
Se le righe hanno il ritmo, ma non le rime, si dice: è un verso bianco.
Se tutti i colori dell’arcobaleno verranno ricomposti insieme – ci sarà la luce, la luce bianca.
Se tutti i valzer del mondo si fonderanno insieme – ci sarà il valzer, il valzer bianco".


aeventi_speciali : Thanks : :figurati :Well Done :clap :D
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

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Ho appena pubblicato l'articolo di Volodia in russo!!! Mi ha tenuta impegnatissima... soprattutto in questa fase finale in cui tira magicamente fuori dal nulla varie meraviglie linguistiche… :Well Done :clap :D : Thanks : : Love : aeventi_speciali : Weight lift : : Flexion : : Bash : : Bond : : ... :

Ora posso respirare con un certo sollievo (credo molto passeggero) :wink: , e poi si tratterà di scrivere un altro articolo, in italiano (non tradurre, ovviamente : Chessygrin : :figurati ).

«В дорогу – живо! Или – в гроб ложись!…»

“Mettiti in cammino, svelto! Altrimenti mettiti in una bara…”


http://ru.irinushka.eu/?p=742
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

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Irinushka wrote:Ho appena pubblicato l'articolo di Volodia in russo!!! Mi ha tenuta impegnatissima... soprattutto in questa fase finale in cui tira magicamente fuori dal nulla varie meraviglie linguistiche… :Well Done :clap :D : Thanks : : Love : aeventi_speciali : Weight lift : : Flexion : : Bash : : Bond : : ... :

Ora posso respirare con un certo sollievo (credo molto passeggero) :wink: , e poi si tratterà di scrivere un altro articolo, in italiano (non tradurre, ovviamente : Chessygrin : :figurati ).

«В дорогу – живо! Или – в гроб ложись!…»

“Mettiti in cammino, svelto! Altrimenti mettiti in una bara…”


http://ru.irinushka.eu/?p=742

“Il brusio si è spento. Sono uscito sul palcoscenico, appoggiandomi allo stipite della porta…”

http://vo.irinushka.eu/1455-2/#position_here
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Provo a buttare giù – su :wink: qualche pezzo del mio corrente sentire – non sentire (e cioè, dell’apparente vedere – possedere nel mio raggio percettivo corrente un sistema delle azioni che i miei sensori e principi, gli organi e rappresentanti della mia Convenienza ritengono trascurabile… sempre più trascurabile).

Questo Capodanno. aeventi_speciali

Io l’ho vissuto in un modo estremamente snellito: niente fumo – fronzoli – intrecci/accompagnamenti vuoti – parole vuote… :|

Prima delle sedute mi sentivo piatta, spenta, “non qui”…
Poi già nella prima e soprattutto nella seconda seduta (con il Creatore) il Campo era fortissimo… e io stavo - vivevo – mi espandevo – mi focalizzavo lì dentro… ero indubbiamente dentro la mia condizione naturale… dentro il mio habitat naturale…

Dopo una simpatica cenetta :wink: :abbracciatona e dopo aver onorato la sequenza – evento – passaggio di mezzanotte mi sono di nuovo sentita “altrove, non qui”… poi però, abbiamo ancora messo in viva voce Volodia che… ha voluto parlare di me Facepalm … le considerazioni che non è che sono proprio nuove per me (le so – sento da anni), solo che ora ho la sensazione crescente che un nuovo regime (della mia presenza) si stia proprio accendendo… Non senza la mia partecipazione ma non affatto soltanto grazie ad essa… :|

Ieri, il primo gennaio abbiamo fatto la seduta con Marcella (in questi anni è diventata quasi una tradizione fare qualche seduta, qualche dialogo con il Campo il primo gennaio, contribuisce ad impostare - radiografare l’anno che è iniziato… a sollecitare - far parlare il VOLUME che cambia, che aggiorna i suoi profili e “luci di posizione”, che crea nuove corrispondenze… nuove tarature … nuovi propulsori interiori ed esterni…)

E siccome il Campo sollecitava ancora a fare ulteriori immersioni – approfondimenti, ieri sera abbiamo poi fatto un altro “giro” con Massimo, di cui lui ha fatto un riassunto meraviglioso nella sputnik mail… : Thanks : :Well Done :clap

Ora, a day after e dopo averci dormito su, che cosa posso, che cosa sento il bisogno di esprimere “per conto mio”?

Stanotte, tra un sogno e un altro, è transitata questa parola, un riferimento in salsa francese :mrgreen: : Croissant.

Croissant che si scompone in croix e sang oppure anche saint. Sotto spiego meglio...

Dal riassunto di Massimo:

*****************************

Per parlare dei nostri movimenti in questa realtà che ci appare sempre più vuota è stata introdotta la metafora del secchio vuoto e, associata ad essa, la metafora di muovere la mano/il braccio nel secchio che ormai sappiamo essere vuoto.

Il secchio è vuoto o, quantomeno, pieno di cose che non sappiamo quanto siano reali, quanto illusorie, quanto destinate a scomparire quando la realtà tridimensionale svanirà, cioè perderà importanza ai nostri occhi perché percepiremo sempre più il VOLUME.

Apro una parentesi per sottolineare questo punto: la mia domanda era appunto sulla questione della prossima sparizione della realtà 3D che era uscita sia nella seduta di Marcella che all’inizio del nostro collegamento: in realtà, non è che ad un certo punto svanirà la realtà tridimensionale, piuttosto siamo noi che, scoprendo sempre più il VOLUME, percepiremo sempre meno la realtà come la percepiamo adesso e quindi in pratica questa scomparirà ai nostri occhi. Direi che questo si ricollega a quello che diceva il Creatore a Capodanno: non sono io che devo apparire qui, siete voi che dovete vedere che ci sono… (chiusa parentesi).

Quello che vediamo nel secchio non possiamo sapere (per ora) quanto sia rappresentativo del VOLUME. Non possiamo sapere quanto sia distorto, o anche in realtà inesistente, oppure al contrario parte reale del VOLUME, anche se comunque parte molto minoritaria (perché il dato quantitativo è che la realtà che vediamo è una parte molto piccola del VOLUME).

Si parlava di secchio vuoto perché la rappresentazione umana della realtà, con il suo sistema di azioni, motivazioni, rapporti di causa/effetto, scopi, appare ai nostri occhi sempre più vuoto e sempre meno interessante o adatto a fornirci degli stimoli per l’esistenza e per i nostri movimenti.

Ma, invece e ciononostante, si tratta di muovere lo stesso la mano nel secchio vuoto, non per acchiappare quello che i nostri occhi ci mostrano e che ormai consideriamo vuoto, ma per fare dei movimenti che ci portino ad acchiappare degli agganci al VOLUME, alla realtà del Cosmo-Terra.

Per ottenere questo risultato dobbiamo abbandonare completamente le aspettative umane solite, le aspettative di ottenere dei risultati nel sistema tridimensionale e nel sistema dei riferimenti umano. Ad esempio, fare un movimento con lo scopo/l’aspettativa di guadagnare i soldi che ci servono per vivere… magari, facendo un certo movimento, guadagneremo anche i soldi che ci serviranno per vivere, ma non deve essere quello il nostro scopo, il nostro pensiero, mentre facciamo quel movimento. In generale non dobbiamo fare un movimento aspettandoci un feed-back nel sistema delle coordinate umano.

Dobbiamo fare ed osservare il nostro movimento per il movimento, sentire che la cosa reale è che noi, mentre facciamo il movimento, esistiamo, sosteniamo l’Esistenza e non il mondo tridimensionale e le sue regole di causa/effetto.

Ci dobbiamo muovere in quello che possiamo definire un modo totalmente disinteressato (rispetto al sistema umano), ma non casuale, caotico o senza alcun senso: usiamo, per forza di cose, i riferimenti che ci sono accessibili e che sono strettamente collegati al mondo tridimensionale umano, pur sapendo che sono, diciamo per brevità, illusori o probabilmente molto poco reali, però ci scolleghiamo completamente dalle aspettative della realtà umana che ha chi fa quei movimenti essendo totalmente immerso e partecipe al sistema dei riferimenti umani e della realtà tridimensionale.

Il nostro scopo, mentre ci muoviamo in quel modo, è quello di scoprire il VOLUME, di cercare degli indizi del VOLUME, è quello di osservare il nostro movimento e, da quell’osservazione, estrarre degli sprazzi del VOLUME e poi usare quegli sprazzi per ricostruire un’immagine sempre più completa del VOLUME.

In pratica, altra metafora, la realtà umana deve essere per noi come un cartello stradale che indica la direzione verso la realtà reale, verso il VOLUME, non come se fosse lei la meta o la realtà reale. In pratica è come se noi adesso stessimo osservando un cartello stradale con scritto PARIGI e pensassimo che quel cartello fosse proprio PARIGI…

Quando avremo superato questa fase e percepiremo sempre meglio il VOLUME (e quindi la realtà ci apparirà piuttosto diversa, per usare un eufemismo), allora potremo incominciare a pensare ad investire davvero in un’attività, in un’impresa, in un qualcosa che non sarà più per niente appoggiato sulla realtà tridimensionale, sull’approccio umano all’esistenza e sulla forza di gravità/pesantezza del sistema di riferimento umano.

Questa indagine non dovrebbe essere una questione troppo lunga, si parla di qualche settimana durante le quali avremo frequenti contatti e dritte e indicazioni.

*************************

La metafora del secchio vuoto mi torna molto.

Quello che conta è l’azione scelta quando si immerge la mano/il braccio, quando si muove – fa oscillare la mano dentro il secchio, dimenticando (o “dimenticando”, se preferite) la sagoma, l’attuale significato del secchio, consci di possedere soltanto queste due cose:

1) Se stessi, la propria mano che si muove e di conseguenza crea qualcosa di indubbiamente reale e di autentico (è questo l'atto di Fede)

2) Il VOLUME: un mondo diverso, una terrestricità dalle dimensioni e consapevolezze e sembianze diverse, una terrestricità che non corrisponde e non risponde all'appello della “tridimensionalità” e degli stati – vedute umani.

Un'altra cosa è che il nostro movimento deve essere naturale, dobbiamo muoverci nel NOSTRO modo, per permettere alle oscillazioni del Cosmo – Terra che noi naturalmente possediamo - generiamo (con il nostro naturale muoverci) di farci agganciare ad un’altra esposizione della Vita, quella in cui Croissant (l’attuale contenuto del secchio) si trasforma in Croix e Sang oppure anche Saint , in immagini – condizioni della densità molto diverse… dentro un sistema motore molto diverso…

E succede non solo ad un Croissant : Chessygrin : , ma ad ogni cosa, a qualsiasi immagine - impressione dell’attuale ambiente della Vita umano… siamo pronti, siete pronti per questo? :?: :?: :?: :roll: :roll: :roll: :shock: :shock: :shock:

Perché è questa la libertà (tra vari aspetti della libertà, sollecitati nei messaggi del Capodanno, c’è anche la libertà di apparire - scomparire, la libertà di andare - essere oltre le attuali forme e facciate dell’attuale rifrazione della luce del mondo), la sfida, è questa la rampa di ingresso, è questo il guado – il ponte – la traiettoria principale degli eventi…

Usare il secchio, dimenticandosi delle sue sagome e significati correnti (irritanti e/o piacevoli), usare il secchio come uno spunto – trampolino – spostatore che permette ai nostri movimenti di approdare – atterrare – apparire altrove.

E di portarci “il bottino”, dei pezzi ancora sparsi e disordinati (o magari anche ordinati, in un sistema dell’ordine che ancora non riusciamo a percepire?) delle conferme tangibili e convincenti che un altro ambiente, un altro sistema della Vita nella terrestricità esiste, esiste davvero…

Lasciare che questi “tesori”, questi pezzi e i germogli raccolti spontaneamente “sull’altra sponda” ci conquistino…

E poi, quando ne avremo in quantità sufficiente, scegliere, in quale area – corrente – trama della Tutto - Narrativa investire se stessi e i propri slanci, in quale “dove” Cosmo terrestre esprimere la nostra Libertà primordiale come un’autonomia concreta e circoscritta, come un regime - volume arredato con un certo numero di grandezze e di profili...

"E lanciate, gettate
Almeno un’asta, verso l’altra estremità del ruscello.
Oppure usate un guado per passare:
Di guadi ce ne sono, se uno si mette a cercarli.
Oppure passate a nuoto:
Così diventerete famosi."


http://vo.irinushka.eu/costruite-costru ... ition_here

(ieri mattina questa canzone mi suonava dentro... la trovo ancora più azzeccata di prima, se possibile...) : Thanks : :D :Well Done : Love :

Ancora una precisazione.

Questo riferimento del Croissant, che potrebbe trasformarsi in tutt’un altro genere di cose, secondo me, vuol attirare l’attenzione sull'importanza dell’acustica, delle assonanze acustiche e (tutto ciò di cui Volodia è il portatore e il promotore eccezionale :Well Done :D : Love : ).

L’ordine dei suoni e l’ordine della realtà.

In qualche modo i Croissant: le attuali forme e formati della densità attualmente espressa - percettibile (o che risulta espressa - percettibile) tendono a trasformarsi (proponendo altri formati e configurazioni della densità) usando le chiavi acustiche, i passi - movimenti dei suoni (e mi sa che sta nascendo un nuovo alfabeto dei suoni).

Sarà l’acustica ad aiutare a scoprire - estrarre - formare nuovi significati.

Magari, come in questo esempio,

Croix e Sang oppure anche Saint possibili interpretazioni acustiche e di conseguenza possibili illustrazioni "in carne ed ossa", saranno multiple, non univoche, specie se possederemo – accenderemo un alfabeto dei suoni molto più … mitico:figurati :wink: aeventi_speciali

Ma comunque, tutti queste manifestazioni dense e tangibili sono, saranno sempre relative, e andando avanti si apriranno altre viste e ci saranno altre sviste : Chessygrin : ...
AIRI-SON

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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

Dal messaggio di Capodanno del Creatore:

"Il mio apparire, il modo in cui risulta evidente che Dio c’è, che non può non esserci e che possedere la connessione con Dio è la condizione naturale e indispensabile della condizione di essere in Vita.

La mia apparizione è presso di voi oppure dove? Come posso descriverlo? Io mi trovo ovunque, il mio dove è il volume del Tutto, io sono presente ovunque.

Allora a chi spetta apparire? A me, presso di voi, o forse al contrario? Chi deve apparire? Come posso io apparire presso di voi se sono già presente dappertutto? Forse siete voi che dovreste rendervi conto che siete naturalmente presenti dove io ci sono, ci sono sempre comunque. Io sono accessibile anche come un'emozione, un'emozione naturale.

Essere Dio vuol dire mantenere tutto, servire tutto ed essere anche naturalmente accessibile ad ogni frequenza, ad ogni unità elementare della Vita ed è un'emozione naturale, semplice, un riconoscimento primario. Dio c'è.

Non necessariamente ci deve essere chissà quale esplosione delle emozioni, però il riconoscimento di Dio è naturalmente anche il riconoscimento di se stessi. Voi riconoscete me e, in questo stesso campo della mia Tutto-Presenza, voi vedete voi stessi.

Vi caricate dentro questo campo della mia Presenza e poi guardate voi stessi con i miei occhi.

Anche questo autoriconoscimento è un'esplosione di emozioni. Dio c'è e voi ci siete. Voi naturalmente apparite in qualsiasi volume e in qualsiasi scafandro, in qualsiasi involucro, oltre qualsiasi porta avendo la certezza assoluta che siete comunque insieme a Dio.

… Io dove sono? Io sono dappertutto. È come se io coniugassi me stesso nella materia e coniugando me stesso nella materia formassi delle azioni, delle direzioni e delle azioni tramite cui le energie si facessero scoprire e le dipingessero ulteriormente.
Questo mio coniugarmi nella materia è il momento principale dell'azione, ma poi questa azione va dipinta, illustrata, raccontata, acquisisce dei dettagli in più, diventa non più solo un momento, un tocco, ma tutta una storia, tutta una trama.


Così poi nelle vostre azioni concrete, apparentemente singole, apparentemente locali voi seguite me in questo mio coniugarmi con la materia. Siccome le vostre azioni seguono me, assimilano naturalmente la mia immagine, il mio passo, il mio modo di fare, le vostre azioni diventano naturalmente sature del Creatore e del momento trasformativo perché, quando io mi coniugo nella materia, faccio nascere naturalmente i principi trasformativi, le condizioni trasformative."
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:
C'è in corso un mega spostamento... immaginate di stare su un Airbus gigantesco... in attesa di atterrare nella terra arredabile secondo le vostre preferenze...
E la prospettiva principale è il riconoscimento in progress di se stessi... L'air bus come una super oscillazione dell'aria, di tutto lo spazio aereo... respirabile...
Questa nuova terrestricità in cui vi siete spostati è, prima di tutto, un'Accelerazione, un'Accelerazione immensa, un'Accelerazione a livello del Cosmo così grande che non esistono gli equivalenti a livello del sapere terrestre per descrivere questa Accelerazione. Viene accelerato tutto, praticamente tutto alla lettera.

Che cosa significa un'Accelerazione? Per esempio significa che le ricerche precedenti della realtà di se stessi, dei sensi e significati, delle illuminazioni accessibili dentro l’ambiente della dimensione umana si sono concluse.
Voi eravate presenti quando è stato dato il segnale del via per queste ricerche, come nell'atletica leggera quando si dà un segnale del via per i 100 m o anche per i 10 km. Dopo che siete partiti con le ricerche ed esplorazioni, è arrivata questa Accelerazione e con il suo stesso status di essere un'Accelerazione gigantesca, vi ha liberati dall'obbligo e comunque anche dalla possibilità di continuare la corsa dove e come l'avete iniziata.


Che siano i 100 m o i 10 km o la maratona, questa corsa è comunque finita perché è intervenuta l'Accelerazione. Possiamo dire che questa corsa, queste ricerche sono finite senza che voi abbiate partecipato alla conclusione direttamente e tangibilmente.

Così l'Accelerazione vi ha liberati dall'obbligo di portare avanti quel genere di ricerche concordate con lo stato della consapevolezza che vigeva prima e contemporaneamente vi ha aperto il campo, lo spazio per un altro genere di ricerche.
Quali ricerche? Qui si tratta proprio di concordarle direttamente con il Creatore perché un'altra cosa che ha fatto l'Accelerazione è stata quella di liberare il look della Terra dalla condizione dell'invisibilità del Creatore. In qualche modo lo sentite, lo sentite, lo stavate già sentendo, ma adesso lo sentirete più.

Ci sono due cose, due fenomeni: Dio è qui, la Realtà è qui. Non può esistere una cosa senza l'altra.

Adesso che cosa si tratta di fare? La scelta principale è ovviamente quella di essere nella Realtà e di essere con il Creatore, di essere con il Creatore e di essere con la Realtà. Essere nella Realtà sentendo, sapendo che la presenza del Creatore è così tangibile, è così diretta, è così incontestabile che l'immagine stessa della realtà, prima di tutto, contiene l'immagine del Creatore.

L'Accelerazione ha concluso i vostri stati precedenti di voi stessi. Magari avete sentito una specie di sollievo perché in effetti l'obiettivo è stato raggiunto ma siccome è stata l'Accelerazione ad aver raggiunto l'obiettivo al vostro posto, questo senso di sollievo lo percepite in un formato diffuso, diluito, non esplicito.

Il fatto che questa conclusione, questa ultima tappa del viaggio l'abbia raggiunta l'Accelerazione e non voi, non vuol dire che siete stati scollegati o messi fuori gioco perché non riuscivate a farcela, non riuscivate a concludere questa corsa.

Siete stati voi stessi ad aver scelto l’Accelerazione come soluzione, non perché non ce la facevate a servire-seguire quella corsa che era in corso, ma perché avete cominciato a percepire il respiro e il richiamo del tempo, il respiro del tempo così diverso che è come se aveste perso parzialmente l'interesse per ciò che stavate facendo in quel momento.

Come, appunto, un atleta che sta facendo la corsa, magari è partito con una grande ispirazione e attribuendo una grande importanza a questo obiettivo, a questa gara e poi è successo qualcosa mentre lui stava gareggiando e non gli interessa più arrivare a concludere la gara. Gli interessa spostarsi su un’altra traiettoria, in un altro "dove", raggiungere la condizione che ora ha attirato la sua attenzione e che è così potente che eclissa naturalmente il senso e la motivazione della corsa di prima.

Così la scelta è stata vostra. Avete reso possibile la formazione di questa Accelerazione e così lei vi ha portati fuori dai vecchi confini e traiettorie della Terra. Ovviamente non senza i vostri sforzi.

L'Accelerazione ha creato la situazione dell'ONNIPOTENZA, ha concluso in anticipo le tappe, le corse, le traiettorie di prima e vi ha lanciati nell'Onnipotenza, su vostra richiesta e con l’autorizzazione del Creatore.



(Dall'aggiornamento del 18 gennaio... chi è interessato ad avere la registrazione audio e/o il file della trascrizione, chiedete pure... e sarà dato!)
:wink: :D
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Andrew
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Andrew »

Volodia wrote: Ciao amico, ciao amici, ciao Vita!

Lo sapete che la domanda è più importante della risposta?
Una domanda formulata usando i propri ritmi ed algoritmi sorgente dello Sguardo sulla Vita tende a formare – attirare – mobilitare – richiamare – comporre la risposta, la risposta – sconvolgimento, la risposta – bagliore di chiarezza, la risposta – conferma, la risposta – movimento, la risposta – azione, la risposta – coniugazione, la risposta – mondo, la risposta – fini e confini del mondo.
La risposta come una raccomandata istantanea del Tutto: “Eccomi qua, presente, al tuo servizio e cospetto. Hai ordinato un mondo? Prego, metti solo una firmetta su questo modulo…”

Come un’illuminazione mai ripetitiva, unica nel suo genere, dell’immediato e del remoto e anche di un aggancio corrente tra loro. Della prospettiva corrente del viaggio. Del senso corrente della prospettiva principale.
La domanda è come un sole – ispirazione che nasce – sorge – batte in una classe… della propria volta celeste, e la risposta è come lo spazio della Vita (di per sé sconfinato) che viene illuminato, che si risveglia al tocco del sole e comincia ad esserci, a manifestare – professare la Vita su tutte le lunghezze d’onda disponibili, su tutti i canali, in tutti i casi ed inclinazioni della soggettività che sa, che si rende conto…

Le domande sono delle spine… dorsali della presenza.

Risulteranno sempre di più gli unici confini e determinatori che vengono presi in considerazione dalla logica del linguaggio dell’Esistenza non più mutilata, non più multata.
In che forma formulare – modulare le domande?
È a vostra discrezione, l’importante è che sia un processo libero, che siate proprio voi che pensate… quello che vi risulta che stiate pensando, invece dell’ambiente che pensa e, di conseguenza, esiste, tramite voi.
Il pensiero: un vortice, uno spostamento dell’ordine della realtà,
Un atto di forza e di fede,
Un consumo delle energie unico e mai ripetitivo: un flash apparentemente singolo che porta naturalmente alla coniugazione, alla fusione, alla condizione del “Tutti presso di me!”
Un mini o anche maxi sollevamento di se stessi rispetto allo spazio ed orizzonte circostante.
Uno spiegamento delle ali, un battere delle ali.
Fate le vostre domande, Faites vos jeux, e osservate che cosa succede…

E non dimenticate di firmare il modulo di consegna… :-)
Tutto si vede, si vede Tutto,

Tutto è Presente.

Il look della Forza è Presente.

Io come posso orientarmi in tutto ciò?

Io come posso Essere in questo regime in cui Tutto si vede, tutto si mostra?

Ma io so che cosa voglio?

Non so cosa vuol dire Sapere, non so cosa vuol dire Volere.

Però il senso della Volontà forse, dico forse, è presente in me.

E’ mia questa Volontà? Direi di si.

E allora se è mia, mi è dato usarla, provo ad usarla, a farla oscillare, ad osservare cosa succede, in attesa che il Look della Forza che è così Reale, così Presente, diventi più tangibile, in attesa che la Mia Forza si disimballi e parli il Suo Linguaggio, il Suo Linguaggio Unico e Specifico.

La Mia Forza è Qui. Dov’è? In quale dove?

Nella Rifrazione Umana? Non credo, non mi risulta.

Allora fuori dalla Rifrazione Umana? Credo di si, penso di si.

Però io la percepisco Qui Adesso, è Tangibile Adesso.

Vuol forse dire che Io non sono più presente dentro la rifrazione umana?

Si è qualcosa che io pre sento, però dovrei cambiare la Logica per comprenderlo.

Sento che la Mia Logica che finora mi ha guidato mi sta tradendo, oppure sono io che non ho più bisogno di questa logica. Non ne ho più bisogno, cambiatemi la logica, Vi Prego.

Il Mio Corpo fa parte del Tutto, è l’Organo del Tutto. E’ il Mio Corpo di Qui, è il Mio Corpo Umano?

No, non credo che sia Umano, perché quello che io percepisco, questi slanci sono al di sopra della natura umana, delle frecce umane, dei binari umani.

Allora Chi Sono Io? Chi potrei Essere Io, possedendo un Corpo di una Sensibilità così Forte, e che si sente partecipe di ogni genere di Oscillazione presso la Località?

Che Scelte Io potrei fare possedendo questo Corpo, Respirando la Realtà che mi diventa accessibile quasi bypassando, neutralizzando la Mia Logica in Ingresso, la mia Familiare Logica in Ingresso?

Chi Sono? Come Sono? Com’è il Mio Timone della Misurazione della Qualità?

Che cosa dipende da Me, nel Senso Stretto?

Che cosa Io possiedo di così esclusivo che mi permetterebbe di possedere una conferma, una Qualità Misurata, un Certificato se vogliamo di questa Mia Esclusività?

Dove cercare questo Mio Essere Esclusivo?

Nel Corpo? Nella Carne? Nel mio Senso dell’Ordine? Da Qualche Parte Fuori?

Magari, adesso, nella condizione della Fusione del Pensiero del Creatore?

Quello che in questo momento mi risulta chiaro è che la logica di prima mi ha tradito, e le sono forse perfino grato di questo. Perché sento che non ne ho più bisogno. Perché si sta formando in diretta una Logica Diversa.

Questo Lo So, Lo Sento, anche se ancora non so come estrarre questa Logica da dove sta adesso, in modo che Arrivi alla Luce, che diventi veramente un Appoggio delle Scelte.

Come Sono? Come Vorrei Essere? Come Vorrei Diventare? Non so che cosa Voglio, non so nemmeno in che modo voglio.

Si, so che voglio, ma è come se questo mio volere stesse anche fuori di me. Come se non solo io stessi volendo, ma come se un Qualche Principio, Qualcos’altro stesse esprimendo il Suo Volere tramite Me. E quando questo Volere non esattamente mio ma come se fosse mio mi Tocca… io lo Sento, mi Risveglia questa Oscillazione.

E la mia familiare logica del Volere, quando sente il tocco di questa altra logica del regime del Volere, potrebbe sentirsi depressa, potrebbe sentirsi in disordine, smarrita.

Il Mio Corpo è Giusto, ed io sono Giusto, ed il mio Corpo è un Timone, e dovrebbe Essere un Timone, che però Nessuno mi ha insegnato a Governare.

Come deve comportarsi Colui che possiede un Timone senza un manualetto di istruzioni, e sentendo che comunque il timone ce l’ha, e sentendo anche che è naturale usarlo questo timone?

Tutte le Oscillazioni che Io Percepisco in qualche modo riguardano anche Me, toccano anche Me. Mi sento coinvolto. Sento di avere un Diritto Naturale di Toccare le Oscillazioni Altrui, di partecipare alle accordature delle oscillazioni altrui. Sento che è il mio Diritto Sacro ricevuto dal Cosmo ma sono in difficoltà per quel che riguarda le Oscillazioni dentro la Consapevolezza Umana, dentro la Dimensione Umana.

Chi Sono? Come Sono?

Probabilmente la Risposta sta Dentro quelle Oscillazioni che Io sono chiamato a Risvegliare, le Oscillazioni per niente soltanto Mie, le Oscillazioni che Io sono Autorizzato a Toccare. Ma Come realizzare in Pratica questo Mio Diritto, che sento come il mio Status? In quale Direzione andare? In Direzione di quali Corpi? Con Quali Modalità?

Tutta la Vita è un Timone.

E Tutta la Vita è Oscillazione, sono le Oscillazioni.

Io sento il bisogno di Dare una certa Corrente alle Oscillazioni, di far scorrere una mia corrente dentro le Oscillazioni. Mi è dato Sapere questo. Per il resto non è che me ne intendo un granché di questo Timone che è la Vita, del Suo Ordine delle Oscillazioni.

Non me intendo tanto bene nemmeno di ciò che è la mia Corrente, la mia Corrente Specifica che sento il bisogno di far incanalare dentro le Oscillazioni della Vita.

E così mi sento in difficoltà, ma non è una difficoltà descrivibile con il linguaggio umano.

Mi sento fuori di me, ma nello stesso tempo anche onnipotente, allacciato ai circuiti dell’Onnipotenza, e sono attratto da tutto ciò che è l’Immagine dell’Onnipotenza, tutto ciò che parla il Linguaggio dell’Onnipotenza.

Ho bisogno di sentirmi alimentato dall’Onnipotenza, per risvegliare il mio specifico Circuito del Gioco, dell’Emozione, del Senso di Me Stesso Presso Me Stesso.


:figurati aeventi_speciali : Thanks : : Freego :abbracciatona

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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

Pubblico qui il frammento della seduta del 30 gennaio... senza ulteriori commenti... con un intento nemmeno tanto velato che entri al più presto in circolo, annessi e connessi, e che...*** :figurati :wink: :D aeventi_speciali : Love : : Thanks :

Aggiornamento 30.01.2016

Domanda: Come, ci sono i modi con cui si possono portare avanti le esplorazioni della materia dello spirito in gruppo, con gli altri, ci sono modi per fare cose insieme e scambiarsi informazioni sulle esperienze?

Intanto definiamo la materia come un campo da gioco. In un gioco, giustamente ci deve essere lo spirito del gioco, la voglia di giocare, l’interesse, la passione… e adesso si tratta di decidere che gioco creare, perché non è come un gioco che già esiste, che conoscete.

È tutto il vivere che diventa una specie di gioco.

Non che con questo debba essere svalutato il vivere, ma usando la metafora del gioco, di calcio o di basket, si tratta di passare le cose, di muovervi insieme, possedendo insieme qualcosa, diciamo una certa avventura o un certo obiettivo, dipende da come verrà definito il gioco.

E poi quello che in questi primi tempi potreste cercare di sviluppare è questa condizione del passare, non una palla (sarebbe troppo semplice!), ma passare un qualcosa che magari in un certo momento ce l’ha un giocatore, poi però lo lancia ad un altro e poi magari l’altro glielo rilancia indietro.

E, sempre a differenza della palla del gioco di calcio, qui, quel qualcosa che possedete insieme sul campo, si arricchisce sempre di più ad ogni singolo passaggio. Così, uno potrebbe anche essere un super giocatore in grado di portare avanti la palla cosiddetta da solo, ma in questo caso negherebbe alla palla e al campo della vita tutta, questa ulteriore crescita, questo incremento, della palla, delle attuali fiches da gioco… allora dovreste allenarvi con questa tecnica dei passaggi e poi condividere le vostre impressioni, cosa risulta a voi.

Quando uno riceve questa palla, magari l’aspettava, sapeva che la palla stava arrivando verso di lui, e la prende, oppure non se la aspettava affatto, guardava in un’altra direzione, ma la prende e la possiede in quel momento…

Allora questo istante in cui arriva la trasmissione, cosa risveglia in lui, che effetto gli fa? Perché è sempre una mini scossa, a volte anche non mini, comunque una scossa.

Cosa vuol dire essere il giocatore che sta portando avanti quella palla?

Perché può fare qualche metro e poi lanciarla verso qualcosa o qualcuno, senza sentirsi in questo momento fuori gioco, perché continua sempre ad essere il giocatore, continua sempre a trovarsi sul campo da gioco, però quella “cosa” che è il centro del gioco va lanciata da uno all’altro…

Poi magari dopo vediamo come organizzare questi allenamenti, perché sarà sia a livello del pensiero, sia a livello dei movimenti, vi converrà riferirvi a qualche contesto concreto della materia in cui si fanno certi movimenti, quindi immaginare di entrare dentro e di attrezzare questo contesto della materia come se fosse il campo da gioco dello spirito.

Direi che il primo requisito è lo slancio, la voglia di giocare, l’impegno.

Questa “cosa” principale che ho definito come una palla, che cos’è?

È davvero una sola o la potrebbe avere ciascuno? Anche perché non giocate sempre insieme, anzi.

Allora, la componente principale è la componente principale, diciamo la palla per semplificare, appena voi uscite sul campo del gioco corrente in una certa situazione, questa palla vi diventa accessibile. Voi potete coinvolgere altre persone, anche persone che non ne sanno niente di quello che succede, ma vi è dato coinvolgerle, per esempio passare la palla a qualcun altro, tanto la riavrete, non potete perderla, e poi osservare quel che succede, magari queste persone si risvegliano, scoprono qualcosa…

Vi è dato possedere questo attributo principale e usarlo nella vita in movimento, muovendovi nella vita.

Che cosa dire, quale potere dare alle parole, come usare la forza del pensiero per assecondare questo gioco? Anche lì dovreste sperimentare con la vostra sensibilità individuale perché dipende da voi. Creeremo insieme anche questo addestramento, insegnamento, sceglieremo dei campi, aspetti della vita in cui fare pratica, e potremo farla in modo virtuale o anche in modo per niente virtuale, usando la materia attualmente in vigore.

Il fascino del gioco, anche questo sentirete, perché è un gioco che conquista e voi siete non solo i giocatori, ma anche gli spettatori, i tifosi… semplicemente accompagnatori del gioco.

Quindi questa “cosa” principale, questa palla che per definizione c’è in ogni situazione, in ogni campo, in ogni momento è direttamente collegata con il Disegno del Creatore.

Il Creatore aggiorna il suo Disegno come e quando gli pare e allora anche ciò che vi dà a disposizione per giocare non è mai la stessa palla di prima, quindi se anche vi muovete sullo stesso campo dove vi muovevate ieri e possedete la “cosa” principale, la palla, non sarà più la stessa palla di ieri.

Ci sarà sempre un incremento, un aggiornamento e, di fatto, questo gioco sarà come una nuova cultura esistenziale, che si forma proprio grazie a voi, si forma grazie ai vostri movimenti diretti, immediati, nasce e si diffonde e si aggiorna.

Ecco la cultura del gioco dentro la materia dello spirito.

Come potreste incominciare a prepararvi a questi allenamenti-apprendimenti?
Direi che adesso potreste sentire in modo più acuto ciò che è il pensiero e il suo potere, anche l’enigma, perché il pensiero è un enigma. In ogni pensiero c’è sempre una parte visibile ed una invisibile, a voi è accessibile la parte visibile. Può essere più coerente, meno coerente, a volte “positiva”, a volte non “positiva”, ma è sempre la parte visibile del pensiero, ma c’è anche una parte invisibile ed è piuttosto grossa.

Comincerete a sentire di più le parti invisibili, cominceranno ad aprirsi a voi, a suonare per voi e di conseguenza tutto il pensiero espresso o solo formulato sarà diverso, si aggiornerà la qualità del pensiero.

Il pensiero principale è quello di essere sé stessi, sé stessi co-creatori della volontà del Disegno principale, del disegno del Creatore. Quindi anche questo pensiero principale, pensiero di sé stessi, ha una parte nascosta, e facendo oscillare quel pensiero potreste incominciare a sentire arrivare qualcosa che arriva dalla parte nascosta verso la parte visibile, in particolare per quanto riguarda la domanda: “Ma io come sono?”

Ecco lì potrebbe affluire qualche nuovo momento del senso di sé stessi, non nelle categorie umane, ma, proprio perché adesso siete collegati con la forza del pensiero del Creatore, allora qualcosa che proviene da lui e che voi potete attirare verso di voi potrebbe aggiornare la vostra percezione di “Come sono?”.
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

Intanto riporto qui, nel topic “Importante” :!: questa considerazione in cui mi sono imbattuta di recente :Well Done :clap : Thanks : … perché, appunto, ci conviene averla sempre in vista. :|

Есть старая индейская поговорка: «Лошадь сдохла – слезь». Казалось бы, всё ясно, но…

1. Мы уговариваем себя, что есть ещё надежда
2. Мы бьём дохлую лошадь сильнее
3. Мы говорим: "мы всегда так скакали"
4. Мы организовываем мероприятие по оживлению дохлых лошадей
5. Мы объясняем себе, что наша дохлая лошадь гораздо лучше, быстрее и дешевле
6. Мы сидим возле лошади и уговариваем её не быть дохлой
7. Мы покупаем средства, которые помогают быстрее скакать на дохлых лошадях
8. Мы изменяем критерии опознавания дохлых лошадей
9. Мы стаскиваем дохлых лошадей вместе, в надежде, что вместе они будут скакать быстрее
10. Мы нанимаем специалистов по дохлым лошадям.

Но суть проста: ЛОШАДЬ СДОХЛА - СЛЕЗЬ!

*************************************

C’è un vecchio detto indiano: “Se il cavallo è morto – scendi!”. Sembra che sia tutto chiaro, però…

1. Cerchiamo di convincerci che c’è ancora speranza…
2. Frustiamo con più forza il cavallo morto…
3. Diciamo: “Ma noi abbiamo sempre cavalcato così”…
4. Organizziamo un evento per rianimare i cavalli morti…
5. Spieghiamo a noi stessi che il nostro cavallo morto è decisamente migliore, più veloce e più economico…
6. Stiamo seduti accanto al cavallo morto e cerchiamo di convincerlo di non essere morto…
7. Acquistiamo i mezzi che aiutano a cavalcare più velocemente i cavalli morti…
8. Modifichiamo i criteri di riconoscimento dei cavalli morti…
9. Mettiamo insieme un tot di cavalli morti, nella speranza che insieme riusciranno a cavalcare più velocemente…
10. Assumiamo dei professionisti che si intendono di cavalli morti …

Ma la sostanza è semplice:

“Se il cavallo è morto – scendi!”.
AIRI-SON

Tornerò a sollecitare le vostre anime

"Съешь же ещё этих мягких французских булок, да выпей чаю." :figurati : ... : : down :

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Irinushka
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

Dalla seduta del 19 giugno, parla EG:

“… Ti rendi conto che più o meno tutto sta andando via. Quello che possedevi come codici di lettura, come direzione del pensiero e quindi le forme che ne conseguivano… sta andando via l’attuale sistema della Ragione, l’attuale campo della Ragione, le attuali correnti - direzioni del pensiero, ma questa percezione che le cose stiano andando via è precarica di una sensazione di falsità, adesso questo lo spiego meglio.

Non c’è un pensiero chiaro, logico, naturale, naturalmente disponibile che più o meno direbbe questo: “Stiamo assistendo ad un tramonto, stiamo accompagnando via vecchi criteri e principi dell’esistenza umana, dell’esistenza terrestre…”

È proprio l’assenza di questo pensiero della chiarezza, che avrebbe dovuto esserci, ma che al momento non c’è che crea questa sensazione del falso, della falsità.
L’assenza del pensiero così come l’ho descritto io, del pensiero – accompagnatore è uguale al senso della falsità, perché è come cliccare regolarmente sul tasto con l’interrogativo “Ma che cosa succede?” e ricevere la risposta “Match not found”, risposta non trovata, pensiero accompagnamento non trovato, questa assenza praticamente è come una carica della falsità perché è innaturale questa cosa…

Questa condizione della non naturalezza, della mancanza di qualcosa di vitale, addirittura potrebbe essere percepita come un senso di ingiustizia, non di stampo umano, ma come un reclamo urgente del filo accompagnatore: “Allora datemi ciò che mi spetta, datemi ciò che mi è legittimamente dovuto!”.

Il futuro, la Dio Realtà, questa terrestricità dello spirito che stiamo costruendo chiede scusa per questo pasticcio…”


******************************

E così siamo arrivati al 21 giugno, al non solo solstizio. aeventi_speciali :figurati :D : Love :

Pochi secondi dopo mezzanotte ho sentito la frase di Volodia:

“Solo che non è possibile rifugiarsi per sempre nei sogni…”

(dalla Ballata dei Bambini Libreschi) e subito si è creato un vortice fortissimo, perfino per me che con i vortici ha un contatto ravvicinato… Facepalm :figurati :roll:

Sorvolando sul resto (anche perché ricordo poco, tranne che ad un certo momento ho sognato una specie di forma universale perfetta che assomigliava ad un rotolo di tomino :lol: … una forma che non poteva essere distrutta o mutilata, che si ricostruiva naturalmente…).

E poi stamattina ho – noi abbiamo sentito un mini notiziario da parte di EG (che ha anche fatto a Massimo gli auguri di compleanno : Birthday : :D ).

È nato un nuovo e diverso sistema/linguaggio di comunicazione, che si basa innanzitutto sul possesso dei movimenti invece che sul possesso delle forme.

Le forme, attualmente impressionate - presentate dalla Ragione uscente, sono insufficienti ed incomplete (l’insufficienza è proprio scritta nei loro codici), tutte le forme, qualsiasi forma…

E ogni tentativo di estrarre la completezza e l’integrità e lo spirito dell’Eternità dal linguaggio delle attuali forme è destinato a fallire, perché le attuali forme non possono reggere… un tale volume di carico utile, un tale livello di “Together”.

E ora è stata risvegliata una forma – matrice (sì, c’era già e sì, dormiva Facepalm : RedFace : :shock: …) che in qualche modo permetterà, a livello dell’accordatura e del comportamento dei pensieri, di compensare - di bypassare l’attuale vulnerabilità e l’insufficienza delle forme, mettendo in primo piano il possesso dei movimenti anziché il possesso delle forme (e degli attributi e limiti associabili alle forme dall’attuale consapevolezza al tramonto).

È stata esplicitamente menzionata la funzione del richiamo, dell’eco: permetterà alla carne, al corpo di accedere alle oscillazioni della tutto-unificazione, della Vita che non viene incastrata nel browser dell’ambiente della Ragione umano.

:abbracciatona : Thanks : : Love : aeventi_speciali :figurati
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Re: Buongiorno e Benvenuti!

Post by Irinushka »

Irinushka wrote:Dalla seduta del 19 giugno, parla EG:

“… Ti rendi conto che più o meno tutto sta andando via. Quello che possedevi come codici di lettura, come direzione del pensiero e quindi le forme che ne conseguivano… sta andando via l’attuale sistema della Ragione, l’attuale campo della Ragione, le attuali correnti - direzioni del pensiero, ma questa percezione che le cose stiano andando via è precarica di una sensazione di falsità, adesso questo lo spiego meglio.

... Il futuro, la Dio Realtà, questa terrestricità dello spirito che stiamo costruendo chiede scusa per questo pasticcio…”


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E così siamo arrivati al 21 giugno, al non solo solstizio. aeventi_speciali :figurati :D : Love :

Pochi secondi dopo mezzanotte ho sentito la frase di Volodia:

“Solo che non è possibile rifugiarsi per sempre nei sogni…”

(dalla Ballata dei Bambini Libreschi) e subito si è creato un vortice fortissimo, perfino per me che con i vortici ha un contatto ravvicinato… Facepalm :figurati :roll:

Sorvolando sul resto (anche perché ricordo poco, tranne che ad un certo momento ho sognato una specie di forma universale perfetta che assomigliava ad un rotolo di tomino :lol: … una forma che non poteva essere distrutta o mutilata, che si ricostruiva naturalmente…).

E poi stamattina ho – noi abbiamo sentito un mini notiziario da parte di EG (che ha anche fatto a Massimo gli auguri di compleanno : Birthday : :D ).

È nato un nuovo e diverso sistema/linguaggio di comunicazione, che si basa innanzitutto sul possesso dei movimenti invece che sul possesso delle forme.

Le forme, attualmente impressionate - presentate dalla Ragione uscente, sono insufficienti ed incomplete (l’insufficienza è proprio scritta nei loro codici), tutte le forme, qualsiasi forma…

E ogni tentativo di estrarre la completezza e l’integrità e lo spirito dell’Eternità dal linguaggio delle attuali forme è destinato a fallire, perché le attuali forme non possono reggere… un tale volume di carico utile, un tale livello di “Together”.

E ora è stata risvegliata una forma – matrice (sì, c’era già e sì, dormiva Facepalm : RedFace : :shock: …) che in qualche modo permetterà, a livello dell’accordatura e del comportamento dei pensieri, di compensare - di bypassare l’attuale vulnerabilità e l’insufficienza delle forme, mettendo in primo piano il possesso dei movimenti anziché il possesso delle forme (e degli attributi e limiti associabili alle forme dall’attuale consapevolezza al tramonto).

È stata esplicitamente menzionata la funzione del richiamo, dell’eco: permetterà alla carne, al corpo di accedere alle oscillazioni della tutto-unificazione, della Vita che non viene incastrata nel browser dell’ambiente della Ragione umano.

:abbracciatona : Thanks : : Love : aeventi_speciali :figurati
Sorvolando su tutto ciò che c’è stato o che non c’è stato nei giorni scorsi :roll: :shock: :( : RedFace : Facepalm : ... : , condivido qui i frammenti della sputnik mail appena scritta.

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Comunque, in qualche modo il passato (quindi anche il passato di Vol) sembra sempre più... non toccabile... non agganciabile...e le frasi e i messaggi che provengono da lì... sono come un sorriso del gatto del Cheshire (volendo stare in tema :) )... ecco, probabilmente bisogna saper cavalcare queste e altre sensazioni strampalate in modo saggio ed equilibrato invece di andare in tilt (e trascinarci gli altri che già non scherzano)... ovviamente vale anche per me… : RedFace :

… Intanto ieri sera, arrivando a letto, ho cambiato strategia... e poi poco dopo è arrivato OS, e ha iniziato a “spiegare” e poi quando è arrivato Massimo, ho espresso quello che arrivava dal Campo in viva voce, ed ecco il punto.

E il punto è tosto, non esattamente nuovo (ricordo anche di aver scritto qualcosa di recente a questo proposito), ma comunque ora decisamente non più soltanto “teorico”…

Le persone e i movimenti.

Nell’attuale sistema delle coordinate in primo piano ci sono le persone che possiedono i movimenti, nel nuovo sistema delle coordinate ci sono i movimenti che sono il riferimento principale, sono loro quelli importanti, quelli che contano, quelli che definiscono i sistemi e i linguaggi degli eventi.

Quindi qualsiasi cosa, scambio, eventi, relazioni, interazioni che hanno luogo ora, nell’attuale sistema delle coordinate, non hanno delle corrispondenze dirette, degli equivalenti diretti e continuativi nel futuro, nel sistema delle coordinate che mette in primo piano i movimenti, che “ragiona” tramite i movimenti.

Questa svolta (che a sua volta ha a che fare con la fusione in progress con la Forza… “Che la Forza sia con te!”) era già stata preannunciata, per esempio, ecco un frammento del post del 2012:
Irinushka wrote: La Terra smette di essere "il pianeta delle persone" e diventa, si presenta come "il pianeta del Tempo" e della fluidità (dei movimenti, degli eventi).

Per la precisione, in russo è stata usata l'espressione "планетa лиц", лицo che vuol dire persona (prima persona, seconda persona, terza persona, persona giuridica, persona fisica ecc.), ma può anche significare faccia.

Quindi la Terra non sarà più questo genere di pianeta... Il che non vuol certamente dire che tutte le persone - facce dovranno scomparire dalla faccia della Terra, ma qualcosa vorrà pur dire, qualcosa di abbastanza inaudito...

E DELLE SENSAZIONI FORTI,

la Terra diventa "il pianeta del Tempo", della fluidità (dei movimenti, degli eventi) e "delle sensazioni forti".

E ora questa cosa inaudita sta proprio accadendo…

Ed è questo che mi fa piangere – il rendermi conto dello strappo… e sì, è anche come un addio alla Vita che fu… ai suoi kit di significati e punti di vista…

Gli eventi – movimenti – intenti – modi di fare che ci sono ora, quelli posseduti e possedibili da persone - facce, in che cosa si trasformeranno, nel sistema delle coordinate che mette in primo piano i movimenti, il landscape dei movimenti? :?: :?: :?: Facepalm

Non lo possiamo sapere, ma…

E ora riporto un frammento del mio “vecchio” articolo, con una frase che forse… è la Risposta. Con questa frase mi sono svegliata stamattina… :figurati : Thanks : aeventi_speciali

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… Ed è questa frase inglese:

“I see you play”.

È una frase che mi ha lasciata sbalordita per il suo immensurabile potenziale e la sua forza espressiva, e, probabilmente, nessun altra lingua, tranne l’inglese, avrebbe potuto trasmettere in modo così preciso sia il senso principale che le numerosissime sfumature.

“Io ti vedo giocare. Io osservo il tuo gioco. Io riesco a captare il tuo gioco. Io sono un testimone e un compartecipante del tuo gioco. Io mi apro e mi rifrango in modo tale da accompagnare e da convalidare il tuo gioco…”
Però “play” vuol anche dire “suonare”, e allora ecco che si scoprono altre sfumature ancora.

“Io percepisco il tuo soundtrack, la tua colonna sonora. Io riesco a sentire la tua musica. Io sono uno spettatore e un testimone della tua esibizione. Io imparo ad apprezzare il tuo modo di suonare i tuoi spartiti esistenziali…”

E, a proposito, il pronome “you” in questa frase magica non deve necessariamente riferirsi ad un soggetto umano in carne ed ossa, ma potrebbe indicare qualunque cosa che noi mettiamo a fuoco.

Io e Te. Io e il Non Io. Io e il Movimento. Io e il Gioco. Io e la Musica. Io e le Vibrazioni. Io e la Performance. Io e l’Esistenza. Io e il Tutto, rappresentato da questo o da quell’altro regime o interfaccia…

… E per concludere, vorrei, appunto, “lasciare l’ultima parola” alle immagini e ai suoni. E, precisamente, a questo brano che mi ha letteralmente incantata:




Dall’articolo "Il rumore della felicità…"

http://it.irinushka.eu/?p=57
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